Questo antico formaggio spalmabile è sempre più raro
nella cucina scozzese.

I resoconti storici variano quando si tratta delle origini del formaggio a latte crudo conosciuto come “crowdie”. Alcuni sostengono che la diffusione del latte fresco provenga dall’era scozzese dei Vichinghi, che iniziò alla fine dell’ottavo secolo, mentre altri ritengono che le origini risalgano ai Pitti, un gruppo di abitanti della Scozia settentrionale che appare per la prima volta in testi storici alla fine del terzo secolo. Sebbene sia gradualmente diventato popolare nelle fattorie monofamiliari in tutto il paese, questo prodotto spalmabile e simile ad una mousse, è ora un prodotto raro.

I contadini, che si occupavano di piccoli appezzamenti affittati, tradizionalmente usavano il latte crudo lasciato inacidire su un davanzale o vicino al caminetto. Cagliavano la miscela, quindi aggiungevano sale e panna dopo aver estratto il siero. Oggi, i moderni regolamenti vietano il crowdieing crudo a causa dell’elevato contenuto di umidità del formaggio e della breve durata di conservazione. Nonostante il potenziale per terreni di coltura patogeni negli ambienti di produzione commerciale, alcuni artigiani lo producono ugualmente. Le produzioni industriali che utilizzano latte pastorizzato risultano simili al tradizionale crowdie.

Gli scozzesi utilizzano la salsa piccante su piatti dolci e salati, simili a una crema di formaggio. Il crowdie si abbina altrettanto bene con trote e patate in quanto viene spalmato insieme a marmellate su appetitose focaccine. Anche i panettieri lo usano come formaggio da dessert in torte di formaggio. La tradizione culinaria ripercorre le origini del cranachan, un popolare miscuglio di dessert scozzese di avena fatto con whisky e miele, lamponi e panna fresca, insieme a un pasto più antico di formaggio fresco mischiato con avena e miele. Sebbene il crowdie si riferisca più spesso al formaggio a pasta molle, il termine ha associazioni culinarie e linguistiche con l’avena.

 

 

Fonte: AtlasObscura