Con così tanta natura, sentieri, verdi colline, punti panoramici e attrazioni culturali a disposizione, Malta si presta inevitabilmente ad essere ricca di angolini perfetti per un pic-nic all’aria aperta.

In questo articolo abbiamo deciso di raccogliere un elenco di luoghi dove poter comodamente stendere i vostri plaid e mangiare baciati dal caldo sole del Mediterraneo.

Che sia un pic-nic in riva al mare o uno chic-nic, in compagnia delle amiche e di un buon bicchiere di vino, sulle isole dell’arcipelago non mancano di certo le location adatte per trascorrere qualche ora di relax mangiando del buon cibo in mezzo alla natura.

E se poi non sapete cosa mettere nel cestino, sappiate che ci sono diversi servizi disponibili che offrono la possibilità di ritirare il pranzo al sacco, come i raffinati cestini offerti da Gozo Picnic.

Selmun Malta

Selmun

In questa località adagiata su una piccola penisola nel comune di Mellieha, si trovano numerose attrazioni che nelle giornate soleggiate primaverili attraggono gli escursionisti con il loro pranzo al sacco. Si trova ad esempio il complesso delle ex caserme britanniche collocato lungo un sentiero che costeggia il mare e che oltre alla vista sull’isola di St. Paul offre anche un possibile riparo in caso si alzi il vento.

Nelle vicinanze troverete anche Palazzo Selmun, una bellissima villa barocca in pietra costruito all’epoca del Gran Maestro Wignacourt nel XVIII secolo. Il passaggio dei Cavalieri è inoltre anche percepibile nelle varie torri d’avvistamento che si possono incontrare passeggiando lungo la costa in questa zona.

Malta Victoria Lines

Victoria Lines: la grande muraglia di Malta

Signore e Signori, ecco a voi ‘La Grande Muraglia di Malta’! Questa costruzione muraria, che si sviluppa per 12 km, fu costruita durante l’Impero Britannico a scopo difensivo dividendo di fatto il nord dal sud di Malta.

Il tratto nella zona di Binġemma, dove si trovano anche numerosi resti archeologici di varie epoche, è il migliore per una passeggiata nel verde ed offre tante opportunità dove sistemarsi liberamente col proprio cestino da pic nic.

buskett-gardens_Malta

Buskett Gardens

La zona alberata di Buskett è forse il luogo più noto a Malta per un pic-nic in famiglia grazie anche alle sue aree attrezzate. Pare che gli antichi Romani si radunassero qui per compiere riti propiziatori agli dei, approfittando dei luoghi appartati tra gli alberi. Buskett si trova a Siġġiewi ed è una meta che nei secoli ha continuato ad essere apprezzata, anche dai Cavalieri che si dedicarono a piantumarla ancora più riccamente, rendendola oggi una zona fresca e ombreggiata anche per un pic-nic estivo.

Il Gran Maestro de Verdalle costruì qui il suo palazzo nel 1588, edificio che oggi porta il suo nome e svetta su un colle circondato dagli alberi, e che è diventato l’odierna residenza estiva del Presidente della Repubblica di Malta.

Wied il-Ġnejna - Malta

Wied il-Ġnejna

Situata nel nord ovest dell’isola di Malta, Wied il-Ġnejna è una delle spiagge sabbiose dell’arcipelago. Raggiungibile con una affasciante passeggiata a picco sul mare da Golden Bay o in macchina da Mġarr, è una spiaggia molto amata dai locals che qui vengono a trascorrere lunghe giornate armati di tutto l’occorrente per un piacevole pic-nic vista mare.

© lidiyacassar / instagram

Kennedy Grove (o Salina National Park)

Questo bel parco circonda un monumento in memoria di JF Kennedy, da cui prende anche il nome. Oltre ad essere molto verde e fresco nella stagione più calda, offre belle passeggiate accessibili a tutti ed anche un bel numero di tavoli da picnic.

Data la tranquillità il parco è considerato anche un luogo romantico dove girovagare mano nella mano, ma il comodo parcheggio ed i giochi per bambini ne fanno una meta amatissima anche dalle famiglie.

TA Qali National Park

Questa grande area verde si trova nel cuore di Malta ed è anche utilizzato per numerosi grandi eventi durante tutto l’anno. Il Parco si trova dove un tempo c’era un campo d’aviazione e una caserma della Royal Air Force.

Durante la Seconda Guerra Mondiale il parco è stato utilizzato come campo d’aviazione ed è oggi un’area picnic molto popolare con tanto spazio per i bambini che possono scorrazzare felici e senza pericoli.

Lunzjata Valley - Malta

Lunzjata Valley a Gozo

Nella più rurale Gozo, si trova la ancora più bucolica Lunzjata Valley, una fertile vallata dal ricco patrimonio culturale risalente all’epoca dei Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni.

La zona è molto pittoresca e si estende tra i villaggi di Kercem e Fontana. Lungo la vallata si offrono alla vista numerosi campi riccamente coltivati, ma anche alcune attrazioni. Particolare è la piccola cappella scavata nella roccia risalente al XVI secolo, così come la fontana in pietra fatta costruire dal Gran Maestro Perellos nel 1698. Una vera oasi di quiete!

Da: Il Blog Ufficiale Di Visit Malta

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Le donne, come sempre, in prima linea per preservare la natura e il pianeta. Un innovativo corso del SPTO per riciclare la plastica PET parte dalla isole Fiji.

Venticinque donne a Savu Savu hanno ricevuto una formazione sul riutilizzo delle bottiglie di plastica PET. Nel corso del workshop di tre giorni che si è svolto a metà marzo, le donne hanno imparato a riciclare i rifiuti di plastica e altri accessori. 

Finanziato dalla Pacific Tourism Organization (SPTO), il programma di formazione di tre giorni offre ai partecipanti l’opportunità di sviluppare un flusso di reddito alternativo, contribuendo allo stesso tempo agli sforzi di gestione dei rifiuti nelle comunità locali.

Alcuni dei partecipanti possiedono bancarelle di artigianato sia a Suva che a Savusavu e ora non vedono l’ora di promuovere questi nuovi prodotti.

“Ho una bancarella al FNPF Plaza a Suva, quindi non vedo l’ora di vendere questi prodotti che nessuna delle altre signore della piazza ha” ha detto la partecipante al workshop Anaseini Laweibau.

Intervenendo all’apertura del seminario, il CEO di SPTO Christopher Cocker, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, in particolare in relazione alla creazione di comunità più pulite e più verdi. 

“Siamo entusiasti di vedere questo progetto esteso ad altre isole delle Fiji in quanto fornisce l’incentivo per le donne e le loro comunità a sostenere i nostri sforzi collettivi nella protezione dell’ambiente riducendo i rifiuti di plastica”, ha detto.

