A pochi minuti dalla moderna città di Shinjuku e dalla linea JR Chuo Train, puoi assistere alla storica e bellissima celebrazione dei famosi ballerini Awa-odori di Koenji. Per due giorni ogni anno spettatori appassionati vengono a fare il tifo per oltre 10.000 ballerini mentre partecipano a questa danza tradizionale datata 400 anni di Tokushima. Non perdere la tua occasione quest’anno per vederlo dal vivo il 24 e il 25 agosto.

L’Awa-odori genera una delle atmosfere più eccitanti di qualsiasi altro festival estivo in Giappone.

L’Awa-odori Dance Festival di Koenji è un evento esaltante in cui una sfilata di oltre 10.000 partecipanti esibisce con entusiasmo le danze tradizionali in otto aree lungo le strade. Mentre il flusso infinito di ballerini si aggira intorno all’area in uno schema a otto, le strade sono piene di canti e musica. Con oltre otto aree di ballo, l’eccitazione non si ferma mai.

C’è la danza maschile, dove i ballerini mostrano un profondo movimento di flessione, in picchiata dal basso verso il basso. Poi c’è l’iconica danza femminile, dove le ballerine alzano le mani in aria e le fanno oscillare da un lato all’altro all’unisono con i loro passi. Entrambe sono danze semplici, ma la bellezza è che chiunque a qualsiasi età può provare e sincronizzarsi facilmente con gli altri partecipanti. L’unica cosa più famosa della danza sono forse gli abiti dai colori vivaci indossati dagli artisti. Altrettanto affascinanti sono quelli che ballano insieme su sandali di legno rialzati, indossando di kimono pastello e cappelli di paglia intrecciati.

L’Awa-odori di Koenji divenne famoso dopo che un gruppo giovanile locale organizzò il primo evento nel 1957. Sebbene all’inizio faticasse a decollare, ora è difficile immaginare questo periodo senza l’amata danza che riempie le strade ogni estate. Naturalmente, come ogni altro festival in Giappone, ci sono cibo delizioso e giochi in ognuno dei piccoli stand allestiti ovunque.

Tutti sono invitati a venire ad assistere ai festeggiamenti.

Fonte: gotokyo.org

Mimmo Paladino e il cavallo di Paestum. La storia di un ritorno!

DOPO VENT’ANNI ESATTI, “IL CAVALLO DI SABBIA” DI MIMMO PALADINO TORNA A PAESTUM, PER ESSERE COLLOCATO IN PIANTA STABILE FRA I TEMPLI DI HERA E NETTUNO.

Dallo scorso 11 luglio, anche Paestum, grazie a Nuvola Lista e a Gabriel Zuchtriegel, ha il suo simbolo contemporaneo che si erge tra le meraviglie dell’antico.

“Mentre a Pompei e Agrigento sono le opere neoclassiche di Mitoraj a mettere in dialogo l’archeologia e il contemporaneo, a Paestum è il linguaggio arcaico di Mimmo Paladino a” dialogare “con le architetture doriche di sesto e quinto secolo a.C. È, infatti, il primo dei famosi cavalli realizzati dall’artista, il “padre della mandria” come l’ha chiamato scherzosamente” lo stesso artista, “a tornare nel luogo per il quale era stato originariamente concepito, ma da dove è stato portato via da tempo”, sottolinea la curatrice. Forse per seguire il cavaliere dalla Trista Figura che cammina tra le “parole a occhi aperti” di Miguel de Cervantes Saavedra.

I CAVALLI DI PALADINO

Sappiamo che questo meraviglioso destriero, come tutta una serie di altre riflessioni sul nobile animale, nasce da una indagine sullo spazio (e Paladino ha un senso altissimo dello spazio): è infatti parte di tre “piccole mandrie equine” (l’immagine è di Dorfles): la prima depositata sulla straordinaria Montagna di Sale realizzata da Paladino nel 1990, come scenografia della Sposa di Messina di Schiller, diretta da Elio De Capitani e messa in scena a Gibellina, in occasione delle Orestiadi: la seconda (un duplicato) esposta a Napoli, in Piazza del Plebiscito, per il Natale del 1995: la terza collocata nel 2011 a Milano, in Piazza del Duomo, per ricordare i 150 anni dall’Unità d’Italia.

