Da oggi a New York City c’è un indirizzo in più: è Hudson Yards, il nuovo quartiere di Manhattan affacciato sul fiume Hudson che diventerà la meta top dove andare d’ora in poi. L’inaugurazione è stato il momento più atteso del 2019. Si tratta del più grande sviluppo immobiliare della storia degli Stati Uniti dopo il Rockefeller Center.
L’edifico più iconico di Hudson Yards è Vessel, il nuovo indirizzo dell’arte pubblica newyorchese, un edificio progettato da Thomas Heatherwick, con 154 rampe di scale interconnesse e più di 2.500 scalini con 80 piattaforme panoramiche, per un’altezza di 15 piani.
All’interno di Hudson Yards si trova The Shed, un nuovo spazio culturale caratterizzato da un’innovativa struttura a conchiglia semi movibile.
Il nuovo indirizzo imperdibile è quindi il 30 di Hudson Yards, che ospita l’osservatorio outdoor più alto di New York City, The Observation Deck at Hudson Yards, con vedute panoramiche sulla metropoli più spettacolare del mondo da un’altezza di 395 metri.
Hudson Yards comprende più di 1,6 milioni di metri quadrati di spazio commerciale e residenziale, più di cento negozi, ristoranti, appartamenti, un hotel di lusso e cinque ettari di spazi aperti al pubblico.
Si trova vicino alla High Line – il famoso giardino pensile già meta gettonatissima da turisti e newyorchesi – e al Javits, a West Side di Manhattan ed è nata anche una nuova fermata della linea 7 della metropolitana.
Sono in fase di costruzione nuovi bellissimi condomini: 50 Hudson Yards, progettato da Norman Foster, 55 Hudson Yards, 30 Hudson Yards, quello con l’osservatorio, e 35 Hudson Yards, quest’ultima sarà la torre residenziale più alta.
Fonte: SiViaggia.it
Passeggia in piazza Jemaa El Fna e tra i bazar dai colori sgargianti e dagli odori che ricordano l’Oriente: la città rossa ti catapulterà in un batter d’occhio in un altro mondo. Giri in calesse, terrazze soleggiate, artisti di strada e altre attività diurne e notturne scandiranno il tuo soggiorno in Marocco.
Ammira la ricchezza architettonica della medina visitando uno dei suoi numerosi riad, piccoli palazzi orientali disposti intorno a un cortile centrale, oppure rilassati presso la Menara, un ampio giardino con lago, caratteristico della città. Marrakech punta sulla sua incredibile diversità per offrire una vasta scelta ai suoi visitatori. Ti basterà uscire dalla cinta muraria del centro per ritrovarti immerso nel Marocco contemporaneo. I quartieri di Guéliz e Hivernage offrono infrastrutture modernissime, boutique di lusso e marchi internazionali lungo ampi viali spaziosi: il tutto nello stile unico e inimitabile di Marrakech.
A testimonianza di un’effervescenza economica in continua crescita, troverai inoltre luoghi culturali e ricreativi, tra cui il Palais des Congrès e lo splendido Théâtre Royal. Goditi quello che Marrakech ha da offrire di notte, facendo visita ai numerosi locali a tema, club alla moda e serate tradizionali che riflettono la gioia di vivere dei suoi abitanti.
Nel 2016, Marrakech ha ospitato la conferenza Cop22 per contrastare il cambiamento climatico, in segno di riconoscimento per la sua crescente importanza internazionale e le sue eccellenti capacità nel settore alberghiero.
Fonte: visitmorocco.it
Il Ritz-Carlton, Kapalua è orgoglioso di ospitare il 27 ° Festival annuale delle arti, un evento culturale molto amato che ha avuto luogo ogni anno sin dalla nascita del resort nel 1992. Il 19 e 20 aprile 2019, alcune dei più rinomati artigiani, educatori, professionisti della cultura, relatori e animatori hawaiani si riuniranno per celebrare la storia e la cultura delle isole con ospiti del resort e locali, attraverso cerimonie tradizionali, spettacoli di musica e danza, cucina locale, proiezioni di film, dimostrazioni pratiche di arte e altro ancora.
Queste diverse attività immersive si concentreranno intorno al tema di quest’anno: “E Aloha I Na Mea Kanu … Ama tutte le cose che vengono piantate” – un versetto poetico che si riferisce alla crescita di colture, vita, antenati, pensieri e azioni per condurre rituali cerimoniali e onorare i loro antenati. All’apertura del resort 27 anni fa, The Ritz-Carlton, Kapalua ha portato il primo consulente culturale del marchio The Ritz-Carlton, Clifford Nae’ole, che ha co-fondato il festival Celebration of the Arts nel tentativo di coinvolgere ed educare ulteriormente viaggiatori e gente del posto sulle ricche radici hawaiane e sui dintorni storici del resort.
