Il Parco Giardino Sigurtà di Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona, è il vincitore del premio “La fioritura più bella d’Italia”. Lo hanno votato gli italiani sul sito ilparcopiubello.it che per la prima volta ha indetto il sondaggio. Il milione di tulipani di Tulipanomania, assieme a giacinti, narcisi e muscari del parco hanno reso possibile la vittoria.
Erano oltre mille i giardini d’Italia in lizza per il prestigioso premio. Tra una selezione di 12 grandi e rinomate fioriture, i visitatori hanno potuto decretare il vincitore attraverso un sondaggio online lanciato sui social network Il vincitore assoluto, che ha raccolto la grande maggioranza dei voti dei visitatori, è risultato essere Tulipanomania al Parco Giardino Sigurtà, la fioritura più importante in Italia e la seconda d’Europa, uno spettacolo della natura che muta ogni anno, grazie a composizioni floreali sempre nuove.
Oltre 300 le varietà di tulipani all’interno del parco veneto che, insieme a giacinti, muscari, narcisi, anemoni e molti altri ancora sbocciano nei mesi di marzo e aprile, preannunciando l’arrivo della bella stagione. Un fantastico quadro naturale che si evolve nel tempo, grazie alla completa rivisitazione annuale delle aiuole e all’incremento dei bulbi provenienti dall’Olanda e dalla Turchia.
Della fioritura del parco fa parte anche il Narciso Sigurtà, registrato con il nome della famiglia Sigurtà, proprietaria del parco dal 1941, ma anche il tulipano nero. La storia del parco è millenaria. Era il 1407 quando, durante la dominazione veneziana di Valeggio sul Mincio, il patrizio Gerolamo Nicolò Contarini acquistò l’intera proprietà che, al tempo, aveva una funzione puramente agricola. C’era però all’interno un piccolo e geometrico giardino, adiacente alla casa principale, dedicato all’ozio dei nobili. È da qui che risalgono le antiche origini del Parco Giardino Sigurtà.
Imperdibile all’interno del parco è la passeggiata lungo il Viale delle aiuole fiorite, caratterizzata da decine di migliaia di tulipani, che quasi raggiunge il mezzo chilometro di lunghezza.
Il periodo estivo, invece, regala fioriture a pelo d’acqua: fior di loto, giacinti d’acqua, ibischi lacustri, papiri e falsi papiri che colorano i 18 specchi d’acqua del parco insieme alle centinaia ninfee rustiche e tropicali, i cui petali mostrano le gradazioni del rosa insieme al bianco, al giallo e al blu.
Il Parco Giardino Sigurtà offre sorprese e fioriture durante tutti i mesi di apertura, che va da marzo a ottobre. Dopo la fioritura dei tulipani tra marzo e aprile, maggio è il mese dedicato alla rosa: 30.000 esemplari rifiorenti in due varietà accompagnano i visitatori in tutto il chilometro del Viale delle rose a loro dedicato.
Il Grande Tappeto Erboso è la distesa più vasta del parco e la sua bellezza lascia senza fiato: grazie alle costanti cure, i frequentatori del giardino possono regalarsi una passeggiata su un tappeto naturale che abbraccia i due laghetti fioriti. Oltre alle fioriture, questa meravigliosa oasi naturalistica ospita un labirinto con 1500 esemplari di tasso, i giardini acquatici, la grande quercia, il castelletto, l’eremo, il poggio degli Imperatori e molto altro ancora.
Fonte: SiViaggia.it
Il Sudafrica è uno dei paesi più suggestivi e affascinanti del continente africano, in grado di offrire un’ampia scelta di destinazioni, dalle città della costa meridionale ai parchi naturali, dove vivere l’esperienza di un safari in Sudafrica. Tra le mete più apprezzate ci sono le grandi metropoli, come Città del Capo, Pretoria e Johannesburg, le località costiere tra cui Port Elizabeth, Durban e Hermanus, i meravigliosi parchi di Kruger, Pilanesberg e Mapungubwe, fino alla regione vitivinicola di Winelands.
Johannesburg
Johannesburg è sicuramente uno dei luoghi principali da vedere in Sudafrica, la capitale economica del Paese, una città con oltre 3 milioni di abitanti e la seconda metropoli più estesa del continente. Da non perdere una visita al museo dell’Apartheid, aperto nel 2001, dove si trova una collezione di documenti, manufatti e fotografie relative alla storia culturale del Sudafrica. Luogo simbolo della lotta per i diritti umani è Nelson Mandela Square, una piazza con una statua del famoso presidente nero del Paese, icona mondiale conosciuta in tutto il mondo.
Interessante è un tour nel quartiere di Soweto, una zona sempre molto animata e movimentata, con un’intensa vita notturna. Centro artistico di Johannesburg è anche il quartiere di Braanfontein, localizzato nei pressi del Nelson Mandela Bridge, dove trovare gallerie d’arte e bar alla moda, oppure quello di Maboneng, sede del mercato centrale di Arts of Main.
