Viviamo nell’era della sorveglianza digitale. I nostri dati vengono raccolti, analizzati e sfruttati a fini commerciali e di controllo. Un’installazione artistica ci mette, letteralmente, di fronte a questa controversa realtà.
Un libro interattivo che ti riconosce e scrive in tempo reale una storia personalizzata. Facebook, questo il titolo del progetto – che fa ovviamente riferimento al social network più famoso al mondo – utilizza la tecnologia del riconoscimento facciale per identificare la persona che ha di fronte e poi confronta i dati raccolti con le informazioni ricercabili su Internet usando i motori di ricerca e i profili social. Con questi dati, l’installazione costruisce una storia che incorpora dettagli specifici sullo spettatore di turno: il suo nome, la sua età, il suo genere, la sua localizzazione, la sua data di nascita, il suo gruppo etnico e la sua professione.
Il progetto, ideato dall’art director newyorkese Lim Si Ping, vuole mettere in guardia sui pericoli della sorveglianza nell’era digitale, costruendo un’esperienza che è allo stesso tempo accattivante e inquietante.
Fonte: Artribune.it
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