Questo evento stimolante è aperto al pubblico e alla comunità locale e si tiene ogni anno presso il nuovo Ritz-Carlton, Kapalua, situato sull’incontaminata costa nord-occidentale di Maui.
Fonte: Hawai’i Magazine
Diventa avventuroso e organizza una gita fuori Dublino – troverai una storia sanguinosa, strane leggende, castelli, colline
e persino villaggi dove vivono celebrità.
Sì, alla città di Dublino non manca assolutamente nulla per una vacanza, ma c’è molto altro. Salta sulla Dart (treno) e raggiungi la baia di Dublino per scoprire un vero e proprio scrigno di tesori. Bei villaggi pieni di storia vivente, straordinario cibo e fantastico divertimento, tutti a breve distanza dalla città. E la cosa divertente è che sono tutti diversi.
Oggi nel villaggio di Dalkey vivono alcuni personaggi piuttosto famosi, come Bono e The Edge degli U2, Neil Jordan ed Enya. Sono passati di qui in visita Woody Harrelson, Michelle Obama, Penelope Cruz e tutto il gruppo dei REM, che si è gustato una pinta al famoso pub Finnegan’s. Le colline e gli alberi circostanti offrono privacy, splendida vista e un senso di fuga, mentre il villaggio in sé è piccolo, panoramico e tranquillo. Abituati ai visitatori di passaggio, gli abitanti non dedicano particolare attenzione ai musicisti di fama internazionale o ai registi di Hollywood che passano per un panino o una tazza di tè.
Nonostante la sua tranquilla posizione nel sud della contea di Dublino, Dalkey svolse un ruolo fondamentale nel Medioevo, con Coliemore come porto principale di Dublino. In questi giorni il villaggio è un po’ più tranquillo, ma si respira ancora l’atmosfera medievale nelle sue strette e indaffarate stradine che si affacciano sul mare.
Mentre sei qui, fai un’escursione a Dalkey Island. A soli cinque minuti in barca da Coliemore, offre una meravigliosa vista sulla costa. Oggi l’isola è disabitata, a parte un gregge di capre selvatiche, foche e migliaia di uccelli marini, ma a suo tempo fu un recinto per gli schiavi vichinghi e ospitò Santa Begnet, la santa patrona di Dalkey. Di ritorno in città, visita il mercato alimentare del sabato nel Tramyard su Castle Street, avvista le celebrità al pub Finnegan’s o fai un tour guidato del Dalkey Castle and Heritage Centre, che illustra nel dettaglio la ricca eredità letteraria della zona.
Fonte: Ireland.com
Le Canarie garantiscono un clima temperato tutto l’anno. In inverno, la temperatura media è di circa 20 gradi centigradi e le precipitazioni sono molto scarse. Un clima perfetto per fare turismo e scoprire la natura vulcanica che contraddistingue l’arcipelago.
Alle Canarie ci sono 3.000 ore di sole all’anno. Ciò garantisce lunghe giornate piene di luce tutto l’anno. C’è quasi sempre il sole, che è la migliore compagnia per godersi rilassanti giornate in spiaggia.
Scegli gli abiti più freschi che hai e vola leggero. Puoi anche dimenticare il costume da bagno e approfittare per acquistarne uno alle Canarie. La moda da bagno locale è molto famosa e vanta gruppi rinomati come Moda Cálida Gran Canaria o Tenerife Moda, che riuniscono marchi e stilisti delle isole.
Visite culturali, degustazioni di vini, degustazioni gastronomiche, itinerari guidati, passeggiate a dorso di cammello, avvistamento di cetacei, feste notturne… e quasi tutto ciò che puoi immaginare e le opzioni sono praticamente infinite.
Dalle distese selvatiche come il Parco Nazionale di Garajonay, a La Gomera, o il Bosco dei Tigli, a La Palma; ai paesaggi desertici vicino al mare, come il Parco Naturale delle Dune di Corralejo, a Fuerteventura, o l’emblematica spiaggia di Maspalomas, a Gran Canaria. La diversità naturale delle Canarie include spazi sorprendenti per la loro origine vulcanica, come il Parco Nazionale di Timanfaya, a Lanzarote; la vetta più alta della Spagna (il Teide, a Tenerife) e spettacolari belvedere, come a El Hierro, ad esempio.
