Il lungo periodo di lock down, non solo umano, ma anche professionale imposto al turismo dalla panedmia, non è passato in maniera passiva a Idee per Viaggiare. Anzi, tutt’altro.
Il tempo è stato utilizzato al meglio, grazie ad una serie di interventi che ha portato il to capitolino verso una maggiore digitalizzazione:
«Siamo ora in grado di garantire forme di comunicazioni diverse rispetto al nostro standard di prima, capaci di sfruttare tutto il valore derivante dall’elaborazione dei dati in nostro possesso – racconta, Danilo Curzi ceo e fondatore del to -Ci siamo concentrati su un restyling della concezione del sito, che ha portato anche ad un cambio grafico, che però è del tutto secondario rispetto al contenuto. Sul canale web abbiamo implementato le strategie legate all’emotional gaming, per relazionarci con gli utenti e instaurare un legame, abbiamo investito sull’analisi del buyer per identificare, anche con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, altre forme di comunicazione non standardizzata, ma, con un approccio di utilizzo della tecnologia come supporto e non come un mezzo per sostituire le persone che restano il primo asset e la prima forza dell’azienda».
E poi Idee per Viaggiare ha approfittato del tempo a disposizione per identificare, analizzare, dare vita a nuovi prodotti.
«Abbiamo analizzato, sezionato e sviluppato idee e progetti che ci frullavano in testa ma che, presi dal vortice produttivo pre 2020, non avevamo avuto l’opportunità di considerare in maniera appropriata – prosegue Danilo Curzi – Oggi c’è richiesta di sicurezza e flessibilità e noi abbiamo accolto appieno questa necessità non perdendo d’occhio il fatto che non potevamo permetterci uno stop. Quindi? Abbiamo continuato ad investire e a ottimizzare, continuando a lavorare, perché nelle crisi risiedono le opportunità di crescita, per chi investe. Si deve rischiare, ma, come recita il detto ”chi non risica non rosica”».
Così si arriva all’oggi di Idee per Viaggiare, che presenta alcune importanti novità.
«Il nostro prodotto non è generalista nel senso che buttiamo nei cataloghi, cartacei o virtuali qualunque cosa – approfondisce Curzi – ma lo è nel senso che proponiamo più alternative. Prima di iniziare la programmazione Italia, abbiamo vagliato e visitato la gamma delle proposte, cercando una chiave di lettura che fosse “ a modo nostro”. Claudia Mele si è fatta carico del prodotto “la nostra bella Italia” selezionando strutture e, soprattutto, esperienze da proporre in maniera da confezionare un itinerario di esperienze e non solo una vacanza entro i confini».
Insomma un upgrade del concetto di tour operator, ispirato alla grande trasparenza, all’implementazione del packaging dinamico, con una tariffazione e disponibilità in tempo reale.
«Abbiamo anche pensato di arricchire e migliorare il sistema crm (customer relationship management) con importanti risorse, impiegando non solo tempo, per cercare di catturare i desideri del passeggero e ridirigerlo verso i nostri partner referenziali, le agenzie di viaggio, che stanno patendo anche più di noi – è sempre Curzi a parlare – Abbiamo ridisegnato con enfasi ai contenuti il sito, che ora offre più e molteplici chiavi d’accesso, nel quale è possibile navigare selezionando la ricerca in base a mete, aree, attività ed anche per quello che si domanda alla vacanza, con un taglio che risponde persino con un grado di identità rispetto ai desideri».
Si è aperta anche una nuova area dedicata al Sud America, con l’entrata in azienda di alcune persone di alto profilo professionale provenienti da un celebrato operatore che ha cessato l’attività.
«E per concludere, parlando ancora del sito, ha preso vita una sezione dedicata, a procedure e adempimenti per viaggiare, dove è posta una grande enfasi sull’evento dell’anno, l’Expo di Dubai appena iniziato, che terminerà il 31 marzo 2022 – conclude Curzi – Gli Eau sono per noi da oltre 20 anni sono una delle destinazioni principali e proprio lì abbiamo investito molto per essere partner privilegiati dell’evento».