Alla scoperta della Sinagoga

5 Apr 2021 In: Israele, Uncategorized

Sinagoghe del I secolo

Un cammino alla scoperta di un aspetto storico-archeologico davvero affascinante: quello delle sinagoghe del I secolo, in un’epoca di passaggio e di nascita del cristianesimo.

L’incontro ha avuto inizio con una presentazione dei luoghi realizzata da Kalanit Goren Perry, direttore dell’Ufficio Nazionale Israeliano de Turismo.”

“Abbiamo affiancato in questo incontro il professor Fidanzio volendo fornire un punto di vista culturale e turistico, che complessivamente possa raccontare i contenuti dei luoghi, nella loro varietà e bellezza. Da Gamla a Masada, passando per Gerusalemme, sono stati presentati siti spesso inediti per il pubblico italiano che ha potuto così scoprire luoghi e reperti di grande interesse e originalità, in armonia tra storia e natura”, ha concluso Kalanit.

Dopo la presentazione della direttrice, la parola è passata a padre Juan Maria Solana, direttore del sito di Magdala, che ha sottolineato come il sito, senza dubbio, appartenga al I secolo.

“Con grande gioia assecondiamo questa iniziativa, perchè grande è la speranza che presto si possa tornare a visitare questi luoghi” ha dichiarato Padre Solana presentando uno splendido video che ha potuto illustrare, oltre che la sinagoga, anche tutto lo straordinario sito dove si trova conservata anche una copia esatta della famosa e forse ancora in parte misteriosa Pietra di Magdala che dal 2009, anno della sua scoperta, affascina gli studiosi di tutto il mondo.

Dopo Padre Solana, la parola è passata al professor Marcello Fidanzio che, da nord a sud, ha percorso Israele illustrando le sinagoghe del I secolo e le tradizoni con esse collegate.

Ecco qui di seguito i siti fondamentali illustrati nella presentazione:

GAMLA, una sinagoga imponente

Affascinante sito archeologico posto al nord del Paese, Gàmala (in ebraico: גמלא, Gamla o Gamala) fu la principale città del Golan dall’87 a.C. al 67 d.C., quando fu distrutta dai Romani nel corso della prima guerra giudaica, con un destino simile a quello della più conosciuta Masada. 

La costruzione della sinagoga  si distingue per la sua imponente architettura e rappresenta il solo edificio pubblico dell’abitato.
Imponente edificio a pianta rettangolare 25,5 x 17 m; l’aula 13,4 x 9,3 m., sotto le navate sopraelevate vi era una cinque serie di panche che correvano sui quattro lati dell’aula principale.

Tre le entrate: due entrate a sud ovest, una conduce alla navata o pedana settentrionale, una più larga immette direttamente all’aula principale. Un’altra entrata a est, introduce alla navata orientale.

La sinagoga è ubicata all’interno di uno splendido parco ideale anche per esperienze di trekkeing e di turismo a contatto con la natura.

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Sinagoga di Gamla. Crediti Italy Levitas. Israel Park Authority

MASADA

Se il sito di Masada è uno dei più conosciuti di Israele per la storia sapientemente raccontata da Giuseppe Flavio, la sinagoga costituisce un luogo davvero interessante e ancora da scoprire.

Aula rettangolare 15 x 12 m, una sola entrata al centro del muro sudorientale.
Su tutti i lati panche disposte su quattro file (una sola panca adiacente alla stanza settentrionale), muri d’intonaco semplici e privi di ornamenti.
Una piccola stanza (5,7 x 3,5) si protende nell’angolo settentrionale dell’aula. Qui sono stati rinvenuti frammenti di rotoli di Deuteronomio ed Ezechiele.

Splendido sito posto nell’area del Mar Morto, consente di vivere un’esperienza tra storia, natura e benessere.

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Masada fortezza. Foto Itamai Grinberg

MUSEO DI ISRAELE, ISCRIZIONE DI TEODOTO

Uno speciale approdondimento è stato poi dedicato all’iscrizione di Teodoto conservata oggi all’interno del Museo di Israele.

Il professor Fidanzio ha spiegato e tradotto questa preziosa iscrizione attraverso l’utilizzo di immagini concesse per l’occasione dall’Israel Antiquity Authority. Ne diamo qui di seguito traduzione del testo:

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” L’iscrizione di Teodoto è una fonte preziosa per conoscere le funzioni della sinagoga nel I secolo: innanzitutto un luogo di proclamazione e studio della Torah e uno spazio che poteva offrire diversi servizi alla comunità ” ha dichiarato il professor Fidanzio.

“Lo studio delle sinagoghe del I secolo  introduce alla materialità dell’esperienza religiosa ebraica al tempo delle origini cristiane. Ttuto questo di apre una porta sulle esperienze in cui si radicano le nostre identità” ha concluso il professor Fidanzio.