Una mostra è stata organizzata al Daku Resort l’ultimo giorno del workshop e ha fornito alle donne l’opportunità di vendere alcuni dei loro mestieri con alcuni partecipanti che hanno già notato un grande interesse per le piattaforme dei social media.

Programmi di formazione simili saranno forniti virtualmente nella Repubblica delle Isole Marshall, negli Stati Federati di Micronesia e Nauru nelle prossime settimane.

Per ulteriori informazioni su questo, contattare sostenibile@spto.org

Tokyo, soggiorni in immersione artistica

21 Apr 2021 In: Giappone

14 Aprile 2021 – Superflat, sumi-e e teatro Noh; il meglio della scena artistica e delle arti performative della capitale del Giappone si coniuga con soggiorni in hotel da favola. A Tokyo, culla di infinite nuove iniziative, il soggiorno in hotel si trasforma in un’immersiva esperienza artistica che appaga i sensi, grazie all’eccezionale offerta artistica di tre hotel di alta classe. Coloratissime, kawaii e sfacciatamente pop, le opere del movimento Superflat possono ad un primo sguardo sembrare superficiali ma esplorano a fondo la cultura giapponese postmoderna. Takashi Murakami, ispiratore del movimento e artista di fama internazionale, firma la sua prima collaborazione con l’hotel Grand Hyatt Tokyo, situato nella zona di Roppongi, dando vita ad un onirico plan di soggiorno unico al mondo che prevede la presenza in alcune stanze di ben 14 sculture e decorazioni con il tema dell’iconico fiore, create appositamente dall’artista per questo progetto. I fortunati fruitori del lussuoso piano di soggiorno nella Chairman Suite, potranno ammirare una statua “Flower Parent and Child” alta quasi due metri e ricoperta interamente di foglia d’oro assaporando direttamente in camera una cena tematica, champagne e dolci inclusi, oltre a ricevere un libro d’arte autografato dall’artista, il tutto incluso nel pacchetto speciale.

Collaborazione tra Pigment Tokyo & Hotel Aman Tokyo

Ispirandosi al concetto e-tegami (in giapponese “lettere illustrate”), il progetto di collaborazione tra il laboratorio e negozio di materiali artistici PIGMENT TOKYO e l’hotel Aman Tokyo ad Otemachi
coniuga le atmosfere contemplative dell’hotel con la creazione di personali piccole opere d’arte su lettera. L’hotel, tra i principali luxury hotel della capitale, offre infatti ai suoi ospiti per un periodo limitato uno speciale set di prodotti artistici, contenente inchiostri giapponesi tradizionali per sumi-e e cartoline in carta washi di bambù, sui cui abbozzare schizzi o scrivere messaggi per i propri cari e conoscenti lontani che è difficile incontrare di persona di questi tempi. Gli ospiti potranno trarre ispirazione per i propri disegni dagli splendidi panorami della città che si godono dalla piscina al trentatreesimo piano dell’albergo.

Esperienza gourmet

Per chi preferisse aggiungere un’esperienza gourmet alla contemplazione artistica, il ristorante Sukiya di recentissima apertura all’interno dell’Hotel Cerulean Tower di Shibuya, oltre ad offrire cucina kaiseki di altissimo livello, è esso stesso quasi un piccolo museo d’arte. Gli ambienti, progettati con un impianto tradizionale, sono impreziositi da ceramiche e rotoli dipinti creati da rinomati artisti della prima metà del secolo scorso, e persino da una stupefacente finestra con vista su platea e palco dell’adiecente teatro Noh.

Da: Tokyo Tourism Representative, Italy Office

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Il presidente della Polinesia francese, Edouard Fritch, e l’Alto Commissario della Repubblica nella Polinesia francese, Dominique Sorin, hanno confermato la riapertura delle Isole di Tahiti al turismo il 1° maggio nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri, 15 aprile 2021.
 
Tale riapertura sarà dapprima estesa ai Paesi a “rischio epidemico limitato” e per il momento interessa solo gli Stati Uniti.
 
Per ora, i viaggi da “Paesi ad alto rischio epidemico” rimarranno limitati ai tre validi motivi (salute, famiglia, lavoro). La situazione sanitaria in Francia e in Europa non consente un’apertura in questa fase; sarà necessario verificare gli effetti del loro confinamento che dovrà essere revocato dalle autorità nazionali, prima di consentire l’accesso a questi mercati.
 
Questa graduale riapertura sarà accompagnata da un nuovo protocollo sanitario, che terrà conto dei viaggiatori vaccinati e di coloro che sono immunizzati, al fine di continuare a tenere sotto controllo la situazione sanitaria ne Le Isole di Tahiti e per proteggere la popolazione così come i visitatori. Questi nuovi requisiti per l’ingresso saranno pubblicati a breve sul nostro sito: https://tahititourisme.it/it-it/.

Da: Tahiti Tourism

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La top 10 street Food a Dubai

16 Apr 2021 In: Emirati Arabi Uniti

Scoprite la città usando le papille gustative: l’esploratrice gastronomica Arva Ahmed rivela i migliori locali etnici, i ristoranti classici imperdibili e i segreti culinari più introvabili.

1 – Per falafel in stile palestinese: Sultan Dubai Falafel

Nascosto in un angolo anonimo di Deira c’è il miglior locale palestinese di falafel e hummus della città. Questi non sono i soliti falafel asciutti e marroncini: dalle friggitrici del Sultan Falafel le polpettine escono sugose e di un verde brillante, dato che sono piene di erbe aromatiche come prezzemolo, coriandolo e aneto. I khubz (panini tipo pita) rigonfi appena sfornati dal ristorante consociato adiacente sono perfetti per creare sandwich d’artista. Ordinate anche qualche guarnizione: fave cotte a cottura lenta (foul), salsa al peperoncino (shatta), sottaceti, melanzane e cavolfiori fritti. Per finire aggiungete un po’ di hummus vellutato e una spruzzata di salsa acidula al peperone verde e limone (tatbeela). Come sanno gli esperti, bisogna usare la forchetta per spalmare i falafel dentro la pita prima di aggiungere le guarnizioni. 

2 – Per uova affumicate e ka’ak appena sfornato: Falafel Alzaeem

È ironico, ma questo locale molto gettonato a Deira non è famoso per i falafel, è famoso per il pane ka’ak di Gerusalemme appena sfornato, ricoperto di croccanti semi di sesamo. Provate una pagnotta spalmata di formaggio, con tanta salsa piccante shatta, l’aromatico za’atar e le uova sode affumicate in un letto di trucioli di legno per sei lunghissime ore. 

