È stata ritrovata nell’Arcipelago delle Galapagos una tartaruga gigante, endemica dell’isola Fernandina, che si credeva estinta da più di 100 anni: lo ha reso noto il quotidiano ecuadoriano El Universo.
L’esemplare, una femmina adulta appartenente alla specie Chelonoidis Phantasticus, è stata individuata da una spedizione di esperti del Parco nazionale delle Galapagos e dell’ong statunitense Galapagos Conservancy.
La clamorosa notizia è stata confermata sui social anche dal ministro dell’Ambiente dell’Ecuador, Marcelo Mata. Persino l’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) considerava la testuggine ufficialmente estinta dal 1906.
Nelle Galapagos ci sono undici specie di tartarughe giganti: cinque a Isabela, una a San Cristobal, due a Santa Cruz, una a Espanola, una a Pinzon e una a Santiago.
Fonte: Lastampa.it
Uno stato del nord – ovest americano con catene montuose mozzafiato, dolci praterie, campi di grano dorati e cieli di un azzurro intenso: il Montana è una destinazione unica in grado di creare esperienze indimenticabili.
Sede di ben sette riserve indiane e di ben dodici tribù native sia federali che statali. Alle sette “nazioni tribali” riconosciute a livello federale è stata garantita la sovranità tribale, il che significa che hanno l’autorità di governarsi autonomamente, con alcune limitazioni. Queste terre tribali possiedono sconfinati paesaggi incontaminati con ampie vedute e tesori nascosti che attendono solo di essere scoperti. Vi invitiamo a viaggiare sui percorsi meno battuti per esplorare panorami unici, scoprire prodotti dell’artigianato locale, gustare la cucina nativa e vivere lo splendore e la bellezza delle tribù native di tutto il Montana.
Fonte: The Great American West – Italia
Situato a poca distanza dal Louvre Abu Dhabi, la struttura alberghiera inaugurata nell’autunno 2018 ha segnato il debutto in Medio Oriente dell’omonimo brand di luxury hotel boutique.
Ancestrale sogno dell’uomo, il volo ha ispirato il duo artistico Studio Drift nell’ideazione dell’installazione cinetica ambientale In 20 Steps, una delle opere d’arte presenti nel nuovo The Abu Dhabi EDITION. Inaugurata nell’autunno 2018, la struttura alberghiera segna il debutto nel Medio Oriente del brand di luxury boutique hotel omonimo e precede l’apertura del complesso omologo destinato alla vicina Dubai. Collocato nella grande lounge, lo scultoreo intervento del collettivo di base ad Amsterdam costituisce “un tributo al desiderio umano di riuscire a volare, nonostante la forza di gravità”, nonché un inno alla “persistenza di fronte alle avversità”. A comporlo sono venti delicate ali di vetro, ciascuna evocativa, seppur in modo astratto, delle diverse fasi del volo.
L’opera potrebbe essere associata alle speranze che in molti nutrono per il futuro di Abu Dhabi, città determinata a conquistare, nell’arco dei prossimi anni, un ruolo chiave nel novero delle destinazioni di interesse artistico e architettonico su scala globale. Il primo fondamentale passo di questo percorso è già stato raggiunto con l’apertura del Louvre Abu Dhabi, in grado nell’arco dei primi dodici mesi di attirare, in quella che fino alla prima metà del XX secolo era una località semisconosciuta dello scacchiere mediorientale, oltre un milione di visitatori. I venti minuti necessari per raggiungere l’Abu Dhabi EDITION dal museo progettato da Jean Nouvel costituiscono un punto di forza per questo hotel dall’impronta sofisticata.
Con una posizione privilegiata sul Golfo Persico, ad Al Bateen Marina, e nelle vicinanze di un vivace porto turistico, l’hotel mette a disposizione degli ospiti suite, oltre 50 residenze esclusive per soggiorni lunghi e 198 camere, singolarmente impreziosite dagli scatti del fotografo Brett Weston, che offrono una poetica interpretazione della sinuosità delle dune di sabbia. La rosa dei servizi aggiuntivi strizza l’occhio al wellness e all’entertainment, mentre dalla composita offerta gastronomica emergono i tre ristoranti creati in esclusiva dallo chef di fama mondiale Tom Aikens, il più giovane di sempre a ricevere le due stelle Michelin.
