I Vichinghi si sono guadagnati un posto nella storia come guerrieri del mare con uno spiccato senso estetico e ottimi narratori.

I Vichinghi hanno conservato un’immagine pubblica ben definita per secoli, e sono diventati un’icona delle illustrazioni fumettistiche con immagini di elmi cornuti, berserkir, drakkar, Valhalla, del dio Odino e di uomini che massacrano a colpi di spada e usano teschi umani come calici.

I Vichinghi erano pirati che andavano in giro ad ammazzare e depredare, seminando il terrore lungo le coste europee. Ma la loro reputazione postuma non gli rende totalmente giustizia: essi infatti non erano solo spietati guerrieri, ma anche esperti mercanti, amministratori, e maestri nella lavorazione dei metalli e del legno, con manufatti e gioielli che sono arrivati fino ai giorni nostri. Essi erano inoltre tra i migliori cantastorie in Europa e le loro imprese continuano ad affascinare il pubblico moderno.

Drakkar

Durante il medioevo in Norvegia le risorse agricole erano scarse. I Vichinghi divennero esperti nel trasporto marittimo grazie ai fiordi che si insinuavano per miglia e miglia nell’entroterra del paese. Le loro imbarcazioni in legno erano lunghe e strette, con uno scafo basso concepito per navigare più velocemente e facilmente nelle acque basse. Abbastanza leggere da essere trasportate, queste navi erano dotate di prua su ambedue le estremità, che facilitava i cambi di direzione senza compiere un giro di 360°. Un ottimo vantaggio in un mare colmo di iceberg e lastre di ghiaccio. Le navi avevano remi lungo i fianchi, e le versioni più evolute univano la spinta di questi remi a quella del vento grazie a vele. Le ultime versioni di queste navi erano dotate di una vela quadrata che poteva sostituire o aiutare le squadre di rematori: col vento a favore, queste navi potevano raggiungere una velocità di 15 nodi.

Il risultato furono viaggi di esplorazione, scambio e incursione delle località costiere dell’Europa intera. I viaggi cominciarono nel tardo 800 e si estesero dallo Stretto della Groenlandia a occidente fino al Mar Caspio a oriente. All’inizio solo in pochi riuscirono a far ritorno, ma le flotte crebbero a tal punto che centinaia di navi solcarono le coste di Inghilterra, Scozia, Francia e Irlanda.

Valore vichingo

Come ha fatto una comunità così piccola e sparpagliata a conquistare un territorio così vasto? I Vichinghi norvegesi erano valorosi, scaltri e abbastanza pessimisti, il che gli rendeva più semplice correre dei rischi.

I gruppi di incursori vichinghi sembrava avessero un’incredibile abilità nello scrollarsi di dosso le perdite, sia in battaglia che nei pericolosi viaggi per mare. Nell’844 molti Vichinghi persero la vita per mano di Re Ramiro nella Spagna settentrionale. Alcuni mesi dopo una flotta sfidò Cordoba, ma venne ricacciata dall’emiro Abd al-Rahman II, con ulteriori gravi perdite: 500 morti e 30 navi bruciate. Eppure tornarono di nuovo alcuni anni dopo per attaccare le Baleari e persino il Nord Italia. Secondo le Cronache Anglosassoni inglesi, nell’876 i Vichinghi persero circa 4.000 uomini e 120 navi a causa di una tremenda tempesta al largo della costa meridionale britannica. C’erano inoltremolti scontri tra bande di Vichinghi danesi e norvegesi, specialmente in Irlanda, dove le perdite erano estremamente alte in rapporto alla popolazione vichinga. Nonostante tutte queste perdite, la loro sete di conquista era sempre alta.

Il coraggio vichingo è legato probabilmente anche all’umorismo nero di questo popolo, come risulta dagli scritti delle loro saghe. Essere in grado di ridere della morte e del pericolo spiega in qualche modo la resistenza in battaglia e nelle lunghe traversate in mare alla scoperta di terre lontane. Una delle caratteristiche dell’antica poesia e prosa norvegese è l’umorismo macabro. Di solito è un cattivo segno quando qualcuno fa una battuta in una saga vichinga, e i racconti contengono molte più battute di quanto possiate immaginare.

Città e colonie

I Vichinghi fondarono numerose città e colonie, incluso Dublino e laNormandia. Dublino fu mantenuta come insediamento principale per più di tre secoli. Tra l’annoi 879 e il 920 colonizzarono l’Islanda, che diventò il trampolino per la conquista della Groenlandia. Essi raggiunsero persino il Nord America, e resti di un antico insediamento vichingo risalenti all’anno 1000 sono stati rinvenuti a L’Anse aux Meadows sull’isola di Newfoundland in Canada.

Nel 1100 i Vichinghi erano stati indeboliti da disordini interni e allo stesso tempo molti paesi europei erano diventati più forti, rivelandosi degli ostici bersagli.

La fine dell’Era vichinga viete collegata alla caduta di Harald Hardråde, nel tentativo di conquistare l’Inghilterra nel 1066.

Provate la vita vichinga

Oggi sappiamo molto della vita dei Vichinghi, e possiamo persino provarla. Al museo vichingo Lofotr trovate una casa lunga vichinga ricostruita secondo tradizione, e festival ed eventi vichinghi per darvi un assaggio della loro vita. Sul Vefsnfjord nella Norvegia del Nord potete salpare a bordo di una nave vichinga, e a Oslo la potete ammirare in tutta la sua bellezza.

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