Da visitare i numerosi parchi di Johannesburg, tra cui lo zoo, che si estende su oltre 140 acri e custodisce circa 2.000 animali, come ippopotami, scimmie e rinoceronti, oppure il Lion Park, dove si possono ammirare 80 esemplari leoni tra cui alcuni estremamente rari. Per chi invece vuole vedere da vicino coccodrilli e altri rettili c’è il Croc City Crocodile & Reptile Park, adatto per un’esperienza intensa da vivere con tutta la famiglia, mentre per conoscere le radici storiche delle antiche popolazioni della zona c’è il sito di Mapungubwe, scoperto nel 1932.
Parco Nazionale Kruger
Uno dei luoghi più suggestivi da visitare, durante un viaggio in Sudafrica, è il Parco Nazionale Kruger, il più famoso e antico della regione. Il parco ha una superficie di oltre 20 mila Kmq, ed è attraversato da moltissime strade che permettono di visitarlo in jeep, per vivere un vero safari in Sudafrica. All’interno sono presenti i famosi “Big Five”, ovvero leoni, bufali, rinoceronti, elefanti e leopardi, insieme a tantissime altre specie di animali come impala, giraffe, zebre e antilopi.
Presso il Parco Nazionale di Kruger è possibile organizzare safari di gruppo, privati oppure contrattare una guida e visitare alcune aree della riserva da soli, a bordo di fuoristrada equipaggiati e dotati delle dovute misure di sicurezza. Il parco si trova a circa un giorno di viaggio da Johannesburg, mentre come punti di accesso vengono utilizzate solitamente le cittadine di Nelspruit e Skukuza. Nella zona sono presenti anche siti archeologici di grande pregio, come Masorini e Thulamela, dove ammirare antiche pitture rupestri.
Città del Capo (Cape Town)
La capitale ufficiale del Sudafrica, Città del Capo o Cape Town in inglese, vanta sicuramente una posizione geografica privilegiata, con il suggestivo scenario del Parco Nazionale di Table Mountain a fare da sfondo e la bellezza dell’oceano tutt’intorno. Da visitare assolutamente è il porto di Cape Town, chiamato Waterfront, con la sua architettura in stile vittoriano, la vita animata a qualsiasi ora del giorno e della notte, gli show dal vivo soprattutto in estate e il MOCAA, il museo di arte contemporanea di Cape Town.
Da conoscere Robben Island, l’isola nel cui carcere di massima sicurezza fu confinato Nelson Mandela per circa 20 anni, oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Da scoprire è anche il quartiere di Bo-Kaap, con le sue case in stile neocoloniale e i colori sgargianti di Rose Street, mentre la notte conviene spostarsi verso Long Street, la via più movimentata della città, con bar, ristoranti e locali con musica dal vivo. Da vedere a Cape Town anche la spiaggia di Camps Bay, le cabine colorate di Muizenberg, il faro di Cape Point dal quale avvistare le balene e il giardino botanico di Kirstenbosch, attraversando la passerella di legno dalla quale godere di una vista panoramica unica.
Durban: in viaggio nella costa meridionale del Sudafrica
Nelle vicinanze di Città del Capo si trova Durban, una cittadina rinomata per la produzione locale di vino e di prodotti agroalimentari, una zona molto frequentata dai turisti per la presenza di attività, siti e luoghi da visitare particolarmente suggestivi e interessanti. Ad esempio per gli amanti degli sport acquatici e del mare c’è la spiaggia di Golden Mile, il cui nome deriva dalla sabbia dorata presente in tutto questo tratto di costa, altrimenti è possibile visitare il parco acquatico di uShaka Marine World, per ammirare le acrobazie dei delfini.
Sempre molto suggestivo è il giardino botanico di Durban, realizzato nel 1849, uno dei più antichi del Sudafrica, in cui si possono vedere alcuni reperti fossili di antiche specie vegetali estinte. Da scoprire anche il Distretto Indiano, il museo di Kwamuhle, percorrere il sentiero di Inanda Heritage Trail lungo il quale rifletteva il Mahatma Gandhi, oppure avvistare gli squali al largo con il KwaZulu Natal Sharks, un’escursione in barca davvero emozionante.
Pretoria
Capitale amministrativa del Sudafrica, insieme alle città di Cape Town e Bloemfontein, Pretoria è localizzata nella zona nord-est del Paese. Si tratta di una città moderna, circondata da verdi pianure di campi coltivati, in grado di offrire relax, buona cucina, servizi ed escursioni nei vicini parchi della regione. Tra i luoghi da visitare assolutamente c’è il monumento Art déco Voortrekker, realizzato nel 1938, un edificio ricavato nella roccia sul quale salire con un ascensore, per ammirare la splendida vista dall’alto. Da vedere anche l’Art Museum di Pretoria, specializzato nell’arte sudafricana.