Completamente progettato dalla Ian Schrager Company – la società dell’imprenditore statunitense divenuto celebre come comproprietario e cofondatore del glorioso Studio 54 –, e da Wimberly Interiors – il cui “talent pool” è specializzato in tutti i comparti del luxury design –, l’hotel combina un’indole contemporanea con forme, materiali, palette cromatiche e dettagli decorativi desunti dall’architettura tradizionale locale. Non solo un hotel, assicurano da Abu Dhabi, ma un multiforme “complesso di strutture, spazi e ambientazioni elegantemente progettato”, concepito per soddisfare le esigenze di una nuova generazione di viaggiatori, in arrivo in città per turismo, diletto e affari.
Fonte: Artribune.com ‒ Valentina Silvestrini
Luoghi e suoni lungo la scenic byway catturano storia, nativi d’America, pionieri e coloni, miniere di carbone, country music, artigianato, architettura e Guerra di Secessione. La strada invita a due giornate di scoperta tra paesaggi e natura. La Country Music Highway di 230 km sulla U.S. Route 23 nel Kentucky orientale deve il nome alle celebrità della musica country della regione degli Appalachi, culla di talenti musicali quali Loretta Lynn, Wynonna e Naomi Judd, Billy Ray Cyrus, Tom T. Hall, Ricky Skaggs, Keith Whitley, Dwight Yoakam, Gary Stewart, Patty Loveless, Crystal Gayle ed altri ancora. Lo U.S. 23 Country Music Highway Museum a Staffordsville é dedicato alle celebrità indicate dalla segnaletica stradale lungo la U.S. 23 e percorrendo la strada si possono anche ascoltare i suoni della musica degli Appalachi.
A Prestonsburg – infatti – si trova il Mountain Arts Center sede del Kentucky Opry che si esibisce in spettacoli musicali con una ricca varietà di generi. Lo storico Paramount Theatre di Ashland, chiamato anche Appalshop, é famoso per l’arte folk, per il sostegno alla musica ed al teatro e a tutto il movimento creativo. E’ un incontro di più correnti artistiche, una vera e propria comunità per tutti coloro che vogliano esprimersi con creatività e dar spazio alla cultura locale quale tributo alle arti. A Butcher Hollow, Van Lear (KY) si trova la casa di legno un tempo dimora di Loretta Lynn e la famiglia di Crystal Gayle. Loretta e la sua celebre sorella, Crystal Gayle, diedero fama e rispetto ai minatori di carbone ed alla vita sulle montagne attraverso la musica. Butcher Hollow é il luogo dell’autobiografia di Loretta Lynn e della canzone “Coal Miner’s Daughter,” che poi divenne il tema principale di un film. Il fratello di Loretta accompagna in un tour guidato della baita che è aperta al pubblico.
Ad Ashland l’Highlands Museum & Discovery Center conserva una Country Music Heritage Hall che dà risalto alla vita ed alla musica di 12 star del country che hanno iniziato la propria carriera sulla Highway 23. Ci s’immerge nella vita di questi posti e si visitano le famiglie Cyrus e Judd, si crea la propria musica al Karaoke Korner oppure al Music Quilt. Durante la visita si entra in una scuola del 19° secolo e si diventa studenti nel 1870; poi si entra nel mondo della medicina quanto la chiamata notturna al dottore si faceva andando a cavallo e si pagava il consulto con una gallina. La parte musicale inizia con una mostra del cantante delle origini, Hylo Brown, che divenne una grande star e lavorò per le stazioni radiofoniche a Nashville; accanto a lui Tom T. Hall e le sorelle Loretta Lynn e Crystal Gayle. Questa gente ha creato storie e suoni delle colline trasformandoli in onde radio. Nomi, immagini e traguardi di Patty Loveless, Dwight Yoakam e Ricky Skaggs si allineano sulle pareti con vetrine colme di memorabilia. La mostra diventa un album di famiglia con Billy Ray Cyrus di Flatwood, KY: un ragazzo che tornò a casa per girare il video per il suo primo singolo “Achy-Breaky Heart”, proprio sulla strada del Paramount Theater. Abito indossato, foto e CD sono esposti al museo. Si aggiungono gli sgargianti vestiti di scena, i dischi d’oro ed i ritratti di famiglia di Naomi e Wynonna Judd, native di Ashland. Se si fa parte di un gruppo che visita il museo, Mama Polly Judd spesso arriva per dare il benvenuto ai visitatori. Infine il brillante talento di Keith Whitley è esaltato con la Keith Whitley Collection, una compilation di musica, CD, ricordi, foto, costumi sulla breve carriera del cantante. Si preme un tasto e ci si stupisce delle tante canzoni di Whitley che si riconoscono.
