Hatshepsut visse circa 3500 anni fa e
fu uno dei più importanti faraoni della storia egizia.

Era a capo di un Egitto ricco e potente ereditato dal grande Thutmosi I, suo padre, che amò profondamente e che prese sempre ad esempio. Dotata di una spiccata intelligenza e capacità politica, Hatshepsut era una donna di rara bellezza con una personalità volitiva e carica di energia unita al fascino che esprimeva la sua intensa femminilità.

Inizialmente reggente di un giovanissimo Thutmosi III, designato alla successione al trono, Hatshepsut decise di diventare faraone. Assunse caratteristiche maschili per affermare il suo potere, ma si fece rappresentare, alle volte, con attributi femminili per sottolineare un concetto di dualità necessario per enfatizzare le sue origini divine tanto care agli antichi egizi.

Legittimò il suo potere, affermando che fu il suo amato padre a sceglierla come regina ma, in un ricco ciclo iconografico posto sulle pareti del suo famoso tempio funerario, venne indicata come figlia del dio Amon, che la consacrava come regnante. Il Paese si inchinò a lei! Indossò entrambe le corone dell’Alto e del Basso Egitto e diresse gli affari di Stato in modo pacifico durante i ventidue anni del suo governo.

L’intensa attività architettonica del faraone Hatshepsut, si evidenzia con la presenza di centinaia di edifici, di statue ed obelischi presenti in tutto il Paese. Il suo capolavoro fu la costruzione del suo tempio funerario a Deir el-Bahari, situato in un luogo sacro alla dea Hator, sulla riva occidentale del Nilo e dedicato alla divinità solare Amon-Ra, Nel tempio sono presenti due cappelle per onorare Hator e Anubi, due divinità importanti per la vita ultraterrena della regina.

Addossato alla parete verticale rocciosa che ne enfatizza l’eternità, il tempio presenta un’architettura di grande impatto emotivo, la cui visione onora la memoria di una donna, che, come suo padre, seppe ascoltare la voce del suo popolo e il cui regno è stato un inno alla bellezza e all’immortalità.

 

Evento al Columbus Day a Boston per celebrare il 250° Anniversario dell’occupazione storica, antefatto della Rivoluzione Americana

La commemorazione dell’arrivo delle truppe britanniche a Boston nel 1768 ha celebrato il 250° anniversario dell’episodio storico che vide le giubbe rosse sbarcare a Boston e occupare la città per sette anni. La reazione dei coloni americani alle Townshend Acts – leggi promulgate dalla corona-  risultarono molto impopolari alla ribelle Boston tanto che la Commissione chiese assistenza navale e militare. Il commodoro Samuel Hood inviò la HMS Romney, nave da guerra equipaggiata con cinquanta cannoni, che arrivò nel porto di Boston nel maggio 1768. Fatto storico rilevante, che è stato ricordato con la rievocazione in costume Sabato, 6 Ottobre 2018: 150 Giubbe Rosse sono sbarcate sul pontile Long Wharf per “occupare” Boston per tutto il weekend, prendendo parte a diverse esercitazioni e dimostrazioni per la gioia del pubblico presente.

Questa rievocazione rappresenta il primo evento dell’anniversario organizzato da Revolution 250, un consorzio di organizzazioni storiche, culturali e non-profit che si sono formate appositamente per celebrare il 250° Anniversario della Rivoluzione Americana e il ruolo preponderante che ha avuto Boston in quell’importante momento storico.

Il turista che giungesse a Boston anche per la prima volta non può che identificare la capitale del Massachusetts come la culla della storia americana e attribuirle un ruolo da protagonista nello sviluppo della Repubblica Americana. Oggi visitare Boston è ripercorrere queste tappe rivoluzionarie così ben preservate in reperti storici, architetture d’epoca, musei. Il 250° Anniversario della Rivoluzione Americana è un evento iconico che Boston commemora con orgoglio quale protagonista fondamentale per la lotta dell’indipendenza e della libertà.