Da: Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo

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Nel cuore della Slovenia alpina

2 Apr 2021 In: Slovenia

Una terra da scoprire, fra antiche leggende e paesaggi straordinari

La Slovenia è una terra di leggende e folklore. Nelle favole per bambini, nelle feste popolari, negli antichi racconti che cambiano di città in città e di borgo in borgo, si riflette la grande ricchezza culturale che è parte integrante del particolare fascino della Slovenia. E fra i protagonisti più importanti di questo mondo a parte che sono le storie slovene, ci sono senz’altro i draghi. Basti pensare al famoso drago che un tempo tormentava Lubiana, e che dopo essersela vista con Giasone e gli Argonauti fu cacciato da San Giorgio nelle profondità sotto al Castello della città.

Tržič

Oppure al drago che terrorizzava gli abitanti delle zone intorno al monte Konjice, vicino a Celje, scatenando violente tempeste ogni volta che spiegava le ali e spiccava il volo dalla sua tana d’acqua in cima alla montagna. Ogni venerdì il parroco doveva portargli delle offerte di cibo per avere qualche speranza di tenerlo calmo… Ebbene, anche Tržič, fra le maestose Caravanche, ha la sua storia di draghi.

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Smok Wawelski. Dalla Cosmographia universalis di Sebastian Münster, 1544. Fonte: Wikipedia, immagine di pubblico dominio

Anzi, nel caso di Tržič i draghi sono protagonisti di un autentico mito fondativo. Secondo il quale, un tempo, le montagne di questa zona erano infestate di draghi che vivevano nell’oscurità della terra. Uno di questi crebbe a dismisura, tanto che un giorno, muovendosi, provocò una frana catastrofica che travolse l’antica cittadina alta sulla montagna, non lontana dall’attuale passo di Loibl. Gli abitanti fuggirono dalla micidiale slavina e, secondo la leggenda, si fermarono solo quando rimasero senza fiato. Lì fondarono la nuova cittadina, destinata a diventare l’odierna Tržič.

Visitare Tržič significa scoprire un luogo circondato da foreste e magnifici sentieri di montagna, difficili da percorrere senza pensare alle antiche storie. Lontana dalle rotte più battute della Slovenia, questa cittadina è immersa in un’atmosfera davvero unica, e camminando fra i suoi paesaggi incantati e la sua natura incontaminata è impossibile non ritrovarsi a pensare a quelle antiche leggende e alle innumerevoli creature che nel folklore sloveno popolano i boschi, le radure, i ruscelli e le montagne.

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foto di Petra Hladnik

Sono davvero tanti i luoghi che meritano di essere visitati a Tržič, meta perfetta per i viaggiatori che amano stare a contatto con la natura e trascorrere le giornate facendo lunghissime passeggiate o pedalate nel verde. Ma fra quelli davvero imperdibili, anche per chi viaggia in famiglia, c’è senz’altro la gola di Dovžan, che da un quarto di secolo gode dello status di monumento naturale protetto. Si trova a poco più di 3 chilometri a nordest di Tržič, ed è stata scavata dal fiume Bistrica nel corso di migliaia di anni.

Qui si trova un sito geologico che risale all’era paleozoica, e i bambini ne rimarranno incantati. Gli abitanti di Tržič scherzano spesso sul fatto che gli abitanti di quella che oggi è la gola erano gli antenati dei draghi, e avevano abitudini piuttosto diverse. Secondo gli studi scientifici realizzati qui, infatti, 300 milioni di anni fa questa zona era un mare tropicale, ricchissimo di vita acquatica: qui i dinosauri non camminavano, nuotavano. E ancora oggi fra le pareti della gola di Dovžan si trovano fossili antichissimi, alcuni dei quali unici al mondo.

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foto di Jošt Gantar

Gola di Dovžan

Quella alla gola di Dovžan è una gita imprescindibile quando si visita Tržič. Si tratta di un vero e proprio sentiero didattico che inizia al parcheggio del paesino di Čadovlje pri Tržiču, e che illustra le ricchezze geologiche e naturali del posto, tra fossili e specie di piante autoctone. In realtà però, ovunque intorno a Tržič abbondano le possibilità di fare magnifiche escursioni e sport all’aperto, dall’arrampicata alla mountain bike, dal parapendio allo sci alpinismo, dal deltaplano allo snowboard.

Tutto dipende dalle preferenze di chi viaggia e dalla stagione in cui lo fa. Per il resto, Tržič e i suoi abitanti sono sempre pronti a offrire una calda accoglienza, tantissimo da fare, e mille storie da ascoltare. Benvenuti in uno dei tesori più preziosi della Slovenia alpina!

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foto di Jošt Gantar

Da: I Feel Slovenia

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Le innumerevoli tonalità di blu e azzurro dell’oceano e le luminose sfumature di verde della vegetazione lussureggiante non sono gli unici colori di cui si tinge Mauritius. Le foreste e i giardini tropicali sono punteggiati di fiori freschi e variopinti, che arricchiscono la vivace tavolozza cangiante dell’isola e ne inebriano l’aria con delicati profumi.
Dalle fioriture delle piante acquatiche al cosiddetto “albero in fiamme”: non manca nessun colore a Mauritius!

