Un lato è blu e l’altro lato è di colore verde
Chi è stato a Fès in Marocco, riconosce immediatamente la Grande Porte Bab Boujeloud, nota anche come “La Porta Blu di Fès”. Uscendo attraverso Bab Boujloud, tuttavia, si nota che l’altro lato è in realtà verde.
L’ingresso imponente con le sue tessere di mosaico è il portale più iconico della vecchia medina, Fès el-Bali, la più grande città medievale sopravvissuta al mondo e zona urbana senza auto. Il blu sul lato che accoglie i nuovi visitatori rappresenta il colore della città di Fès, famosa per le sue ceramiche, dipinta con eleganti disegni blu cobalto. Il retro della porta, che si affaccia sulla medina, è verde, il colore dell’Islam.
Costruita nel 1913, il bab (gate) è una porta tra due scene ugualmente colorate e dinamiche, una che si sente distintamente nel 21° secolo e l’altra un intrigante mix di epoche diverse.
Una volta che si passa attraverso “la porta Blu”, il frastuono del traffico svanirà rapidamente, sostituito da quello dei negozianti che vendono i loro articoli e dai passi ovattati di migliaia di animali e pedoni che si fanno strada attraverso i vicoli tortuosi. Dall’ingresso di Bab Boujeloud, ci si imbatte nei due vicoli principali nella medina, il Tala’a Kbira e il Tala’a Sghira – anche se qualunque via si prenda, probabilmente ci si perderà.
Ci sono diversi ristoranti appena dentro la porta e se si trova un tavolo disponibile, si può osservare il movimento ipnotico e infinito di persone e merci che passano avanti e indietro.
Fonte: atlasobscura.com
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