Dal 6 al 22 luglio, la 136esima edizione del festival metterà in mostra le più incantevoli tradizioni de Le Isole di Tahiti  

Uno degli elementi che rendono Le Isole di Tahiti una destinazione del tutto unica, oltre ai meravigliosi paesaggi naturali e ai siti culturali, è la loro grande tradizione, capace di ispirare tutti i viaggiatori che visitano la destinazione o che sognano di farlo.

Dal 6 al 22 luglio, Le Isole di Tahiti presenteranno il meglio della tradizione locale attraverso uno dei più antichi festival culturali, Heiva I Tahiti, che quest’anno raggiunge l’edizione numero 136.

Heiva I Tahiti – © N. PEREZ
La storia di questa manifestazione secolare inizia nel 1819, quando il re Pomare II decise di proibire tutte le danze e le altre forme di intrattenimento reputate moralmente poco decorose.

Le danze tradizionali torneranno ad essere praticate solo il 14 luglio del 1881, grazie ai festeggiamenti del “Bastille Day”, con l’organizzazione del primo Heiva, allora chiamato “Tiurai”. A quel tempo, questa occasione rappresentava l’unico momento di incontro per i popoli dei cinque arcipelaghi polinesiani.
A partire dal 1961, l’apertura del Faa’a International Airport, la generale globalizzazione e un significativo sviluppo turistico, hanno permesso agli artisti di esibirsi regolarmente sia nella propria terra, sia su importanti palchi internazionali oltreoceano.
Nel 1985, “Tiurai” perse il suo nome di origine quando la Polinesia Francese raggiunse lo statuto di autonomia, divenendo ufficialmente “Heiva I Tahiti”, che deriva dalle parole tahitiane Hei, “riunirsi”, e Va, che significa “luoghi della comunità”.

Le esibizioni di danza, che rappresentano il cuore dell’Heiva I Tahiti, vengono provate e preparate per mesi dai gruppi di ballerini partecipanti, che spesso superano i 100 componenti.

Le musiche, le coreografie ed i costumi si ispirano a temi storici e leggendari, ma variano di edizione in edizione.

Quest’anno 12 gruppi si sfideranno a colpi di danza presso Toata place.

Alcune esibizioni si svolgeranno anche presso siti culturali e religiosi come l’antico Marae Arahurahu, un luogo sacro a cielo aperto dove in passato venivano discussi e valutati argomenti di interesse collettivo e che ancora oggi rappresenta un simbolo ricco di significati e valori per la popolazione locale.

Oltre al ricco programma di esibizioni, il festival include alcune suggestive competizioni di sport tradizionali. come il lancio del giavellotto, la corsa dei portatori di frutta, il sollevamento delle pietre, e l’imperdibile gara di canoa polinesiana, la Va’a.

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