Victoria amazonica – ninfea delle Mauritius

Uno dei luoghi più fotografati di Mauritius è certamente il laghetto con le
ninfee presso il Giardino Botanico di Pamplemousses.
Noto anche come il Giardino Botanico Sir Seewoosagur
Ramgoolam, questo splendido parco creato oltre 300
anni fa è il giardino più antico dell’emisfero australe e
vanta una grande varietà di piante autoctone.

Nelumbo nucifera / nelumbo lutea – fiore di loto

Sempre presso il Giardino di Pamplemousses, ma non
solo, i fiori di loto con le loro tonalità bianche e rosa si
alternano al verde intenso delle foglie delle piante su
cui sbocciano. Questo fiore viene considerato sacro da

Buddhisti e Induisti: la sua presenza sull’isola è un
riflesso delle tante culture che caratterizzano la
molteplicità di Mauritius.

Trochetia Boutoniana – Boucle d’Oreille

È stato dichiarato Fiore Nazionale nel 1992. Questo fiore
prende il nome dal famoso botanico francese Louis
Bouton, è endemico di Mauritius e si trova in una sola
località (Le Morne) allo stato selvatico. È un magnifico
arbusto che raggiunge circa 2-3 metri di altezza, con
fiori rosso-arancio. Fiorisce comunemente da giugno a ottobre.

Anthurium – anturio

Pur non essendo nativo
dell’isola, questo fiore di colore rosso e a forma di
cuore è adatto ai climi tropicali. È molto diffuso a
Mauritius e si trova frequentemente nelle
composizioni floreali decorative che danno il
benvenuto agli ospiti di hotel e resort. Non
casualmente, nel linguaggio dei fiori, la forma a cuore
aperto dell’anthurium simboleggia l’ospitalità
ricevuta: significa semplicemente benvenuto!

Flamboyant – l’albero in fiamme delle Mauritius

Questo splendido
fiore di colore rosso-arancio spicca vistosamente tra
le foglie sulle cime delle piante omonime, che fanno
parte della famiglia delle Leguminose e possono
superare anche i 10 metri di altezza. Nel periodo di
fioritura (da novembre a gennaio) le strade
fiancheggiate da questo arbusto assomigliano ad un
tunnel cangiante. Attraversarlo equivale ad
immergersi nella tela di un pittore impressionista.

Da: Mauritius Tourism Promotion Authority (MTPA)
c/o AVIAREPS

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Esplorare Malta e Gozo a cavallo

29 Mar 2021 In: Malta

Un’esperienza a cavallo può tingersi d’avventura e arricchire di suggestione il viaggio. Malta vista da un’altra prospettiva, l’emozione di respirare in libertà i suoi paesaggi, la relazione meravigliosa che si crea tra cavallo e cavaliere.

Esistono vari modi per scoprire un luogo magico come l’arcipelago maltese. Tanti i suoi volti, tante le opportunità e le esperienze per impreziosire il soggiorno dei tuoi clienti.

Esplorare significa conoscere, e allora perché non sperimentare nuove strade? Una delle novità è per esempio, la possibilità di visitare Malta e Gozo a cavallo. Si tratta di una proposta in linea con le ultime tendenze legate al benessere e alla sostenibilità e in grado di  aggiungere un tocco in più d’avventura alla vacanza.

Allontanandosi dai centri urbani, sono tanti i sentieri panoramici e poco frequentati su cui avventurarsi a dorso di cavallo. Ci sono diverse scuole di equitazione a Malta, ma alcune scuderie possono vantare una posizione più avvantaggiata che permette facilmente di partire alla volta di passeggiate panoramiche.

È questo di certo il caso del maneggio che si trova a Golden Bay nel nord di Malta, vicino a sentieri che si snodano lungo il mare, passeggiando sulla collina sovrastante la baia.

Questo itinerario è particolarmente raccomandato al tramonto, quando l’orizzonte sull’acqua si infiamma al calare del sole.

Ma naturalmente anche l’entroterra maltese offre splendidi scorci che attraversano la quiete della campagna, dove il frinire dei grilli e gli altri suoni della natura vi accompagneranno durante l’attraversata di rigogliosi campi coltivati su e giù per le dolci colline maltesi.

E se Malta ha già così tanto da offrire per voi moderni centauri, immaginate il piacere di cavalcare a Gozo? La sorella più piccola di Malta, nota per il suo animo agreste e per i suoi ritmi quieti e più in contatto con la natura, è considerata la regina delle attività outdoor e quindi molto apprezzata anche da chi ama passeggiare a cavallo.

A Gozo è possibile cavalcare ammirando Ramla Bay dall’alto o attraversare luoghi disseminati di resti archeologici, ma anche percorrere gli straordinari paesaggi lunari delle saline e raggiungere l’acqua avvicinandosi al mare attraverso le piccole insenature poco affollate, sempre con gli occhi aperti alla scoperta della cultura locale e degli amichevoli abitanti dell’isola che sicuramente sapranno raccontarvi curiosi aneddoti sulla vita tipica dei villaggi.

