alme, sabbia bianca, mare caldo e trasparente, paesaggi idilliaci: Koh Samet, affiora dal mare in manieraquasi essenziale. Foresta pluviale nel mezzo e piccole spiagge sabbiose bagnate da acque trasparenti tutto intorno. Siamo nel Golfo della Thailandia, 200 Km circa a sud-est di Bangkok ed esattamente nella provincia di Rayong; questa piccola ed incantevole isola richiama ogni anno sempre più visitatori internazionali
anche se la sua vocazione è prevalentemente domestica nel senso che costituisce una delle mete preferitedegli abitanti di Bangkok durante i week-end. Non lontana dalla capitale quindi, ma abbastanza isolata da
garantire ancora l’emozione del soggiorno in un paradiso tropicale. Ed è proprio l’equazione lontananza-vicinanza che fornisce lo spunto per un itinerario diverso dal solito. Potrebbe essere un’interessantealternativa  alla metropoli  dare il benvenuto in Thailandia direttamente al mare,  accogliendo il visitatoresu quelle spiagge e mari tropicali che ha già avuto modo di sognare prima dell’inizio del viaggio. Basta poco per immaginare come ci si possa sentire smettendo i panni del “turista organizzato” per sostituirli con un pareo (saròng, in Thai),  ammirare un roseo tramonto in riva al mare, assaporare una cena con i piedi nella sabbia o avventurarsi con le jeep locali sulle strade polverose di questi nuovi lidi: probabilmente ilbenvenuto ideale nel paese del sorriso! Queste sono le prerogative che meglio descrivono Koh Samet,un’isola alternativa: molto meno modernizzata rispetto alla sua popolarità. L’isola è selvaggia e conserva
una biodiversità unica grazie alle sue calette, alle baie e alla fitta jungla tropicale popolata da una faunaunica. Ricorda molto la Thailandia di 30 anni fa, poco cemento e un’offerta variegata di sistemazioni poste direttamente sulla spiaggia. La maggior parte degli alloggi è in stile  bungalow, situati soprattutto a nord ead est dell’isola ma non mancano resort , anche di altissimo livello. L’atmosfera è decisamente più tranquilla e rilassata delle altre località del sud. Paradossalmente, ciò che più intriga il visitatore è lamancanza assoluta di tutte quelle attrazioni molto comuni in altre parti della Thailandia. Koh Samet é infatti priva di centri commerciali e locali notturni ma compensa l’assenza di mondanità con la sua atmosfera semplice ed informale, con i paesaggi da cartolina ed i sentieri al posto delle strade. L’isola era, tuttavia, famosa molto tempo prima dell’avvento del turismo in quanto resa immortale dal poeta classico thailandese Sunthon Phu il quale la scelse come luogo per ambientare un episodio del suo poema epico “Phra Aphaimani”. La storia narra le vicissitudini di un principe esiliato in un regno sottomarino governato
da un gigante donna ed il modo in cui riuscirà a fuggire –sconfiggendola- usando un flauto magico. L’isola rientra negli oltre 100 parchi naturali e aree protette presenti in Thailandia: fa parte infatti nel Khao Laem Ya-Mu Koh Samet National Park. La tutela del territorio ha limitato lo  sfruttamento intensivo dalla costa: hotel e resort sono una presenza discreta, con architetture che spesso sposano le tradizioni locali. Ovvio
che sia le strutture ricettive che i visitatori siano tenuti a comportamenti consoni all’ambiente circostante, l’isola non possiede acquedotti e l’approvvigionamento idrico avviene tramite containers provenienti dalla
terraferma. Ma ciò che maggiormente colpisce è che considerando la sua vicinanza con Bangkok e la sua popolarità, Koh Samet è molto poco  urbanizzata. La jungla dell’entroterra lambisce gli alloggi costieri che
non si sviluppano in altezza bensì rispettano le distanze di legge dal bagnasciuga rimanendo nascosti tra la vegetazione. A Koh Samet non ci sono strade asfaltate, la strada di circa 11 km che taglia l’isola da nord a
sud è parzialmente cementata e le spiagge si raggiungono percorrendo i sentieri pedonali che si sviluppano lungo la costa attraversando colline, promontori rocciosi, foresta pluviale e calette sabbiose che si susseguono una dopo l’altra. L’isola  è caratterizzata sul lato orientale da un continuo susseguirsi di spiaggee baie tutte di grande bellezza. Una delle più  suggestive rimane quella di Sai Kaew mentre la perla più preziosa è custodita nel lato occidentale: la baia di Ao Prao.
