Corfù come non l’avevi mai vista

12 Mar 2021 In: Grecia

Una meta ancora da esplorare

DCIM/PANORAMA/100_0425/DJI

La Grecia offre tantissime possibilità, anche in quelle isole notoriamente conosciute come mete del turismo di massa e di movida, in termini di destinazioni che rispondano alle esigenze di questo periodo, quindi località poco caotiche e non affollate.

Corfù, oltre ad essere l’isola dei giovani e della movida, custodisce pittoreschi villaggi, su baie meravigliose, molto lontani dal rumore delle località più turistiche.

Agios Georgios

Agios Georgios è fra quelle che amiamo di più. Si trova nella costa nord ovest dell’isola, sull’omonima baia che accoglie una delle spiagge più belle di Corfù: sabbia dorata e mare color smeraldo. Senza dubbio la miglior scelta per famiglie con bambini. Qui non esiste nessun grande hotel o club, ma solo piccole strutture, molto graziose, che garantiscono un soggiorno in totale tranquillità e relax. Non mancano comunque tutti i comfort necessari alla perfetta riuscita della vacanza: taverne, bar, negozi e supermercati.

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Poco più a sud, un’altra baia risulta essere un’ottima soluzione soprattutto per le famiglie, grazie all’ampia spiaggia di sabbia con fondale dolce e acque cristalline: quella di Agios Gordis, da cui è possibile ammirare bellissimi tramonti sul mare. Anche qui non manca nulla per una perfetto soggiorno balneare: la località dispone di tutti i servizi necessari, dai ristoranti ai supermercati.

Kassiopi, il villaggio dei pescatori

Se ci spostiamo nella costa est, troviamo il pittoresco villaggio di pescatori di Kassiopi. È davvero un piccolo gioiello, molto grazioso dal punto di vista architettonico. Dalla piazzetta centrale del villaggio è possibile raggiungere a piedi alcune bellissime baie, costituite prevalentemente da piccoli ciottoli bianchi, con acque azzurrissime. Consigliato soprattutto alle coppie alla ricerca di un luogo tranquillo e romantico, per lunghe passeggiate al tramonto o per cenette intime di fronte al mare.

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Agios Stefanos Avliotes

L’ultima località che vogliamo farvi conoscere è Agios Stefanos Avliotes. Anche lei è affacciata sulla costa ovest, immersa nella natura e quasi nascosta dal resto dell’isola. Qui troviamo una bellissima spiaggia di sabbia dorata e acque limpidissime. Scelta consigliata sia per le famiglie che per le coppie.

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Anek Lines Italia

Da:

Israele, scoperte archeologiche

10 Mar 2021 In: Israele

Nuove importanti scoperte archeologiche in Israele

Dato il suo ricchissimo patrimonio storico e archeologico, Israele è un Paese che da decenni continua a lavorare instancabilmente per riportare alla luce il più grande numero possibile di reperti e fare chiarezza sul passato non solo della regione, ma dell’intera umanità.

Recentemente gli scavi della Israel Antiquities Authority, sparsi per decine di siti in tutto il Paese, hanno permesso di ritrovare importantissime testimonianze di tempi remoti, aiutandoci a comprendere le abitudini dei nostri antenati e le loro competenze tecnologiche, spesso più avanzate di quanto si creda.

Ramla, la scoperta più antica

La scoperta più antica è stata fatta nella regione di Ramla, dove un gruppo guidato dall’Università di Haifa, dalla Hebrew University e da un team di studiosi francesi venuti dal Centre National de la Recherche Scientifique, ha riportato alla luce dei frammenti di osso coperti di incisioni risalenti ad almeno 120.000 anni fa.

La scoperta è importante non solo perché prova che l’area era già abitata all’epoca, ma soprattutto perché si è rivelata essere, dopo un’attenta analisi, una delle prime testimonianze di utilizzo di simboli rituali da parte dell’uomo.

Non è ancora chiaro cosa le incisioni vogliano significare, l’ipotesi più accreditata è che simboleggino il legame tra una tribù di cacciatori e le loro prede (all’epoca la regione era popolata da grossi bovini, oggi estinti, ai quali con ogni probabilità appartiene il frammento di osso ritrovato).

