Una vasta raccolta di testi, un laboratorio di conservazione e molto altro, è quello che offre la biblioteca di Doha, progettata dallo studio olandese OMA.
Con i suoi 45.000 mq, la Qatar National Library di Doha vuole “diffondere la conoscenza, coltivare l’immaginazione, la creatività e preservare l’eredità della nazione per il futuro”, offrendo al pubblico un vasto ambiente, un’ampia scelta di testi e avvalendosi dell’innovazione tecnologica. “La Heritage Library, un simbolo iconico della Qatar National Library, è una raccolta di alcuni dei libri e manoscritti più rari e preziosi sulla storia della regione, una risorsa per i ricercatori che consente di comprendere meglio le radici della civiltà araba e islamica”, spiega ad Artribune Sohair Wastawy, Executive Director della biblioteca. “La Heritage Library comprende oltre 26.000 libri stampati, 4.000 manoscritti, 70.000 fotografie e 1.400 mappe, numerosi atlanti, globi, strumenti del viaggiatore, oggetti storici legati al cinema arabo e un vasto materiale archivistico.
È presente inoltre un laboratorio di conservazione all’avanguardia e un centro di digitalizzazione, che utilizza le ultime tecnologie per tutelare e proteggere la sua preziosa collezione”. La Qatar Digital Library è una parte fondamentale della biblioteca che rende gratuitamente disponibili online una vasta gamma di documenti storici, consentendo così il progredire della ricerca degli studiosi di tutto il mondo.
La biblioteca è stata concepita come un unico grande ambiente con i lati corti sollevati. Questa scelta progettuale dona movimento all’ambiente e permette di collocare le librerie, intervallate da spazi per la lettura, su dei “gradoni”, consentendo così all’occhio umano di poter esplorare con un solo sguardo tutta la superficie.
Gli scaffali, realizzati in marmo bianco come i pavimenti, incorporano l’illuminazione artificiale, il sistema di ventilazione e di restituzione dei libri. Oltre ai lembi alzati questo grande ambiente ospita una stecca sopraelevata e uno spazio scavato collocato a 6 m di profondità, rivestito di travertino beige, che ospita la heritage collection. “Abbiamo progettato lo spazio in modo da poter avere il panorama di tutti i libri”, afferma Rem Koolhaas dello studio OMA. Avendo posizionato l’accesso al centro della sala “emergete immediatamente circondati da ogni libro – tutti visibilmente presenti e accessibili senza particolari sforzi. L’interno è così grande che è su scala quasi urbana: potrebbe contenere un’intera popolazione con un’altrettanta collezione di libri”. Gli altri edifici progettati da OMA nel nuovo campus includono Qatar Foundation Headquarters e una nuova filiale per il Research Institute.
Fonte: Artribune – Ilaria Bulgarelli
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