Guarda in alto. C’è una rocca che domina come una stella sulla Golden Vale della contea di Tipperary, nel cuore dell’Ireland’s Ancient East

Secondo la leggenda, la Rocca di Cashel è apparsa quando il diavolo, dopo avere staccato con un morso un pezzo della montagna nota appunto come Devil’s Bit, lo risputò. Il pezzo di montagna, cadendo giusto al centro della campagna di Tipperary, divenne la Rocca di Cashel.

Antichi re, santi patroni e una bellezza ineguagliabile: la Rocca di Cashel unisce l’antica eredità storica irlandese a un paesaggio splendido e inconfondibile. Stagliata contro il cielo, a dominare il verde intenso della campagna circostante, la Rocca ha visto oltre mille anni di storia, proprio nel cuore dell’Ireland’s Ancient East.

Un luogo da re

Dovremmo iniziare il racconto nel lontano quinto secolo, e con l’associazione della Rocca al primissimo cristianesimo irlandese; a quei tempi era anche il Trono dei Re del Munster. Proprio qui, infatti, San Patrizio convertì il re Aengus al cristianesimo. La leggenda racconta che durante il battesimo, San Patrizio punse per errore il piede del re, che era sott’acqua, con l’estremità appuntita del suo pastorale, facendo sanguinare il sovrano. Per fortuna, re Aengus pensò che facesse parte della cerimonia!

Il clan Eóghanachta governò la regione per secoli, ma la perse nel decimo secolo, sconfitto dagli O’Briens, guidati dal loro leader Brian Boru. Nel 1101, il suo discendente fece dono della Rocca di Cashel alla Chiesa.

Rimarrai a bocca aperta!

Di origini umili, le costruzioni sulla Rocca crebbero negli anni fino a diventare quel complesso di intricate strutture che ne fanno una vera meraviglia.

Al centro sorge la cattedrale del tredicesimo secolo che fa da “ancora” per l’intera Rocca, mentre la quattrocentesca Hall of the Vicars Choral è la sala nella quale ci si riuniva per le messe cantate, che era possibile sentire a vari chilometri di distanza. Nella buia e umida Cappella di Cormac, affreschi di ottocento anni fa decorano le arcate: santi con la testa d’oro, mani poggiate su blu zaffiro, vesti rosso sangue sono ancora parzialmente visibili nonostante secoli di incuria.

In fondo alla cappella si trova un cimelio del passato vichingo dell’Irlanda: un sarcofago, che si dice contenga le spoglie di Tadhg (il fratello di Re Cormac), elegantemente inciso con un motivo di due animali che si intrecciano: un simbolo che secondo la leggenda invoca la benedizione per una vita eterna. La torre rotonda, costruita nel 1100 e alta ben 28 metri, sembra essere la costruzione più antica della Rocca ad essre rimasta intatta. Oggi non è più possibile salirvi in cima, ma il panorama intorno è davvero sublime.

Simboli di vita eterna, secoli di storia e tradizioni letteralmente fissati nella pietra: non c’è dubbio, la Rocca di Cashel è davvero un gioiello raro della storia d’Irlanda.

Fonte: ireland.com/it