 
Spiaggia di Sai Kaew
La “Spiaggia di Diamante” è la più settentrionale, estesa, frequentata e facile da raggiungere dell’isola. Qui si concentra la maggioranza delle strutture ricettive. Sai Kaew è caratterizzata da sabbia bianca e finissima, mare limpido e fondale interamente sabbioso. La profondità del mare aumenta gradualmente e lascia spazio alla balneazione fino a diverse decine di metri dalla riva. Alcuni tratti con coralli e relativa possibilità
di fare snorkeling si trovano in prossimità degli scogli all’estrema sinistra della baia. Qui si possono praticarediversi sport acquatici e noleggiare motoscafi  per escursioni in mare. All’estremità meridionale della baia si
trovano le statue del “principe e della sirena” a ricordare il ruolo epico-letterario di Koh Samet . Alla sera lalocalità è ben animata: piccoli  ristoranti, locali con banchi di pesce e crostacei freschi esposti e cucinabili alla griglia, bar, negozi, mercatini e internet point. La grande maggioranza di questi locali è all’aperto e rivolto verso l’arenile. A Sai Kaew le strade sono di estensione molto limitata e la vita diurna, come quellaserale, si svolge lungo l’arenile stesso. I ristoranti sono mediamente aperti fino alle 23.00, gli altri locali diintrattenimento fino a tarda ora.
Altre spiagge della costa orientale
Da Nord a Sud si susseguono una serie di stupende baie separate tra loro da istmi rocciosi molto ricchi dicoralli e fauna acquatica tropicale.  Adiacenti a Sai Kaew sono le spiagge di Ao Phai (letteralmente la Spiaggia del Paradiso), Ao Tab Thim e Ao Pudsa  ove l’attenzione verrà inevitabilmente catturata dallascogliera che divide Ao Pudsa da Ao Prao. Anche queste località sono “accettabilmente” movimentate  nelle ore serali, qui si trovano infatti lounge bar e diverse piccole, simpatiche discoteche sulla spiaggia. Ao Wongdeuarn è un’altra baia estesa e ricca di strutture adatte soprattutto ai viaggiatori giovani ed informali,mentre tutte le altre sono semi deserte e costituiscono delle ideali oasi esotiche. Tra queste, le più bellesono Ao Kiu Na Nok (forse la più incantevole dell’isola) e Ao Wai.
 
Costa occidentale (Ao Prao)
Il tratto occidentale di costa è quasi interamente roccioso, con l’esclusione della baia di Ao Prao. Remota ecelata, Ao Prao è come un’isola nell’isola. Qui, circondata da una vegetazione fitta e lussureggiante, si snoda una lunga spiaggia di fine sabbia bianca. La baia presenta profondità ridotte ed è possibile camminare sul fondale sabbioso fino agli estremi della stessa, dove vasti banchi corallini si spingono quasi fino alla superficie e sono  ammirabili anche senza l’ausilio di pinne e maschera. Ad Ao Prao si  trovano alcune dellestrutture alberghiere di più alta categoria dell’isola, sull’intera baia non si trova quasi nulla d’altro: solo qualche ristorantino tipico ove gustare dello splendido pesce. Il luogo è ideale per il relax in intimità ed inarmonia con la natura.
Come muoversi sull’isola
A Koh Samet ci sono poche strade. Tra queste, le uniche in buone condizioni si trovano presso il porto di Na Dan e da qui fino alla spiaggia di Sai Kaew. Tutte le altre spiagge e baie dell’isola sono invece collegate da piccoli sentieri non asfaltati. Date le dimensioni ridotte di Samet, molti visitatori si spostano tra le varie baiea piedi o con l’utilizzo dei locali taxi collettivi (pick-up sui quali ci si siede sulle panchine trasversali poste nel
cassone, in thai chiamati “Song Teow”). Sono reperibili a noleggio anche moto e biciclette ma bisogna prestare molta attenzione in quanto le strade non sono asfaltate ed i mezzi sollevano in genere nuvole di polvere che limitano molto la visibilità. Molti visitatori accedono alle varie baie dell’isola anche noleggiandobarche.
Cosa fare e vedere a Samet
Attorno a Samet si trovano numerose isolette che possono costituire luoghi ideali per escursioni giornaliere. Tra quelle maggiormente interessanti, Ko Kudee. L’isoletta vanta una piccola ma graziosa spiaggia oltre ad offrire un meraviglioso tratto di barriera corallina adatto allo snorkeling. A qualche decinadi minuti di navigazione si trova invece Ko Thalu, che offre una meravigliosa spiaggetta di fine sabbia bianca con mare ideale per la balneazione, oltre ad uno stupendo tratto di reef  raggiungibile a nuoto.