Ricordare la Rivoluzione Americana è essenziale per dare una configurazione a Boston: come ogni bicentenario, questo anniversario ricrea la tabella di marcia e il momento storico che ha segnato il destino in divenire della città. L’economia turistica di Boston ha generato idee e partnership che hanno saputo sviluppare il tema pilastro della creazione della nazione Stati Uniti che verrà celebrata nel 2026. La città festeggerà invece il 400° Anniversario della sua fondazione nel 2030.

 

 

Fonte: Ufficio Turismo Massachusetts – Italia

Chi non ha mai provato l’esperienza di una crociera,
può farlo gratis per una notte
a bordo di una nave di Costa Crociere

Due giorni e una notte, quella di sabato 17 novembre, trascorsi a bordo della Costa Mediterranea, una delle più affascinanti navi della flotta, con imbarco al porto di Marsiglia e sbarco nel porto di Savona la domenica.

La nave è una delle più belle di Costa, con 12 ponti che prendono i nomi dai miti greci (Orfeo, Circe, bacco, Narciso ecc).

La Costa Mediterranea è una nave lunga 292 metri, con una larghezza di 32 metri e una stazza di 86mila tonnellate. Può ospitare un massimo di 2.680 passeggeri nelle 1.057 cabine a bordo, la maggior parte delle quali è provvista di un balcone privato affacciato sul mare.

Potranno imbarcarsi gratuitamente 160 ospiti che alloggeranno all’interno di 80 cabine doppie messe a loro disposizione.

I fortunati potranno così vivere l’esperienza di una mini crociera nel Mediterraneo come mai prima d’ora.

Un’intera giornata trascorsa tra presentazioni della compagnia, visita delle aree della nave e tante attività per intrattenere gli invitati fino al tramonto.

I passeggeri potranno sbizzarrirsi tra 12 bar, quattro piscine – di cui una con copertura semovente e toboga -, quattro vasche idromassaggio, il campo polisportivo, il percorso jogging esterno, il centro benessere Ischia Spa, il teatro, il casinò, la discoteca, l’Internet point, la biblioteca, il centro commerciale e lo Squok club con una piscina per bambini.

La nave può raggiungere fino a 22 nodi di velocità grazie al particolare tipo di propulsione elettrica a eliche traenti anziché spingenti, chiamate ABB Azipod.

Terminati i divertimenti e la scoperta della nave, ciascun ospite potrà andare a rilassarsi nella propria cabina e godersela. L’iniziativa organizzata da Dreamlines insieme a Costa Crociere si chiama Vivi la Notte. Lo scorso anno, quando l’evento ha avuto luogo per la prima volta, ha ottenuto un enorme riscontro. Motivo che ha spinto Dreamlines a bissare anche quest’anno.

La partecipazione alla crociera è completamente gratuita, ma naturalmente è soggetta a disponibilità limitata. Per partecipare è necessario registrarsi online tramite un modulo da compilare nella pagina web di Dreamlines.

I partecipanti devono essere maggiorenni; infatti, i bambini e i ragazzi al di sotto dei 18 anni non potranno prendere parte all’evento. Le iscrizioni sono aperte fino al 18 ottobre 2018.

 

 

Fonte: SiViaggia – Italiaonline

Splendidamente scolpiti nella roccia basaltica nera, le Grotte di Mahakali, appena fuori Mumbai, sono uno dei pochi luoghi al mondo dove vedere antiche abitazioni rupestri ai confini di una vivace metropoli. Queste grotte scavate nella roccia esistono dall’antico impero di Ashoka e usate dai monaci buddisti come abitazioni e camere di meditazione sin da 2.000 anni fa.

Ci sono 19 grotte in totale, che si ritiene siano state scolpite tra il primo e il sesto secolo. Ci sono anche diverse cisterne ricavate dalla stessa roccia. La maggior parte delle caverne sono semplici e piccole, con intagli o decorazioni minimali – le camere venivano usate dai monaci come abitazioni e luoghi di meditazione. L’eccezione è il Chaitya, il principale santuario buddista e sala di preghiera, che è adornato da stupa e grandi statue scolpite con idoli di Buddha. Alcune delle pareti della caverna hanno scritture incise in Pali, una lingua considerata più antica persino dello Sanscrito.