Ciclismo, escursionismo, windsurf, immersioni…? Le Isole Canarie sono una meta frequente per gli sportivi di tutto il mondo, che approfittano del clima temperato per allenarsi tutto l’anno. Puoi farlo anche tu. Ad esempio, c’è una vasta scelta di sentieri completamente segnalati e di strade frequentate da ciclisti. E qual è la cosa più interessante? Scopri incredibili paesaggi mentre ti diverti. Le coste offrono l’opportunità di praticare sport acquatici, soprattutto il windsurf e le immersioni.
Oltre al bel tempo, alla natura vulcanica e alle invidiabili spiagge, le Canarie offrono visite culturali da non perdere. Ad esempio, a Tenerife si trova la Città Patrimonio dell’Umanità di San Cristóbal de La Laguna. L’isola di Lanzarote ingloba nella sua natura le opere di César Manrique. Molti dei paesi delle isole conservano intatta l’architettura tradizionale del luogo.
Una vacanza alle Canarie è l’occasione per concedersi qualche giorno di relax. Il ritmo abituale delle isole è rilassato, il clima invita a passeggiare senza fretta, inoltre troverai una vasta offerta di centri termali e spa. In questo senso si distinguono Gran Canaria e Tenerife, ma ce ne sono in tutte le Isole Canarie e offrono trattamenti come talassoterapia, vinoterapia o aloeterapia, eseguita con la popolare aloe vera delle Canarie, pianta rinomata per le sue proprietà utili nella cura della pelle.
Fonte: Ufficio Spagnolo del Turismo Roma – Foto: Turismo Tenerife
Situata nell’entroterra dell’Andalusia, Cordova è un compendio di passato e modernità. Questa città millenaria, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità, è un’eredità vivente delle diverse culture che si susseguirono nel corso della sua storia. Pochi posti al mondo possono vantare di essere stati capitale prima dell’Hispania Citeriore durante l’Impero romano e dopo del Califfato degli Omayyadi. Uno splendore palpabile nell’intellettualità di questo centro del sapere e della conoscenza che ha visto nascere figure come Seneca, Averroè o Maimonide.
Passeggiare per il centro storico di Cordova significa scoprire una bella trama di strette vie, piazze e cortili imbiancati a calce distribuiti intorno alla Moschea-Cattedrale, simbolo della città e testimone della sua importanza in epoca medievale.
Pur mantenendo vivo il suo splendido passato, Cordova è una città moderna che ha saputo adattarsi ai tempi nuovi dotandosi delle più moderne infrastrutture e di servizi che si uniscono ad una ampia offerta alberghiera. Ben collegata con le altre province dell’Andalusia, dispone del treno ad alta velocità (AVE) e di un’estesa rete stradale che la avvicina ai grandi nuclei urbani di Madrid o Siviglia. All’interno della città, una fitta rete di autobus e i taxi consentono al visitatore di raggiungere qualunque destinazione in pochi minuti.
Cordova è anche sinonimo di arte, cultura e tempo libero, grazie alla grande quantità di eventi culturali che organizza durante l’anno: festival di flamenco, concerti, danza… attività integrate dalla possibilità di visitare i numerosi musei e da un’animata vita notturna. Anche la provincia conserva importanti testimonianze dell’eredità andalusi in particolare ispano-mussulmana, che raggiunge la sua massima espressione a Medina Azahara, nei dintorni della città.
Ma un grande spettacolo attende anche gli amanti della natura. I parchi della Sierra di Cardeña a Los Pedroches e Montoro, della Sierra di Hornachuelos e delle Sierre Subbeti che offrono la possibilità di praticare tutti i tipi di sport all’aria aperta e di apprezzare l’enorme ricchezza di questa provincia.
Fonte: Ufficio Spagnolo del Turismo Roma – Spain.info
Una strana stele antropomorfa con un’iscrizione misteriosa che non è mai stata decifrata.
Per molti anni, questa strana stele di granito è stata incastonata nella parete sud del cimitero locale nel villaggio di Casar, appena fuori Cáceres. Si dice che i bambini del villaggio quando ci passavano davanti lanciavano pietre sulla strana immagine scolpita sulla pietra antica. Forse erano perplessi per il suo sorriso snervante, le sue spalle bulbose e la sua testa deforme e sovradimensionata.