In seguito a questi appuntamenti i cavalli di Paladino hanno preso delle direzioni solitarie, quasi a creare una costellazione silenziosa o una serie di punti cardinali sulla mappa fisica e metaforica del mondo. C’è quello rosso di Ancona, quello bronzeo di Modena, quello che si erge su un muro di cinta dell’Hortus Conclusus a Benevento e, tra gli altri, quello che dopo una prima collocazione sul MMMAC – Museo Materiali Minimi d’Arte Contemporanea, e dopo uno spostamento a Fisciano, nel giardino del prestigioso Palazzo De Falco, torna oggi a casa, trovando una sua collocazione definitiva nel parco archeologico di Paestum, tra i due templi di Hera e di Nettuno.

SABBIA E ANTICHITÀ

Prima di essere accolto da una luce morbida e quasi metafisica che lo invita a lasciarsi andare in un’atmosfera trasognante e fluttuante, questo elegante esemplare, denominato Cavallo di sabbia poiché realizzato in vetroresina e ricoperto appunto di sabbia proveniente dalla spiaggia di Poseidonia, è stato restaurato, riportato al suo splendore originario che coincide ora con una seducente originalità e che invita a riflettere sulla natura della cultura, sulle varie epoche del genere umano, dove si esprimono i processi generali di astrazione della mente, dove si degusta il buio magnetico dell’attesa, il mistero del segno, lo stupore nel lasciarsi stupire.

Fonte: Artribune.com ‒ Antonello Tolve

Preparati ad assistere al sorgere del sole come in nessun altro luogo al mondo in questo sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO sulle rive del tumultuoso fiume Boyne

Brú na Bóinne affascina il mondo intero da oltre 5000 anni. Venne costruito prima delle piramidi e di Stonehenge e conta ben 90 monumenti neolitici. I più famosi sono Newgrange, Knowth e Dowth. Ciascuno porta con sé incredibili leggende e rappresentano una meta importante da visitare!

Per oltre 5.000 anni, Brú na Bóinne ha cullato segreti di epoca neolitica, celati all’interno opere d’arte sacre e all’interno della terra. In un’epoca antecedente alla costruzione delle piramidi e di Stonehenge, questo luogo era già abitato da agricoltori con le loro famiglie, intenti a lasciare traccia del proprio passaggio nel paesaggio d’Irlanda… e che traccia!

Adagiato nell’ansa del fiume Boyne, Brú na Bóinne conserva la collezione più grande di arte megalitica nell’Europa occidentale, in ben 90 monumenti neolitici. I più famosi sono anche i tre più spettacolari della valle: Newgrange, Knowth e Dowth. Ciascuno vanta una propria storia importante, ma è la confluenza di tutti e tre nel cuore della valle più ricca di miti d’Irlanda a rendere imperdibile il viaggio in queste zone.

Newgrange

Arrivando di fronte a questa tomba spettacolare, rimarrai a bocca aperta. Il cumulo di 80 metri emerge, simile a un’onda, dalla terra verde, adornato con lastre che recano incisioni a spirale, e chiuso in cima con della quarzite bianca di Wicklow. Tomba, tempio, capsula del tempo: in realtà nessuno sa quale fosse l’intento degli antichi architetti che costruirono Newgrange. La verità rimarrà avvolta nel mistero per sempre.