Da: Malta Tourism Authority

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Le attrazioni di Loei

26 Mar 2021 In: Thailandia

Le attrazioni di Loei popolari durante i mesi più freddi

Olivier Bergeron

Parchi Nazionali di Loei

Loei gode tutto l’anno di un clima decisamente più fresco di gran parte della Thailandia. Ma sono i mesi più freddi (da novembre a febbraio) che vedono la presenza della maggior parte dei visitatori, offrendo una piacevole tregua dal caldo tropicale.

Parco Nazionale Phu Kradueng

Immerso nella provincia nord-orientale di Loei, il Parco Nazionale di Phu Kradueng è di norma chiuso ai visitatori nella stagione delle piogge da giugno a settembre. Tuttavia quest’anno non è stato riaperto fino ad ottobre per consentire un migliore recupero ecologico. Un altro motivo è stato lo sforzo a livello nazionale per contenere la diffusione di COVID-19.

Il secondo più antico dei 147 parchi nazionali della Thailandia il Parco Nazionale di Phu Kradueng è tra le principali attrazioni di Loei ed è noto per i suoi sentieri, numerose cascate e diversi punti panoramici. È diventato quasi un rito percorrere i sentieri della pineta fino all’ampio altopiano del parco. Sono presenti strutture per campeggio e bungalow e si consiglia di iniziare l’escursione in salita la mattina presto e rimanere al centro visitatori per la notte.

Situato a 80 km a sud della città di Loei, il Parco Nazionale di Phu Kradueng offre molte opportunità per escursioni a piedi, in bicicletta, campeggio e altre attività orientate alla natura.

Parco Nazionale Phu Ruea

Circa 50 km a ovest del capoluogo provinciale si trova invece il Parco Nazionale di Phu Ruea ove si trovano ancora più cascate, campeggi e cime montuose. La più alta di queste è la montagna Phu Ruea (1.365 metri s.l.m.) con viste sul Laos e sui fiumi Mekong e Hueang. Vicino al parco è dislocato il vigneto Chateau de Loei che si estende su circa 100 ettari ed è aperto ai visitatori. Il vino prodotto dal vigneto ha vinto premi nel 2004, 2005 e 2015.

Parco Nazionale Suan Sawan

E ancora. Dieci Km a ovest dal Parco Nazionale di Phu Ruea, si trova il Parco Nazionale di Suan Sawan, dove ci sono sentieri e grotte da visitare. Nelle immediate vicinanze troverete un’altra delle famose attrazioni di Loei, il monte Phu Ho.

Secondo l’attuale normativa, prima di visitare qualsiasi parco nazionale, i viaggiatori sono tenuti a registrarsi tramite l’app mobile QueQ. Ulteriori informazioni in merito sono disponibili sulla pagina Facebook del Parco Nazionale di Phu Kradueng (https://www.facebook.com/PhuKradueng.RUN/)

Chiang Khan

Quando è il momento per un tocco di cultura, l’affascinante città di Chiang Khan sulle rive del fiume Mekong a poco meno di 50 km dalla città di Loei è sicuramente il posto dove andare.

Chiang Khan ha mantenuto la sua identità tradizionale nonostante l’accresciuta popolarità tra i visitatori e vanta una deliziosa walking street con negozi, ristoranti e guesthouse che occupano le tradizionali botteghe di legno. Una passeggiata lungo la passerella in riva al fiume promette alcune meravigliose opportunità fotografiche, soprattutto al tramonto.

Dan Sai

La città di Dan Sai dista circa 90 km da Loei e ogni anno ospita il famoso festival dei fantasmi Phi Ta Khon che attira visitatori da tutta la Thailandia e dall’estero. La festa di solito si svolge in giugno o luglio, per tre giorni, con la data scelta dal ciclo lunare.

Loei, nel dicembre 2020, è diventata la nuova destinazione nella rete di rotte nazionali di Thai Smile Airways, con la compagnia aerea che ha lanciato un volo giornaliero che collega la provincia con l’aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok.

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Da: Ente Nazionale per il Turismo Thailandese

Bit Milano, la Borsa internazionale del Turismo, si terrà per la prima volta in forma digitale, rinnovando l’appuntamento dedicato al mondo del viaggio a 360 gradi con modalità completamente inedite.

La decisione è stata presa dopo aver ascoltato il mercato e nasce da un’attenta valutazione di tutte le possibili soluzioni, strettamente legate alla situazione che stiamo vivendo.

Si tratta di un’edizione fortemente innovativa, ricca di opportunità che nascono dalla possibilità di incontri di business tra gli operatori, grazie alla nuova funzionalità di Expoplaza, che fa parte della nuova piattaforma messa a punto da Fiera Milano.

Bit Milano in forma digitale

Bit Milano in forma digitale si terrà dal 9 all’11 maggio. A seguire, la manifestazione prolungherà la sua edizione con altri tre giorni intensi dedicati ai consumatori e alla promozione dell’offerta turistica a 360°. La versione digitale di Bit 2021 raddoppierà così la sua durata con una estensione successiva delle proposte messe a punto dagli espositori sulla piattaforma.

Gli operatori presenti in piattaforma avranno lapossibilità di entrare in contatto con potenziali buyer e poter accedere così al ricco calendario di appuntamenti formativi e informativi, che da sempre contraddistinguono Bit Milano e che affronteranno temi di grande attualità e utilità per il rilancio dell’intero sistema turistico.