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N-B.  Foto 1 e 6: Illustrazione e fotografia dell’osso e delle sue incisioni. Crediti a Marion Prévost.

Foto 2,3,4,5: Diverse inquadrature dell’osso. Crediti al Dr. Yossi Zaidner.

Un’altra importante scoperta, risalente a centinaia di migliaia di anni dopo, riguarda un’iscrizione nel villaggio di et-Taiybia, nella Piana di Esdraelon. Su una porta in pietra risalente all’epoca Bizantina (quinto secolo d.C. circa), è stata rinvenuta un’iscrizione in greco che riporta la frase “Gesù, figlio di Maria”.

Si tratta di una delle testimonianze più antiche del nome di Gesù nella regione, probabilmente utilizzata come benedizione per tutti coloro che entravano nell’edificio, probabilmente un’antica chiesa. Nella stessa regione, recentemente, erano venuti alla luce reperti di epoca crociata (decisamente più recenti), dimostrando come et-Taiybia e i suoi dintorni siano stati per secoli un crocevia di popoli e di culture.

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Foto 1: L’iscrizione fotografata da Tzachi Lang, Israel Antiquities Authority
Foto 2: I resti dell’edificio presso il quale è stata rinvenuta l’iscrizione. Tzachi Lang, Israel Antiquities Authorities.
Foto 3: Il gruppo di lavoro fotografato da Einat Ambar Armon, Israel Antiquities Authority.
Foto4: Studenti all’opera sul sito di et-Taiybia, Einat Ambar Armon, Israel Antiquities Authority.

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Galilea, una delle aree più interessanti per le recenti scoperte archeologiche. Crediti a Israel Ministry of Tourism

Da: Israel Ministry of Tourism

Le Seychelles riprendono l’accoglienza turistica in tutta sicurezza. Il mondo inizia a riaprirsi. #riapritelefrontiere

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COMUNICATO STAMPA 04/03/2021 – CON EFFETTO IMMEDIATO

Le Seychelles si aprono al mondo

La destinazione delle isole dell’Oceano Indiano ha annunciato che accoglierà visitatori da tutto il mondo, indipendentemente dal loro stato di vaccinazione, a partire dal 25 marzo 2021. Ai visitatori del Sud Africa non sarà ancora consentito l’ingresso alle Seychelles per il momento fino a un’ulteriore revisione .

L’annuncio è stato dato dal ministro degli Affari esteri e del turismo, Sylvestre Radegonde, in una conferenza stampa questa mattina, giovedì 4 marzo 2021, in occasione della conferenza stampa

presso la sala conferenze del Seychelles Tourism Board (STB) presso Botanical House a seguito della riunione del Tourism Task Force Committee.

I visitatori saranno ora tenuti a presentare solo un test PCR negativo eseguito 72 ore prima della partenza.

Non ci saranno requisiti di quarantena né restrizioni ai movimenti all’ingresso alle Seychelles.

Inoltre, il soggiorno minimo negli stabilimenti all’arrivo non sarà più applicabile.

Tuttavia, i visitatori saranno comunque tenuti ad aderire ad altre misure di salute pubblica messe in atto in vista della pandemia, tra cui l’uso di maschere per il viso, l’allontanamento sociale, l’igiene regolare e il lavaggio delle mani.

Le nuove misure consentono inoltre ai visitatori di accedere a tutte le aree comuni all’interno dei locali degli hotel, inclusi bar, piscine, spa e miniclub.

Il ministro Radegonde ha affermato che la decisione di rivedere e allentare le procedure di ingresso nel paese è stata resa possibile visto il successo registrato nell’aggressiva campagna di vaccinazione che il paese ha intrapreso all’inizio dell’anno.

“La campagna di vaccinazione ha avuto un ottimo successo. Il governo ha fatto tutto quanto in suo potere per garantire la protezione della popolazione. Siamo ora arrivati al punto in cui aprire ulteriormente le nostre frontiere è il passo successivo per consentire la ripresa turistica. Le misure annunciate riflettono ampiamente la raccomandazione dei nostri partner turistici e sono state fatte in piena consultazione e con il sostegno delle nostre autorità sanitarie “.