Ci è stato lasciato un indizio, per quanto enigmatico. Il 21 dicembre di ogni anno – al solstizio d’inverno – un raggio di luce penetra attraverso la stretta fessura posta sul tetto appena sopra l’ingresso e si insinua lentamente lungo il corridoio in pietra che conduce alla camera sepolcrale, al centro della tomba stessa. In che modo sia stato possibile ottenere una tale accuratezza astronomica tanti millenni fa è soltanto uno dei tanti enigmatici misteri della valle.

Knowth

Knowth, che si ritiene sia stata costruita subito dopo Newgrange, è di analoghe dimensioni con due lunghi passaggi interni, circondata da 18 strutture più piccole poste appena fuori la collina principale. L’interno del Grande Tumulo è pieno di manufatti scientifici di un tempo passato.

Mentre Newgrange rende omaggio al Sole, Knowth è dedicata alla Luna: il passaggio esterno della camera sepolcrale è adornato con mappe lunari, incluse incisioni dei mari della superficie del nostro satellite e persino una pietra calendarica utilizzata per calcolare la lunghezza dei mesi e dell’anno.

Dowth

Meglio noto come “Fairy Mound of Darkness” “Tumulo incantato dell’oscurità”, la natura ha reclamato Dowth molto più degli altri due siti importanti di Brú na Bóinne. Il tetto originario è crollato tempo fa ed è stato sostituito, ma dall’esterno la tomba sembra intatta. Analogamente a Newgrange, anche a Dowth il solstizio d’inverno è un momento speciale, con la luce dorata del sole al tramonto che penetra nella camera sepolcrale intorno al 21 dicembre.

Ma forse il più grande motivo di vanto è proprio il suo nome: Dowth, infatti, significa “oscurità” e si dice che una terribile oscurità calò una volta all’interno di questa tomba quando la strega, sorella di un re leggendario, cercò di fermare il sole nella sua traiettoria sopra questo luogo. Pur se tempo fa vennero aggiunte luci nel corso di lavori di restauro, ben presto si ruppero e Dowth tornò a essere avvolta dall’oscurità…

Fonte: ireland.com

Le vacanze dei vip sono sempre sotto le luci dei riflettori: siamo tutti curiosi di scoprire dove i nostri beniamini trascorrono le loro estati a 5 stelle. C’è chi ama località turistiche particolarmente blasonate, come la Sardegna di Porto Cervo o qualche meta estera come Ibiza e le Maldive. Molti altri invece approfittano della pausa estiva, tra una stagione televisiva e l’altra, per girare l’Italia e scoprire alcune delle sue meraviglie più nascoste. La nostra penisola è ricca di piccoli borghi affascinanti, che grazie alla presenza di qualche star possono finalmente trovare la notorietà che meritano. Scopriamo quali sono quelli più amati dalle celebrità.

Casalabate

Un’altra meta salentina che quest’anno ha conquistato il cuore di una star internazionale è la piccola Casalabate, nei pressi di Lecce. Nelle scorse settimane, il borgo pugliese immerso nella natura ha accolto nientemeno che Naomi Watts, la celebre attrice britannica che presto vedremo nello spin-off di Game of Thrones. Arrivata in Puglia per partecipare a un matrimonio, la Watts ha alloggiato presso una caratteristica masseria della zona, approfittandone per tante foto da condividere poi con i suoi fan.

Noto

In Sicilia, una delle località preferite dai vip negli ultimi anni è la splendida Noto. Il piccolo borgo affacciato sul Mediterraneo è una delle perle italiane che ci invidiano in tutto il mondo. Molto apprezzata la sua architettura, tanto da venir chiamata la “capitale del Barocco”, la cittadina di Noto è stata nominata Patrimonio UNESCO nel 2002. Lo scorso anno, qui si sono sposati Fedez e Chiara Ferragni, e proprio in questi giorni dell’estate 2019 vi sono tornati assieme al piccolo Leone per una breve tappa della loro vacanza. A Noto sono stati avvistati anche Barbara D’Urso – che ha immortalato il suo panorama da sogno in varie foto pubblicate su Instagram – e il commentatore sportivo Aldo Serena.