Questo ricco palinsesto di incontri, diretto ai professionisti del settore, costituirà il cuore della programmazione di webinar che si terranno sotto la direzione editoriale di Carlo Antonelli.

Bit 2021 sarà fortemente orientata a promuovere tutte le proposte che il settore ha elaborato e messo in pista per le mete lontane, ma con un focus sul turismo nel nostro Paese, che ancora per qualche tempo giocherà un ruolo fondamentale nelle scelte dei consumatori.

Così, anche quest’anno, il mondo di Bit Milano potrà continuare a incontrarsi attraversando i confini, per ammirare il bello di un’offerta espositiva senza limiti, Una vera e propria passerella digitale, ricca di immagini, video, suggestioni e informazioni interessanti e coinvolgenti.

Da: ufficio stampa BIT

RIBADITE LE PRIORITÀ PER AGENZIE DI VIAGGIO E TOUR OPERATOR CHE NON TROVANO RISPOSTE NEL DECRETO SOSTEGNI CONDIVISA LA NECESSITÀ DI CONSENTIRE A BREVE LA RIAPERTURA DI ALCUNI CORRIDOI TURISTICI

AIDiT Federturismo Confindustria, ASSOVIAGGI Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, FIAVET e FTO-Federazione Turismo Organizzato Confcommercio hanno incontrato nuovamente il Ministro del turismo Massimo Garavaglia a seguito dell’uscita del Decreto Sostegni.


Le Associazioni del Turismo Organizzato hanno espresso la propria insoddisfazione per l’inadeguatezza
delle misure previste dal nuovo decreto Sostegni. Si è richiesto al Ministro Garavaglia un intervento urgente
al fine di garantire doverosi e proporzionali sostegni alle imprese che hanno subito più di tutte sia le
conseguenze della pandemia sia gli effetti collaterali delle chiusure e delle restrizioni adottate.
Il Ministro ha fornito adeguate rassicurazioni sulla celerità delle attività necessarie per terminare i pagamenti
dei contributi approvati e assegnati dal decreto MiBACT, tra cui lo sblocco delle risorse da parte del MEF, la
notifica alla Commissione europea per adeguare la soglia del temporary framework a 1,8 milioni di euro e
l’autorizzazione per i contributi ex art. 107 2.b).
Inoltre, Garavaglia ha confermato che si sta lavorando su un nuovo decreto ministeriale per utilizzare i
residui 230 milioni di euro, non ancora assegnati, al fine di dare una prima e tempestiva risposta al tema
della copertura delle perdite subite da agosto 2020 in poi, con criteri più equi, che tengano conto
delle imprese turistiche escluse dai ristori, tra cui quelle di nuova apertura, e del mix di fatturato
intermediazione/organizzazione.
Visto il perdurare della crisi, è stato altresì posto il tema dei contributi per le ingenti perdite che le imprese
stanno registrando anche nel 2021 ed è stato affrontato il problema della prossima scadenza dei
voucher, in merito al quale il Ministro ha detto di voler individuare una soluzione.
Si è ribadita l’esigenza di favorire ed agevolare la ripartenza dei viaggi in sicurezza. A seguito della recente
positiva risposta del Ministero dell’Interno che autorizza – anche in presenza di eventuali restrizioni sul territorio nazionale – gli spostamenti verso il luogo di partenza (porto, aeroporto etc.) per raggiungere i Paesi esteri aperti e fruibili per turismo (contenuti nell’Elenco C dell’allegato 20 del DPCM 2 marzo 2021), per il comparto diventa ora prioritario ampliare anche la lista dei Paesi consentiti individuando ulteriori mete turistiche extra Schengen (contenuti nell’Elenco D). Su questo ultimo punto Garavaglia si è impegnato a coinvolgere sin da subito gli altri Ministri competenti.
Le Associazioni, che si stanno quotidianamente confrontando con lo staff del Ministro, hanno evidenziato infine la necessità di proseguire con un lavoro congiunto che porti all’adozione di provvedimenti non
“trasversali” e generici, ma mirati e dedicati al settore

Da: comunicato stampa congiunto

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Esploriamo il Vietnam; Phu Quoc

24 Mar 2021 In: Vietnam

Phu Quoc è un’isola a forma di triangolo nel sud del Vietnam, sede di suggestive spiagge di sabbia bianca e deliziosi frutti di mare freschi. I vietnamiti conoscono Phu Quoc principalmente per la sua salsa di pesce di alta qualità e per i peperoni neri aromatici.

L’atmosfera del villaggio di pescatori si ritrova ancora in molte zone dell’isola, dove le barche dipinte a colori vivaci ondeggiano nell’acqua su uno sfondo di alte palme da cocco. Negli ultimi anni, tuttavia, Phu Quoc ha attirato l’attenzione dei viaggiatori in cerca di sole che non ne hanno mai abbastanza delle sue acque calde e dei paesaggi costieri. Ecco alcuni dei migliori motivi per visitare.