La piccola nazione insulare al largo della costa orientale dell’Africa la cui economia è basata principalmente sul turismo è stato il primo paese africano a lanciare un’audace, completa ed efficace campagna di immunizzazione contro il Covid-19, nel gennaio 2021.

La destinazione esaminerà continuamente le nuove misure di ingresso per garantire che in ogni momento la salute e la sicurezza dei visitatori e della popolazione locale non siano compromesse.

Da: Seychelles European Reservation

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Iquitos Un paradiso naturale

8 Mar 2021 In: Perù
Gran parte del Perù è coperta da una fitta foresta pluviale con numerosi fiumi che la attraversano. I piccoli ruscelli portano le loro acque a fiumi più grandi che qui convergono, provenienti dal sud e dal nord del Perù. È in questo vivace e vibrante ecosistema che nasce il grande Rio delle Amazzoni.

Iquitos è una grande città nascosta nell’Amazzonia peruviana. Un tempo era famoso a causa del boom della gomma. La città si trova proprio nel cuore della pianura amazzonica. Nelle vicinanze, numerosi ecolodge offrono una varietà di esperienze che ti permettono di riconnetterti con la biodiversità e Madre Terra.
 
A sud da Iquitos, a Nauta, nasce il Rio delle Amazzoni. Questo posto è una porta per la grande riserva naturale di Pacaya Samiria. Le spedizioni in crociera e gli ecolodge vicini ti invitano a goderti la natura allo stato puro.

Tree House Lodge

La foresta pluviale amazzonica è piena di alberi giganteschi che competono per la luce del sole e dove nidificano gli uccelli. Il Tree House Lodge è riuscito a combinare abilmente il potere della natura con i comfort che ogni viaggiatore apprezza. Ha cambiato la prospettiva nel mezzo dell’Amazzonia peruviana, facendoti vivere un’esperienza unica dall’alba al tramonto.
 
Il Tree House Lodge si trova alla confluenza dei fiumi Serene e Yarapa, molto vicino alla Riserva Nazionale Pacaya Samiria che vanta una grande biodiversità, la sua più grande attrazione.

I ponti sospesi tra le cime degli alberi ti fanno provare una sensazione unica. Ogni bungalow dispone di tutti i comfort di una camera d’albergo nel mezzo di una foresta pluviale, dove la pioggia, il caldo e l’umidità fanno parte dell’esperienza naturale.

Muyuna Lodge

Il Muyuna Lodge si trova a 140 km a sud dalla città di Iquitos, navigando sul fiume verso la riserva Tamshiyacu-Tahuayo. Nella foresta pluviale, scimmie, bradipi, delfini rosa, caimani, piranha e centinaia di uccelli convivono pacificamente. Muyuna Lodge ha un’alleanza e un rapporto molto stretto con il villaggio di San Juan de Yanayacu, contribuendo al suo sviluppo economico attraverso un turismo responsabile e sostenibile. Le guide del lodge provengono da questo villaggio.

I confortevoli bungalow in stile esploratore dispongono di tutti i servizi necessari per un piacevole soggiorno nella foresta pluviale. Goditi i suoni della giungla di notte!

Heliconia Amazon River Lodge

Situato sulle rive del Rio delle Amazzoni, a 80 km da Iquitos, questo lodge è un campo base perfetto per chi cerca un contatto con la natura con tutti i comfort propri di un’avventura leggera. Rilassati e fuggi dalla routine e dalle distrazioni di una grande città. Questo è un luogo perfetto per godersi l’Amazzonia e lasciarsi trasportare dalle sue meraviglie. Heliconia ha elettricità, luce, ventilatori a soffitto e acqua calda in ogni stanza, perfetti per un viaggiatore avventuroso. Alla fine di una lunga e impegnativa giornata trascorsa esplorando la foresta pluviale, goditi una nuotata nella sua piscina all’aperto.

Ceiba Tops

Parte della collezione Explorama Lodges, una delle aziende pioniere nel campo delle spedizioni amazzoniche, Ceiba Tops ha aperto nel 2000. Rimane uno dei leader nell’esplorazione della foresta pluviale con tutti i comfort di un hotel.

Situato a 40 km da Iquitos, il Ceiba Tops dispone di camere climatizzate con bagno privato e acqua calda, circondate da lussureggianti giardini tropicali. È il lodge più confortevole in questa parte della foresta pluviale peruviana.