Marzamemi

Poco distante, a Marzamemi, l’attrice Nicole Grimaudi ha trascorso le sue vacanze all’insegna del relax e del divertimento. La piccola frazione marinara di Pachino, la patria del famoso pomodorino che è uno dei cibi per cui il nostro Paese è celebre in tutto il mondo, ha accolto anche Gerry Scotti e la sua compagna Gabriella Perino. Il simpaticissimo conduttore di Caduta Libera si è goduto qualche giorno tra tuffi nelle acque cristalline e buoni manicaretti consumati in alcuni dei ristoranti più rinomati della zona.

Maratea

Spostiamoci infine in Basilicata, e più precisamente a Maratea. Il borgo ha accolto l’undicesima edizione della kermesse cinematografica chiamata le Giornate del Cinema Lucano, e sono molti i vip che vi hanno partecipato. A partire dalla star internazionale Richard Gere, atteso da migliaia di fan che hanno presenziato all’evento. Italianissimi invece Gabriel Garko e il suo amico Gabriele Rossi: dopo aver ritirato il premio, i due attori si sono defilati e hanno colto l’occasione per godersi un po’ di relax su qualche spiaggia lucana.

Santa Maria di Leuca

Il Salento si riconferma una delle destinazioni preferite per i vip. In particolare, quest’anno Santa Maria di Leuca ha attirato moltissime celebrità, tra cui Lorella Cuccarini e la sua troupe, impegnati a girare un bellissimo servizio per una delle prossime puntate di Linea Verde Estate. Chi invece ha lasciato il lavoro a casa e si è immerso nelle meraviglie di questo piccolo borgo incastonato sulla punta meridionale della Puglia è Riccardo Scamarcio. L’attore ha sempre apprezzato le bellezze di Leuca, proprio come il suo collega Paolo Calissano che, in vacanza nella vicina San Gregorio, ne ha approfittato per una visita veloce.

Fonte: SiViaggia.it

Prima che l’Antartica21 iniziasse a operare, i viaggiatori avventurosi che desideravano raggiungere la penisola antartica avevano soltanto un’opzione: navigare attraverso il tempestoso Canale di Drake.

Oggi, un comodo volo di due ore porta gli esploratori moderni da Punta Arenas, nella Patagonia cilena, direttamente in Antartide, dove si imbarcano a bordo della nave da spedizione. Non c’è mai stata un’alternativa più attraente per evitare i mari in tempesta del Canale di Drake e il potenziale mal di mare che ne consegue.

L’Antartica21 offre viaggi avventurosi in stile boutique, non una crociera. Le loro piccole navi da spedizione, più simili a yacht privati, che trasportano al massimo soltanto 75 viaggiatori appassionati, offrono un accesso privilegiato all’Antartide, portando i loro ospiti dove le navi più grandi non possono. L’obiettivo è sempre quello di offrire agli ospiti il perfetto equilibrio tra esplorazione attiva e ospitalità di alta qualità per un viaggio indimenticabile.  

Un singolo volo porta tutti i viaggiatori da e per l’Antartide per ciascuna delle spedizioni.
Ciò rende l’operazione rapida ed efficiente riducendo al contempo la possibilità di ritardi dovuti a pessime condizioni meteorologiche rispetto ad altre alternative.

L’Antartica21 è membro dell’Associazione internazionale dei tour operator dell’Antartide (IAATO), un’organizzazione fondata nel 1991 per sostenere, promuovere e praticare viaggi nel settore privato sicuri e rispettosi dell’ambiente in Antartide.

Un team internazionale di piloti veterani dell’Antartico, capitani di mare, guide polari, accademici e professionisti di viaggio esperti rendono l’esperienza dell’Antartica21 unica. Con passione, creatività e lavoro di squadra dedicato, ogni spedizione è unica e personalizzata.

