Risalente al 300 a.C., il famoso sito archeologico nel deserto della Giordania era da tempo al primo posto nella lista dei viaggi che avrei voluto fare nella mia vita!
Sin dal 1989, rimasi ipnotizzata davanti allo schermo, quando vidi due affascinanti archeologi che, attraversando a cavallo la stretta gola di Al Siq, circondata da alte pareti di arenaria rosa, svelavano il più bel monumento di Petra, il famoso tempio Al Khazneh al Faroun, la cui facciata è profondamente incisa nella roccia.
I due intrepidi cavalieri erano Harrison Ford e Sean Connery, scelti da Steven Spielberg per interpretare i ruoli di Indiana Jones e di suo padre, nel film da lui diretto: Indiana Jones e l’ultima crociata.
Lo stupore che manifestavano nel film i due intraprendenti archeologi, credendo di essere arrivati nell’antico tempio di Alessandretta, dove un Cavaliere Crociato custodiva da 700 anni il santo Graal, è lo stesso che si è impresso sul mio volto quando sono giunta al cospetto di tanta magnificenza. Per alcuni attimi ho creduto davvero di oltrepassare l’ingresso del tempio della Città Rosa e di affrontare i difficili ostacoli che mi separavano all’incontro con l’anziano Cavaliere.
Con i suoi 45 metri di altezza, la facciata del tempio è imponente! Lo circondano numerose costruzioni funerarie e facciate intagliate nella roccia di arenaria, per lo più sepolcri.
L’antica città fu rivelata al mondo moderno nel 1812 da un esploratore svizzero, Johann Ludwig Burckhardt, che seguendo la strada di collegamento tra Damasco e l’Egitto, aveva sentito dire che nei pressi del villaggio di Wadi Musa si trovava un sito straordinario. All’epoca la città apparteneva all’impero Ottomano e Johann dovette escogitare vari stratagemmi per raggiungere la zona che lo interessava. Attraversò la città antica senza potersi fermare ne fare alcun disegno, ma capì immediatamente che si trattava di Petra.
Tante volte ho osservato le immagini di questo straordinario sito archeologico, credendo di osservarlo con un occhio familiare una volta che mi fossi trovata sul posto. Invece, l’emozione che ho provato attraversando la gola di Al Siq fino all’antica città di Petra è stata intensa e sorprendente e mi sono sentita proiettata indietro nel tempo quando, più di 2000 anni fa, alcuni popoli vivevano la sacralità di questo luogo magico.
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