Ceiba Tops ha la connessione Wi-Fi gratuita nelle aree sociali per connettersi con la città mentre ci si rilassa su un’amaca o una sedia a dondolo. Dispone di piscina, acquascivolo, vasca idromassaggio e sala riunioni Esmeralda. Questo lodge è perfetto per un soggiorno di una o più notti. Se rimani 2 o più notti, puoi visitare il meraviglioso baldacchino Explorama durante un tour di un’intera giornata.

Irapay Amazon Lodge

Sappiamo che gli stili di viaggio variano molto. Ecco perché consigliamo questo moderno resort situato a soli 30 minuti da Iquitos, sulle rive del fiume Momon, tra le tribù Bora e Yagua.

È perfetto per coloro che vogliono visitare il Rio delle Amazzoni e alcune delle sue attrazioni più vicine. Consigliato per famiglie con bambini piccoli o coppie che cercano il contatto con la natura con un tocco moderno.

I dintorni di Bangkok

5 Mar 2021 In: Thailandia

Brevi escursioni nei dintorni di Bangkok

Martin Péchy

Sapevi che ci sono molti luoghi interessanti da visitare in Thailandia e che si trovano a solo una manciata di chilometri dalla Capitale? Non possiedi un’auto? Nessun problema! Puoi semplicemente muoverti con i mezzi pubblici e raggiungere il primo posto ove ti porteremo, Samut Prakan.

Samut Prakan

La provincia di Samut Prakan è una delle province della regione centrale della Thailandia. Vicina a Bangkok, presenta uno dei musei più interessanti del Paese: “The Ancient City Museum”. Il Museo della Città Antica è il più grande museo all’aperto del mondo; si estende per più di 130 ettari e rappresenta il Regno di Thailandia. Il museo offre un’accurata diversità di paesaggi, storia e cultura delle diverse regioni con un speciale sezione chiamata “Suvarnabhumi”, un regno mitico della letteratura thailandese e delle storie buddiste. All’interno del museo, vedrai monumenti, rinomati templi e palazzi, mercati thailandesi e molte opere architettoniche: tutte in scala, permettono di vistare tutta la Thailandia in un breve, solo viaggio. Il museo offre la possibilità di campeggio in loco.

Come arrivare:

Trasporti pubblici: BTS fino alla stazione Keha, esci all’uscita 3. Prendi il minibus # 36 Paknam-Bangpu Samrong-Khlongdaan Route     –    Numero di contatto: + 662-323-4094-9

Sito web: https://www.muangboranmuseum.com/       Orario di visita: 09.00 – 19.00

Koh Kret

Attraversando il fiume Chao Praya, sul versante di Nonthaburi, consigliamo la visita di Koh Kret, provincia nota anche come “la terra dell’argilla cotta”. Koh Kret è un’isola fluviale e ci sono diversi modi per visitarla: prendere una piccola barca a noleggio oppure in bicicletta girovagando tra i numerosi templi e le botteghe artigiane dell’argilla cotta. Qui è possibile acquistare piccoli souvenir e visitare il museo della terracotta che espone l’artigianato dell’isola. Non dimenticate di fermarvi ad assaggiare le prelibatezze dolci e salate delle comunità locali: Kalamae, Kao Chae, Todman Nhorkala e Kanom Jim, sono piatti tradizionali dell’etnia Mon. Il traghetto è un’altra buona opzione per un giro intorno all’isola; soprattutto al tramonto il luogo regala uno splendido scenario.

Come arrivare a Koh Kret

Autobus pubblici: le linee di autobus numeri 32, 51, 52, 104, 105, 166, 337, 356, 367, 388, 505 vanno bene fino alla fermata del cinema Major Hollywood Pak Kret o alla fermata Talad pak Kret. Prendi poi un taxi fino al molo Wat Sanam Neua .

Minivan: puoi prendere la linea Victory Monument-Pak Kret, la linea Meenburi – Pak Kret e la linea Ramkhamhaeng – Pak Kret.

