L’appellativo “La Grande Mela” in riferimento alla più famosa città americana comparve per la prima volta nel 1909 quando E.S. Martin nel suo libro “The Wayfarer in New York” paragonò lo stato di New York a un albero di melo, con le radici nella valle del Mississippi e il frutto a New York City.
Un’immagine molto simbolica e suggestiva che catturò subito l’attenzione. Agli inizi degli anni 20, poi, il primo a utilizzare effettivamente il termine “Big Apple” fu il redattore sportivo J.J. Fitzgerald. Dopo aver sentito appellare così l’ippodromo di New York da alcuni scommettitori sulle corse dei cavalli, chiamò la sua celebre rubrica “Around the Big Apple”. Grande Mela stava a indicare le grandi vincite alle scommesse.
Un grosso aiuto al consolidamento dell’espressione venne poi dalla musica jazz poiché una tonda mela rossa era proprio il compenso che ricevevano i musicisti degli anni 30 suonando nei locali di Harlem e Manhattan. Iniziarono così tutti a soprannominare New York come la Grande Mela, capitale di successo della musica jazz nel mondo. Quando un concerto si teneva lontano dalla città usavano invece dire che si andava suonare sui “rami”.
Fonte: vistanet.it
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