Si ritiene che questa stele funeraria risalga all’epoca romana o precedente, e molti studiosi suggeriscono che la scultura rappresenti un guerriero celtibero risalente intorno al 2° o 1° secolo aC. Ma la misteriosa figura, ora esposta al Museo Archeologico di Cáceres, è stata anche soprannominata “Astronauta di Casar” o “Alieno di Casar”, grazie alla sua somiglianza con una persona che indossa una tuta spaziale e un casco, o anche un essere extraterrestre.
Il vero punto del mistero, tuttavia, è la strana iscrizione incisa all’interno del corpo della figura. È scritto in caratteri latini, ma sembra corrispondere a una lingua indoeuropea usata dalle popolazioni indigene della regione. Ma c’è disaccordo tra i ricercatori, molti dei quali lo considerano intraducibile. Fino ad oggi non è stato decifrato in modo definitivo, sebbene ci siano diverse teorie.
Una delle teorie più intriganti, anche se stravaganti, sostiene che questo potrebbe essere un sentimento di gratitudine da parte di un essere alieno che è stato costretto a trascorrere una stagione sul nostro pianeta ed è stato accolto da una famiglia di quel tempo. In altre parole, si pensa che questa enigmatica scultura a Cáceres sia nientemeno che la prima prova documentata della vita extraterrestre sulla Terra.
Fonte: AtlasObscura.com
Non ci sono dubbi sull’entità del patrimonio storico e culturale vantato dal regno giordano. Sin dall’arrivo, il turista si trova immerso in questa straordinaria atmosfera, circondato dalle rovine di antiche civiltà da tempo scomparse che tuttavia sopravvivono, lasciando la propria impronta nell’essenza stessa di questo straordinario regno e nell’anima dei suoi abitanti.
Amman, capitale della Giordania, è una città affascinante e ricca di contrasti che mescola in modo unico antico e moderno, situata su una zona collinare ideale tra il deserto e la fertile Valle del Giordano.
Nel cuore commerciale della città, edifici ultramoderni, hotel, eleganti ristoranti, gallerie d’arte e boutique si susseguono accanto ai tradizionali caffè e alle piccole botteghe degli artigiani. Ovunque è possibile rinvenire tracce del passato storico della città.
Il centro cittadino è più antico e dall’aspetto più tradizionale, con piccoli negozi che producono e vendono oggetti di ogni tipo, dai meravigliosi gioielli alle suppellettili più comuni.
La gente di Amman è cosmopolita, aperta a nuove culture, istruita ed estremamente ospitale. Accoglie i visitatori ed è orgogliosa di poter mostrare loro le meraviglie di questa città affascinante e dinamica.
Data la sua odierna prosperità e grazie al clima temperato, quasi la metà della popolazione della Giordania è concentrata nell’area di Amman. I sobborghi residenziali consistono principalmente di strade e viali alberati fiancheggiati da eleganti case quasi esclusivamente bianche, per via di una legge locale che stabilisce che tutti gli edifici devono essere rivestiti con la pietra tipica del luogo.
Sorta su 19 colli o “jebel”, Amman è la moderna capitale del Regno Hashemita di Giordania, ruolo che la città aveva già ricoperto nell’antichità. Nota come Rabbà degli Ammoniti (Rabbath-Ammon) durante l’età del ferro e successivamente come Filadelfia, l’antica città, un tempo parte della Lega della Decapoli, vanta ora una popolazione di circa 1,5 milioni di abitanti. Spesso nota come la città bianca per le mura bianche delle sue case in pietra, Amman offre una gran varietà di siti storici. Al di sopra di Amman, il sito delle antiche fortificazioni è ora oggetto di numerosi scavi, che hanno rivelato rovine risalenti al Neolitico nonché ai periodi ellenistico e romano, per arrivare fino all’epoca arabo-islamica. Il sito, noto come la Cittadella, comprende strutture come il Tempio di Ercole, il Palazzo Omayyad e la Chiesa Bizantina.
Ai piedi della Cittadella si trova il Teatro Romano un profondo anfiteatro scavato nella collina in grado di ospitare 6.000 spettatori e tuttora utilizzato per manifestazioni culturali. Un altro teatro recentemente restaurato è l’Odeon, in grado di ospitare 500 spettatori e utilizzato per concerti. I tre musei della zona offrono un’affascinante panoramica storico-culturale: si tratta del Museo Archeologico giordano, del Museo del folclore e del Museo delle tradizioni popolari.
Fonte: it.visitjordan.com
Questo affascinante negozio di candele è in attività dal 1789.
È facile passeggiare per le strade di Lisbona e prestare più attenzione a non inciampare su una pietra mobile sullo stretto marciapiede che su un qualsiasi negozio. In questo modo, Lisbona mantiene i suoi segreti al sicuro. Una delle gemme nascoste che custodisce è un negozio di candele aperto dal 1789.