Se hai ancora del tempo disponibile sperimenta la visita al Rongsi Studio; un “cafè-homestay” con vedute su paesaggi mozzafiato (e per scatti degni di Instagram). Rongsi Studio è un caffè sul fiume Chao Phraya. Costruito sui resti di una risaia a vapore di oltre 100 anni, il locale è diviso in 4 zone; la prima è una stanza climatizzata con decorazioni classiche. La seconda zona all’aperto ricchissima di piante e fiori. La 3 è vicino al fiume, qui ci si siede sugli argini e ci si rilassa osservando il corso d’acqua. L’ultima zona è una piccola area HomeStay adatta a chi cerca una vacanza “Slow Life” nella campagna thailandese. Una volta qui, non perderti gli spring rolls locali e il delizioso caffè

Come arrivare: Parcheggia a Wat Pak Khlong Phra Udom e prendi il traghetto fino al molo del bar.

Orario di apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.00

Per informazioni: +66-94-159-6664 , +662-082-8865   Website: https://www.facebook.com/rongsistudio/

Non lontano da Bangkok c’è Pathumthani

Vicino Nonthaburi e tuttavia non lontano da Bangkok c’è Pathumthani, ottima destinazione per una gita di un giorno. Un must per gli amanti dei cactus è Kratom Loong Jorn. Se hai intenzione di saperne di più sulla nuova pianta domestica di tendenza, Uncle Jorn’s Cottage è ciò di cui hai bisogno. Ci sono più di 2.000 specie di cactus di tutte le dimensioni e forme con prezzi che vanno dalle decine alle migliaia di euro. Per visitare il cottage, si prega di chiamare per effettuare una prenotazione, mentre per acquistare i cactus viene fornito un cestino e delle cinghie per aiutarti ad afferrare il tuo nuovo amico senza farti male.

Numero di contatto: + 66-86 525 6874    Sito web: http://www.uncle-chorn.com/

Orario di apertura: dal lunedì alla domenica dalle 08.00 alle 17.00. Chiuso ogni mercoledì

Ecco un altro posto da visitare una volta a Pathumthani, Baan Pan Mai Café & Farm. Non è solo un ristorante adatto a portare amici e parenti per un piacevole break ma è anche un centro educativo sull’agricoltura. Il caratteristico albero Chamchuri, conosciuto anche come l’albero della pioggia è la principale fonte di ombra ed attrazione del luogo. Il menu è piuttosto vario, I piatti a base di verdure sono tutti locali e provengono della fattoria stessa. C’è una zona adatta ai bambini proprio di fronte al ristorante con molte attività legate alla fattoria: si raccolgono uova oppure si piantano alberi e semi di riso rendendo questa un’esperienza memorabile per tutti in famiglia. Dall’imbarcadero puoi anche prendere il traghetto per visitare un vero mercato tradizionale con tempio annesso: Talad Ing Nam Wat Sam Koke.

Aperto solo nei fine settimana e nei giorni festivi dalle 10:00 alle 17:00

Numero di contatto: + 66-919982466

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Da: Ente Nazionale per il Turismo Thailandese

La piattaforma E-TICKET sarà obbligatoria per tutti i viaggiatori dal 1 aprile

 Repubblica Dominicana, 26 febbraio 2021 – Nell’ambito dell’ottimizzazione dei processi per il visitatore, la Repubblica Dominicana ha implementato da novembre 2020 il modulo elettronico di entrata e uscita, una piattaforma digitale che sostituisce i tre moduli che i viaggiatori devono completare per entrare nel paese : La carta di imbarco e sbarco internazionale, il modulo di dichiarazione doganale e l’affidavit della salute del viaggiatore. Per facilitare la transizione tra i moduli cartacei e la piattaforma E-ticket, fino al 31 marzo 2021, le autorità accetteranno entrambi i moduli e dal 1 aprile verrà utilizzato esclusivamente il modulo digitale.

“Da quando abbiamo lanciato E-TICKET nel novembre 2020, abbiamo testato e ricevuto preziosi feedback dai passeggeri che l’hanno utilizzato. Abbiamo svolto più di 500 corsi di formazione , nonché miglioramenti e aggiornamenti alla piattaforma, per garantire che dal 1 aprile, quando il suo utilizzo è obbligatorio, non ci saranno battute d’arresto “, ha affermato David Collado, Ministro del turismo della Repubblica Dominicana.