Fonte: Xoprivate.com

E’ la seconda nave della compagnia con carburante ‘pulito’

E’ iniziata, con il taglio della lamiera nel cantiere Meyer di Turku in Finlandia, la costruzione di Costa Toscana, nuova unità di Costa Crociere (gruppo Carnival), seconda di due navi gemelle alimentate, in porto e in navigazione, a gas naturale liquefatto (Lng), il combustibile fossile più pulito al mondo. La prima, Costa Smeralda è a fine allestimento sempre nel cantiere di Turku, entrerà in servizio nell’ottobre 2019. Costa Toscana sarà consegnata nel 2021. Costa Smeralda e Costa Toscana rientrano nel piano di riduzione della carbonfootprint definito da Carnival Corporation.

Le soluzioni adottate sinora hanno già permesso a Carnival di ridurre l’impatto del 27,6% nel 2018 e di superare il target del 25% previsto per il 2020. Con una stazza lorda di oltre 180.000 tonnellate e oltre 2.600 camere ciascuna, Costa Smeralda e Costa Toscana fanno parte di un piano di espansione della flotta del Gruppo Costa (Costa Crociere e Aida) che prevede 7 nuove navi entro il 2023, per un investimento di oltre 6 miliardi, in cui rientrano AIDAnova e Costa Venezia rispettivamente consegnate a dicembre 2018 e a fine febbraio 2019. “Il taglio della prima lamiera di Costa Toscana è un importante passo nell’ambito del nostro piano di sviluppo sostenibile. La propulsione a Lng è un vero e proprio punto di svolta, in quanto garantisce una riduzione significativa dell’impatto ambientale senza compromettere gli aspetti di sicurezza per noi imprescindibili e prioritari. Ancora una volta Costa Crociere traccia la rotta nel settore: l’aver creduto per primi in questa tecnologia rafforza ulteriormente la nostra visione d’insieme; molto rimane ancora da fare sul piano delle infrastrutture per facilitarne ulteriormente l’utilizzo”, ha detto Neil Palomba, dg di Costa Crociere.

Costa Smeralda

Costa Smeralda proporrà 11 ristoranti, uno pensato per le famiglie, 19 bar, una area spa con 16 sale, un parco acquatico, 4 piscine, un’area per bambini e il Costa Design Museum, dedicato all’eccellenza del design italiano. Il debutto di Costa Smeralda è previsto il 20 ottobre 2019, con una crociera di vernissage di 15 giorni da Amburgo a Savona. Il battesimo di Costa Smeralda verrà celebrato a Savona il 3 novembre 2019.

Costa Smeralda
Costa Smeralda

Fonte: ANSA

EX DISCARICA ABUSIVA NEL QUEENS, SUL LUNGOFIUME DI LONG ISLAND CITY, IL PARCO DA TRENT’ANNI È UN PUNTO DI RIFERIMENTO CULTURALE PER QUARTIERE, UN MUSEO A CIELO APERTO CHE PROMUOVE PROGETTI ARTISTICI E DIDATTICI FRUIBILI DA TUTTA LA COMUNITÀ

Il tempo e lo spazio sono i protagonisti di Chronos Cosmos: Deep Time, Open Space, mostra in corso fino al prossimo 3 settembre al Socrates Sculpture Park di New York, parco pubblico e spazio artistico e ricreativo che da trent’anni anima la vita culturale del Queens, sul lungomare di Long Island.

SOCRATES SCULPTURE PARK. DA DISCARICA ABUSIVA A PARCO ARTISTICO

Il Socrates Sculpture Park nasce nel 1986 dall’impegno dell’artista Mark di Suvero che, insieme a un gruppo di creativi e membri della comunità, decide di trasformare una discarica abusiva in uno spazio espositivo open air. Dai lavori di bonifica e riqualificazione nasce quello che oggi è noto in tutto il mondo come studio d’artista e museo a cielo aperto, accessibile a tutti e gratuitamente 365 giorni all’anno, con sculture e installazioni dal carattere visionario. Finora il Socrates Sculpture Park ha presentato il lavoro di oltre mille artisti, fornendo loro materiali, attrezzature, supporto finanziario e gli spazi necessari per creare opere di grandi dimensioni. Oltre a realizzare mostre (solitamente in due grandi appuntamenti all’anno), il parco promuove anche programmi educativi e multidisciplinari, finalizzati alla rivitalizzazione sociale e urbana del Queens, di cui è diventato il punto di riferimento culturale.