Particolarmente caratteristico è il centro storico della città, soprattutto la zona di Church Square, dove si trovano edifici storici e palazzi delle istituzioni come il Ransdaal, l’antica sede del Parlamento. Altrettanto vale per il Kruger House Museum, il Sammy Mark Museum e il santuario degli uccelli Austin Roberts, per gli appassionati del birdwatching. Infine sono da segnalare i bellissimi parchi di Pretoria, come il giardino botanico e il National Zoological Gardens, mentre per vivere un’esperienza unica è possibile fare un viaggio sul treno a vapore, passando tra le cittadine di Tshwane, Rayton e Cullinan.
Knysna
Una delle tappe più interessanti da inserire nel tour del Sudafrica è Knysna, una cittadina costiera situata a metà strada tra Città del Capo e Port Elizabeth, sulla strada panoramica Garden Route. Si tratta di una località molto apprezzata da turisti, che possono trovare una mentalità aperta, con un’atmosfera rilassata e cortese. La città è famosa per le lavorazioni del legname, grazie alla presenza di foreste in tutta la zona circostante, con numerosi negozi e botteghe che vendono artefatti in legno di particolare bellezza.
Tra i posti da visitare a Knysna c’è il monumento Dalene Matthee, un albero con oltre 880 anni di vita, inserito in un’area protetta dove passeggiare e organizzare un picnic all’aria aperta. Per gli amanti del trekking è possibile addentrarsi nella Riserva Naturale di Goukamma, nella zona di Buffalo Bay, con vari sentieri dai 4 ai 15 Km di lunghezza. Altrimenti ci si può recare nelle suggestive spiagge situate prima di Brenton, visitare il piccolo museo di Mother’s Holly’s Tea Garden, le vecchie miniere d’oro oggi abbandonate situate nelle vicinanze, oppure godersi una cena al ristorante o una serata in uno dei tanti locali del centro di Knysna.
Parco Nazionale Addo Elephant
In un viaggio in Sudafrica è da vedere sicuramente il magnifico Parco Nazionale di Addo Elephant, situato nei pressi di Città del Capo, una meta ideale per chi si trova in visita nella capitale sudafricana. All’interno è presente un’area naturale protetta, dove vivono oltre 450 elefanti allo stato brado, un luogo adatto per un safari in Africa rilassante e non eccessivamente avventuroso. Nella struttura è possibile contrattare guide molto professionali e preparate, pagando un biglietto d’ingresso di circa 20€ a persona, per passare una giornata tra pachidermi, bufali, leoni e rinoceronti.
Gli imperdibili vigneti del Sudafrica
Il Sudafrica non è famoso soltanto per i safari ma anche per il vino, essendo il Paese con la maggiore produzione vinicola del continente. Per gli amanti del buon vino una tappa d’obbligo è Stellenbosch, localizzata a circa 50 Km da Città del Capo, una meravigliosa zona fertile con sterminate coltivazioni di uva e vigneti a perdita d’occhio. In realtà Stellenbosch è una città universitaria, con costruzioni in classico stile vittoriano, tuttavia l’attrazione principale sono le aziende vinicole, dove degustare vini e prodotti locali come il Merlot, il Pontat, il Rhine e il Chenin Blanc.
La Culla dell’Umanità
Di particolare interesse archeologico, l’area ribattezzata Culla dell’Umanità è una zona di grande pregio storico, con una superficie di 474 Km quadrati dove si possono ammirare fossili preistorici. Il sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1999, che si trova nel distretto di Gauteng nei pressi di Johannesburg, ed è composto da una serie di grotte calcaree in cui sono celati resti di antiche civiltà, vissute tra 2 e 3 milioni di anni fa. All’interno è presente anche un museo, dove sono esposti alcuni reperti riparati da robuste teche in vetro.
Wilderness
Tra le città di George e Knysna si trova Wilderness, una località da inserire sicuramente nel proprio itinerario in Sudafrica. La cittadina è situata in una zona caratterizzata da fitte foreste naturali, con un paesaggio collinare e sterminate spiagge di sabbia bianca. Divenuta negli ultimi anni una meta molto popolare, a Wilderness si possono praticare attività sportive, escursioni e trekking, tra cui discese nei fiumi della zona in canoa, salti con il parapendio e gite a cavallo. Da non perdere le passeggiate lungo il percorso costiero Garden Route Trails.
Kimberley
Una meta turistica altrettanto valida è Kimberley, una città situata nella regione centrale del Sudafrica, dotata di un aeroporto internazionale che permette di raggiungere il continente dall’Europa. Soprannominata la città dei diamanti, per la presenza di numerose miniere, oggi ospita una delle cave di diamanti più grandi del mondo, un cratere rimasto aperto ai piedi della cittadina profondo ben 800 metri. Da visitare a Kimberley il museo della Miniera, dove sono esposte le antiche attrezzature utilizzate per l’estrazione dei preziosi diamanti.
Fonte: SiViaggia.it
Da oggi a New York City c’è un indirizzo in più: è Hudson Yards, il nuovo quartiere di Manhattan affacciato sul fiume Hudson che diventerà la meta top dove andare d’ora in poi. L’inaugurazione è stato il momento più atteso del 2019. Si tratta del più grande sviluppo immobiliare della storia degli Stati Uniti dopo il Rockefeller Center.