Data la sua età, non c’è da meravigliarsi se Caza das Vellas Loreto è tra le più antiche officine di candele operative al mondo. Il negozio vendeva i suoi prodotti cerosi dal 14 luglio 1789, per coincidenza, lo stesso giorno in cui la Rivoluzione Francese ebbe inizio.
Caza das Vellas Loreto è rimasta nella stessa famiglia da sette generazioni. Puoi percepire la storia nella quieta semplicità delle vecchie teche con pannelli in legno e dell’orologio posto sopra la porta che conduce ai magazzini.
Visitando il negozio ci si chiede che aspetto aveva la vita a Lisbona non molto tempo dopo che il devastante terremoto del 1755 distrusse gran parte della città.
È facile immaginare che questo piccolo negozio abbia aiutato
a illuminare la strada da seguire.
Fonte: AtlasObscura.com
Dal 25 al 27 marzo, le atmosfere di Tahiti e delle remote isole Marchesi vengono raccontate al cinema attraverso gli occhi del pittore francese, nell’ambito della stagione de La Grande Arte al Cinema.
La figura di Paul Gauguin, pittore francese della fine del 1800 tra i maggiori rappresentanti del post-impressionismo, è da sempre rappresentativa dell’autenticità e dell’incontaminatezza de Le Isole di Tahiti, luogo in cui trascorse diversi anni della sua vita proprio alla ricerca di questi aspetti ormai perduti nella società occidentale.
Il primo aprile del 1891, a bordo della nave Océanien, Paul Gauguin lasciò Marsiglia diretto a Tahiti, dove verrà profondamente ispirato dalle bellezze naturali dell’isola e dalla particolare purezza dei suoi abitanti, che popoleranno alcune delle sue opere più celebri.
Gauguin a Tahiti. Il paradiso perduto
In arrivo nei cinema italiani solo il 25, 26 e 27 marzo (elenco sale su www.nexodigital.it) come nuovo appuntamento del progetto della Grande Arte al Cinema, è un viaggio alla ricerca delle origini quello proposto da GAUGUIN A TAHITI. IL PARADISO PERDUTO, il nuovo docu-film con la partecipazione straordinaria di Adriano Giannini, diretto da Claudio Poli, su soggetto di Marco Goldin e Matteo Moneta, che firma anche la sceneggiatura, e prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Ripercorrendo le tracce di una biografia che appartiene ormai al mito e di una pittura raffinatamente primordiale, il film evento, che vanta una colonna sonora originale firmata dal compositore e pianista Remo Anzovino, ci guiderà infatti in un percorso tra i luoghi che Gauguin scelse come sua patria d’elezione e attraverso i grandi musei americani dove sono custoditi i suoi più grandi capolavori: New York col Metropolitan Museum, Chicago con il Chicago Art Institute, Washington con la National Gallery of Art, Boston con il Museum of Fine Arts.
É infatti nelle più grandi metropoli internazionali che oggi viene conservata la maggior parte dei suoi dipinti, anche se ad Hiva Oa è ancora possibile ripercorrere le orme del pittore visitando la riproduzione della Maison du Jouir, il piccolo museo a lui dedicato nonché sua abitazione durante il soggiorno nelle Marchesi. Gauguin dipinse qui alcuni dei suoi quadri più famosi, prendendo ispirazione dalla vita quotidiana degli isolani, dalle leggende e dalle antiche tradizioni religiose di queste terre mitologiche.
Sempre a Hiva Oa è possibile visitare anche il cimitero dove Gauguin riposa, di fronte alla baia di Taaoa sotto la dolce fragranza dei frangipane.
Il racconto sarà accompagnato anche dalle parole dello stesso Gauguin, con brani tratti da testi autobiografici, dalle lettere a familiari e amici e alla moglie Mette, alla quale Paul scriverà: “Verrà un giorno, e presto, in cui mi rifugerò nella foresta in un’isola dell’Oceano a vivere d’arte, seguendo in pace la mia ispirazione. Circondato da una nuova famiglia, lontano da questa lotta europea per il denaro. A Tahiti, nel silenzio delle notti tropicali, potrò ascoltare il ritmo dolce e suadente del mio cuore in armonia con le presenze misteriose che mi circondano. Libero, senza problemi di denaro, potrò amare, cantare, morire”.
La Grande Arte al Cinema
La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital. Nel 2019 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it.
Fonte: Tahiti Tourisme Italia