IL FASCINO TIPICO DI SANTORINI ABBINATO
AD UN MINIMALISMO MODERNO
Canavas Oia Suites, un hotel dallo stile impeccabile, si trova sulla punta settentrionale della mitica isola di Santorini, in Grecia.
Quelle che un tempo erano cantine scavate nelle colline sono state trasformate in un’ode brillante e scintillante al minimalismo moderno: pareti, pavimenti, soffitti e mobili sono uniformi nel loro candore incontaminato, formando la cornice perfetta per i lapislazzuli profondi del Mar Egeo.
Ogni spaziosa suite ha una vasca per l’immersione in acqua fredda e una vasca idromassaggio sulla propria terrazza privata, con una vista mozzafiato. Gustate una colazione a base di champagne servita in camera, oppure dirigetevi al ristorante a bordo piscina, dove piacevoli pasti vengono serviti dal mattino fino a sera compresi deliziosi cocktail da gustare al bar sull’acqua.
Esplora le affascinanti strade di Oia a piedi, naviga attraverso la baia a bordo di un catamarano privato o prenota un trattamento Spa in camera – qualunque cosa tu faccia, sarai immerso nella singolare eleganza del luogo circondato da incantevoli viste su tutti i lati.
Fonte: xoprivate.com
Buri Ram
Buri Ram, che letteralmente significa “città della pace”, si trova nella parte bassa della regione del nord-est, a circa 400 km da Bangkok. Quest’area della Thailandia, nota come I-saan, è una macro-regione composta da 19 province. È situata nel vasto altopiano di Khorat, delimitato a nord ed a est dal fiume Mekong, dalla catena dei monti Phetchabun ad ovest, mentre a sud confina con la Cambogia, dalla quale è separato dai monti Dângrêk. Solo nelle regioni meridionali di queste provincie si è in grado di sentir parlare la lingua Khmer in Thailandia: la gente è cordiale, il cibo ottimo e lo scenario assolutamente pittoresco.
Buri Ram è da menzionare per essere l’unica città in Thailandia ove la squadra di calcio locale è più popolare del Manchester United e del Liverpool ed anche per la presenza del Circuito Internazionale di Buriram (conosciuto anche, per ragioni di sponsorizzazione, come Chang International Circuit), che ospiterà due gare del campionato del mondo Moto GP nei prossimi 2 anni. È un circuito per competizioni motociclistiche e automobilistiche ultimato nel 2014. Ma la città e la provincia di Buri Ram sono soprattutto ottimi luoghi per sperimentare l’autentica, vita rurale thailandese e sono l’ideale per una full immersion nella cultura dell’I-saan. Tuttavia, nonostante la città conceda attività piuttosto limitate per i visitatori, la campagna provinciale è invece custode di importantissime rovine antiche, molte delle quali sono rimaste sepolte per secoli dalla jungla e dalla foresta.
Importanti reperti archeologici, tra cui tracce di coltivazione del riso, testimoniano la presenza di insediamenti nella regione già durante l’età del bronzo. Verso la fine del primo millennio d.C., la zona cadde sotto l’influenza della cultura Dvaravati (dal VI all’XI secolo d.C.), a cui fece seguito la dominazione dell’Impero Khmer, di cui queste zone erano importanti avamposti. Notevoli sono le testimonianze di tale periodo, conservate principalmente nei siti archeologici di Phimai e Phanom Rung. La più importante testimonianza storica rinvenuta comprende più di 60 santuari in arenaria sparsi per la zona ma, per il visitatore, la regione è famosa per le sue antiche rovine, soprattutto Phanom Rung. Se volete vivere la sensazione della visita ad un luogo fuori dal tempo consigliamo di recarvi a Muang Tam, un tempio antichissimo dedicato a Shiva.
Miglior periodo per andare: Da Novembre ad Aprile
Fonte: turismothailandese.it
Apre a Tallinn il Kai Art Center,
nuovo centro d’arte contemporanea sul lungomare
IL NUOVO CENTRO SORGE IN UN EX IMPIANTO INDUSTRIALE DI NOBLESSNER, SUL LUNGOMARE DELLA CAPITALE ESTONE. AL SUO INTERNO? EVENTI, MOSTRE, PROGRAMMI DI RESIDENZA E
LABORATORI APERTI AL PUBBLICO
Inaugurerà il prossimo 20 settembre il Kai Art Center, nuovo centro artistico che sorgerà in un ex impianto industriale di Tallinn, per la precisione nell’area di Noblessner, sul lungomare della capitale estone. Il Kai Art Center, la cui attività è promossa dall’Estonian Contemporary Art Development Center (ECADC), promuoverà lo sviluppo dell’arte contemporanea locale, attraverso una programmazione di mostre ed eventi finalizzata al coinvolgimento del grande pubblico. In occasione dell’opening, verrà presentata Let the field of your attention…. soften and spread out, collettiva di artisti internazionali curata da Hanna Laura Kaljo che fa parte del programma principale della biennale d’arte contemporanea della città, Tallinn Photomonth, la cui quinta edizione si svolgerà dal 6 settembre al 3 novembre 2019.