L’edifico più iconico di Hudson Yards è Vessel, il nuovo indirizzo dell’arte pubblica newyorchese, un edificio progettato da Thomas Heatherwick, con 154 rampe di scale interconnesse e più di 2.500 scalini con 80 piattaforme panoramiche, per un’altezza di 15 piani.
All’interno di Hudson Yards si trova The Shed, un nuovo spazio culturale caratterizzato da un’innovativa struttura a conchiglia semi movibile.
Il nuovo indirizzo imperdibile è quindi il 30 di Hudson Yards, che ospita l’osservatorio outdoor più alto di New York City, The Observation Deck at Hudson Yards, con vedute panoramiche sulla metropoli più spettacolare del mondo da un’altezza di 395 metri.
Hudson Yards comprende più di 1,6 milioni di metri quadrati di spazio commerciale e residenziale, più di cento negozi, ristoranti, appartamenti, un hotel di lusso e cinque ettari di spazi aperti al pubblico.
Si trova vicino alla High Line – il famoso giardino pensile già meta gettonatissima da turisti e newyorchesi – e al Javits, a West Side di Manhattan ed è nata anche una nuova fermata della linea 7 della metropolitana.
Sono in fase di costruzione nuovi bellissimi condomini: 50 Hudson Yards, progettato da Norman Foster, 55 Hudson Yards, 30 Hudson Yards, quello con l’osservatorio, e 35 Hudson Yards, quest’ultima sarà la torre residenziale più alta.
Fonte: SiViaggia.it
Fez emana un’aura unica. Questa città imperiale custodisce i 13 secoli della storia marocchina. Meknès vanta un passato ricco e prestigioso e nasconde meravigliose sorprese.
Passate attraverso le mura che proteggono la celebre Medina di Fez, il cui inestimabile valore universale è stato riconosciuto dall’UNESCO. Passeggiate per le strade del distretto di Fes-El-Bali. La Porta di Bab Boujloud rappresenta la maniera più facile di accedere alla medina. A maggio, le piazze e le strade della città prendono vita con musica da tutto il mondo quando il Festival di Musica Sacra si impadronisce della passata capitale imperiale. Insieme al Festival del Jazz nei Riad, è una delle principali attrazioni culturali della città.
Non andate via senza provare la sua eccezionale cucina, considerata una delle migliori al mondo.
A poco più di una decina di chilometri da Fez sorge la città di Meknès, un altro museo a cielo aperto. Anche la sua medina e i resti del palazzo reale hanno ottenuto la nomina di Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Passate attraverso la porta di Bab Mansour in piazza El Hedime per entrare nella medina e apprezzate questo capolavoro dell’arte ispano-moresca. Assicuratevi di trovare il tempo per visitare il granaio e le stalle reali del Sultano Moulay Ismail e non perdete Volubilis. Questo sito archeologico romano proprio a nord di Meknès è il più esteso del Marocco. Il suo arco trionfale, il tempio capitolino e il Palazzo di Bacco attestano lo splendore della città, così come il suo antico valore economico e politico.
Le eterne città imperiali di Meknès e Fez offrono un’esperienza senza tempo che rende labili i confini tra passato e presente.
Fonte: visitmorocco.it
L’Europa, si sa, è terra di vini eccellenti. Tante sono le regioni a vocazione vitivinicola, tanti i paesaggi che i vigneti scolpiscono. E gli acini colorano. Dall’Italia alla Francia, dal Portogallo alla Grecia, in ogni Paese europeo è possibile degustare pregiati calici in panorami da favola. Ma se invece, quelle zone, le si volesse esplorare a bordo di una crociera? È possibile: basta scegliere le più belle crociere del vino.
Per una crociera del vino, il Portogallo è tra le migliori destinazioni d’Europa. E non solo per la navigazione lungo il fiume Douro: anche via mare, percorrendo il tratto che da Lisbona raggiunge la Galizia, è possibile fermarsi in molte zone significative dal punto di vista vinicolo. I vini galiziani, soprattutto, sono frutto d’una tradizione millenaria. E passeggiare tra i vigneti che disegnano le pendici scoscese, o corrono lungo il mare, è un’esperienza imperdibile.
In Grecia, la viticoltura ha origini antichissime. A Santorini pare sia arrivata addirittura 3500 anni fa, e ancora oggi il rinnovo viene fatto seguendo l’antica tecnica del “Katavolàdi”. Ma non è, questa, l’unica isola del Paese a vocazione vitivinicola: anche Rodi e Creta lo sono. Ed ecco che, una crociera tra le isole greche, diventa la miglior occasione per scoprire un lato inedito dell’Egeo.
In Francia, nella Valle del Rodano, i vigneti sono straordinari tutto l’anno. In autunno c’è la vendemmia, e si passeggia tra le vigne (imperdibile la strada di Gambert, una passeggiata di 1 ora e 45 minuti nel cuore dei vigneti dell’Hermitage); in inverno, si sorseggiano calici di vino mentre si gustano le specialità al tartufo. In primavera si partecipa all’imbottigliamento del vino, in estate è tempo di degustazione. Ecco perché, una crociera lungo il Rodano e lungo la Saona, per gli appassionati del vino non ha stagione.