3 – Per il miglior pollo tikka dal 1968: Sind Punjab

Ben addentro al Meena Bazaar c’è un locale del Punjab che fa pollo tikka ed è uno dei preferiti della comunità indiana locale dal 1969. Sind Punjab prepara spiedini succosi di pollo marinato e li fa cuocere sulla carbonella per un risultato affumicato e delizioso. Nessuno è mai uscito da Sind Punjab senza assaggiare alcune delle altre specialità della casa: il cremoso pollo al burro e lo speziato chana masala con i ceci, da mangiare con una pila di friabile laccha paratha. Per attutire il sapore delle spezie, prendete un lassi (bevanda a base di yogurt) oppure provate il succo di canna da zucchero preparato al momento con un po’ di lime.

4 – Per street food indiano da leccarsi i baffi: Rangoli

Questo ristorante indiano vegetariano vecchio stile può sembrare privo di atmosfera, ma le famiglie indiane esperte di chaat (street food) adorano le sue pani puri. Queste palline (puri) di pasta croccante da mangiare in un boccone sono ripiene di fagioli mung, acqua al peperoncino piccante (pani) e chutney dolce al tamarindo e ai datteri. Il ripieno delle puri è liquido, quindi bisogna metterle in bocca intere, e gli aficionados sono capaci di ripulire in tempi da record diversi vassoi di questo esplosivo snack dolce-piccante-acido. Altri piatti molto apprezzati sono il riso soffiato piccante con mango crudo e chutney (bhel), un panino forte di patate e arachidi (dabeli) e un dolce fatto da una rete di pastella fritta (jalebi).

5 – Per un po’ di pane fresco con formaggio e za’atar: Hor Al Anz Bakery

I minuscoli panifici afgani e pachistani disseminati a Old Dubai producono panini scottanti perfetti per accompagnare uno stufato piccante di lenticchie. Si possono gustare anche da soli, per strada, accanto al calore dei forni. Questo panificio, non più grande di una cabina, ha due tipi di forni: uno da pizza, dove cuocere i roti morbidi, piatti e flessibili, e un tanoor cilindrico, per i pani più croccanti e voluminosi. Io raccomando il loro pane ripieno, a forma di calza, che viene sbattuto sulle pareti calde del tanoor finché non si gonfia e diventa dorato. Provate la versione salata, con formaggio spalmabile e za’atar, o anche quella dolce, con miele appiccicoso e formaggio (attenzione: il miele diventa bollente!).

6 – Per piatti della tradizione africana: Al Habasha Ethiopian Restaurant

Troverete un sacco di commensali etiopi in questo locale, un ottimo segno per un ristorante che serve autentica cucina etiope ad Hor Al Anz. Proprietaria di Al Habasha è l’effervescente Sara, che fa arrivare ingredienti scelti come il burro e il tradizionale pane fermentato (injera) direttamente dal suo paese natale. Assaggiate lo stufato di pollo di un rosso acceso (doro wat), che è il piatto nazionale dell’Etiopia, servito a mestolate direttamente sullo spugnoso injera. Il servizio non prevede posate: per tradizione si mangia con la mano destra, usando l’injera per raccogliere pezzetti di cibo senza macchiarsi le dita (riuscire a evitare le macchie è una cosa rara).

Ci sono tante opzioni anche per i vegetariani, visto che in Etiopia si rispettano diversi “giorni di digiuno”; il misir (lenticchie) e lo shiro (stufato con farina di ceci) sono particolarmente buoni. I piatti tendono a essere molto piccanti, ma potete ordinare un po’ di aib (formaggio in fiocchi artigianale) per rinfrescare il palato, oppure optare per la versione alitcha (dolce, o più letteralmente “codarda”) degli stufati. I dessert non hanno spazio nella cucina tradizionale etiope, ma a fine pasto concedetevi la cerimonia del caffè, con tanto di incenso, tazzine minuscole, un caffè nero e forte e lo snack preferito in Etiopia da mangiare con il caffè: i popcorn!

7 – Per piatti a base di fave: Foul Abu Abbas

Nessuno sa bene quando abbia aperto questo ristorante sudanese, neanche i camerieri. Qualcuno dice vent’anni fa, qualcuno trenta, molti non ricordano più un tempo in cui il locale non c’era. Il menù è incredibilmente concentrato e si può leggere tutto d’un fiato e la specialità principale è il foul, il timballo di fave a cottura lenta. È una pietanza che si trova in tutto il Medio Oriente, ma in Sudan spesso viene preparato con tocchetti di un formaggio bianco simile alla feta e servito con panini simili a quelli degli hot dog (samoon) invece che con la pita. Non andatevene prima di aver assaggiato un piatto di salsicce sudanesi: vengono servite con una salsa di arachidi chiamata dakwa, minacciosamente piccante, da spegnere con un sorso di succo di ibisco (karkade).

8 – Per involtini di uova con Chips Oman: la caffetteria del Suk delle spezie

Nessuno prepara gli involtini di uova come i chaiwallas di questa piccola caffetteria proprio dietro il Suk delle spezie a Deira. Qui fanno una omelette spumosa piena di peperoncino e la avvolgono in una friabile  parotta del Kerala, un pane azzimo spalmato di crema di formaggio e con un po’ di daqoos (come chiamano qui la salsa piccante). Chi è cresciuto a Dubai negli anni Ottanta chiede di aggiungere un ingrediente segreto:  le Chips Oman, patatine piccanti rivestite di peperoncino rosso macinato, che non si mangiano solo per sgranocchiare qualcosa a metà pomeriggio, ma vengono sbriciolate dai fanatici in tutta una serie di alimenti ad alto contenuto di carboidrati. L’unica bevanda adatta ad accompagnare un panino anda parotta è il tè bollente. La caffetteria fa bollire le foglie di tè nero macinate con indicibili quantità di zucchero, latte condensato e qualche baccello di cardamomo, per una bevanda zuccherina e lattiginosa adorata dai locali.

9 – Per un fantastico shawarma di pollo piccante: Shiraz Nights

La competizione è forte tra i locali che servono shawarma a Deira. Proprio accanto allo Shiraz Nights c’è un altro ristorante iraniano di kebab e shawarma, più vecchio, l’Hatam Al Tai. Ciascuno dei due ha i suoi clienti affezionati che fanno la coda davanti alla finestra da cui serve lo shawarma. Se non riuscite a provarli entrambi, scegliete la versione dello Shiraz Nights, con uno shawarma di pollo avvolto nel pane iraniano, sottile come uno strato di pizzo, che lascia trasparire la farcitura. Se preferite i sapori piccanti, provate la versione con una cucchiaiata di salsa aioli all’aglio e peperoncino (towm piccante). Prendete lo shawarma e un bicchierone di cocktail alla frutta e raggiungete il vicino Naif Park per gustare il pasto all’aperto.