Spiagge da grandi a piccole

migliori spiagge di phu quoc

Phu Quoc è davvero una grande isola (la più grande del Vietnam in realtà) più 21 isolotti più piccoli. Assicurati di noleggiare una barca o di partecipare a un tour per fare snorkeling al largo dell’arcipelago di An Thoi nel sud, dove ti aspettano spiagge scintillanti e barriere coralline sottomarine. Sull’isola principale ci sono innumerevoli spiagge tra cui scegliere, a seconda delle preferenze.

Bai Sao è una distesa di sabbia preferita con aree pubbliche e private, servite da ristoranti locali che servono noci di cocco fredde e pesce alla griglia. Se preferisci la pace e la tranquillità, dirigiti a Vung Bau sulla costa occidentale, dove puoi avere un posto tutto per te. Ong Lang è una lunga spiaggia incontaminata perfetta per le famiglie, la spiaggia di Ganh Dau è un luogo segreto nel nord dell’isola e Bien Ba Keo è la migliore per osservare il tramonto. Fai la tua scelta.

Banchetti di pesce

ristoranti di phu quoc

Le ricche acque che circondano Phu Quoc sono un’importante fonte di sostentamento per le famiglie di pescatori dell’isola. Molti pescatori catturano le acciughe che vengono trasformate con cura nella famosa salsa di pesce dell’isola.

pranzo a phu quoc

I visitatori beneficiano anche dell’abbondanza del mare quando soggiornano a Phu Quoc. Approfitta durante il tuo viaggio con il pranzo in un ristorante galleggiante sull’acqua e visita il vivace mercato notturno per una cena indimenticabile a base di pesce alla brace . 

Funivia Sun World

cosa fare a phu quoc

Hon Thom o Pineapple Island è collegata alla terraferma da una funivia di otto chilometri, una delle più lunghe al mondo. Non lasciare Phu Quoc senza fare questo giro spettacolare, che dura circa 15 minuti solo andata. La funivia del mondo del soleha grandi finestre in modo da poter ammirare le barche da pesca, le isole boscose e il vasto mare turchese molto al di sotto. Sull’isola, prendi una navetta gratuita per la spiaggia di Hon Thom per un tuffo nell’oceano.

funivia sunworld vietnam

SUGGERIMENTO: un bus navetta gratuito porta alla funivia dagli hotel intorno alla città di Duong Dong. Il tuo hotel può aiutarti a trovare gli orari ei punti di prelievo.

Parchi per famiglie

phu quoc guide

Se vieni a Phu Quoc con la tua famiglia, sarai felice di sapere che l’isola è perfettamente attrezzata con attività per tutte le età. Ti consigliamo di trascorrere un pomeriggio al parco acquatico e al parco divertimenti di VinWonders Phu Quoc.

vinpearl phu quoc

Un biglietto ti dà accesso all’intero parco, comprese giostre illimitate, un cinema 5D, giochi al coperto e spettacoli di fontane d’acqua. Vinpearl gestisce anche un parco safari e un campo da golf a breve distanza.

Visite approfondite dell’isola 

cose da fare a phu quoc

Phu Quoc è tradizionalmente nota per la sua salsa di pesce e i prodotti al pepe nero, ma sull’isola c’è molto di più di quanto non sembri. Un grande parco nazionale copre parte dell’isola e puoi fare kayak sul fiume Cua Can o fare passeggiate nella natura nella foresta per vedere alberi secolari.

phu quoc all'interno della guida

Diverse fattorie sull’isola, come Phu Quoc Campagna e Phu Quoc Bee Farm accolgono i visitatori con visite guidate e degustazioni di divertimento. Combina le attrazioni in un tour in moto o in jeep per vedere i luoghi nascosti dell’isola e vai al tuo ritmo. 

Resort a cinque stelle

migliori resort phu quoc

Se sei il tipo a cui piace un tocco di lusso durante le tue vacanze, Phu Quoc ti darà ampie opportunità di indulgere. Resort pluripremiati hanno rivendicato splendidi angoli dell’isola, e c’è una favolosa varietà di opzioni tra cui scegliere, dal JW Marriott Phu Quoc a tema universitario, ai bungalow che abbracciano la natura del Nam Nghi Resort , alle ville ispirate al benessere del Fusion Maia .

benessere phu quoc

SUGGERIMENTO: la Chanterelle Spa a tema Alice nel Paese delle Meraviglie al JW Marriott ha vinto la World’s Leading New Spa ai World Luxury Awards nel 2017. Prenota un trattamento per vedere di cosa si tratta. 

Destinazione bar sulla spiaggia

cosa fare a phu quoc

Non c’è nessun posto a Phu Quoc come il Sailing Club. Un luogo di lusso situato sull’incontaminata Long Beach, il Sailing Club Phu Quocè orgoglioso del suo menu allettante tanto quanto della sua formazione musicale e delle bevande perfettamente versate. Vieni per i brunch salutari, resta per qualche vasca nella piscina a sfioro e soffermati ancora un po ‘per assistere allo spettacolo di danza del fuoco alle 19:30. 

rock island phu quoc

Un altro punto di riferimento per gli appassionati di bar, Rock Island Clubsi trova su una piccola isola a soli due minuti di barca dalla terraferma. Acquista un biglietto al resort di Nam Nghi per una serata di pura felicità. Scegli tra un posto a sedere sui massi, sacchi di fagioli sul ponte di legno o divani in rattan: tutto pronto per una visione privilegiata dei brillanti tramonti tropicali di Phu Quoc. 