IL NUOVO KAI ART CENTER A TALLINN
Come già accennato, il Kai Art Center sorgerà a Port Noblessner, all’interno di un ex impianto di produzione di sottomarini di oltre 100 anni. Un esempio di recupero e valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale (in una Tallinn sempre più attiva e dinamica culturalmente), la cui progettazione è stata affidata allo studio di architettura estone KAOS Architects. Il Kai Art Center conterà su 450 metri quadrati di spazio espositivo all’ultimo piano dell’edificio, un auditorium e un centro educativo. Offrirà inoltre alloggi per il suo programma di residenza internazionale e spazi di lavoro per organizzazioni artistiche locali. Il primo piano includerà anche un ristorante contemporaneo e diversi studi di ristorazione che ospiteranno corsi e seminari per il pubblico in visita. Il Centro presenterà quattro mostre all’anno realizzate in collaborazione con curatori estoni e internazionali, e il suo auditorium da 100 posti ospiterà un programma di diversi eventi culturali. “Kai è un nuovo tipo di centro d’arte contemporanea a Tallinn”, spiega Karin Laansoo, Direttore dell’Estonian Contemporary Art Development Center. “In una scena artistica sempre più attiva, il supporto del centro per le organizzazioni e lo spazio espositivo appositamente pensato per l’arte contemporanea è richiesto. Notevole anche per la sua storia e la posizione unica, Kai è guidato dalla visione di riunire sinergie locali e collaborazioni internazionali”.
LE RESIDENZE D’ARTISTA AL KAI ART CENTER A TALLINN
L’attività principale del Kai Art Center, la Kai Residency, è aperta ad artisti visivi internazionali, curatori, scrittori e altri professionisti dell’arte contemporanea. La residenza offre l’opportunità ai partecipanti selezionati di vivere e lavorare a Tallinn per due o quattro settimane, a contatto con la dinamica scena artistica della città. La prima edizione si svolgerà il prossimo ottobre, con 14 partecipanti. La prima edizione della residenza sarà curata da Kari Conte, curatrice, scrittrice e dal 2010 direttrice delle esposizioni all’International Studio & Curatorial Program (ISCP) di New York.
Tallin // dal 20 settembre 2019
Kai Art Center
Peetri 12, Noblessner
Fonte: Artribune.com – Desirée Maida
Abydos, considerato luogo sacro sin dall’antichità,
è ancora avvolto da un’aura di mistero.
Importante epicentro del culto di Osiride, una delle più antiche necropoli dei re delle prime dinastie, che lo preferirono per la loro sepoltura, Abydos, per oltre tremila anni, fu il luogo prescelto per la venerazione del Dio. Si riteneva fosse sepolta lì la sua preziosa testa.
Il mito di Osiride è una storia di amore e di morte
Dio della fertilità, amatissimo dalla dea dell’amore Iside, sua sorella e moglie, venne annegato dal fratello Seth, che, non contento, lo smembrò in 14 parti e ne disperse i pezzi per tutto il Paese. Iside ritrovò 13 parti del corpo dell’amato, mancava la parte virile del Dio, e, con l’aiuto della sorella Nefti e di poteri magici, lo riportò in vita. Non potendo più vivere sulla Terra, Osiride divenne dio e Giudice Supremo dei Morti e il potente Horus, nato dall’unione tra i due innamorati, affrontò vittoriosamente lo zio Seth per vendicare il padre.
Arrivando nel sito di Abydos, da un lato circondato da uno spettacolare territorio desertico, che spazia fino a raggiungere l’orizzonte, e dall’altro dalla fertile valle del Nilo, spicca il Grande Tempio di Seti I, uno dei più completi e solenni templi di tutto l’Egitto! Seti I, faraone nella XIX dinastia, regnò mirabilmente in un momento storico cruciale. Fu destinato a riportare l’ordine religioso nel Paese e a ristabilire la sovranità nei territori a est, minacciati dal rafforzamento degli Ittiti. Un periodo di instabilità causato dalle precedenti scelte politiche e dalla rivoluzione religiosa attuate dal faraone Akhenaton, che trasferì la capitale da Tebe ad Amarna e proclamò Aton unico dio, rappresentato iconograficamente soltanto da un disco solare con dei lunghi raggi.