È terra di sapori, la Normandia. A cominciare dal vino. Una crociera qui è l’occasione migliore per scoprire i suoi vini, ma non solo: la produzione alcolica normanna si basa, più che sull’uva, sulla mela. È dalle mele che si producono il sidro, il Pommeau, il Calvados, il Poiré (lo champagne normanno). Sapori straordinari, da provare una volta nella vita.
Le regioni vinicole nel cuore dell’Europa hanno un carattere tutto loro, con le colline ripide dominate dai castelli, e coi villaggi che scandiscono il paesaggio. Si può, ad esempio, seguire il corso della Mosella dalla Germania al Lussemburgo: è in questa zona che si produce uno dei migliori Riesling d’Europa, e la più bella vista sui vigneti la si ha dal Cochem Castle, arroccato su di una collina ricoperta di viti. Oppure, è possibile optare per una crociera lungo il Reno.
Anche una crociera nel Mediterraneo può diventare una crociera del vino, se si scelgono i porti giusti. In Puglia, ad esempio, i vigneti sono tantissimi: nel Gargano, nel Tavoliere delle Puglie, nelle Murge. E così pure in Veneto, dove zone assolutamente degne di nota sono il Garda Veneto e la Valpolicella. E poi Dubrovnik, in Croazia: sono vigneti che sanno di mare, quelli della Contea di Dubrovnik – Neretva. In uno splendido contrasto tra l’azzurro e il verde.
Una crociera del vino breve ma di grande fascino è la crociera delle Canarie. A Lanzarote, la viticoltura è quasi eroica: le viti sono piantate in grandi fosse scavate nella terra vulcanica, protette dal vento da muri in pietra lavica, e danno vita alla Malvasia volcánica dalla quale si ottengono etichette di ottima qualità, equilibrate e dagli ampi profumi. Uno spettacolo decisamente da vedere.
Fonte: SiViaggia.it
Nuovi voli, nuovi alberghi, nuove esperienze di viaggio, importanti esposizioni museali, design e natura, rivoluzione in cucina e l’anniversario dei 200 anni di Herman Melville sul Massachusetts Whale Trail.
Norwegian Air lancia il nuovo volo da Roma Fiumicino, quattro volte la settimana, per il Logan International Airport di Boston il 31 marzo. Si amplia anche la scelta dall’Europa con lo stagionale di Delta da Dublino, di Air Europa da Madrid e di KLM da Amsterdam tre volte la settimana da marzo.
Va di pari passo anche l’ospitalità a Boston con la straordinaria novità dal 24 giugno 2019 di ENCORE Boston Harbor, albergo 5 stelle completo di casinò, spa di lusso, ristorazione, shopping, spazi conferenze e banchetti. 671 camere e suite su 26 piani sul Mystic River di Boston; il lungomare – Encore Harborwalk – con giardini e sentieri per accedere al porto e l’opportunità di pranzare affacciati sull’acqua. Questo resort sofisticato si raggiunge in poco tempo con il sistema di navetta-motoscafo dall’Aeroporto. Nel cuore di Boston, Faneuil Hall, Hyatt Centric ha aperto i battenti di 163 camere: boutique hotel moderno, pet-friendly, con ristorazione e bar, spazi per riunioni ed eventi.
Nel South End invece – uno dei quartieri più bohemien della città, generoso in bistrot, ristoranti, food truck gourmet, boutique, teatri e studi di artisti – The Revolution Hotel trae ispirazione dalla ricca storia di innovatori della città e dalla ribellione e leadership propria dei bostoniani, interpretata con stile nel design delle 164 camere, nella Street art di Tristan Eaton con un colossale murale nel foyer per un collage della storia di Boston con immagini pop-art e con le installazioni di Individuals Collective: oggetti fisici di bianco monocromatico rimandano alle invenzioni bostoniane e decorano gli spazi.
Il Massachusetts Whale Trail è decisamente il percorso da battere per celebrare il 200° Anniversario della nascita di Melville. In 40 tappe lungo la costa si rivive l’esperienza alla Moby Dick con l’avvistamento delle balene, musei, antichi porti, e luoghi storici. Dalla storia all’arte il passo è breve: The Institute of Contemporary Art (ICA) ha esteso la sua esperienza d’arte contemporanea sul Boston Harbor con un’espansione in un sito temporaneo alla East Boston Shipyard and Marina: lo spazio industriale e grezzo – Watershed – presenta fino a Settembre 2019 la prima statunitense di un’installazione video immersiva, Purple dell’acclamato artista e cineasta John Akomfrah: una combinazione di centinaia di ore di filmati d’archivio con nuovo formato ed una musica ipnotica sollevano temi relativi alle implicazioni del cambio climatico sul pianeta ed i suoi effetti sulle comunità umane, la biodiversità e la natura. L’accesso è gratuito ed il trasporto con il traghetto è incluso nel biglietto dell’ICA. Sempre in tema ambiente il Peabody Essex Museum di Salem, ad una trentina di km da Boston, propone fino a Maggio 2019 la prima mostra che traccia la coscienza ambientale nell’arte americana degli ultimi tre secoli, Natures’s Nation: American Art and Environment. Oltre 100 opere e pezzi iconici, lavori rari di artisti quali John James Audobon, Albert Bierstadt, Thomas Cole, Valerie Hegarty, Winslow Homer, Georgia O’Keeffe e Jaune Quick-to-See Smith (Indiano nativo della tribù Salish-Kootenai) ci invitano a riconsiderare la relazione tra arte, ambiente e noi stessi.