LA MOSTRA CHRONOS COSMOS AL SOCRATES SCULPTURE PARK

Radcliffe Bailey, Beatriz Cortez, Alicja Kwade, Eduardo Navarro, Heidi Neilson, Miya Ando, William Lamson e Maria Rapicavoli sono gli artisti protagonisti di Chronos Cosmos, mostra che – inaugurata lo scorso maggio – trasforma il Socrates Sculpture Park in “una porta verso l’universo”, presentando opere che considerano lo spazio, il tempo e la materia in relazione alle entità celesti e ai processi legati alla terra. Sul parco le installazioni sembrano quasi degli “stargate”, sculture da attraversare e toccare ispirate a teorie scientifiche e filosofiche e concepite come punti di connessione con lo spazio e il tempo. Tra le opere in mostra, 銀河 Ginga (Silver River) di Miya Ando è un tessuto stampato di oltre 16 metri di lunghezza che fluttua nel cielo, lungo il litorale dell’East River del parco, che rappresenta la Via Lattea; l’installazione in acciaio di Beatriz Cortez, Tzolk’in, è ispirata e prende il nome dal calendario Maya: le due sculture incarnano il concetto di simultaneità, ognuna montata con ingranaggi che segnano il tempo sia ciclico che lineare dell’America precolombiana.

E poi c’è l’esperienza da fare col telescopio della Rapicavoli. Ecco le immagini delle opere in mostra, ma mai come in questo caso un luogo del genere è da vivere e frequentare senza limitarsi allo sfogliare le immagini su schermo. Unite al tour per venire qui anche una visita al dirimpettaio Noguchi Museum.

New York: fino al 3 settembre 2019

Chronos Cosmos: Deep Time, Open Space
Socrates Sculpture Park
P.O. Box 6259, 32-01 Vernon Boulevard
Long Island City

Fonte: Artribune.com – Desirée Maida

Cocktail gratuiti anche in Economy:
la compagnia aerea che coccola tutti i passeggeri

Delta Airlines presenta il nuovo servizio che coccolerà tutti i viaggiatori a bordo.

Il prossimo novembre, la compagnia aerea Delta, presenterà una nuova esperienza per tutti coloro che sceglieranno di viaggiare con essa, indipendentemente dalla scelta del biglietto.

La novità introdotta da Delta infatti, è quella di offrire comfort e coccole a tutti i viaggiatori, anche a chi ha prenotato un volo in economy: un Bellini in omaggio, asciugamani caldi, antipasti e stuzzichini.

Cocktail gratuiti anche in economy dunque, è questa la missione della compagnia aerea che si è prefissata l’obiettivo di garantire la migliore esperienza di viaggio a chiunque scelga di viaggiare con Delta, indipendentemente dal posto aereo scelto al momento della prenotazione.

Un’esperienza indimenticabile, capace di entusiasmare i passeggeri e rendere il viaggio piacevole e unico. Il servizio di Main Cabin, sarà disponibile da Novembre su tutte le rotte internazionali.

È ormai un dato di fatto che sempre più globetrotter, siano alla ricerca di un’esperienza a tutto tondo durante una vacanza, a partire dal viaggio da affrontare per giungere a destinazione. Delta ha tenuto conto proprio di questo aspetto progettando un momento unico per tutti coloro che si affideranno all’azienda.