Da: Vietnam Travel

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Nel cuore della Slovenia alpina

24 Mar 2021 In: Slovenia

Una terra da scoprire, fra antiche leggende e paesaggi straordinari

La Slovenia è una terra di leggende e folklore. Nelle favole per bambini, nelle feste popolari, negli antichi racconti che cambiano di città in città e di borgo in borgo, si riflette la grande ricchezza culturale che è parte integrante del particolare fascino della Slovenia. E fra i protagonisti più importanti di questo mondo a parte che sono le storie slovene, ci sono senz’altro i draghi. Basti pensare al famoso drago che un tempo tormentava Lubiana, e che dopo essersela vista con Giasone e gli Argonauti fu cacciato da San Giorgio nelle profondità sotto al Castello della città.

Tržič

Oppure al drago che terrorizzava gli abitanti delle zone intorno al monte Konjice, vicino a Celje, scatenando violente tempeste ogni volta che spiegava le ali e spiccava il volo dalla sua tana d’acqua in cima alla montagna. Ogni venerdì il parroco doveva portargli delle offerte di cibo per avere qualche speranza di tenerlo calmo… Ebbene, anche Tržič, fra le maestose Caravanche, ha la sua storia di draghi.

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Smok Wawelski. Dalla Cosmographia universalis di Sebastian Münster, 1544. Fonte: Wikipedia, immagine di pubblico dominio

Anzi, nel caso di Tržič i draghi sono protagonisti di un autentico mito fondativo. Secondo il quale, un tempo, le montagne di questa zona erano infestate di draghi che vivevano nell’oscurità della terra. Uno di questi crebbe a dismisura, tanto che un giorno, muovendosi, provocò una frana catastrofica che travolse l’antica cittadina alta sulla montagna, non lontana dall’attuale passo di Loibl. Gli abitanti fuggirono dalla micidiale slavina e, secondo la leggenda, si fermarono solo quando rimasero senza fiato. Lì fondarono la nuova cittadina, destinata a diventare l’odierna Tržič.

Visitare Tržič significa scoprire un luogo circondato da foreste e magnifici sentieri di montagna, difficili da percorrere senza pensare alle antiche storie. Lontana dalle rotte più battute della Slovenia, questa cittadina è immersa in un’atmosfera davvero unica, e camminando fra i suoi paesaggi incantati e la sua natura incontaminata è impossibile non ritrovarsi a pensare a quelle antiche leggende e alle innumerevoli creature che nel folklore sloveno popolano i boschi, le radure, i ruscelli e le montagne.

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foto di Petra Hladnik

Sono davvero tanti i luoghi che meritano di essere visitati a Tržič, meta perfetta per i viaggiatori che amano stare a contatto con la natura e trascorrere le giornate facendo lunghissime passeggiate o pedalate nel verde. Ma fra quelli davvero imperdibili, anche per chi viaggia in famiglia, c’è senz’altro la gola di Dovžan, che da un quarto di secolo gode dello status di monumento naturale protetto. Si trova a poco più di 3 chilometri a nordest di Tržič, ed è stata scavata dal fiume Bistrica nel corso di migliaia di anni.

Qui si trova un sito geologico che risale all’era paleozoica, e i bambini ne rimarranno incantati. Gli abitanti di Tržič scherzano spesso sul fatto che gli abitanti di quella che oggi è la gola erano gli antenati dei draghi, e avevano abitudini piuttosto diverse. Secondo gli studi scientifici realizzati qui, infatti, 300 milioni di anni fa questa zona era un mare tropicale, ricchissimo di vita acquatica: qui i dinosauri non camminavano, nuotavano. E ancora oggi fra le pareti della gola di Dovžan si trovano fossili antichissimi, alcuni dei quali unici al mondo.

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foto di Jošt Gantar

Gola di Dovžan

Quella alla gola di Dovžan è una gita imprescindibile quando si visita Tržič. Si tratta di un vero e proprio sentiero didattico che inizia al parcheggio del paesino di Čadovlje pri Tržiču, e che illustra le ricchezze geologiche e naturali del posto, tra fossili e specie di piante autoctone. In realtà però, ovunque intorno a Tržič abbondano le possibilità di fare magnifiche escursioni e sport all’aperto, dall’arrampicata alla mountain bike, dal parapendio allo sci alpinismo, dal deltaplano allo snowboard.

Tutto dipende dalle preferenze di chi viaggia e dalla stagione in cui lo fa. Per il resto, Tržič e i suoi abitanti sono sempre pronti a offrire una calda accoglienza, tantissimo da fare, e mille storie da ascoltare. Benvenuti in uno dei tesori più preziosi della Slovenia alpina!