Non molto distante, a Cape Cod, arte interattiva e creativa nel villaggio di Falmouth con il famoso scultore internazionale Patrick Dougherty che costruisce all’aperto la Stick Sculture all’Highfield Hall & Gardens a Giugno. L’opera di rami composta in tre settimane con l’aiuto di volontari è pronta da ammirare per i prossimi due anni da fine giugno. Fino a Luglio 2019 gli Harvard Arts Museums celebrano il Centenario del Bauhaus con due nuove esposizioni: The Bauhaus and Harvard con materiali rari d’archivio della rivoluzione nell’esperienza quotidiana che influenzò anche l’istruzione in America e il Graduate Center ad Harvard (1950) progettato da Walter Gropius, e la mostra Hans Arp’s Constellations II con un rilievo recentemente restaurato, commissionato da Gropius proprio per Harvard Graduate Center per la prima volta esposto pubblicamente negli ultimi 15 anni.
A Boston alcuni laureati al MIT hanno aperto il primo ristorante del mondo – SPYCE – con una cucina robotica in grado di preparare piatti anche complessi. L’eccellenza culinaria si eleva con la tecnologia ed il pasto casual è re-inventato dal talento gastronomico dello chef Daniel Boulud stellato Michelin e dall’Executive Chef Sam Benson. I pasti dai 7.50$ – prevalentemente a base di verdure – sono preparati in tre minuti: si gusta buon cibo nutriente, evitando sovraprezzi, a Downtown Crossing. L’incrocio tra tecnologia ed ospitalità non poteva che nascere dalle menti di studenti affamati del MIT, appassionati di robotica, con pochi soldi in tasca e desiderosi di soddisfare appetiti atletici con nutrimento sano.
INFO: Ufficio Turismo Massachusetts
Sotto lo sguardo attento del Castello di Gibralfaro si estende una città allegra e vivace, ricca di scorci incantevoli come il viale dell’Alameda Principal o il lungomare di La Farola.
Lo status di capoluogo della Costa del Sol ne fa una delle principali destinazioni turistiche spagnole, grazie al clima mite, alle splendide spiagge e all’ineguagliabile offerta di campi da golf.
Fenici, greci, cartaginesi, romani … più di duemila anni fa le più grandi civiltà del Mediterraneo hanno trovato a Malaga, grazie alla posizione strategica del suo porto, un luogo ideale per l’organizzazione delle loro rotte commerciali. La Alcazaba (secc. VIII-XI) è uno dei simboli della città e una delle maggiori fortezze arabe in Andalusia. L’edificio ospita il Museo Archeologico, che conserva preziosi reperti risalenti ad epoca fenicia e romana.
Dal Castello di Gibralfaro (sec. XIV), collegato all’Alcazaba da un tratto di mura, si possono ammirare i più bei panorami della città, che si apre al mare con il porto e il lungomare di La Farola, una delle principali zone di divertimento. Ai piedi di Gibralfaro si trovano il Teatro Romano, l’arena delle corride,conosciuta come La Malagueta, e il centro storico della città.
In pieno centro si erge la Cattedrale (secc. XVI-XVIII), conosciuta anche come “la Manquita” (la piccola monca) per la torre di destra rimasta incompiuta. Questa chiesa, di bellissima fattura rinascimentale, conserva un interessante complesso di cappelle che raccolgono begli esempi di immagini di arte sacra andalusa. Sempre nel centro storico spiccano anche altre chiese come quella di Santiago (secc. XV-XVIII), con una bella torre mudejar, quella dei Mártires, il Sagrado Corazón e il Santo Cristo de la Salud.
La Malaga storica offre innumerevoli luoghi e angoli tipici. Si può ammirare la facciata del Palazzo Comunale, degli inizi del XX secolo, o la piazza della Merced, presieduta dal Monumento al Generale Torrijos e nella quale si trova la casa natale del celebre pittore Pablo Ruiz Picasso. La visita dovrà quindi proseguire con la frequentatissima Galleria delle Chinitas, via Granada, con il Museo di Belle Arti, o via Larios, principale arteria del centro storico.
Malaga è ricca anche di ampie zone verdi come il Parco, il viale dell’Alameda Principal, i giardini di Puerta Oscura e di Pedro Luis Alonso.
Feste e dintorni
Il periodo di Pasqua è un buon momento per visitare Malaga. La sua Settimana Santa, dichiarata festa di Interesse Turistico Internazionale, spicca per le processioni monumentali e per il fervore popolare che risveglia in ogni quartiere.
