Il museo spagnolo scalda i motori e anticipa le celebrazioni ufficiali del Bicentenario con un’iniziativa di successo di micro mecenatismo e una bella mostra di fotografia contemporanea.
Il bicentenario del più importante museo di Spagna durerà un anno intero, dal 19 novembre 2018 al 19 novembre 2019. E sarà un anno ricco di eventi espositivi, incontri di carattere scientifico, pubblicazioni editoriali, spettacoli e attività di tipo pedagogico e sociale. L’anniversario offre anche l’occasione per celebrare i 150 anni della nazionalizzazione delle collezioni reali e gli ottant’anni trascorsi dal recupero delle opere che furono evacuate dalla Spagna durante la Guerra Civile (1936-1939).
“La commemorazione di quest’evento – ha dichiarato il direttore Miguel Falomir presentando il programma straordinario di celebrazioni, con più di un centinaio di attività, a Madrid e nel resto di Spagna – ha come obiettivo promuovere una riflessione sul passato, presente e futuro dell’istituzione”.
Da giugno del 2018, con il nuovo allestimento delle sale della pittura fiamminga e l’installazione al terzo piano dell’ala nord del Tesoro del Delfino (straordinaria raccolta d’arte decorativa), per la prima volta nella sua storia lo storico edificio del Villanueva è occupato interamente e solo da opere d’arte. E il futuro si chiama Campus Prado: una serie di edifici annessi o attigui al museo, e in parte già realizzati, che, con il restauro del Salón de Reinos affidato a Norman Foster, previsto per il 2022, completeranno l’offerta espositiva del museo e sul versante delle mostre temporanee, il Bicentenario sarà un anno particolarmente ricco di proposte, come sempre di alto livello qualitativo.
il Prado lancia una piccola ma significativa campagna di micro-mecenatismo. Non bisogna infatti essere milionari per contribuire all’acquisizione del delicatissimo Ritratto di bambina con colomba, capolavoro di stampo caravaggesco di Simon Vouet, pittore francese attivo a lungo a Roma (1590-1649), proveniente da una collezione privata presente in Spagna. Per comprare il bel ritratto di Vouet sono necessari 200mila euro, ma sembra che i visitatori spagnoli e stranieri stiano già rispondendo con entusiasmo all’iniziativa. Basta depositare 5 o più euro in un’urna posta nello stand creato dinanzi all’opera. In una decina di giorni, più di duemila persone hanno depositato nell’urna già oltre il 30 per cento della cifra totale. Il Prado ringrazia e, per chi lo vorrà, offre la pubblicazione di nome e cognome dei donatori. A futura memoria!
Fonte: Artribune – F. Lonati
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