Stranamente, il nome moderno di queste grotte buddiste, Mahakali, si riferisce alla dea indù Kali. Questa definizione inappropriata probabilmente deriva dal fatto che nelle vicinanze c’è un tempio indù dedicato a Kali. Il sito è anche conosciuto come Kondivite Caves, dal nome del vicino villaggio di Kondivite. È interessante notare che uno degli stupa, originariamente eretto come monumento buddista, è ora venerato come una statua lingam indù.

Le grotte di Mahakali si trovano nel sobborgo di Andheri East a Mumbai. Il sito è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 16:00.

 

 

Fonte: Atlasobscura

Nel profondo del deserto di Tatacoa, c’è un osservatorio diverso da qualsiasi altro: il DIY Observatory!

Javier Fernando Rua Restrepo osserva le stelle!

Javier Fernando Rua Restrepo è l’astronomo che ha costruito il suo osservatorio nel deserto di Tatacoa.

Quello di Restrepo non è l’unico osservatorio di Tatacoa, una regione conosciuta a livello internazionale per la sua osservazione delle costellazioni. Né è il più grande o il più moderno; esiste, infatti, l’Osservatorio Astronomico de la Tatacoa del governo.

Ma Tatacoa Astronomia offre qualcosa di diverso. A Restrepo piace sottolineare che grazie alla generosità degli scienziati di tutto il mondo, è meglio rifornito di telescopi di alta gamma rispetto all’osservatorio del governo. È aperto solo nelle notti stellate e solo quando Restrepo è in grado di badare a se stesso, dato che è l’unico impiegato. Dall’esterno sembra un accampamento di fortuna, ma una volta entrati l’entusiasmo e l’amore di Restrepo per le stelle lo rendono qualcosa di speciale.
L’osservatorio di Restrepo vanta ora sette telescopi e un paio di giganteschi binocoli astronomici.

Sebbene Tatacoa sia conosciuto come un deserto, è tecnicamente una foresta tropicale secca. Grazie alla sua posizione remota, a più di un’ora di distanza dalla città più vicina di Neiva, Tatacoa non ha inquinamento luminoso che disturberebbe l’osservazione stellare. Fino a 88 costellazioni sono visibili nel corso di una notte limpida.

“Poiché siamo così vicini all’equatore, da questa parte del mondo puoi vedere tutto il cielo del nord e l’intero cielo del sud”, spiega Restrepo. Per la sua posizione e la sua atmosfera secca, l’osservazione del cielo da Tatacoa è straordinaria!

Mentre gli astronomi di tutto il mondo durante tutto l’anno vengono a Tatacoa Astronomia per vedere le stelle, nel mese di Luglio Restrepo organizza lo “star party”, festa diventata molto popolare tra turisti e locali. I partecipanti si accampano nei terreni che circondano l’osservatorio e osservano le stelle al suono della musica tradizionale colombiana. È un’occasione per riunirsi con altri appassionati di astronomia, partecipare a workshop e avere la possibilità di fare un’escursione a mezzanotte. Gli ospiti ricevono anche un certificato di frequenza.

“Le stelle … hanno messo la mia vita nella sua minuscola prospettiva”, dice Restrepo,
“e mi ricordano costantemente che ci sono cose più grandi là fuori”.

 

 

 

Fonte: Atlasobscura

Scoprire le bellezze de Le Isole di Tahiti attraverso
una tradizione intramontabile e appassionante!

Hawaiki Nui Va’a è una competizione annuale di canoa a bilanciere polinesiana (chiamata, appunto, Va’a) durante la quale oltre cento canoe si danno appuntamento, nel mese di Novembre, nelle isole Sottovento per dar vita a un attesissimo evento. Oltre a rappresentare un’appassionante impresa sportiva, l’evento è un’importante occasione per celebrare e perpetrare le tradizioni e i valori della cultura polinesiana.

Hawaiki Nui Va’a è senza dubbio la più complessa gara di canoa V6 del mondo, con 128 km di percorso da svolgere in 3 giorni. Per la sua 27esima edizione, quest’anno la competizione si svolgerà dal 31 ottobre al 2 novembre.

