NOTIZIE DAI MEDIA
Scherzosa risposta jamaicana al controverso spot pubblicitario di Volkswagen “ Be Happy”
Grande ironia nel video prodotto in Jamaica dalla catena alberghiera“ Sandals”in risposta al video “hit” pubblicitario di Volkswagen per il Super Bowl XLVII 2013, nel quale gli impiegati della nota compagnia tedesca si esprimono con marcato accento jamaicano. Niente di meglio che far parlare i jamaicani con altrettanto marcato accento tedesco, fargli spalmare crauti sul “ jerk”… e non solo!! Guarda i video:
http://www.youtube.com/watch?v=9H0xPWAtaa8
http://www.youtube.com/watch?v=Z52Fv_4E1bs&list=UUGX7kfYx0zXfj6_MCNF1rtA
EVENTI CULTURALI
Aperta fino al 9 marzo 2013 la National Biennial Exhibition 2012
E’ possibile visitare fine al 9 marzo presso la National Gallery of Jamaica a Kingston, la National Biennial Exhibition 2012 che presenta 126 opere d’arte di 86 diversi artisti. Il premio Aaron Matalon ch viene assegnato ogni anno in occasione della mostra, è stato vinto da Jasmine Thomas-Girvan, scultrice e gioielliera, quale migliore esponente dell’odierna arte jamaicana. Per informazioni http://www.jamaicaobserver.com/latestnews/Jasmine-Thomas-Girvan-wins-2012-Aaron-Matalon-Award#ixzz2Iu4N3KXR
NOTIZIE PER I VIAGGIATORI
Snellite le procedure aeroportuali in uscita dalla Jamaica
Il ministro jamaicano per la sicurezza Peter Bunting ha annunciato durante una conferenza stampa che, grazie all’entrata in funzione del sistema APIS ( Advance Passenger Information System), tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti jamaicani potranno usufruire di nuove procedure veloci e così passare più piacevolmente il tempo in attesa del volo presso i negozi e ristoranti degli aeroporti. Per informazioni http://www.jamaicaobserver.com/news/Shorter-airport-wait-time-for-outgoing-passengers_13416025#ixzz2IGFCxS5R
EVENTI SPORTIVI
In mountain bike sugli straordinari sentieri jamaicani per un intera settimana!
Per gli amanti della mountain bike si tiene dal 16 al 23 febbraio il Jamaica Fat Tyre Festival, che percorrerà i magnifici sentieri del nord – est dell’isola e prevede fermate presso i luoghi più conosciuti della Jamaica. Per informazioni
http://www.smorba.com/jamaica_fat_tyre_festival.html
LEZIONI DI STORIA JAMAICANA
Le Great Houses
Le Great Houses (Grandi Case) jamaicane erano la residenza dei proprietari delle piantagioni di canna da zucchero durante il periodo coloniale. Spesso venivano costruite su una piccola collina che dominava la piantagione, in posizione tale da godere delle brezze marine. In mancanza di strutture alberghiere nelle campagne, le Great Houses fornivano ospitalità e svago ai bianchi residenti sull’isola o in visita. L’ospitalità veniva offerta e ricambiata gratuitamente ed era indice della condizione economica del proprietario della piantagione. Era normale che intere famiglie con tanto di servitù ed effetti personali soggiornassero per un mese o più presso una great house. Con il tempo questi edifici, che inizialmente presentavano tratti dello stile georgiano inglese, adottarono uno stile architettonico locale che venne chiamato “vernacolo jamaicano”, caratterizzato da tetti aguzzi con tegole in legno, finestre a persiana aggettanti, intagli decorativi per le gronde e i cornicioni e ringhiere in ferro battuto. Anche il mobilio, che inizialmente veniva importato dall’ Inghilterra, venne poi costruito in loco utilizzando il pregiatissimo legno locale: caratteristici i letti a baldacchino spesso accompagnati da un letto a scomparsa per un membro della servitù. Il principale sviluppo delle Great Houses coincide con l’ “Età d’Oro dello Zucchero” che va dalla seconda metà del ‘700 all’inizio dell’ ‘800. I principali esempi di Great Houses ancora esistenti in Jamaica sono: Rose Hall a St. James Parish, Good Hope a Trelawny e Cardiff Hall a St Ann. Rose Hall, oggi divenuta una popolare meta turistica, fornisce il più magnifico esempio di residenza coloniale in Jamaica. Costruita fra il 1770 e il 1780 da John Palmer, custos di St. James ( i custos erano i magistrati più importanti delle parish) è stata restaurata negli anni ’60 mantenendo gli arredi originali. La residenza fu teatro dei più splendidi balli e delle più lussuose feste quando era abitata da John Palmer e da sua moglie Rosa, una graziosa signora la cui tomba in marmo può essere visitata nella Chiesa Parrocchiale di St. James. Rosa Palmer fu però per un lungo periodo identificata come la “ Strega Bianca” di Rose Hall dando vita ad una delle più misteriose leggende nate sull’isola.