Il complesso funerario di Djoser, la celebre piramide a gradoni della necropoli di Saqqara, in Egitto, è considerata la più antica al mondo.
È stata costruita nel 2630 avanti Cristo come luogo di riposo del re Djoser, fondatore del Vecchio Regno. E custodisce al suo interno «innovazioni» architettoniche realizzate per la prima volta come le colonne, il capitello a foglie pendule (mai più usato) e i grandi padiglioni cerimoniali.
L’edificio a gradoni, in pietra calcarea, aveva originariamente un’altezza di 62 metri ed una base di 125 metri per 109.È stato rimaneggiato più volte nel tempo e la struttura si è lentamente sgretolata. Ecco perché negli ultimi 90 anni è stata prima messa in sicurezza e ora restaurata per essere finalmente aperta al pubblico, per la prima volta.
Fino agli Anni 30 questa piramide è stata accessibile, ma non di certo ai turisti. Poi i problemi di sicurezza avevano reso impossibile anche il lavoro dei ricercatori, da sempre incuriositi da questa piramide «primordiale», un prototipo della scalata vero il Sole del defunto sovrano, da cui poi si sono evolute le piramidi a fasce lisce che tutti conosciamo.
«Siamo ancora oggi stupiti di come siano stati in grado di creare questa struttura, che è rimasta in piedi per 4.700 anni», ha detto il ministro egiziano delle antichità, Khaled al-Anani, ricordando che la piramide ha resistito persino ai terremoti.
Ora l’ingresso è sicuro, e tutte le aree possono essere visitate, inclusa la camera mortuaria del faraone che si trova nel cuore della piramide, a trenta metri di profondità, dove è custodito con un grande sarcofago vuoto, la cui mummia non è stata ancora trovata.
Fonte: lastampa.it
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