Le cittadine della Country Music Highway ospitano festival e piccoli spettacoli musicali, come il Seedtime Festival a Whitesburg o l’Apple Festival al Mountain Home Place di Paintsville. Abbondano bellezze naturali ed opportunità ricreative. Il Jenny Wiley State Resort Park, sul Dewey Lake invita al golf, camminate o a gustarsi un cinema all’aperto d’estate. Yatesville Lake State Park, Paintsville Lake State Park oppure Lilley Cornett Woods sono altre avventure per scoprire antiche foreste, fauna selvatica e bei panorami. Il Breaks Interstate Park – il Grand Canyon del Sud – è a breve distanza dalla byway per ammirare alcuni tra i più impressionanti paesaggi del Sud.
Fonte: TravelSouth USA Italia
È decollato poco dopo le 9.00 del primo febbraio il volo charter dedicato ai passeggeri di Costa Crociere in partenza alla volta di Abu Dhabi. I viaggiatori, una volta a destinazione, si imbarcheranno a bordo di Costa Mediterranea per una crociera di 7 giorni tra Dubai, Emirati Arabi e Oman. Si tratta del primo volo charter dedicato ai croceristi di Costa Crociere in partenza da Genova nel 2019.
Il 21 giugno è già in programma il bis con un volo charter dal Cristoforo Colombo e destinato a Rostock, per la crociera di Costa Favolosa di una settimana alla scoperta dei fiordi norvegesi, con partenza dal porto di Warnemunde. Il 17 agosto sarà la volta di un terzo volo charter Costa, diretto a Stoccolma, da dove partirà la crociera di Costa Magica, sempre di una settimana, che visiterà le più belle città del Baltico, con una sosta lunga di due giorni a San Pietroburgo.
«Questi voli confermano la partnership tra il Cristoforo Colombo e Costa Crociere. – commenta Paolo Odone, Presidente dell’Aeroporto di Genova – Siamo felici che i passeggeri di Costa Mediterranea, Costa Favolosa e Costa Magica possano partire dall’aeroporto della Liguria per i tour di Emirati e Nord Europa e speriamo che in futuro queste iniziative siano sempre più numerose».
Mario Alovisi, Vice President Revenue Management, Itinerary and Transportation di Costa Crociere, commenta: «La formula fly&cruise è uno dei punti di forza di Costa Crociere. Ogni anno proponiamo nuove soluzioni per garantire il massimo del comfort e dell’accessibilità ai nostri ospiti. Questi nuovi voli charter arricchiscono ulteriormente il programma voli che abbiamo già attivato su Genova, con i voli di linea settimanali da e per Vienna. Considerata la crescita della domanda che stiamo registrando nell’area di Genova e Liguria, stiamo già lavorando alla programmazione di nuovi voli charter per la prossima stagione invernale 2019/2020».
Fonte: primocanale.it
Ouarzazate, Zagora e Tinghir situate sul versante orientale del Marocco mostrano la diversità culturale del Paese. Queste città sono la culla delle tradizioni più antiche ma nello stesso tempo danno spazio a creazioni moderne con cenni ad alcune delle migliori produzioni cinematografiche.
Ouarzazate è una delle porte sul deserto. La Kasbah di Tifoultoute fa da guardia appena fuori città. Gli appassionati di film riconosceranno questi paesaggi: è qui che David Lean riprese “Lawrence d’Arabia”. I film sono i protagonisti a Ouarzazate: i suoi studi divennero il set di “Babel” con Brad Pitt, “Il gioiello del Nilo” con Michael Douglas, “L’ultima tentazione di Cristo” di Martin Scorsese, “Il tè nel deserto” con John Malkovich, il “Gladiatore” e “Le Crociate” di Ridley Scott e molte altre famose produzioni internazionali.
