St. Thomas, St. John, St. Croix e Water Island – le quattro principali isole dell’arcipelago delle Isole Vergini Americane, da sempre conciliano la loro vocazione turistica con l’imperativo della protezione ecologica e conservazione della flora e della fauna, sia terrestre sia marina, oltre che sostenere le tradizioni e la storia delle isole per oltre 200 anni colonia danese e prima ancora dominate da sette culture coloniali europee. La sfida di DONNAVVENTURA alle Isole Vergini Americane, tappa iniziale del Grand Raid Americano 2009, oltre ad essere la realizzazione di un sogno, è innanzitutto un’immersione totale nella bellezza lussureggiante della natura caraibica e nella cultura stratificata di questo arcipelago. Le Isole Vergini Americane sono state premiate nel 2001 con l’Environment Quality Award, ambito e selettivo riconoscimentoper la conservazione e la protezione ambientale. L’impegno odierno è quello di continuare a svelare la ricchezza della storia e cultura dell’isola, per trasmettere anche il messaggio di una calda accoglienza e della generosità degli isolani. DONNAVVENTURA scoprirà la verginità e la genuinità di quest’arcipelago cogliendone aspetti meno glamour.
Ecco quindi che gli alloggi delle sei protagoniste DONNAVVENTURA sono non casuali, a partire dalla prima isola, St.Croix. Northside Valley eco-villas www.northsidevalley.com è infatti una struttura eco turistica parte della International EcoTourism Society (TIES), nella parte occidentale dell’Isola. I lodge sono costruiti secondo canoni ecologici che minimizzano fortemente l’impatto umano sull’ambiente naturale. Accurata anche l’organizzazione del riciclaggio scorie domestiche.
Anche a Water Island, quarta isola dell’Arcipelago delle Vergini – lunga più di tre chilometri e larga uno, d’origine vulcanica e che deve il suo nome alla notevole presenza d’acqua, cospicua risorsa, tanto che in passato navi di mercanti o pirati vi facevano sosta per l’approvvigionamento idrico -, l’alloggio è eco. Un camping eco-sensibile: Virgin Islands Campground www.virginislandscampground.com .Cottage di legno e “canvas”, nascosti nella folta vegetazione, concepiti e disegnati dal proprietario, pensati per un impatto delicato con l’ambiente; l’ energia è eolica. Ogni cottage fornisce elettricità tanto quanto basta per ricaricare macchina fotografica o laptop. Il Pavilion é l’area comune ove si preparano i pasti sani ed abbondanti, con camp-gas, oppure il caffè mentre si ammira il tramonto. Nella zona bathhouse, docce e lavandini erogano acqua piovana riscaldata da un sistema di pannelli solari. Water Island è piccola, ma ricca di luoghi storici per l’esplorazione, oppure per un safari fotografico. L ‘isola – infatti -conserva testimonianze dei primi abitanti Nativi – i Taino – con quattro siti archeologici visibili, ben conservati e scavi ancora in atto. Le spiagge di Honeymoon e Sprat sono tra le più pittoresche e veramente selvagge. Con poco più di 160 residenti, Water Island resta completamente selvaggia, gestita e mantenuta dai soci della Water Island Civic Association e dai residenti locali, con qualche sussidio ed assistenza da parte del Governo dell’Arcipelago. DONNAVVENTURA scopre Water Island in sella a mountain bike, affrontando il terreno non asfaltato e i dossi degli angoli remoti dell’isola, incontrando esemplari faunistici locali, dagli asinelli, agli uccelli ed alle innocue specie di rettili.
Un’altra struttura ricettiva ECO che accoglie DONNAVVENTURA, sorge proprio sull’omonima spiaggia di Maho Bay, all’interno del Parco Nazionale delle Isole Vergini Americane sull’isola di St. John. Campo che offre oltre alle tende anche bungalow di legno, veri cottage immersi nella foresta tropicale, ai quali si accede su passerelle di legno, che sembrano arrampicarsi sugli alberi. Una sistemazione indirizzata a pochi intenditori, a chi realmente cerca la bellezza della natura originale e non tanto il comfort alberghiero convenzionale. Da Maho Bay si snodano sentieri per hiking, opportunità per raggiungere piccole spiagge, per sport d’acqua oltre ad offrire un ottimo ristorante, semplice, ma genuino. Maho Bay consente un approccio ravvicinato ed intimo con la bellezzanaturale delle Vergini e con il mondo “outdoor”. L’ideatore Mr. Stanley Selengut aggiunge nel Gennaio 2008 unaltro riconoscimento al già considerevole numero ottenuto per i suoi progetti nel campo della protezioneambientale: l’International Society of Hospitality Consultant Pioneer Award. Selengut è stato un trend setter edha abbracciato la causa della natura per l’ideazione di piccoli resort già agli albori degli Anni ‘70. Iniziò a St. John con Maho Bay Camps nel 1976. Verso la fine degli Anni ’80 aprì Concordia Studios. L’Harmony Resort sorse nel 1993, adiacente a Maho Bay Camps con edifici di materiali edili riciclati. Concordia Eco-tents apre alla fine degli Anni ’90 .www.maho.org.