Ecco una guida rapida con cinque domande frequenti e le relative risposte in modo che i viaggiatori siano preparati per il loro prossimo viaggio nella Repubblica Dominicana.

1. Dove si trova l’E-TICKET e come viene compilato?

Per accedere alla piattaforma del biglietto elettronico è necessario visitare questo link: https://eticket.migracion.gob.do/ disponibile in spagnolo, inglese, francese, tedesco, italiano, portoghese e russo. Il modulo richiederà informazioni generali come il numero di passaporto, l’indirizzo di residenza e il luogo in cui soggiornerai nella Repubblica Dominicana, nonché informazioni doganali e una dichiarazione sanitaria. Alla fine, il sistema genererà un codice QR che dovrai salvare per presentare alle autorità dominicane in aeroporto. I passeggeri devono compilare un modulo per l’ingresso nel paese e un altro per la partenza e il sistema genererà due codici QR. Devono solo presentare il codice QR di ingresso, che può essere stampato o in uno screenshot. Non è necessario presentare il codice QR di uscita, è solo una conferma che i dati sono stati inseriti correttamente.

2. Per i viaggi con la famiglia, deve essere compilato un modulo per ogni membro?

Le famiglie che viaggiano insieme possono compilare un unico modulo con i dettagli di tutti i membri del gruppo familiare (fino a 7 persone in totale). Il modulo deve essere compilato per adulti e bambini per le parti Migrazione e Salute pubblica; tuttavia, i bambini non completano la parte doganale, solo gli adulti. Verrà generato un unico codice QR per la famiglia.

3. Cosa succede se il modulo non viene compilato prima del viaggio?

Si consiglia di completarlo 72 ore prima del volo, ma gli aeroporti della Repubblica Dominicana avranno a disposizione Internet wireless gratuito per completare il modulo utilizzando qualsiasi dispositivo elettronico con funzionalità di accesso a Internet wireless. È essenziale completare il modulo prima di eseguire la migrazione.

4. Cosa succede se i piani di viaggio cambiano dopo aver compilato il modulo?

Se è necessario apportare modifiche ai dati già inviati, il modulo dovrà essere compilato nuovamente. Verrà preso in considerazione l’ultimo modulo inviato per viaggio.

5. Dove posso trovare maggiori informazioni?

Per trovare un video esplicativo e le risposte ad altre domande frequenti, puoi visitare il seguente link disponibile in spagnolo e inglese: https://viajerodigital.mitur.gob.do/

Per maggiori informazione: clicca qui

  • Definite le priorità da affrontare urgentemente a sostegno di Agenzie di Viaggio e Tour Operator.
  • Riconosciuto il ruolo e il peso della filiera per il Turismo italiano e condiviso un documento per il rilancio del settore.

Roma, 2 marzo 2021

AIDiT Federturismo Confindustria, ASSOVIAGGI Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, FIAVET e FTO-Federazione Turismo Organizzato Confcommercio hanno ripreso il dialogo, dopo la crisi di governo, con il nuovo Ministro del turismo Massimo Garavaglia.

Le Associazioni del comparto del Turismo Organizzato hanno presentato il quadro del comparto, il più colpito del Turismo italiano, che dall’inizio della pandemia ha registrato un calo di fatturato superiore al 90%, rimanendo in uno stato di “lockdown de facto” da oltre un anno. Le perdite registrate nel solo 2020 ammontano a circa 12 miliardi di euro.

Tra le priorità più urgenti i Presidenti delle associazioni hanno invocato di sbloccare subito i pagamenti delle risorse già approvate e stanziate. Per non dilatare ulteriormente le tempistiche, che risulterebbero incompatibili con la stessa sopravvivenza delle imprese, è indispensabile che venga assicurata la continuità amministrativa nel passaggio di competenze al nuovo Ministero.

Ad oggi il 40% delle imprese non ha ancora ottenuto il pagamento integrale dei primi ristori previsti dal decreto MiBACT del 12 agosto 2020 ed è ancora pending l’invio della richiesta di autorizzazione alla Commissione Europea per recepire l’innalzamento della soglia del Temporary Framework e per i pagamenti dei contributi superiori a 800 mila euro.