Vale la pena visitare la regione per molti altri aspetti simbolo dell’eredità del Marocco come ad esempio il ksar(fortezza) Aït Ben Haddou che sovrasta la valle dell’Ounila. Tale struttura venne costruita sul lato di una collina su fino in cima, dove si trova ancora un vecchio granaio. Un po’ più avanti, ad Imadri, potrai visitare delle caverne. Infine dirigiti verso la valle del Draa fino a Tamegrout, un altro villaggio costruito sulla roccia, dimora di una della più antiche e celebri biblioteche coraniche del Paese. Alcuni dei manoscritti conservati qui hanno quasi mille anni!
Anche Tinghir e Zagora offrono tantissime attrazioni. A Tinghir, potrai passeggiare per l’Aït El Hajmellah. Lungo stradine strette tra le ombre delle mura e la luce color ocra sfumato, vai alla scoperta del vecchio quartiere ebraico, farai un tuffo nel passato della città. L’atmosfera a Zagora è completamente diversa. A Tazarineri tornerai addirittura all’epoca preistorica: qui le iscrizioni rupestri risalgono a 5000 anni fa e sono una testimonianza della storia millenaria del Marocco.
Incisioni rupestri, maestose kasbah e set di produzioni hollywoodiane… il Marocco è sicuramente una terra piena di bellissimi contrasti!
Fonte: visitmorocco.com
Il concorso di architettura risale al 2002 e fu vinto dallo studio Heneghan Peng Architects, dopo una serie di vicissitudini il museo aprirà nel 2020. L’intervista al direttore generale Dr. Tarek Tawfik.
Il Grand Egyptian Museum sorgerà a soli 2 km dalle piramidi di Giza; ospiterà parte della collezione dell’Egyptian Museum al Cairo, oltre ai reperti provenienti dai depositi dei siti archeologici di tutto l’Egitto. Il progetto del museo è stato scelto in seguito concorso di architettura nel 2002; i lavori di costruzione termineranno il prossimo anno grazie a un prestito dal Giappone. Abbiamo chiesto al Dr. Tarek Tawfik, docente alla facoltà di Archeologia dell’Università del Cairo e direttore generale della collezione archeologica del Grand Egyptian Museum, in cui lavora dal 2014, di parlarci delle fasi del museo e delle difficoltà che si sono presentate in questi anni.
Il progetto del Grand Egyptian Museum risale al concorso di architettura del 2002. Qual è stata la motivazione che ha incoraggiato la sua creazione? Qual è l’obiettivo di questo museo?
L’Egyptian Museum a Il Cairo è diventato eccessivamente colmo di reperti, così l’Egitto vuole costruire un nuovo museo per assicurare un ambiente migliore alla collezione, usando nuove tecnologie. L’obiettivo del Grand Egyptian Museum è essere il museo del XXI secolo e sensibilizzare il popolo egiziano riguardo la propria storia e radici. L’Egitto vuole condividere il suo enorme patrimonio con il resto del mondo, così il museo è il regalo del paese all’umanità.
La competizione è stata vinta dallo studio Heneghan Peng Architects. Può spiegarci il progetto e l’evoluzione che ha avuto nel corso degli anni?
Il progetto dello studio Heneghan Peng Architects ha vinto il concorso di architettura nel 2002. In seguito, è stato necessario organizzare il cantiere e nel 2012 è stato assegnato l’appalto dei lavori di costruzione. Da allora la realizzazione è andati avanti e finora è stato completato più dell’88% dell’intero progetto, in attesa dell’apertura nel 2020.
Quali difficoltà ha riscontrato nel corso degli anni?
Nel corso degli anni la sfida più grande è stata quella di garantire il finanziamento del progetto. Nel 2016 è stato firmato il secondo prestito dal Giappone pari a 450 milioni di dollari USA. E, grazie a questo, non vediamo l’ora di completare i lavori senza difficoltà finanziarie.
Dopo questi anni di costruzione è già stata fissata la data di apertura del museo? C’è già una programmazione di mostre ed eventi?
L’apertura è al momento prevista per l’anno 2020, la data precisa verrà annunciata entro pochi mesi. La programmazione degli eventi e delle visite è stata affidata a un’azienda che si occuperà anche della cerimonia inaugurale.
Fonte: Artribune – Ilaria Bulgarelli
Il principe e la moglie, incinta di sette mesi, all’ultima uscita ufficiale prima del parto.