La gara si compone di tre tappe senza cambio dell’equipaggio nell’oceano aperto e nella laguna tra le isole di Huahine-Raiatea, Raiatea – Taha’a e Taha’a – Bora Bora.

Il programma dell’evento è il seguente:

– Nella prima tappa, i partecipanti vogheranno da Huahine a Raiatea per una distanza di 44 km.

– La seconda tappa copre 26 km, circumnavigando l’isola di Taha’a.

– La terza e ultima tappa di 58 km collega Taha’a a Bora Bora con traguardo finale sulla mitica spiaggia di Matira a Bora Bora.

Alcune gare specifiche sono dedicate ai più piccoli « Taurea » e alle donne «Va’ahine». Questa gara percorre oltre 24 km nella laguna di Raiatea.

Hawaiki Nui Va’a è uno degli eventi sportivi più significativi della Polinesia Francese e richiama squadre di tutto il mondo.

 

Fonte: Tahiti Tourisme Italia

L’autunno è veramente la stagione ideale per visitare New Orleans. Il clima nella Crescent City è fresco, i cieli blu e i fiori, di numerose fragranze, sono sbocciati. E’ un bel periodo per celebrare i festival in città e anche Halloween, naturalmente. New Orleans ama Halloween e la sua fama la lega a storie da paura. Mettete un travestimento in valigia e partite con lo spirito giusto. Uno dei maggiori eventi dell’Halloween a New Orleans è Molly’s at the Market Halloween Parade, una parata che sfila attraverso le strade storiche del Quartiere Francese. Altro evento-calamita è Voodoo Music + Arts Experience, che dura tre giorni, a City Park: qui si ascoltano grandi nomi della musica che si esibiscono in diversi palcoscenici; c’è arte e cibo, cioccolata e vino e un mercatino per fare un po’ di shopping. Ogni anno il festival porta acclamati artisti per enfatizzare l’esperienza della festa.

La Bourbon Street è sempre molto selvaggia e durante il fine settimana, che precede Halloween, è baldoria a più non posso!  Frenchmen Street nel quartiere di Marigny, con la musica dal vivo, i suoi ristoranti e bar è un altro posto dove andare in costume. Ma se si vuole un’esperienza totale nella Big Easy, allora bisogna saggiamente scegliere uno dei tanti alberghi stregati. The Provincial ad esempio oppure The Omni Royal Orleans Hotel, che in una vita precedente, si chiamava St. Louis Hotel. Si narra che si possa ancora vedere una cameriera aggirarsi al secondo piano per prendersi cura degli ospiti…. Sembra che di notte apra i rubinetti dall’acqua fredda. L’Andrew Jackson Hotel si trova invece al posto di un collegio ove cinque bambini persero la vita in un incendio devastante alla fine del ‘700; qui i clienti raccontano di aver sentito bambini giocare nella corte in piena notte. Al Bourbon Orleans Hotel si ballava la quadriglia, poi più tardi l’albergo divenne un convento, ma in tempi recenti un uomo che lavorava sulle scale raccontò d’aver esclamato un’espressione oscena e di aver immediatamente ricevuto una sberla, forse da una suora oltraggiata. Tra gli altri fantasmi c’è anche un giovane uomo che continua a baciare le donne che ritiene di suo gusto. Mentre un soldato confederato con un’arma indosso è stato visto al settimo piano.

Al Dauphine Orleans, che risale al 19° secolo, un uomo con la capigliatura scura e in uniforme militare cammina nel cortile interno e si può anche intravvedere l’ombra luminosa di una donna danzante. Qualcuno sembra prendere gusto nel chiudere a chiave dall’interno le camere vuote e tante persone confermano di essersi sentite osservate. Parte di quest’albergo, che si trova nel Quartiere Francese al 1024 di Charles Street, fu un ospedale confederato e in questo lato dell’edificio le cameriere dicono d’aver visto soldati confederati e chirurghi del tempo; c’è chi invece riporta che appaiono chiazze di sangue, che poi spariscono, sulle lenzuola in talune stanze e c’è chi addirittura dice, che quando la porta dell’ascensore si apre al secondo piano, si vede tutto l’ospedale!

