Il paesaggio è stupendo! I colori sono intensi, tipici di un’area tropicale, ma non ci sono alberi da frutto o banani, bensì piscine circondate da cumuli di sale il cui colore bianco contrasta con il blu intenso del mare e con il nero della roccia lavica. Come spesso succede, la zona è diventata di interesse scientifico, perché è l’habitat per vari microrganismi e uccelli migratori.
L’acqua salata dell’Oceano Atlantico viene convogliata nelle piscine poco profonde scavate nel terreno lavico e, complice il caldo sole dell’isola, il processo di evaporazione permette di ricavare il prezioso sale.
Negli anni ’60, la famiglia Hernández Villalba fondò questa azienda, scegliendo un terreno pianeggiante ai piedi del vulcano ed effettuò pochi interventi per preservare le caratteristiche ambientali. Nel 1971 la salina attraversò un periodo letteralmente di fuoco, quando il vulcano eruttò tenendo tutti con il fiato sospeso in quanto la lava scendeva lungo i pendii della montagna in direzione delle piscine. La lava, però, smise di fluire a poche centinaia di metri dalle saline, che si salvarono dalla distruzione.
Da allora, l’attività dell’azienda più grande in tutte le isole Canarie attraversa un periodo prospero ed è diventata una meta per molti visitatori, che oltre ad essere interessati a conoscere i processi per la produzione del sale marino, sono attirati dalla bellezza e unicità di un luogo naturale molto caratteristico.
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