I dintorni di Malaga invitano a percorrere una provincia segnata dai forti contrasti esistenti tra i paesi dell’interno e quelli della costa. La Costa del Sol è disseminata di paesini di grande tradizione turistica come Benalmádena, Torremolinos, Fuengirola, Marbella o Estepona. Ed è anche possibile scegliere strutture alberghiere di grande qualità come il Parador di Malaga Golf o quello di Nerja.
La città natale di Pablo Picasso
La figura dell’artista è molto presente a Malaga. Ne è il miglior esempio il Museo Picasso, fondato nel 2003, a cui si aggiunge la Casa Museo del pittore. Questo centro risponde a un desiderio dello stesso Pablo Picasso: che la sua opera fosse presente nella sua città natale.
Il Museo Picasso Malaga ha sede presso il Palazzo di Buenavista, un edificio rappresentativo dell’architettura civile rinascimentale dell’Andalusia. L’esposizione permanente raccoglie una selezione di opere d’arte provenienti dalla collezione privata di due familiari, Christine Ruiz-Picasso e Bernard Ruiz-Picasso. Le oltre 200 opere della collezione spaziano attraverso vari stili, materiali e tecniche sviluppate dal geniale pittore. Il centro ospita anche mostre temporanee e attività educative e culturali incentrate sulla vita e le opere di Picasso.
Da non perdere poi una visita al Museo Carmen Thyssen Malaga, che concentra l’attenzione sugli autori andalusi nella pittura spagnola del XIX secolo.
E poi, il solo fatto di passeggiare per il centro storico permette di scoprirne la storia attraverso monumenti come la Cattedrale, bell’esempio di chiesa rinascimentale andalusa, la Alcazaba, un palazzo-fortezza arabo del X secolo, e il Teatro Romano.
Le feste più famose della città sono la Pasqua e la Fiera di Malaga. La prima è stata dichiarata Festa di Interesse Turistico Internazionale e la seconda colma le strade di allegria nel mese di agosto. Infine, Malaga è sicuramente un’ottima destinazione per avvicinarsi all’arte del Flamenco.
Fonte: spain.info/it
Savona resta la regina delle crociere Costa:
“Quest’anno 164 scali e 750 mila passeggeri”
Lo ha confermato il direttore generale della compagnia, Neil Palomba, ieri a Genova per il ritorno di una nave Costa a Ponte Doria dopo 15 anni di assenza.
«Savona rimane sempre il nostro porto principale nel mondo». Neil Palomba, direttore generale di Costa Crociere, ha colto l’occasione per ribadire il legame inscindibile della compagnia di crociera con lo scalo savonese. Lo ha fatto a Genova, dove si è festeggiato a Ponte Doria sulla «Costa Fortuna» il ritorno dopo 15 anni del fumaiolo giallo nel porto della città della Lanterna, città che necessiterebbe però di un terminal per avere una «vera casa».
Savona si conferma quindi home port e i numeri richiamano nuovi investimenti. «La compagnia e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale stanno effettuando importanti investimenti a Savona in vista dell’arrivo della nuova ammiraglia Costa Smeralda, la prima nave Costa alimentata a Lng, che sarà battezzata proprio a Savona il 3 novembre 2019», confermano i vertici di Costa. Il totale di questi investimenti ammonta a oltre 20 milioni di euro. L’Autorità portuale sta provvedendo ai lavori di dragaggio del fondale davanti alla banchina principale del Terminal crociere, per incrementare la profondità dalla quota attuale, lavoro da 16 milioni di euro. Quattro milioni e mezzo serviranno per l’acquisto di due nuove passerelle di imbarco e l’adeguamento della struttura del Palacrociere. Si punta ad un obiettivo concreto, per il 2019: previsti 164 scali e il transito di 750 mila passeggeri.
Neil Palomba, dopo aver confermato la sinergia già collaudata con Savona, ha parlato di progetti anche su Genova. «Nei nostri programmi c’è la costruzione di un nuovo terminal crociere nel porto di Genova. Andrebbe ad affiancarsi al Palacrociere di Savona, il nostro home port principale dove stiamo effettuando importanti investimenti, e a La Spezia, dove ci siamo aggiudicati in via preliminare, insieme ad altre compagnie, la concessione per la gestione dei servizi crociere e la costruzione di un nuovo terminal».
Fonte: lastampa.it – CRISTINA BENENATI
Con la ricchezza di attrazioni, la splendida costa giordana del Mar Rosso è spesso visitata dai turisti. Ma, oltre a essere una località piacevole per sapienti vacanzieri, è anche un ottimo punto di partenza per esplorare vari luoghi d’interesse nel sud della Giordania.
Aqaba è una località ideale per il divertimento. È un microcosmo di tutte le cose belle della Giordania, tra cui l’affascinante storia, con straordinari siti archeologici, eccellenti alberghi e servizi, strutture turistiche superbe, ottimo shopping, oltre alla gente estremamente amichevole e ospitale, che non desidera altro che offrire ai suoi turisti una vacanza indimenticabile.