Ma cosa c’è di più spaventoso di un tour completo in uno dei tanti cimiteri della città? New Orleans ne vanta alcuni che risalgono al 18° secolo e, tra questi, c’è il Lafayette Cemetery nel Garden District, già adottato da tanti film. La Kreve of Boo é la parata ufficiale di Halloween a New Orleans fin dal 2007 e presenta carri tridimensionali decisamente da paura, disegnati dal rinomato Kern Studio. Nella notte di Halloween, vigono le regole dei mostri e la parata inizia agli Elysian Fields a Marigny, passa nel French Quarter, scende per Canal Street e termina al National World War II Museum. La mattina del sabato 20 Ottobre 2018 gli abitanti di New Orleans debbono fuggire dall’apocalisse degli zombie. Si indossa il costume, il make-up da zombie e ci si unisce alla seconda corsa annuale New Orleans Zombie Run per una gara di 5 km infestata da zombie, attraverso il Warehouse District. Un soggiorno a New Orleans non è completo senza l’esperienza culinaria. Ad ottobre il cibo è protagonista in città con tutta una serie di festival: Louisiana Seafood Festival con dimostrazioni culinarie e musica dal vivo; Oktoberfest dove regnano birre, salsicce e tutto quanto è tedesco. Con il Beignets Festival si festeggia il leggendario e iconico dolce francese mentre durante il Mac‘n Cheese Festival, piatti del succulento maccaroni&cheese di ogni varietà verranno giudicati da una giuria di celebrità al Louis Amstrong Park. Gruppi musicali dal vivo, birra e cocktail allietano l’evento gastronomico.

Info : TravelSouth USA Italia

Una ricerca dell’Università della Florida rivela:
“Vulcano esiste, dista 16 anni luce dalla Terra
e può essere abitato”

Vulcano, il pianeta del dottor Spock, il celebre vulcaniano dalle orecchie a punta della saga di Star Trek, esiste davvero. A rivelarlo è stato un gruppo di ricercatori  dell’Università della Florida coordinati dall’astronomo Jian Ge, studio poi pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. Il pianeta del vulcaniano nel cui cielo brillano tre stelle, è proprio dove la famosa saga interstellare l’aveva immaginato: ruota attorno alla stella 40 Eridani A.

Sistema a tre stelle

Nel 1991 Gene Roddenberry, l’ideatore della serie, scrisse alla rivista Sky and Telescope immaginando come potesse essere la stella del dottor Spock. Ne scelse una visibile a occhio nudo, per l’appunto 40 Eridani A. Già nel 2016 una scoperta aveva rivelato qualcosa: la stella infatti fa parte proprio di un sistema a tre, lo stesso modello del pianeta dei vulcaniani. Ora è stato scoperto che la stella più grande di quel sistema ha davvero un pianeta. Chiamato inizialmente HD 26965b, non può che chiamarsi Vulcano ora.

Pianeta abitabile

Distante 16,45 anni luce dalla Terra, ha una massa pari a otto volte e mezzo la Terra e potrebbe sostenere anche delle forme di vita, perché le sue temperature consentono la presenza di acqua allo stato liquido. Si trova nella cosiddetta zona abitabile, ha circa 4 miliardi di anni ed è poco più giovane del Sole (4,6 miliardi di anni).

 

 

Fonte: TGCOM24

BUON COMPLEANNO PRADO!

3 Ott 2018 In: Spagna

Il Museo Prado di Madrid compie 200 anni.

Il museo spagnolo scalda i motori e anticipa le celebrazioni ufficiali del Bicentenario con un’iniziativa di successo di micro mecenatismo e una bella mostra di fotografia contemporanea.

