Con una popolazione che costituisce più del 50% di quella dell’intera Indonesia, l’isola di Java è il centro della vita politica ed economica dell’arcipelago. Nonostante la rapida modernizzazione, l’isola è caratterizzata da un paesaggio di straordinaria bellezza: vulcani attivi, foresta tropicale, scogliere frastagliate, spiagge sabbiose. Uno dei primi nomi con cui Sumatra venne indicata nell’antichità fu Suvarna Dvipa, in sanscrito Isola dell’Oro, che probabilmente meritò per via dell’attività estrattiva di minerale aurifero iniziata sin dalla più remota antichità.
Quest’isola ricca di storia, che Marco Polo ha definito “il giardino dell’Eden”, è nota anche per i quattrocento templi induisti appartenuti alla potente dinastia Mangiapait e il tempio buddista del Borobudur, sito UNESCO, costruito intorno all’anno 1000. A soli 40 Km a sud est della capitale questo immenso stupa è il più grande monumento buddista del mondo e fu costruito durante il regno , relativamente breve, della Dinastia Shailendra tra il 778 e l’856 d.C., ben 300 anni prima di Angkor Wat e 200 anni prima di Notre Dame. A circa mezz’ora da Semarang, capoluogo della provincia di Central Java, a metà strada con Borobudur troviamo Ambarawa sede dell’Indonesia Railway Museum, con 21 locomotive a vapore, tutte funzionanti, tra cui la più antica delle quali è una Hartmann del 1891 e una Chemnitz, in uso fino al 1970 quando la ferrovia è stata chiusa.

Nella parte centrale di Java la catena montuosa si prolunga con i monti Pembarisa, il vulcano Slamet, l’altipiano di Dieng, dove si apre la Valle della Morte e i vulcani Sindoro, Soembing, Merapi e Merbaboe, che s’innalzano intorno all’altipiano di Kedoe. Questa serie di rilievi segna lo spartiacque dell’isola. All’incirca paralleli a questo, s’innalzano a sud i monti Serajoe, che ne sono separati dalla valle del fiume omonimo, tributario dell’Oceano Indiano.
Jakarta, la capitale politica, sorge proprio sull’isola di Java: è principalmente il centro del governo e degli affari e non un centro per il turismo, se si esclude la parte vecchia che presenta alcune attrazioni. Yogyakarta, sull’isola di Java, è comunemente chiamata il “cuore culturale” e ”l’anima” di Java, grazie alla ricchezza della sua storia, al suo patrimonio culturale e al suo impegno nel conservare le tradizioni Javanesi.
Come arrivare: le due città sono facilmente raggiungibili tramite il proprio aeroporto, che offre diversi collegamenti interni e anche voli internazionali.
Documenti: passaporto con validità non inferiore a 6 mesi
Visto di entrata: si può ottenere in Italia oppure all’aeroporto di arrivo a Jakarta, costo 25 USD
Religione: maggioranza Musulmana
Valuta: Rupiah, ma sono accettati USD , Euro, altre valute e carte di credito

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