Costruito in fine pietra calcarea, con un’inusuale pianta a “L”, il tempio, dedicato a Osiride, ha decorazioni superbe. Osiride, Iside, Horus, Amon-Ra, Ra-Horakhty, Ptah e Seti I divinizzato: a tutte le divinità del pantheon egizio sono dedicate singoli straordinari santuari proprio per affermare con forza che, nonostante il periodo di Akhenaton, la religione tradizionale fosse ritornata nel culto di Amon.
Un personale omaggio ai re del passato è rappresentato dalla straordinaria Lista Reale di Abido, voluta da Seti I nella Galleria dei Re. Incisa su un muro del tempio, contiene i nomi dei 76 faraoni che lo avevano preceduto, omettendo quelli ritenuti non graditi, come il faraone-donna Hatshepsut, Akhenaton e i suoi eredi. Un’Importantissima testimonianza, che ha permesso di ricostruire la sequenza dei sovrani a partire dalla I dinastia!
Dal tempio, una scala conduce all’Osireion. Il mistero avvolge l’imponente costruzione ipogea con monoliti in granito rosa, lisci e perfettamente levigati, privi di geroglifici, incastrati e soprapposti con una precisione assoluta. Costruito ad un livello più basso, con un approccio architettonico completamente diverso da quello del tempio, il monumento sepolcrale è in parte sommerso dall’acqua. Nonostante la datazione sia ancora incerta e tante siano le congetture che alimentano le leggende legate all’Osireion, gli egittologi lo attribuiscono a Seti I, che lo edificò dove si riteneva fosse custodita la venerata testa di Osiride utilizzando l’acqua come simbolo a sostegno della credenza che il dio fosse sepolto su un’isola.
Seti I ci ha lasciato un capolavoro ricco di atmosfera e di significato per la nuova epoca, consolidata ulteriormente dal suo successore, il figlio Ramses II, considerato uno dei più grandi faraoni di tutti i tempi.
Dopo la morte del padre, Ramses II fece costruire un altro tempio nelle vicinanze, di cui rimangono preziose rovine, con stupende decorazioni e geroglifici.
Il Cairo Luci e Suoni
alle piramidi di Giza
Straordinario spettacolo alle Piramidi più famose del mondo, che vi trasporteranno indietro di migliaia di anni per svelare i segreti della vita ai tempi dei faraoni dell’Antico Egitto. La narrazione inizia con la Sfinge, guardiana della necropoli di Giza da oltre 4500 anni, che in prima persona ripercorrerà le principali imprese legate alla grandezza dei gloriosi regni. Si comprenderanno alcune delle tecniche, tanto sofisticate e ancora misteriose, usate per la costruzione di queste imponenti meraviglie, che sono sopravvissute fino a noi in tutta la loro maestosità e che esprimono grande spirito umano, creatività e ingegno.
Vedrai la piramide sepolcrale e la barca che il faraone Cheope usò per navigare durante il suo viaggio verso l’immortalità e il vivido volto di Chefren, suo figlio, che fece costruire la sua piramide, leggermente più piccola e più bassa, accanto a quella del padre. Nello stesso sito, Micerino, figlio e successore di Chefren, decise di avere il proprio tempio funerario più modesto rispetto a quelli dei suoi predecessori, ma altrettanto affascinante, insieme ad ulteriori piramidi minori, che ospitavano altri componenti della famiglia.
Lo show racconterà le imprese di questi grandi regnanti, i loro segreti e le leggende della storia più affascinante del Mondo Antico.
Foto: soundandlightshow.com
Non solo Mediterraneo e Caraibi: una crociera può essere una splendida occasione per scoprire mete insolite. Ad esempio, l’Iran!
Ami le crociere, e sei in cerca di una destinazione un po’ diversa dalle classiche alternative Mediterraneo – Caraibi – Europa del Nord? C’è una novità che può fare al caso tuo: a patto di avere un cospicuo budget a disposizione, si può ora prenotare l’esclusivo tour alla scoperta dell’Iran.
Per la prima volta, la compagnia crocieristica di lusso Scenic ha aggiunto l’Iran tra le sue destinazioni: 15 giorni con partenza e arrivo a Teheran, per scoprire le meraviglie dell’antica Persia. Parte della Middle East & Africa Collection, e disponibile dalla stagione 2020 / 2021, la crociera “In search of Ancient Persia” promette di essere una vera full immersion nella storia, nella cultura e nell’architettura iraniane.