10 – Per delizie persiane irresistibili: Sadaf Iranian Sweets

Gestito dal sempre perfetto signor Reza, questo negozio iraniano contiene tesori di bontà persiane. Ordinate una pallina di bastani, un gelato iraniano elastico punteggiato di pistacchi e aromatizzato con la più costosa delle spezie, lo zafferano. Potete gustare il bastani così com’è oppure nella versione stravagante di un ‘affogato’ persiano, in cui il gelato viene servito sopra una montagnola di faloodeh, spaghetti ghiacciati con infuso di rosa. Gli sciroppi sui tavoli, quello rosso alla rosa e quello giallo al limone, non sono messi lì solo per bellezza: provate ad aggiungerli al faloodeh per un tocco agrodolce. Prima di andarvene fate scorta del mix di frutta secca preparato dal signor Reza, dei biscotti alla marmellata con polvere di pistacchio (shirini moraba) e, se siete in vena di osare, dei bocconcini al formaggio iraniani: danno assuefazione! Se siete fortunati potreste capitare quando il ristorante Sadaf, sopra il negozio, prepara il tradizionale pane sangak sui ciottoli. Entrate ad assaggiarlo accompagnato da feta, erbe aromatiche fresche e noci croccanti: ne vale davvero la pena.

Di Arva Ahmed da Visit Dubai

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Il Ministro del turismo: “Venite a trovarci, Israele è un paese sano e sicuro” Il Ministro della Sanità: “è ora il momento di consentire, con prudenza, l’ingresso dei turisti in Israele

Il ministro del turismo Orit Farkash-Hacohen e il ministro della Salute Yuli Edelstein hanno concordato un quadro per l’apertura di Israele ai gruppi di turisti stranieri vaccinati.

A partire dal 23 maggio 2021, Israele aprirà le sue porte ai turisti stranieri dopo più di un anno. Nella prima fase, i gruppi saranno ammessi in base alle linee guida che saranno pubblicate a breve dai Ministeri.

Gli accordi sono stati raggiunti in seguito al lavoro della task force istituita dai ministeri, tra cui il capo della sanità pubblica Sharon Alroey-Price, Ph.D., e il Commissario COVID, il professor Nachman Ash, nonché i professionisti del Ministero del turismo.

Secondo lo schema, il 23 maggio inizierà ad arrivare un numero limitato di gruppi.

Il numero potrà essere accresciuto progressivamente in base alla situazione sanitaria e allo stato di avanzamento del programma. I viaggiatori individuali saranno poi ammessi in Israele in una seconda fase, in considerazione del progredire della situazione sanitaria.

Tutti i visitatori saranno tenuti a sottoporsi a un test PCR prima di imbarcarsi sul volo per Israele e un test sierologico dovrà essere eseguito all’arrivo all’aeroporto Ben Gurion, così da dimostrare di aver ricevuto la vaccinazione.

Nel frattempo proseguiranno le trattative avviate con vari Paesi per raggiungere accordi per la convalida dei certificati vaccinali, così da annullare la necessità del test sierologico.

Uno schema dettagliato delle attività verrà distribuito nei prossimi giorni.

Il ministro della Salute, Yuli Edelstein dichiara “Israele è il primo Paese vaccinato, e i cittadini israeliani sono i primi a fruire di questo risultato. Dopo aver aperto l’economia, è tempo ora di consentire la ripresa del turismo in modo, attento e oculato. Aprire al turismo è importante essendo stato questo  uno dei settori più danneggiati durante l’anno COVID. Continueremo a cercare di adeguare le normative in base allo sviluppo della situazione sanitaria “.

Il ministro del turismo, Orit Farkash-Hacohen, commenta: “Sono lieta che questi importanti primi passi vengano indirizzati all’industria del turismo. È tempo che il vantaggio unico di Israele quale Paese sano e sicuro inizi a sorreggere il comparto turistico nella ripresa dalla crisi economica, e non soltanto a sostegno delle economie di altri Paesi. Solo aprire i cieli al turismo internazionale farà davvero rivivere l’industria del turismo, inclusi ristoranti, hotel, siti archeologici, guide turistiche, autobus e molti altri che sostengono i lavoratori del comparto e le loro famiglie. Continuerò a lavorare per la piena apertura del turismo in Israele, il che aiuterà enormemente l’economia e creerà posti di lavoro per molti israeliani”.

Kalanit Goren Perry, direttrice dell’Ufficio Nazionale del Turismo israeliano aggiunge: “Siamo felici di dare questa notizia in concomitanza alla festa dell’ Indipendenza che si apre la sera del 14 e si celebra giovedì 15 aprile. Israele ancora una volta ha dato prova di reagire al meglio anche a questi eventi e a questo periodo particolarmente complesso traendone grandi opportunità e iniziative. Siamo felici di riaprire al turismo e non vediamo l’ora di accogliervi tutti nel nostro meraviglioso Paese!

Aspettiamo con grande gioia tutti gli amici italiani”.

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da: Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo

In bicicletta per la Repubblica Ceca

12 Apr 2021 In: Europa

Le piste ciclabili più famose, più lunghe e più popolari.

Centinaia di chilometri di piste ciclabili segnate vi aspettano e vi invitano in Repubblica Ceca! E davvero dipende solo da voi scegliere il posto che più vi piace. Abbiamo suggerimenti per gli amanti delle lunghe gite poco impegnative, percorsi che attraversano paesaggi bellissimi lontano dalle città ed anche percorsi adrenalinici lungo le pendici di alte montagne.

Lungo i fiumi e i canali fluviali

Uno dei percorsi più popolari in Repubblica Ceca è il Sentiero dell’Elba, che fa parte della rete di percorsi europei EuroVelo. Dalla sorgente del fiume nei Monti dei Giganti fino alla Svizzera Boema offre circa 370 chilometri di avventure e di esperienze da ricordare. Dove trovate i tratti più belli? Qualcuno resta affascinato dai dintorni di Děčín e dal canyon di arenaria più profondo d’Europa, dove le rocce si innalzano fino a un’altezza di 250 metri, qualcun altro dalla diga di Les Království, ai piedi dei Monti dei Giganti, con le sue romantiche torrette oppure dall’Ospedale barocco di Kuks con le famose statue dei Vizi e delle Virtù dello scultore Matyáš Bernard Braun. Popolari sono anche i tratti non lontano da Praga che vanno da Poděbrady fino a Neratovice e dove i sentieri segnati corrono lungo entrambe le rive e grazie alla superficie asfaltata vengono utilizzati anche da persone in sedia a rotelle e da pattinatori in-line. Grazie alla ferrovia che costeggia il fiume Elba potete inoltre iniziare e terminare il viaggio quasi ovunque. 
Ugualmente popolare è la pista ciclabile della Moravia orientalelunga quasi 80 chilometri, che corre lungo il canale di Baťa tra Kroměříž e Hodonín. Ha una superficie prevalentemente in asfalto, un dislivello minimo e tranne che per brevi tratti non passa sulle strade. Dalla pista ciclabile principale si può deviare per altri percorsi che portano a Chřiby, a Hostýnské vrchy o ai Carpazi Bianchi, potete anche combinare le gite in bicicletta con crociere a bordo di battelli turistici oppure prendere in affitto una houseboat tutta per voi.