Se l’ospitalità è ECO, anche l’esperienza avventurosa è in linea con il concetto globale di Turismo Sostenibile dell’arcipelago. Le sei protagoniste DONNAVVENTURA iniziano, infatti, a St.Croix – isola maggiore e completamente circondata dal Mar dei Caraibi – con una gita in kayak, in notturna al chiaro di luna, alla scoperta di Salt River National Historical Park & Ecological Preserve. Situato sulla foce del fiume, il parco-riserva presenta un’estesa foresta di mangrovie che permette l’ossigenazione di canyon sotterranei e comprende un patrimonio forestale di circa 18 ettari di mangrovie bianche e nere, circondate da altre mangrovie rosse. La zona è ricca di stagni salati a baie d’acqua bassa: un vero e proprio estuario d’acquitrini, considerati ormai rari nella regione delle West Indies. La riserva è luogo di nidificazione dell’avifauna: forse la popolazione più numerosa d’uccelli di tutte le Isole Vergini Americane. In questo luogo si registrò il primo vero scontro tra Indiani Nativi Caribe ed esploratori europei, ma soprattutto vi approdò al suo secondo viaggio nelle India Occidentali nel 1493, il grande esploratore e navigatore Cristoforo Colombo; da qui la definizione di National Historical Park.
L’avventura di DONNAVVENTURA prosegue a St.Croix esplorando BUCK ISLAND National Monument, isolotto naturale al largo di Christiansted e raggiungibile solo a vela. Reso National Monument e donato dal Presidente John F .Kennedy al Governo delle Isole Vergini, affinché rimanesse protetto ed integro nella sua originale bellezza. L’isolotto offre due facce: l’una con la splendida spiaggia di sabbia color talco e le acque turchesi nelle quali nuotano le testuggini e le razze; l’altra con la dorsale a strapiombo nel mare ed un percorso subacqueo che ne svela il patrimonio corallino, particolarmente curioso per la formazione che crea un arco irregolare, dando origine ad una laguna poco profonda tra il reef e la costa. Il parco naturale sottomarino è equipaggiato con cartelli e segnaletica: ci si può inoltrare tra i meandri, scoprire grotte coralline e – a soli 4 metri di profondità – si può osservare un vasto caleidoscopio di colori, forme, esemplari e strutture della fauna e flora marina in vita e movimento, effettuando snorkeling. Infine: alla scoperta della foresta tropicale lussureggiante del West End di St.Croix, uno dei preziosi lembi di foresta rimanenti ai Caraibi. DONNAVVENTURA a bordo di jeep, s’addentra tra alberi di mogano, liane e alberi da frutta; assaggiando frutti tropicale sconosciuti e rinfrescandosi in piscine naturali e salmastre. Sulla cima di Goat Hill s’espande la vista fino a Point Udall, la punta più orientale degli Stati Uniti d’America, il luogo più drammaticamente struggente di St.Croix. La salita in jeep è spericolata, su strade ripide e sterrate nella foresta….
