Se parliamo di Caraibi, viene naturale immaginare spiagge meravigliose lambite da acque cristalline, palme che svettano qua e là e sabbia fin dove l’occhio può arrivare.
Le isole ABC non fanno eccezione. Stiamo parlando di tre delle isole appartenenti ai Dutch Caribbean (Caraibi olandesi, che un tempo si chiamavano Antille olandesi), che rispondono rispettivamente al nome di Aruba, Bonaire e Curaçao. È proprio dalle loro iniziali che deriva l’acronimo ABC, anche se dal 2010 ci e Curaçao (assieme a Sint Marteen) si sono separate per formare due nazioni costitutive. Bonaire, come spiegano dall’ufficio del turismo, è invece diventata una municipalità speciale, e con le isole di Sint Eustatius e Saba forma le isole BES. Tuttavia, dal punto di vista geografico le isole ABC esistono ancora, e sono tre perle tutte da scoprire. Ecco alcuni motivi per cui non dovreste proprio perdervi una vacanza in questo paradiso terrestre.
Oranjestad, la città di Aruba che è un connubio di stili
La più piccola delle isole ABC è forse anche la più famosa: Aruba. La sua capitale si chiama Oranjestad ed è un luogo davvero fantastico. Ricco di colori e di splendide architetture, siamo sicuri riuscirà a lasciarvi a bocca aperta. Lungo il viale principale, il Lloyd G. Smith Boulevard, ci sono tantissimi negozi e potrete ammirare il perfetto connubio tra architettura olandese ed influenze locali.
Le formazioni rocciose di Ayo Rock
Un’altra attrazione molto apprezzata di Aruba è il sito di Ayo Rock: si tratta di una serie di formazioni rocciose nel cuore di un angolo desertico dell’isola. Circondati da cactus, i monoliti raccontano la storia di questo posto meraviglioso. Vi si possono ancora scorgere delle incisioni rupestri che risalgono alle ultime popolazioni Arawak.
La piccola cappella con una vista strepitosa
Molto caratteristica è la piccola cappella di Alto Vista, la prima chiesa cristiana costruita ad Aruba. Sorge sulla cima di un dolce rilievo e offre una vista spettacolare sul mar dei Caraibi. Venne costruita una prima volta nel 1750, e poi nuovamente sul sito originario nel 1952. L’edificio giallo brillante è circondato da croci bianche e si può raggiungere solo percorrendo una stradina tortuosa. Un luogo davvero speciale, dove regna la pace.
I fenicotteri rosa nelle saline di Bonaire
Bonaire è un’isola piuttosto selvaggia, dove la natura è ancora incontaminata. È sede di un enorme parco nazionale, splendido dal punto di vista faunistico e luogo perfetto per gli amanti dell’ornitologia. L’entroterra dell’isola è costellato di piccoli laghi di acqua salata, tra cui spicca il Lago Goto. In queste vere e proprie saline trovano rifugio tantissimi fenicotteri rosa, che i turisti adorano fotografare.
Il sito di Malmok, dove abitarono gli amerindi
La parte settentrionale dell’isola è coperta dal Washington Slagbaai National Park, ed è qui che possiamo rinvenire alcuni reperti archeologici di grande importanza. L’area in questione si chiama Malmok e fu abitata dagli amerindi prima dell’occupazione europea. Nei primi anni del ‘900 vi vennero costruiti un faro – mai utilizzato, per questioni logistiche – e un’abitazione che sarebbe dovuta servire al suo guardiano.
La spiaggia rosa: uno spettacolo al tramonto
Potrà sembrare superfluo parlare delle splendide spiagge che possiamo trovare sull’isola di Bonaire – siamo pur sempre ai Caraibi. Ma questo luogo merita almeno un cenno: grazie ai coralli schiacciati che si mescolano alla sabbia, al tramonto assume un dolce color rosato che la rende una vera e propria cartolina.
Willemstad, la coloratissima capitale di Curaçao
E infine Curaçao, la più grande delle isole ABC. La sua capitale è Willemstad, una splendida città coloratissima risalente all’occupazione olandese del ‘600. È un luogo magico, per la sua bellezza che supera ogni confine culturale: il suo centro storico e il suo porto sono stati inseriti nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità dall’UNESCO.
Il Queen Juliana Bridge
Ci vogliamo soffermare su un dettaglio di Willemstad, che attira moltissimi turisti. Stiamo parlando del suo ponte Queen Juliana, il punto panoramico più alto della città. È una strada a quattro corsie che attraversa la baia di St. Anna, e rappresenta una struttura magnificente che si staglia contro il romantico paesaggio di Curaçao.
Le grotte di Hato, un capolavoro della natura
Infine, non potete proprio esimervi da una visita alle grotte di Hato, sull’isola di Curaçao. Sono magnifici anfratti costituiti di calcare marino di corallo, accumulatosi per milioni di anni dopo che il livello dell’acqua si abbassò. I processi carsici e la corrosione atmosferica hanno lavorato a lungo per regalarci questi splendidi paesaggi misteriosi.
Fonte: siviaggia.it
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