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foto di Jošt Gantar

Da: I Feel Slovenia

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Giappone, news e aggiornamenti

22 Mar 2021 In: Giappone

Esplora Shizuoka e La nuova Smart City di Toyota vicino al Monte Fuji

Esplora Shizouka,

Se sei il tipo di persona che vuole andare fuori ma non vuole stancarsi troppo perche’ non andare ‘Nihondaira’ a Shizuoka?  E’  poco  affollata, non stressa e consente di  godere di  panorami mozzafiato senza camminare troppo.

Le colline della zona con un’altezza di 307 mt ospitano il santuario di Kunozan Toshogu,  lo zoo, il caffè e un facile accesso dalla stazione di Shizuoka in autobus.

Questo luogo e’  designato come uno dei punti più panoramici del Giappone da dove ammirare la vista panoramica del Monte. Fuji, Suruga-bay, Miho no Matsubara e le Alpi meridionali giapponesi. La vista è davvero una delle piu’ suggestive del Giappone!

Puoi accedere facilmente al ‘Kunozan Toshogu’, che è il più antico Santuario Toshogu in Giappone in soli 5 minuti di funivia e dalla piattaforma di osservazione chiamata ” Terrazza Nihondaira Yume “ (Dream Terrace) potrai godere appieno la vista di Shizuoka.

Dopo aver appreso la storia e il valore culturale di Nihondaira dal suo 1 ° piano, sali sul ponte di osservazione al 3 ° piano per ammirare la splendida vista del Monte Fuji e dintorni. Scendendo poi  al 2° piano troverai  un bar dove poter sostare e gustare l’autentico tè verde giapponese. Vieni a Nihondaira per perderti e rilassarti un giorno intero  nella bellezza della natura.

Tendenze Giappone

Se ti piace il Giappone e le battute televisive tipicamente britanniche, è probabile che tu abbia già visto l’ultima acrobazia di James May nel Paese del Sol Levante: “Our Man in Japan”. In uno degli episodi, James si reca nella Prefettura di Shizuoka per visitare una fabbrica di pianoforti, dove mette alla prova la pazienza dei dipendenti con i suoi tentativi di accordare il pianoforte e una buona dose di comportamento puerile.

Il produttore nel programma televisivo visita lo stabilimento Yamaha di Kakegawa, che, oltre ad essere un rinomato marchio di motociclette, è anche il più grande produttore mondiale di strumenti musicali.

Le visite alle fabbriche si svolgono solitamente nei giorni feriali, e non sono disponibili nei fine settimana e nei giorni festivi. La fabbrica si trova a pochi passi dalla stazione ferroviaria Sakuragi sulla linea Tenryu Hamanako ed è facilmente raggiungibile anche dai viaggiatori individuali. Sono ammessi gruppi fino ad un massimo di 20 persone.

Il tour mostra il processo di assemblaggio di parti di un pianoforte a coda prodotte individualmente in altre fabbriche in Giappone e mostra anche come il pianoforte viene finalmente accordato e preparato per il mercato. Se Kakegawa non è sulla tua rotta, un’esperienza simile può essere organizzata presso il centro Yamaha Innovation Road nella città di Hamamatsu. È un museo interattivo che espone la storia aziendale di Yamaha e diversi tipi di prodotti musicali, dove i visitatori possono provare a suonare gli strumenti musicali in mostra. Yamaha Innovation road è una tappa ideale a Shizuoka per famiglie con bambini piccoli e per chiunque sia curioso o appassionato di strumenti musicali e innovazione tecnologica.

La nuova Smart City di Toyota vicino al Monte Fuji

Woven City sarà costruita su un ex stabilimento Toyota e servirà da banco di prova per tecnologie che vanno dalle auto all’avanguardia alla robotica e all’intelligenza artificiale. Questa città sarà inoltre caratterizzata da tre tipi di strade: una dedicata alla guida automatizzata, che sostituirà la maggior parte delle infrastrutture di trasporto, un’altra per i pedoni e una terza per gli utenti di dispositivi di mobilità personale.

Le strade saranno rivestite con sensori per facilitare la viabilità’ dei veicoli autonomi, che potrebbero svolgere compiti come portare fuori la spazzatura e persino ricordare ai residenti gli appuntamenti  con il medico. La popolazione iniziale sarà formata da 360 inventori, anziani e famiglie con bambini piccoli, ma Toyota spera di aumentare la popolazione a oltre 2000 residenti negli anni a venire, principalmente formata da dipendenti Toyota.   

“Il progetto Woven City inizia ufficialmente oggi”, ha dichiarato il presidente della Toyota Akio Toyoda e continua :  “Agire come si è deciso non è mai un compito facile. Devo esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che hanno fornito il loro sostegno e la loro collaborazione sincera al progetto fino ad oggi. I temi incrollabili di Woven City sono “Al centro l’uomo”, ” laboratorio vivente” e ” continua evoluzione”. Insieme al supporto dei nostri partner al progetto, affronteremo la sfida di creare un futuro in cui persone con background diversi sono in grado di vivere felicemente. “

Da: Miki Corrispondence

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