Il bicentenario del più importante museo di Spagna durerà un anno intero, dal 19 novembre 2018 al 19 novembre 2019. E sarà un anno ricco di eventi espositivi, incontri di carattere scientifico, pubblicazioni editoriali, spettacoli e attività di tipo pedagogico e sociale. L’anniversario offre anche l’occasione per celebrare i 150 anni della nazionalizzazione delle collezioni reali e gli ottant’anni trascorsi dal recupero delle opere che furono evacuate dalla Spagna durante la Guerra Civile (1936-1939).
“La commemorazione di quest’evento – ha dichiarato il direttore Miguel Falomir presentando il programma straordinario di celebrazioni, con più di un centinaio di attività, a Madrid e nel resto di Spagna – ha come obiettivo promuovere una riflessione sul passato, presente e futuro dell’istituzione”.

Da giugno del 2018, con il nuovo allestimento delle sale della pittura fiamminga e l’installazione al terzo piano dell’ala nord del Tesoro del Delfino (straordinaria raccolta d’arte decorativa), per la prima volta nella sua storia lo storico edificio del Villanueva è occupato interamente e solo da opere d’arte. E il futuro si chiama Campus Prado: una serie di edifici annessi o attigui al museo, e in parte già realizzati, che, con il restauro del Salón de Reinos affidato a Norman Foster, previsto per il 2022, completeranno l’offerta espositiva del museo e sul versante delle mostre temporanee, il Bicentenario sarà un anno particolarmente ricco di proposte, come sempre di alto livello qualitativo.

il Prado lancia una piccola ma significativa campagna di micro-mecenatismo. Non bisogna infatti essere milionari per contribuire all’acquisizione del delicatissimo Ritratto di bambina con colomba, capolavoro di stampo caravaggesco di Simon Vouet, pittore francese attivo a lungo a Roma (1590-1649), proveniente da una collezione privata presente in Spagna.  Per comprare il bel ritratto di Vouet sono necessari 200mila euro, ma sembra che i visitatori spagnoli e stranieri stiano già rispondendo con entusiasmo all’iniziativa. Basta depositare 5 o più euro in un’urna posta nello stand creato dinanzi all’opera. In una decina di giorni, più di duemila persone hanno depositato nell’urna già oltre il 30 per cento della cifra totale. Il Prado ringrazia e, per chi lo vorrà, offre la pubblicazione di nome e cognome dei donatori. A futura memoria!

 

 

Fonte: Artribune – F. Lonati

 

 

Prendiamo un tè pomeridiano in un affascinante castello irlandese?

Ne abbiamo scelti 3…

Castello di Ashford, Contea di Mayo

Nel 1951 John Ford girò il suo film cult “Un uomo tranquillo” a Cong, nella Contea di Mayo. Il Castello di Ashfordis ha ospitato molti degli attori durante le riprese del film, tra questi anche la bellissima Maureen O’Hara. Il tè del pomeriggio viene servito nella Connaught Room, che si affaccia sugli splendidi giardini e sulle rive del Lough Corrib. Tra le gustose leccornie potrai trovare ricercate miscele di tè, il salmone affumicato del Connemara con formaggio spalmabile e torta di mele con crema pasticcera al whiskey del Connemara. Una vera delizia!

Castello di Belfast, Contea di Antrim

Una visita al Castello di Belfast, sui pendii del Cave Hill Country Park nella Contea di Antrim, ti regalerà spettacolari viste sulla città di Belfast e sul Belfast Lough dai suoi giardini ornamentali. Il tè del pomeriggio viene servito nel Cellar Restaurant, una gamma di tè e caffè ricercati accompagnati da delicati sandwich e deliziosi dolci come la lemon drizzle cake e gli scones appena sfornati con marmellata e panna.

Castello di Leslie, Contea di Monaghan

Non puoi immaginare il calore dell’accoglienza al Castello di Leslie nella Contea di Monaghan, né la bellezza che lo circonda, finché non lo sperimenti sulla tua pelle. La tenuta, circondata da 1000 acri di terreno boschivo e laghi, è ancora nelle mani della famiglia originaria e i suoi sfarzosi interni riccamente decorati sono il posto perfetto per gustare il tè del pomeriggio. Servito nell’elegante salotto, il menu include i classici come la Victoria sponge cake, i crumpet e una profumata scelta di tè e caffè.

 

 

Fonte: Irlanda.com

 


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