Leggermente  più distante è l’arcipelago delle isole Man. A Ko Man Nai ha sede il Rayong Turtle Conservation Centre, che si occupa delle tartarughe marine a rischio e dispone di un centro visitatori.
La comunità di Samet
Koh Samet è generalmente frequentata da un turismo giovane, moderno, dinamico ed informale checostituisce ancora la maggioranza dei visitatori che pernottano sull’isola mentre un turismo più tipicamente di èlite è concentrato nelle baie di Ao Prao e Ao Kiew. Durante le ore del giorno le spiagge principali di Samet  sono mediamente affollate, mentre durante i week end l’isola vede aumentare sensibilmente  le presenze in quanto costituisce una delle mete preferite dei locali, provenienti principalmente dalla non lontana Bangkok.
A chi è dedicata Samet
Grazie al suo particolare micro-clima, Koh Samet può essere frequentata quasi tutto l’anno senza temere troppo piogge e monsoni: si trova infatti nell’arcipelago ove statisticamente piove meno in Thailandia.  Il periodo migliore per visitarla rimane comunque quello compreso tra dicembre e fine aprile. L’isola è adatta alle vacanze di una vasta tipologia di viaggiatori ma le sue spiagge hanno tra di loro caratteristiche sostanzialmente diverse ed è consigliabile sceglierle con attenzione. Se Sai Kaew è senza dubbio  il luogomigliore dove trascorrere una vacanza giovane e divertente in un ambiente informale, insolito e dal saporetipicamente tropicale, Ao Prao è invece più indicata alle coppie in viaggio di nozze o di mezza età, alle famiglie e a chiunque ricerchi la pace e la serenità. Le strutture poste sulla spiaggia di Ao Prao sono in grado di soddisfare una clientela fortemente esigente mentre nella spiaggia di Sai Kaew  e su tutta la costa orientale gli standards sono più basilari.
Dopo una breve vacanza rigenerante in quest’isola paradisiaca e a misura d’uomo  sarete carichi dientusiasmo e pronti per esplorare i molteplici volti della Thailandia, uno dei Paesi più completi e ricchid’interesse di tutto il sud-est asiatico.
Dislocazione
L’isola di Koh Samet si estende circa 30 min di navigazione al largo della costa nella Provincia di Rayong ed èraggiungibile dal porto di Ban Phe. Le partenze sono tuti i giorni, ogni ora dalle 08:00 alle 16:00.
Distanze (dal porto di Ban Phe):
– Da Bangkok circa 200 km (veloci strade statali pianeggianti a doppia corsia per senso di marcia)
– Da Pattaya circa 80 km (veloci strade statali pianeggianti a doppia corsia per senso di marcia)
Collegamenti
Per via di terra da Bangkok (circa 2h 30 min) o da Pattaya (circa 1h) per Ban Phe. Proseguimento con collegamenti navali regolari. Il porto principale dell’isola è Na Dan, non lontano della spiaggia di Sai Kaew.
Le imbarcazioni dirette a Samet sono in grado di trasportare persone ma non mezzi di trasporto. Non è quindi possibile noleggiare un’auto o altro mezzo e recarsi con questo direttamente sull’isola. Koh Samet fa parte di un parco nazionale. Per questo motivo, all’arrivo sull’isola, tutti i visitatori devono pagare una tariffa all’ingresso (200 baht/circa 4 euro).
Un’isola, un mondo
Sulla spiaggia di Ao Phrao, incastonata nella costa occidentale dell’isola si trovano gli altri 2 Resort di categoria lusso del gruppo, l’Ao Phrao Resort e Le Vimarn Cottage che vantano chalet e bungalow in legno e vetro, arredati in stile contemporaneo, tutti affacciati direttamente sul mare e circondati da un magnifico giardino di fiori e piante tropicali. Per immedesimarsi nel vero spirito della semplice vita locale bisogna però visitare altri due Resort del gruppo, i più sobri Sai Kaew Resort ed il Samed Club, situati sulle spiagge più animate e popolari della costa orientale. Il Sai Kaew Resort ha l’ampiezza di un villaggio. La parte Deluxe è situata in una piccola baia tranquilla circondata da suggestive formazioni rocciose mentre lungo la parte più larga della spiaggia di Sai Kaew, brulicante di vita ed attività, si sviluppano invece le sistemazioni di categoria Superior. Il Samed Club si erge infine su una piccola spiaggia non lontano dal porto. E’ la sistemazione ideale per una vacanza dai prezzi contenuti che consenta di gustarsi la semplicità dei piccoli cottage: qui ci si accomoda su accoglienti cuscini orientali intorno a bassi tavolini e si vive l’atmosfera delicatamente romantica che solo l’Oriente più raffinato sa creare.