Andiamo in montagna in bicicletta!

Bellissima, sicura e lunga: così è la pista ciclabileBečva in Moravia orientale. Misura quasi 160 chilometri e porta da due sorgenti di montagna lungo i fiumi Vsetínská Bečva e Rožnovská Bečva. I due percorsi si riuniscono a Valašské Meziříčí, da dove potete proseguire fino a Tovačov. Vari tratti sono adatti anche al pattinaggio in-line, un valore aggiunto è poi rappresentato dalla meravigliosa natura dei Beschidi. A Rožnov pod Radhoštěm fate una sosta nel famoso museo all’aperto e assaggiate una delle specialità del luogo, le torte giganti chiamate “frgály”.

Volete visitare la Boemia del sud, esplorare gli angoli misteriosi della Selva Boema e scoprire degli insediamenti ormai scomparsi? Allora percorrete la ciclovia della Selva Boema (Šumava), ultimata nell’autunno del 2015. Inizia a Železná Ruda e misura 163 chilometri. Lungo la strada vedrete ad esempio i celebri canali fluviali, i tipici insediamenti montani di Modrava e di Kvilda e il bacino artificiale di Lipno, che è molto popolare perché privo di barriere architettoniche.

Nei luoghi dove prima passavano i treni adesso potete andare in bicicletta

La novità del 2015 è la pista ciclabile lunga 13 chilometri che collega la cittadina rinascimentale di Slavonice, in Boemia meridionale, conDobersberg, in Austria. Attraversa un bel paesaggio di boschi e di ruscelli correndo sul terrapieno dove ancora settant’anni fa passavano i treni. Non ci sono salite ripide, perciò è ideale per le famiglie con bambini e per i pattinatori in-line. Inoltre il percorso si andrà progressivamente arricchendo di altri tratti, il risultato dovrebbe essere un percorso circolare di 90 chilometri, il Thayarunde, che collega Slavonice, Waidhofen, Raabs and der Thaya e Písečné.

Suggerimenti per i migliori single track e bike park

Chi ama andare in mountain bike su percorsi fuoristrada dovrebbe provare alcuni dei single track, stretti percorsi ciclistici a vari livelli di difficoltà, delicatamente inseriti nel paesaggio delle montagne ceche e morave. Il loro numero è in continuo aumento e ogni anno ne nascono di nuovi, soprattutto nei dintorni delle funivie nelle stazioni sciistiche. Offrono servizi di qualità che iniziano dal noleggio, dalle riparazioni e dal lavaggio e arrivano fino ai ristoranti, ai punti di ristoro e agli alloggi, comprendendo docce, spogliatoi e negozi di articoli per ciclisti.

I più vecchi sono i single track pod Smrkem sui monti Jizerské, che sono stati progettati dal designer gallese Dafydd Davis, numero uno assoluto nel suo campo. Il punto di partenza si trova a Nové Městě pod Smrkem sulla spiaggia della piscina all’aperto. Vi divertiranno anche i sentieri Rychlebské, che iniziano e finiscono nella località di Černá Voda presso Jeseník. Alla tradizione delle gare di MTB a Nové Město na Moravě si è riallacciata la Cyklo Arena Vysočina con percorsi a vari livelli di difficoltà, scoprirete poi bike park anche sui Monti dei Giganti a Svatý Petr, a Rokytnice nad Jizerou e a Mladé Buky. Nella Selva Boema potete utilizzare i percorsi che si trovano aŠpičák oppure a Lipno, single track sono nati anche sui monti Jeseníky nel complesso di Kouty nad Desnou e a Dolní Morava. Sui monti Beschidi, a Velké Karlovice sul versante meridionale della valle Pluskovec  scoprirete poi il Singletrail Bike Park Kyčerka, il bike park più vecchio della Moravia orientale.

Da www.czechtourism.com/it/n/ebook-bike-italia

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Timbro di sicurezza globale per riconoscere i protocolli di viaggi sicuri #safetravels spiegano chi sono

Il WTTC insieme ai nostri membri, governi, esperti di salute e altre associazioni di settore stanno lavorando insieme per ottenere protocolli di recupero efficaci sviluppando piani d’azione significativi che ottimizzano gli sforzi di recupero a livello di settore.

Parte dei nostri protocolli include la fornitura ai settori pubblico e privato di approfondimenti e toolkit per l’interazione e l’implementazione per garantire che le persone siano e si sentano al sicuro, tuttavia WTTC, i nostri membri e il settore non possono garantire la sicurezza al 100%. È fondamentale avere regole comuni. In definitiva, immaginiamo un futuro di viaggio che sia sicuro, protetto, senza interruzioni e fornisca un’esperienza autentica e significativa al viaggiatore durante il viaggio; uno che sostiene il sostentamento di milioni di persone e contribuisce alla crescita economica sostenibile.

I protocolli allineano il settore privato dietro standard comuni per garantire la sicurezza della sua forza lavoro e dei viaggiatori mentre il settore passa a una nuova normalità.

Il timbro SafeTravels è stato creato per consentire ai viaggiatori di riconoscere destinazioni e attività commerciali in tutto il mondo che hanno adottato i protocolli standardizzati globali di igiene e salute SafeTravels.

Si prega di notare che mentre i protocolli tengono conto delle attuali linee guida dell’OMS e del CDC, sono documenti viventi che aggiorneremo non appena saranno disponibili nuove informazioni su COVID-19.

Interessato a richiedere il timbro? Clicca qui.

Quali destinazioni hanno il timbro?