Ma forse la risorsa più preziosa di Aqaba è proprio il Mar Rosso. Qui si può provare lo snorkeling e le immersioni subacquee migliori del mondo. Il clima temperato e le miti correnti d’acqua hanno creato l’ambiente perfetto per la crescita dei coralli e di una brulicante vita marina. Potete nuotare accanto a innocue tartarughe marine e delfini che guizzano tra pesci multicolori. Le immersioni notturne rivelano la presenza di creature marine come granchi, aragoste e gamberi che vanno alla ricerca di cibo nelle buie ore della notte.
Ad Aqaba ci sono numerosi centri per le immersioni. Tutti offrono un equipaggiamento per immersioni in perfette condizioni, istruttori professionisti e trasporti con imbarcazioni verso diversi luoghi di immersione.
Per chi preferisce tenere i piedi all’asciutto, tutte le meraviglie delle profondità marine possono essere ammirate grazie a una speciale imbarcazione con fondo trasparente o in sottomarino; ma potete anche rilassarvi al sole sulle sabbiose spiagge della località. Ovviamente, è possibile scegliere tra decine di altre attività acquatiche e visitare un esteso e interessante parco marino.
Da oltre cinquemila anni Aqaba svolge un ruolo importante per l’economia della regione. È stata, ed è tutt’oggi, il crocevia delle rotte via terra e via mare tra Asia, Africa ed Europa. Grazie a questa funzione vitale, l’area offre diversi siti storici da esplorare, tra cui quella che si ritiene essere la chiesa più antica del mondo eretta appositamente come luogo di culto.
Famosa per le sue ben conservate barriere coralline e per l’eccezionale vita marina, questa città portuale sul Mar Rosso è stata, in tempi antichi, il porto principale da cui partivano le spedizioni verso l’Estremo Oriente. Il forte dei Mamelucchi, uno dei siti di maggiore valore storico ad Aqaba, fu ricostruito dai Mamelucchi nel XVI secolo. Il forte, di forma quadrata e fiancheggiato da torri semicircolari, presenta numerose iscrizioni che risalgono all’ultimo periodo della dinastia islamica. Gli scavi attualmente in corso presso il sito dell’antica città islamica Ayla, caratterizzata da due strade principali che si intersecano nel mezzo e risalente al VII secolo, hanno già portato alla luce un ingresso e le mura della città fiancheggiate da torri, edifici e una moschea. Il museo cittadino ospita una collezione di manufatti scoperti nella regione, tra cui ceramiche e monete. Ad Aqaba sorge inoltre la casa di Sharif Hussein Bin Ali, bisnonno di Re Abdullah II.
Fonte: it.visitjordan.com
Il museo russo curerà un progetto espositivo ispirato alla parabola del figliol prodigo raccontata del Vangelo di Luca. Tra gli artisti protagonisti del Padiglione, il regista Alexander Sokurov
e l’artista teatrale Alexander Shishkin-Hokusai.
È ispirato alla parabola del figliol prodigo il progetto che la Russia presenterà all’interno del proprio Padiglione nazionale in occasione della 58° Mostra Internazionale d’Arte, che si terrà a Venezia dall’11 maggio al 24 novembre 2019 e sarà curata da Ralph Rugoff. Lc. 15: 11-32 è il titolo della mostra, riferito ai versi tratti dal Vangelo di Luca in cui è narrata la parabola, che vede protagonisti il regista Alexander Sokurov e l’artista teatrale Alexander Shishkin-Hokusai. La curatela è affidata all’Hermitage di San Pietroburgo, prima istituzione museale a organizzare un Padiglione alla Biennale di Venezia. “Creiamo precedenti, essere primi è il nostro stile”, commenta su The Art Newspaper il direttore dell’Hermitage Mikhail Piotrovksy. “L’idea del progetto è quella di delineare l’influenza che un museo universale – come custode della cultura mondiale – ha su un artista contemporaneo”.
IL PADIGLIONE DELLA RUSSIA ALLA BIENNALE DI VENEZIA 2019
Tra i capolavori custoditi all’interno dell’Hermitage, è anche Il ritorno del figliol prodigo di Rembrandt del 1668. Ed è attorno a quest’opera che ruota l’installazione creata dal regista Alexander Sokurov per il Padiglione della Russia ai Giardini, riproponendo sia una delle sale del museo sia uno studio d’artista, che si affacciano sul “tumulto e la guerra che circondano il mondo moderno”. Oltre a Sokurov, al Padiglione collabora anche Aleksander Shishkin-Hokusai, artista teatrale che presenterà al pubblico un intervento ispirato alla scuola fiamminga e “dedicato agli intricati meccanismi del Palazzo d’Inverno e all’Orologio del Pavone”. Nell’ambito della mostra, è prevista la presenza di altri artisti, di cui però al momento non sono stati svelati i nomi; saranno rivelati a maggio, a ridosso dell’inaugurazione della Biennale.
Fonte: artribune.com – Desirée Maida