Il viaggio in aereo, si trasforma quasi in un’esperienza di lusso: all’interno della Main Cabin della compagnia aerea, si potrà bere un cocktail e degustare cibo delizioso che renderà il tempo, da trascorrere a bordo, davvero piacevole.

Le coccole, destinate ai passeggeri, iniziano al momento stesso dell’imbarco. Il personale della compagnia infatti, accoglie le persone al Gate e una volta saliti a bordo, ecco che arriva un welcome kit che comprende una bevanda e asciugamani caldi. I viaggiatori potranno quindi rilassarsi con cocktail a base di Bellini e prosecco, e magari accompagnare la bevuta con un piatto selezionato. Il menù Delta, infatti, è ricco di proposte internazionali ispirate a chef stellati.

L’idea di questo servizio, è nato diverso tempo fa, ma ci è voluto più di un anno per perfezionarlo: a seguito di test, feedback e sperimentazioni, l’innovativo progetto si è concretizzato in una realtà.

A noi, viaggiatori, non resta che salire a bordo e vivere questa nuova e rilassante esperienza di viaggio.

Fonte: SiViaggia.it

La mummificazione, usanza antichissima legata al culto dei morti, viene spiegata passo dopo passo in questa video animazione prodotta dal Getty Museum di Los Angeles. Dalla rimozione degli organi alle decorazioni esterne.

Un video didattico pubblicato dal Getty Museum di Los Angeles ci spiega, passo dopo passo, come avveniva la mummificazione nell’antico Egitto. Come esempio è stato scelto il caso della mummia di Herakleides, un esemplare romano-egizio che risale al primo secolo Avanti Cristo ed è conservato nel museo californiano.
L’animazione mostra i diversi passaggi del complesso procedimento, a partire dalla rimozione degli organi interni, fino ad arrivare alle eleganti decorazioni dipinte sui teli che rivestivano il corpo. Particolare, in questo caso, oltre alla presenza di un dettagliato ritratto del volto del defunto, che testimonia la forte influenza della cultura greca, la scelta di inserire all’interno dei bendaggi i resti, anch’essi mummificati, di un esemplare di ibis, uccello destinato ad accompagnare e proteggere Herakleides nell’aldilà.

Fonte: artribune.com

Covington, Georgia: La maestosa villa di “Via col Vento” è stata messa all’asta. Le foto dei suoi interni sono da sogno.

La maestosa villa “Le 12 Querce” del celebre romanzo ― e adattamento cinematografico ― “Via col Vento” è stata ufficialmente messa all’asta. Si tratta della casa dove vive la famiglia Wilkes e che l’autrice del romanzo, Margaret Mitchell, scelse durante l’adattamento cinematografico; vide quella gigantesca casa e inviò subito la sua preferenza alla casa di produzione: “Questa sarebbe perfetta per la casa di Ashley!”.

Costruita nel 1836 a Covington, questa villa reale ormai ristrutturata, offre più di 10.000 m² di servizi e spazi: 12 ampie camere da letto, 12 bagni super lussuosi, grandi sale da pranzo e cucine che sarebbero il sogno di ogni chef. Insomma una casa da favola che per la prima volta apre le sue porte e si fa vedere, restaurata, in tutto il suo splendore!

Uno dei bagni ha al suo interno una doccia antica e molto rara, unica al mondo, mentre in altri bagni sono situate delle vasche da bagno da 14.000$ ciascuna. Come se non bastasse, la proprietà si trova su tre ettari di terreno dove troviamo giardini, una piscina, un gazebo, una pergola e una casetta storica in cui sono conservate 4 automobili antiche. La casa si trova a Covington, a 56 Km di distanza da Atlanta, un luogo conosciuto come la Hollywood del sud, in quanto nel corso del tempo sono state girate almeno 125 produzioni tra film e serie tv.

In queste immagini possiamo ammirare tutto lo splendore e il lusso di una casa che è stata impressa su pellicola e nella mente di tantissimi spettatori in tutto il mondo.

Fonte: curioctopus.it


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