The Great American West; South Dakota

9 Apr 2021 In: Stati Uniti

Il South Dakota per famiglie con bambini

Il  South Dakota è uno stato del Great American West noto per le sue infinite praterie, i dolci prati e i cieli azzurri. Una delle più grandi attrazioni dello stato è la Foresta Nazionale delle Black Hills, che ospita il Memoriale Monte Rushmore ed il Memoriale a Cavallo Pazzo. Le Black Hills offrono parchi statali quali il Custer State Park ad esempio,, laghi d’acqua dolce, innumerevoli campeggi, passeggiate, sentieri e possibilità di arrampicate. Storia e scienza si fondono in questo stato per rivelare fossili e ossa dell’era preistorica e dell’era glaciale, nonché artefatti della storia dei nativi americani. Ci si può approcciare alla storia dei primi tempi pionieristici e alle tribù delle Grandi Pianure settentrionali. Un viaggio con la famiglia in South Dakota offre numerose attrattive anche per i bambini.

La ferrovia Black Hills Central Railroad 

1880 TRAIN – Situata nel cuore delle Black Hills, la ferrovia Black Hills Central Railroad gestisce un unico treno chiamato “1880 Train”, una strada ferrata storica, creata durante il boom minerario del 1890. Le corse in treno partono sia da Hill City che da Keystone, piccole località minerarie nelle Black Hills. Il breve viaggio di due ore andata e ritorno, riserva lo splendido scenario naturale delle colline passando attraverso miniere abbandonate, avvistando cervi, lepri, tacchini selvatici su Tin Mill Hill e nell’Oblivion, tra lo sferragliare, e il lamentoso fischio di un treno d’epoca originale con la sua locomotiva a vapore.

Le colline centrali delle Black Hills abbondano di foreste, prati e canyon con boschi. La maggior parte dei binari segue il torrente  Battle Creek, sede dei cercatori d’oro a fine ‘800 ed inizi ‘900. Il treno attraversa il patrimonio forestale e consente di scorgere i resti di vecchie miniere e le operazioni minerarie. Alcuni di questi giacimenti minerari sono stati trasformati in terreni residenziali, e alcune case sono visibili dal treno. County Road 323 insieme ad alcuni accessi privati, attraversa più volte i binari del treno, dando ai passeggeri la possibilità di godere del suono di un fischio a vapore. Intanto ci si può deliziare con cibo, popcorn e dolciumi serviti a bordo.

Corse speciali offrono intrattenimento dal vivo per tutta la famiglia: si rimane coinvolti in un vero e proprio spettacolo ferroviario con l'”Old West Shootout” poichè una coppia di fuorilegge si imbarca sul treno 1880 per nascondere un tesoro e poi si accapiglia con alcuni cowboy e uno sceriffo. A bordo c’é anche la mascotte Chug, un bisonte ingegnerie ferroviario che racconta ai bambini storie divertenti di treni. Il viaggio di 10 miglia all’ora narrato lungo il percorso, dà il tempo ad ogni bambino di risolvere un grande dilemma appena si arriva a Keystone: se acquistare un caramello o un gelato!

1880 Town

Se si visita invece la 1880 Town – non lontana da Murdo sullaInterstate 90 all’uscita 170 -, bisogna calarsi nella parte vestendosi appropriatamente. I costumi sono in affitto al Longhorn Saloon, dove si può sorseggiare sarsaparilla e ascoltare il pianoforte. Quando una troupe cinematografica venne qui a girare un film del 1880, costruì una intera Main Street, set del film. Dopo aver concluso le riprese, gli edifici sono stati lasciati a Clarence Hullinger, e lui e suo figlio Richard ne hanno aggiunto altri da allora. Il vecchio hotel  The Dakota Hotel – ad esempio – è arrivato dalla vicina Draper e le sue scale mantengono i graffi lasciati dagli speroni dei cowboy. 

Si guarda la sparatoria sulla strada principale o si suona la campana della scuola composta da una sola stanza che funge anche da chiesa: St. Stephan’s Church viene da Dixon e risale al 1915. Il deposito C&N, l’Express Agency e il Telegraph Office furono trasferiti da Gettysburg, SD. È pieno di attrezzature ferroviarie fino ad un pezzo di legno con “Tex K.T.” scolpito dal re vagabondo nel 1927. Il Museo Prairie Vanishing  è stato costruito per ospitare le collezioni più preziose, molte del periodo del General Custer. Gli oggetti esposti sono un paio di stivali e una vecchia bisaccia dell’esercito dal campo di battaglia di Custer che sono stati trovati in un campeggio indiano, caschi da parata indossati dagli U.S. Cavalry Indian Scouts con l’insegna della freccia incrociata, bambole indiane, punte di freccia, un vestimento completo da cowboy autentico, fotografie e interni selezionati di belle case del South Dakota. 

La collezione comprende anche articoli di Buffalo Bill e un omaggio al defunto Casey Tibbs, 9 volte campione del mondo Rodeo Cowboy. Proprio in questa cittadina western si trovano reperti del set cinematografico di Balla coi Lupi: una casa e una tenda e i carri merci di Timmons. “Buck” (Cisco), uno dei cavalli cavalcati nel film, visse nella 1880 Town fino alla sua scomparsa nel 2008 all’età di 33 anni. C’è un memoriale per lui nel suo luogo di sepoltura. Infine c’é anche il Santa Fe Train che originariamente corse da Chicago alla California prima di venire a riposare alla 1880 Town nel 1982. Sulla carrozza originale si può sperimentare ciò che i passeggeri devono avere mangiato viaggiando con la ferrovia; ogni giorno si serve la prima colazione e il pranzo, così come torte alla crema fatte in casa e altri dessert.

La città fantasma del South Dakota

Rimanendo in clima ed epoca pioneristica, nascosta tra Custer e la grotta sotterranea di Jewel Cave, l’autoproclamata “Friendliest Little Ghost Town in Dakota Territory” – ROCHFORD – offre uno sguardo nel passato. Nel 1876 tre cercatori d’oro di Deadwood scoprirono accidentalmente una miniera d’oro che chiamarono Montezuma Gold Mine. Vi si insediarono e piano piano nacque una piccola cittadina che vantava 100 case, accampamenti,  una chiesa metodista, tre saloon, sei empori, e sviluppatasi ulteriormente nel 1879 contava anche due alberghi, un teatro, un macellaio, due ristoranti e due maniscalchi.

Ma già nel 1900 le attività estrattive diminuirono sensibilmente accompagnando la cittadina al suo lento abbandono nel corso dei successivi anni. E’ oggi una città fantasma – a conduzione familiare – nota per il suo personale entusiasta e competente. Gli ospiti possono passeggiare liberamente tra gli edifici abbandonati del centro storico o scegliere una visita guidata per conoscere meglio la storia della zona. Tra gli edifici della città fantasma ci sono un  classico emporio generale, la cappella, un piccolo fienile, un capannone, il saloon, vari avamposti mercantili, e altro ancora. Il general store svolge oggi la funzione di negozio di souvenir del luogo. L’ingresso è di soli $ 6 a persona.