Nella capitale, si avrà modo di visitare il complesso di Palazzo Sa’dabad coi 18 edifici appartenenti alle famiglie reali di Qajar e Pahlavi, ma anche di vedere i gioielli della corona all’interno del National Jewellery Treasure. E si potrà persino prenotare una degustazione di caviale.
Ovviamente, la crociera non include solamente la visita di Teheran: la nave si fermerà anche due giorni a Shiraz, celebre per l’antichissimo Vakil Bazaar, i Giardini di Eram e la straordinaria Moschea di Nasir ol Molk, meglio nota come “moschea rosa”. Un luogo straordinario, grazie alle ampie vetrate colorate della sala di preghiera invernale: al mattino, la luce del sole – passando attraverso di esse – inonda di colori l’interno della stanza, con un effetto spettacolare. Sarà questo, uno dei ricordi più belli di questa insolita crociera.
Si visiterà poi Yazd, conosciuta per la sua architettura unica, per quell’artigianato d’altissima qualità che – rinomato in tutto il Paese – punta sui tessuti di seta e i prodotti dolciari. A dominare il suo paesaggio, il tempio zoroastriano, la torre del vento di Dowlat-abad (splendido esempio dell’architettura desertica iraniana) e il complesso di Amir Chakhmaq. Infine, una tappa lungo la Via della Seta e più precisamente ad Esfahan, con le sue bellezze architettoniche in puro stile persiano e gli eleganti giardini.
La nuova crociera firmata Scenic è già prenotabile: si parte a settembre e ad ottobre 2020, oppure a febbraio, maggio, settembre e ottobre 2021.
Fonte: SiViaggia.it
Questi edifici di Tokyo sembrano pergole verdi coperte di vetro
su cui si può camminare
Presto nuovi edifici unici arriveranno nel centro di Tokyo, portando un’architettura audace e più verde nel cuore della vivace e moderna capitale del Giappone.
Lo studio londinese Heatherwick sta lavorando con la Mori Building Company alla riqualificazione del quartiere Toranomon-Azabudai nel distretto Minato di Tokyo, e i progetti per i nuovi edifici sono decisamente sorprendenti, per non dire altro.
Poiché l’area del progetto si estende su più di otto ettari e includerà un mix di diversi edifici come uffici, case, negozi, una scuola e persino un tempio, lo studio “ha cercato di portare armonia e creare un’identità distintiva che è particolare per Tokyo “, come si legge nella descrizione ufficiale del progetto. Tutti gli elementi del progetto avranno un aspetto unico simile a un pergolato: sarà bello da vedere e funzionale, poiché consentirà “uno spazio verde significativo sia a livello del suolo che salendo sugli edifici, senza sacrificare la connettività a terra.”
I 25-30 milioni di persone che dovrebbero visitare la zona ogni anno saranno in grado di spostarsi su e giù per gli edifici a pergola e godere di diverse prospettive sulla città intorno a loro, così come il verde che sarà collocato sia sul terreno che in cima agli edifici stessi. L’intera area si adatterà discretamente alle colline di Minato – “la struttura ondulata si alza come una collina dolcemente inclinata prima di bucare il terreno per consentire alla luce naturale di riversarsi in profondità nelle zone commerciali del seminterrato”.
La riqualificazione del quartiere Toranomon-Azabudai dovrebbe essere completata entro marzo 2023.
Fonte: lonelyplanet.com – Benedetta Geddo
L’avventura verso le iconiche dune dell’Erg Chebbi inizia da Merzouga
Merzouga è un villaggio incastonato in una rigogliosa oasi, ultimo avamposto prima di inoltrarsi tra le spettacolari dune del deserto marocchino. Totalmente immersi nella magia del silenzio, al sorgere del sole o al tramonto, si raggiungono le iconiche e maestose dune dell’Erg Chebbi.
Circondato da uno spettacolare territorio apparentemente inospitale, soggetto ai capricci del vento, il deserto è in continua evoluzione. Le dune di sabbia fine cambiano colore ad ogni movimento dei raggi del sole, dal giallo oro alle delicate tonalità rosa fino al rosso intenso del tramonto.
Trascorrere la notte nel deserto in un campo tendato, quando le stelle si impadroniscono del cielo, renderà l’esperienza indimenticabile.