Lasciata St.Croix, amena e selvaggia, ecco DONNAVVENTURA a St.Thomas. Charlotte Amalie è il vero covo dei Pirati: la sua baia naturale è forte di grandi tradizioni marittime commerciali con i docks delle Danish West Indies. E’ una città pastello adagiata su tre colline distinte che i marinai chiamano ancora Fore Top, Main e Mizzen. Viuzze strette a ciottolato con antichi nomi Danesi, magazzini coloniali d’antica terra cotta e pietra corallina che hanno saputo resistere ai venti ed agli uragani, all’erosione dei secoli e del salmastro. Viali attraversati dagli alisei dei tropici, scalinate di pietra. Ormeggiati sul lungomare gli yacht: non a caso St.Thomas vanta una delle maggiori flotte di yacht e barche del mondo. Un tempo i vascelli scaricavano direttamente le merci ed i passeggeri sul lungomare, mentre le grandi navi stavano fuori del porto. Quei magazzini delle Indie Occidentali, oggi ospitano boutique e negozi sulla Main Street. Dopo la Main Street c’è la Back Street. Ci si arriva dopo aver percorso un altro labirinto di stradine, punteggiate tutte da uffici e attività commerciali in antiche dimore storiche, con piccoli e deliziosi giardini. Qui risalta il fascino coloniale Danese, intatto, senza marciapiedi. Pendii e salite portano alla parte “aristocratica” di Charlotte Amalie, la zona residenziale, tra palazzi dell’epoca con candelabri di cristallo, fino alla collina, covo dei leggendari pirati. Nel 1700 la pirateria praticamente paralizzava il commercio nei Caraibi, ed i banditi-di-mare si rifugiavano a St. Thomas. Il francese Jean Hamlin, l’inglese George Bond e “Tempest” Robert oltre a Captain Kidd che qui fu impiccato, mentre, Edward Teach – col soprannome di Blackbeard – incuteva terrore. Un tuffo nel passato al Castello di Barbanera: “Skytsborg” è una torre considerata l’edificio più antico delle Isole Vergini Americane, incluso nel National Register of Historic Places. Il Bleackbeard’s Castle in cima ai 99 Gradini, fu immortalato da Stevenson nell’Isola del Tesoro. Il Bluebeard Castle invece, fu costruito da Barbablu per la sua amata, Mercedita. Infine, nel 1585 l’inglese Sir Francis Drake, circumnavigatore, mercante di schiavi e armatore con licenza di corsaro dalla Corona Britannica, salpò con la sua flotta attraverso il Canale che oggi porta il suo nome, Drake Passage. La bellissima spiaggia di Magens Bay s’osserva dall’alto della collina, dalla panca che leggendariamente fu quella ove il pirata teneva d’occhio l’orizzonte e controllava i vascelli che passavano attraverso il canale.Il DRAKE’S SEAT apre la vista su almeno 100 isole, uno dei più bei panorami da St. Thomas su isolotti quali Inner Brass e Outer Brass, oltre a Hans Lollick. Natura, Nativi Taino, Plantation Houses: DONNAVVENTURA esplora St.John ed il Parco Nazionale delle Isole Vergini Americane. 31 spiagge, alcune indimenticabili: Trunk Bay, Maho Bay, Cinnamon Bay, Francis Bay ed una vegetazione costiera lussureggiante che non si limita alle classiche palme da cocco. La spiaggia di TRUNK BAY è una delle più belle al mondo, anzi tra le dieci top, secondo la classifica di National Geographic. Si può fare snorkeling e fare il bagno. Il Virgin Islands National Park è conosciuto in tutto il mondo per la sua bellezza mozzafiato: ricopre circa i 3/5 della superficie di St. John e quasi tutta Hassel Island, nel porto di Charlotte Amalie a St. Thomas. Del suo territorio fanno parte baie protette d’acqua chiara e cristallina, di tonalità cangianti tra il blu ed il verde e pulsanti di vita marina grazie alla barriera corallina; spiagge bianche ombreggiate dagli alberi di seagrape, palme da cocco e dalla foresta tropicale, habitat ideale per oltre 800 specie di piante. A queste idilliache risorse naturali si aggiungono i resti delle civilizzazioni pre-Colombiana degli Amerindi, le rovine delle Piantagioni di canna da zucchero dell’epoca coloniale danese; le reminiscenze della schiavitù africana e della successiva cultura che si è sviluppata durante i 100 anni successivi all’Emancipazione. Questo ricco patrimonio culturale a St. John ospita DONNAVVENTURA alla scoperta dei retaggi dei nativi: a Cinnamon Bay, scoprendo le rovine delle Plantation House danesi ad Annaberg Plantation Ruins.
DONNAVVENTURA non può mancare la competizione velica nelle acque di St.Thomas, le medesime che oggi sono battute da yacht e grandi barche a vela. Ocean Racing è l’esperienza adrenalinica a bordo di barche oceaniche da grande competizione. Le medesime che gareggiano a livello internazionale e che tengono alta la fama della marine più esclusive dei Caraibi, quale Yacht Haven Grande a Charlotte Amalie, e delle regate veliche quale la Rolex Cup Regatta, una tradizione di St.Thomas. Le Vergini Americane sono solo da scoprire: niente è scontato e l’arcipelago riserva sempre gradite sorprese e l’emozione di un mondo perfettamente preservato, come l’abbiamo sempre sognato!
INFO: Ufficio Turismo Isole Vergini USA – www.isoleverginiusa.it