Sulle tracce del bandito Jesse Sames

La bellezza delle scogliere di quarzite che sovrastano il torrente Split Rock Creek nel deserto di Garretson conservano la leggenda del fuorilegge Jesse James che – in fuga da una delle sue numerose malefatte nel 1876 – con il suo cavallo scavalcò Split Rock Creek a Devil’s Gulch. La banda di James aveva appena rapinato una banca e la legge era sulle loro tracce. James probabilmente non si prese del tempo per apprezzare il paesaggio, concentrandosi nella rincorsa per saltare la gola larga oltre 5 metri. 

Oggi si cammina su una passerella di ferro che attraversa il baratro, ricordando le  leggendarie gesta di Jesse James, diventato fuorilegge per aiutare la famiglia; una sorta di  Robin Hood per gli abitanti di queste zone! Una bella passeggiata della gola richiede circa 1 ora ed offre straordinari scenari naturali, fiori selvatici, piante, boschetti lungo il letto del torrente. Splendide formazioni di roccia a Palisades State Park e ottimi posto per campeggiare con la memoria che porta indietro nella storia dell’Old West.

L’avventura nell’Old West  continua dentro a un fortino storico ove i bambini si possono appassionare. Con il nome della tribù indiana Sisseton, Fort Sisseton Historic State Park – infatti –  fonde storia e bellezza naturale per creare un’esperienza unica all’aria aperta, nell’angolo nord-orientale del South Dakota. Situato all’interno del parco si trova lo storico Fort Wadsworth, un tempo un avamposto dell’esercito di frontiera, costruito nel 1864. Un tour a piedi dei terreni rivela caserme di pietra, quartieri degli ufficiali, una casa di guardia, e una polveriera. 

Le famiglie possono scegliere di piazzare la tenda o parcheggiare un camper in uno dei campeggi, o prenotare uno dei bungalow. Le attività includono escursioni sui sentieri, bird watching e picnic riparati. Una varietà di sport acquatici si possono effettuare sul Kettle Lake: canottaggio, kayak, nuoto e pesca. Per l’avventura dell’Old West prende vita durante il primo weekend di giugno con il Fort Sisseton Historical Festival: le famiglie sperimentano l’effetto della vita di frontiera piantando le loro tende sotto le stelle accanto a soldati in uniforme, alle donne e bambini vestiti da pionieri, condividendo le storie di Frontiera con la cavalleria e la fanteria. I bambini possono anche fare giri in carrozza, sedersi intorno a un falò e fare degli scambi con i commercianti.

I presidenti sono ovunque nelle Black Hills del South Dakota e poiché i servizi segreti sono assenti, è facile stare seduti accanto a uno dei presidenti per una foto ricordo. A Rapid City – non a caso chiamata la Città dei Presidenti! – ci si può sedere sulle ginocchia di Richard Nixon all’angolo tra la Fifth e la St. Joseph, oppure unirsi alla passeggiata con Obama che tiene per mano sua figlia Sasha, all’angolo tra la 4th Street and la 4th and St. Joseph.

Gli scultori del South Dakota hanno creato le somiglianze di bronzo di ogni presidente per il progetto della città dei presidenti a Rapid City. Si può invece davvero ingannare gli amici con una foto dal National Presidential Wax Museum di Keystone; le statue di cera di Kathryn Stuberg-Keller sono così realistiche tanto da ritrovarsi a parlare con John Kennedy Jr., mentre sgattaiola da sotto la scrivania di suo padre. Al Presidents Park a Lead – sempre nella Black Hills – invece, lo scultore David Adickes creò busti di 6 metri di ogni presidente e li sparse per le colline tra i boschi. E, naturalmente, i volti di quattro presidenti sono scolpiti nella roccia granitica del Mt.Rushmore, nei pressi di Keystone: Washington, Jefferson, Roosevelt e Lincoln. Una bella immersione nella storia presidenziale americana!

Il South Dakota è terra di cowboy e rodei ma il cantautore Jerry Jeff Walker dice che i cowboy dei rodeo stanno “rasentando la pazzia.” Chi si arrampicherebbe volontariamente su una bestia che sembra abbia mangiato dinamite e salsa Tabasco per colazione da tanto è agitata e imbizzarrita ? Si può provare la sensazione di cavalcare un cavallo selvaggio senza dover rischiare la propria vita al Casey Tibbs South Dakota Rodeo Center di Fort Pierre. Questo museo espone ricordi e reperti di Casey Tibbs, iconico cowboy nativo di Ft. Pierre South Dakota, nove volte Campione del Mondo di Rodeo e star di Hollywood: storico il suo record di vittorie di sei Campionati del Mondo Saddle-Bronc della Professional Rodeo Cowboys Association che ancora oggi rimane intatto! In esposizione anche carri dei pionieri, un enorme murale western, tre grandi statue di bronzo, filmati ed altri interessanti articoli legati alla vita del West.

La curiosità adatta ai bambini é un cavallo selvaggio virtuale, il virtual bronc: si sale in sella di fronte a tre monitor video che forniscono le immagini e i suoni di una vera arena di rodeo mentre il “cavallo” si muove.  Divertentissimo! Il Rodeo Center ha anche una stanza piena di attrezzatura da cowboy in modo da potersi vestire come il leggendario Casey Tibbs. Il museo è aperto da maggio a settembre.

Altro tipo di groppa quella del Triceratopo oppure la coda di un T-rex. Gli enormi dinosauri che si affacciano sullo skyline di  Rapid City non si preoccupano affatto: non ruggiscono, non rombano e nemmeno puzzano. Infatti, sono fatti di ferro e cemento e dipinti di verde e bianco. Sette dinosauri sorvegliano la città sulla Skyline Drive fin dagli anni ’30. Emmett Sullivan, che ha lavorato sul Monte Rushmore, li ha progettati per attirare all’epoca i turisti in direzione del nuovo memoriale nazionale.

Ingegnosa trovata, come pure il dinosauro che accoglie i visitatori alla micro-comunità di Wall poco distante dal Parco Nazionale delle Badlands. Il Dinosaur Park dispone anche di un Apatosaurus, uno Stegosaurus e altri esemplari, tutte creature specifiche che hanno vagato per le pianure del South Dakota milioni di anni fa. I bambini di tutte le età potranno anche godere di mostre di fossili di classe mondiale al Museo di Geologia nel campus della S.D. School of Mines & Technology.