Di grande interesse naturalistico è il lago salato Dayet Srji ai piedi delle dune vicino a Merzouga. Situato in mezzo al deserto roccioso, rappresenta un’importante risorsa idrica locale. Sulle sue rive si possono avvistare diverse colonie di uccelli tra cui fenicotteri rosa e cicogne.
Questa brillante stazione della metropolitana nelle profondità di Napoli si dice sia la più bella d’Europa
Sotto uno splendido mosaico del soffitto dipinto in un turbinio psichedelico di viola-blu, un’ampia scala mobile scende a circa 40 metri di profondità in una delle stazioni della metropolitana più profonde di Napoli. Questa è la stazione della metropolitana di Toledo, il gioiello incoronato delle Stazioni d’Arte della metropolitana di Napoli.
Il progetto Stazioni d’Arte ha affidato la visione delle stazioni di trasporto pubblico della città ad artisti e architetti contemporanei al fine di portare l’arte nella vita quotidiana delle persone. L’abbagliante stazione della metropolitana di Toledo si distingue tra il gruppo ed è stata persino nominata come la più bella stazione di transito in Europa.
Ogni livello della stazione è progettato attorno a un colore diverso che rappresenta un tema legato alla città. Le pareti e il pavimento dell’atrio al primo livello sono neri per ricordare l’asfalto della civiltà contemporanea. I resti delle pareti aragonesi sono anche integrati nell’atrio, che è adornato con mosaici ispirati alla storia di Napoli.
Mentre scendi dalla scala mobile, le pareti diventano ocra e gialle, alludendo ai colori del tufo napoletano e al sole. Più in basso, al livello più profondo, la combinazione di colori diventa blu e verde come il mare. Nel corridoio che conduce al piano della banchina, c’è un’installazione ambientale lunga 80 piedi con due scatole luminose a LED che riproducono l’immagine di un mare, increspato dal continuo movimento delle onde.
Un grande cono chiamato “Crater de Luz” attraversa tutti i piani della stazione, creando un’apertura sopra la bellissima scala mobile che conduce alla banchina, irradiando luce lungo tutto il percorso. Fuori dalla stazione, ci sono tre piramidi esagonali e una statua in acciaio chiamata “Cavaliere di Toledo” che custodisce uno degli ingressi. L’ascensore si trova vicino alla scala mobile, dotato di un tetto ondulato, ed è seguito da una passerella formata da grandi cerchi arancioni e dotata di sedili in pietra vulcanica.
La stazione della metropolitana di Toledo si trova sull’iconica Via Toledo nel Quartiere Spagnolo della città. Le altre stazioni d’arte si trovano lungo le linee 1 e 6 della metropolitana di Napoli.
Fonte: atlasobscura.com
La nuova programmazione della piccola nave da crociera Paul Gauguin, ora disponibile, offre destinazioni a
Tahiti, Polinesia Francese, Fiji e Sud Pacifico.
La brochure di 82 pagine presenta una varietà di crociere da sogno, itinerari giornalieri, dettagli delle isole, mappe e tariffe. È evidenziata tutta l’esperienza offerta sulla Gauguin: luoghi di ristoro, spiagge private, proposte di intrattenimento, occasioni speciali, attività, ospiti speciali, escursioni a terra, immersioni subacquee e sport acquatici, programmi in hotel pre e post crociera, pacchetti di matrimoni e di rinnovo dei voti e i programmi di navigazione.
L’a brochure include anche informazioni sulla cultura polinesiana, consigli sugli abbinamenti di vini suggeriti dai sommelier della Paul Gauguin, consigli degli esperti di Tahiti, dettagli sul nuovo programma per bambini del Moana Explorer, un cruciverba di Tahiti, una tavola per l’identificazione dei pesci nel Pacifico del Sud e un articolo dello storico dell’arte, docente e ospite Caroline Boyle-Turner sull’artista Paul Gauguin.
Le partenze del 2020 evidenziano le rotte più popolari insieme a un itinerario da Fiji a Bali di 16 notti e le isole Fiji, Tonga, Cook & Società di 12 e 13 notti. Sono inoltre evidenziati i viaggi caratteristici che mettono in mostra una serie di isole meravigliose con spiagge di sabbia bianca, lagune e la accogliente cultura polinesiana. Gli itinerari includono: Tahiti e le Isole della Società di sette notti; Isole della Società e Tahiti Iti di sette notti; Isole della Società e Tuamotu di 10 notti; Isole Cook e Isole della Società di 11 notti; Marchesi, Tuamotu e Isole della Società di 14 notti.
Fonte: southpacificislands.travel