Due divinità per un unico tempio
Situato sulla riva orientale del fiume,
Kôm Ombo si affaccia su una profonda ansa del Nilo.
L’impatto visivo è notevole!
La costruzione del tempio avvenne durante la dinastia tolemaica, a partire da Tolomeo VI fino a Tolomeo XIII, sui resti di un precedente sito di nome Pa-Sobek, la casa di Sobek.
La particolarità che lo rende unico è la perfetta simmetria della struttura, destinata al culto di due divinità. Un’architettura doppia, dove anche i bassorilievi dei due santuari riservano la stessa importanza ad entrambi gli dei. Nel lato di sinistra è venerato Haroeris e in quello di destra Sobek.
Chi erano queste divinità? Haroeris è la manifestazione solare dell’amato Horus, con il corpo umano e la testa di falco. Sobek, figura umana e testa di coccodrillo, è il simbolo del temuto rettile, signore delle acque del Nilo, dalle quali dipendeva la prosperità del territorio.
Nella simbologia egizia, l’adorazione del dio Ra si esprime, spesso, attraverso le caratteristiche degli animali. Venerando il falco, adoravano la forza e la potenza del dio Ra identificato nell’animale. La devozione verso il coccodrillo, omaggiato con offerte e rituali sacri, ne scongiurava la collera.
Numerosi coccodrilli venivano allevati in quanto incarnazioni terrene di Sobek e mummificati alla loro morte per essere offerti alla divinità. Vicino al tempio di Kôm Ombo si trova un museo, dove sono esposte numerose mummie dei venerati rettili.
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