Che dire poi dello splendido Mammoth Site di Hot Springs che vanta la più grande concentrazione di mammut al mondo. Scoperto nel 1974, questo sito di scavi al coperto è il risultato di una voragine che catturò diversi animali durante l’era glaciale. I fossili includono ossa di mammut, orsi dal viso corto, cammelli e lupi primordiali. I visitatori arrivano fin sul bordo dello scavo, che è attivo tutto l’anno. Tour personalizzati sono progettati per soddisfare ogni livello di conoscenza. I bambini usufruiscono di “ausili didattici” e libretti di attività che sono stati accuratamente realizzati direttamente da questo sito paleontologico. I programmi estivi, come il campo di Paleontologia Junior, sono un ottimo modo per i bambini di combinare la comprensione della storia e della scienza. Ci sono poi  repliche giganti di animali dell’era glaciale e un laboratorio di paleontologia.

Pochissime persone hanno avuto sono stati guardati da un orso nero attraverso il vetro di una vettura e tantomeno hanno mai visto  un alce o un cervo americano da vicino. Molte persone però sono riuscite a fare queste esperienze al Bear Country U.S.A. nelle Black Hills del South Dakota, popolarissima attrattiva a soli circa 20 minuti da Mt. Rushmore. Al Bear Country ci sono oltre 100 orsi neri, la più grande collezione privata del mondo ! Immerso in oltre 200 ettari di pini torreggianti e vaste distese di prati a soli 12 km. a sud di Rapid City, questo luogo offre alle famiglie una vista ravvicinata della maggior parte dei mammiferi nordamericani. 

Si tratta di  un piacevole viaggio di soli 5 km. attraverso diversi recinti (non gabbie!) ove si incontrano orsi neri, alci, cervi, puma, linci, le tipiche antilocapre, le pecore bighorn, le antilopi e i bisonti. Insomma: l’avvistamento di diversi animali é garantito dalla comodità della propria auto, ammirando gli orsi divertirsi in una piscina, arrampicarsi sugli alberi e camminare sulla strada di fronte alla macchina. Al termine della visita si va alla Babyland ove si trovano i cuccioli. Spesso si riesce a tenere in braccio un orsetto. Il negozio vende spuntini e souvenir.

Da: The Great American West

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Riu Palace Santa Maria

7 Apr 2021 In: Catene Alberghiere

Riu Palace Santa Maria: un nuovo hotel e nuovi servizi per tutti i clienti RIU sull’Ilha do Sal

Riu riprende le attività a Capo Verde con l’apertura del Riu Palace Santa Maria Con il Riu Palace Santa Maria la catena RIU crea un complesso alberghiero sull’isola di Sal insieme al Riu Funana e al Riu Cabo Verde

Dopo vari mesi di sospensione delle attività RIU riapre a Capo Verde e, più precisamente, a Ilha do Sal, inaugurando il suo nuovo hotel Riu Palace Santa Maria. Questa struttura di categoria 5 stelle è il grande progetto con cui la catena dà il via al 2021. Con la sua inaugurazione si unisce al Riu Cabo Verde e al Riu Funana per dare vita a un grande complesso alberghiero a cui non manca davvero nulla. I tre hotel, collegati fra loro, vantano un accesso diretto alla spiaggia.

L’hotel Riu Palace Santa Maria, affacciato sul mare, porta con sé un’importante novità: lo Splash Water World. Questo parco si trova nella parte interna dell’hotel, insieme a un parco giochi acquatico, al club RiuLand, riservato ai più piccoli, e a un bar pensato perché tutti gli ospiti del complesso possano fare una pausa tra le varie attività cui decideranno di dedicarsi.

L’hotel Riu Palace Santa Maria è dotato di 1.001 camere suddivise su sei edifici. Ognuna di loro offre un ambiente caldo, moderno e accogliente grazie all’armonia creata dai loro colori e dai materiali scelti per arredarle. La natura e gli elementi decorativi ispirati allo stile etnico sono i veri protagonisti del loro design, e i mobili in legno scuro,  uniti ai toni terra dei pavimenti, donano calore all’ambiente.

Lo stile etnico rende omaggio a questa splendida località ed è una caratteristica distintiva di questo hotel: tutti gli edifici in cui si trovano le camere, per esempio, dispongono di un portico di accesso sovrastato da un’enorme maschera di 12 metri d’altezza e ogni maschera è differente, per permettere ai clienti di riconoscere facilmente il proprio edificio. Tutte le torri d’accesso si possono vedere dalla passeggiata centrale che parte dalla reception e attraversa l’hotel.

Lobby Hotel

Entrando in hotel, il cliente potrà ammirare una lobby ampia e luminosa, caratterizzata da linee rette e priva di decorazioni, che presenta così uno stile sobrio, elegante e senza tempo. La lobby è anche dotata di vari lucernari che, insieme alle sue ampie vetrate, lasciano entrare moltissima luce. Il lucernario che si trova al suo centro è il simbolo stesso della lobby grazie alle sue grandi dimensioni e alla sua posizione centrale. È il punto di collegamento tra i vari spazi della lobby e la trasforma in un’area dell’hotel che di certo non passa inosservata agli occhi degli ospiti.
 
Un’altra delle particolarità di questo hotel è che la sua facciata principale è coperta da una pietra calcarea tipica dell’isola di Sal, un ulteriore omaggio alla cultura e alla natura di Capo Verde.

L’hotel è dotato di cinque ristoranti e sette bar, distribuiti tra l’edificio principale e la zona attorno allo Splash Water World. I clienti potranno approfittare al massimo di tutto ciò che sono pronti a offrire loro grazie all’esclusivo servizio All Inclusive 24 ore di RIU.

Le aree all’aperto dell’hotel sono dotate di ben otto piscine, sei delle quali affacciate sulla spiaggia, unite tra loro da un ampio solarium ricco di angoli dedicati al relax e aree pensate per le attività sportive. Le altre due si trovano nell’area condivisa con gli altri tre hotel: una appartiene allo Splash Water World e l’altra al RiuLand che, con i suoi giochi e i suoi getti d’acqua, farà la felicità dei più piccoli. L’hotel, inoltre, presenta una vasta offerta di attività sportive e di intrattenimento per il giorno e per la sera.
 
L’apertura del Riu Palace Santa Maria è stata programmata per dare un nuovo impulso a questa località che è ormai ferma da mesi per via della crisi causata dalla COVID-19. La riapertura è stata resa possibile dalla programmazione di TUI Polonia che, dal 14 marzo, opera due voli settimanali. Con questo nuovo hotel RIU può vantare sei hotel a Capo Verde: tre sull’isola di Sal e tre sull’isola di Boa Vista. 

Per maggiori informazioni: clicca qui


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