Abbiamo tutti un posto speciale nel cuore, un posto dove siamo felici
ogni volta che immaginiamo di essere lì.
Aswan è un amore travolgente!
Ci sono luoghi dove si incontra la magia, dove le emozioni nutrono la felicità, attimi che rimangono indelebili.
Ad Aswan il Nilo diventa protagonista dando la netta percezione che le sue acque infondano vita ovunque il deserto ne venga a contatto.
Fondata da Tolomeo III intorno al 246 a.C., Aswan è situata sulla riva orientale del Nilo, in prossimità della prima cateratta, che segna l’antica frontiera meridionale dell’Egitto, luogo strategico in antichità per le campagne militari contro la Nubia.
Le sue preziose cave di granito hanno fornito materia prima per gli innumerevoli monumenti e sculture creati abilmente dagli antichi egizi e che ora sono visibili nell’intero Paese ed esposti nelle città e nei musei di tutto il pianeta. Famoso è il sito che ospita l’Obelisco Incompiuto, un’imponente opera abbandonata a causa di una crepa creatasi quasi al termine della sua realizzazione, con il lato inferiore dello stesso rimasto attaccato al letto di roccia sottostante. Importante testimonianza che evidenzia l’ingegnosa tecnica utilizzata per estrarre un monolite scolpito direttamente nella pietra.
Sospinte da una leggera brezza, le grandi vele bianche delle feluche, tipiche imbarcazioni locali, assecondano il dolce movimento del fiume. Il tempo sembra dilatarsi e, facendo una scorribanda nel passato, si riesce ad immaginare la vita che scorreva lentamente lungo le sue rive dorate.
Dune di sabbia fine vengono lambite dalle acque del Nilo, che si fa strada tra isolette lussureggianti punteggiate da palme rigogliose e scogli granitici rosa che si specchiano nel fiume.
Lungo il percorso si incontrano il Villaggio Nubiano, il Mausoleo dell’Aga Khan, il suggestivo complesso di Philae, che ospita il tempio dedicato alla dea Iside, e l’isola Elefantina, ricca di vestigia secolari tra cui un Nilometro, utilizzato per misurare il livello delle acque.
È proprio ad Aswan che si trovano le dighe destinate ad imbrigliare le acque del Nilo. L’Alta Diga, inaugurata nel 1970, è un’opera maestosa che ha cambiato il volto di un territorio estremamente arido dando vita al Lago Nasser. Ciò ha reso coltivabili numerose aree del Paese, garantendo una notevole disponibilità di energia idroelettrica.
Al tramonto, sorseggiando un karkadè freddo rosso rubino e volgendo gli occhi verso il Nilo, lo sguardo viene catturato dagli ultimi raggi del sole che donano colori insospettabili.
Lo stesso panorama mozzafiato che ha emozionato nei secoli chiunque abbia contemplato il grande fiume trovando ispirazione o consolazione, condividendo momenti felici o tormentati della propria vita, restando investito dall’intensa energia vitale delle sue acque.
Foto: Alessandra Fiorillo
Luigi
Gennaio 29th, 2020 at 14:00
Bellissimo articolo!!!