Ultima uscita ufficiale all’estero per il principe Harry e la moglie Meghan prima della nascita del loro primo figlio. Il principe e la duchessa sono arrivati in Marocco ieri sera. Meghan, bellissima futura mamma, abbronzata e con un vestito rosso fuoco, è al settimo mese di gravidanza, la nascita è prevista per aprile.
La coppia reale comincerà dalla città di Asni, nella catena montuosa dell’Atlante, dove presenzierà a un evento sull’istruzione delle bambine nelle comunità rurali.
Il secondo appuntamento per Meghan e Harry sarà a Rabat per una serie di incontri con diplomatici, e personalità marocchine. Inoltre il principe e la duchessa parleranno con donne influenti, giovani imprenditori e atleti disabili del Paese.
Ultima tappa, la più attesa, sarà alla Federazione reale degli Sport Equestri del Marocco per osservare i cavalli che forniscono sostegno a bambini con necessità speciali. Il rientro nel Regno Unito per Harry e Meghan è programmato per martedì.
Fonte: quotidiano.net
UN’OASI DI PACE E TRANQUILLITÀ
CIRCONDATA DALLA SPLENDIDA CAMPAGNA TOSCANA
Immerso nell’illustre campagna vicino a Cortona, in Toscana, il Relais La Corte dei Papi è un esclusivo hotel di lusso che combina l’eleganza senza tempo con l’ospitalità tradizionale. Dotato di lussuose suite, spa e di un ristorante che serve le migliori specialità locali, il Relais La Corte dei Papi è un’oasi di pace e tranquillità perfetta per un weekend romantico.
Risalente al XVIII secolo, questa autentica villa toscana è stata di proprietà della famiglia Papi per molte generazioni. Gestito da David Papi e sua madre Gabriella, il Relais La Corte dei Papi è stato accuratamente restaurato e trasformato in un romantico hotel di lusso che conserva la ricca storia e i ricordi della residenza di campagna originale della famiglia.
Crogiolandosi nel sole della Toscana, questo splendido hotel è circondato da un vasto terreno con ulivi e pini. Il ristorante e la piscina al centro del parco offrono un ambiente ideale per godersi la bellezza e la pace delle valli circostanti.
In combinazione con un bellissimo giardino ricco di colori e profumi, il Relais La Corte dei Papi è anche il luogo ideale per organizzare il vostro ricevimento di nozze, feste private o qualche altro evento speciale.
Fonte: xoprivate.com – lacortedeipapi
La nuova nave debutterà con itinerari in partenza dagli Stati Uniti. Le prime indiscrezioni su come sarà fatta.
Sarà varata nell’autunno del 2020 la nuova nave da crociera Odyssey of the Seas di Royal Caribbean.
La nuova nave della classe Quantum Ultra è stata sottoposta alla cerimonia del taglio della lamiera, che si è svolta ai cantieri navali di Meyer Werft a Papenburg, in Germania.
La nave, 27esima della compagnia crocieristica, debutterà con itinerari in partenza dagli Stati Uniti.
Come la sua gemella Spectrum of the Seas, pronta per aprile 2019, sarà una nave rivoluzionaria, con tecnologie all’avanguardia, comfort unici e innovative esperienze a bordo.
Della nuova nave si sa ancora poco, se non che sarà un transatlantico da 168.666 tonnellate, con una lunghezza di 348 metri e 50 di larghezza, che potrà ospitare 4.180 passeggeri oltre agli 825 membri dell’equipaggio. L’alimentazione della Odyssey sarà è diesel-elettrica. Se sarà come la gemella sarà una vera e propria città galleggiante.
Sulla Spectrum of the Seas, per esempio, a disposizione degli ospiti ci sarà la Ultimate Family Suite, una super cabina di 260 metri quadrati su due livelli, che potrà ospitare fino a 11 persone nelle tre camere da letto, di cui una matrimoniale con un bagno panoramico.
Il ristorante principale della nave sarà disposto su tre livelli e tra gli intrattenimenti a bordo ci sarà uno Sky Pad ovvero un trampolino per fare bungee jumping in realtà virtuale. Ci sarà lo Star Moment dedicato al karaoke e il SeaPlex, il più grande centro sportivo al coperto sul mare, con pareti e pavimento in realtà aumentata, dove divertirsi sugli autoscontri, sulla pista da pattinaggio e sul campo da pallacanestro.
Fonte: SiViaggia.it