Si è espressa la necessità di affrontare, nel Decreto Sostegni di prossima emanazione e nei successivi decreti, il tema della copertura delle perdite subite da agosto 2020 in poi (fabbisogno stimato in almeno 650 milioni di euro) e l’importanza di definire criteri più equi che tengano conto delle imprese turistiche escluse dai ristori, tra cui quelle di nuova apertura, e del mix di fatturato intermediazione/organizzazione.  

E’ stata richiesta l’estensione della durata delle agevolazioni fiscali, delle sospensioni contributive e degli ammortizzatori sociali per le imprese del settore, oltre alla decontribuzione per tutte le aziende che decidano di far rientrare i dipendenti dalla cassa integrazione fino a dicembre 2021.

Oltre al tema dei sostegni in favore del comparto, si è ribadita l’esigenza di favorire ed agevolare la ripartenza dei viaggi in sicurezza, al fine di consentire alle imprese di “salvarsi da sole”.  A tal proposito è stato evidenziato il “vuoto normativo” che oggi consente di recarsi in alcuni paesi esteri, prevalentemente dell’area Schengen, ma allo stesso tempo, non considera il viaggio un “giustificato motivo” per spostarsi dal proprio comune o dalla propria regione verso l’aeroporto di partenza in caso di limitazioni agli spostamenti derivanti dai colori assegnati alle Regioni. E’ stato ribadito che questi spostamenti riguarderebbero persone in possesso di un certificato di negatività al Covid e che lo spostamento sarebbe limitato al tragitto dalla propria abitazione all’aeroporto. La richiesta fatta dalle Associazioni è che il possesso di un comprovato titolo di viaggio costituisca un “giustificato motivo” per effettuare lo spostamento. Si è poi sottolineata l’esigenza di allineare con l’UE i corridoi aperti e proprio su questo punto il Ministro ha riferito di aver partecipato ad una riunione con gli altri ministri del turismo europei per la definizione di protocolli condivisi per una riapertura coordinata del traffico internazionale, in particolare in area Schengen.

È stata particolarmente apprezzata la proposta presentata dalle associazioni di riconoscere un tax credit per incentivare i viaggiatori a riutilizzare i voucher in loro possesso prenotando un altro viaggio, anziché chiederne il rimborso.

Le Associazioni hanno riconosciuto la celerità, considerando che il Ministro si è insediato da pochissimi giorni e che non è stata ancora pubblicata in GU la costituzione del nuovo Ministero, e l’attenzione dedicata ai problemi del comparto attestando il ruolo che questo nuovo Dicastero può ricoprire nel rilancio del turismo italiano. È stata infine richiesta la conferma del tavolo di crisi permanente, precedentemente istituito al MiBACT, volto a monitorare costantemente l’evolversi della situazione e delle misure adottate.

fonte : ufficio stampa Fiavet

  • Definite le priorità da affrontare urgentemente a sostegno di Agenzie di Viaggio e Tour Operator.
  • Riconosciuto il ruolo e il peso della filiera per il Turismo italiano e condiviso un documento per il rilancio del settore.

Roma, 2 marzo 2021

AIDiT Federturismo Confindustria, ASSOVIAGGI Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, FIAVET e FTO-Federazione Turismo Organizzato Confcommercio hanno ripreso il dialogo, dopo la crisi di governo, con il nuovo Ministro del turismo Massimo Garavaglia.

Le Associazioni del comparto del Turismo Organizzato hanno presentato il quadro del comparto, il più colpito del Turismo italiano, che dall’inizio della pandemia ha registrato un calo di fatturato superiore al 90%, rimanendo in uno stato di “lockdown de facto” da oltre un anno. Le perdite registrate nel solo 2020 ammontano a circa 12 miliardi di euro.

Tra le priorità più urgenti i Presidenti delle associazioni hanno invocato di sbloccare subito i pagamenti delle risorse già approvate e stanziate. Per non dilatare ulteriormente le tempistiche, che risulterebbero incompatibili con la stessa sopravvivenza delle imprese, è indispensabile che venga assicurata la continuità amministrativa nel passaggio di competenze al nuovo Ministero.

Ad oggi il 40% delle imprese non ha ancora ottenuto il pagamento integrale dei primi ristori previsti dal decreto MiBACT del 12 agosto 2020 ed è ancora pending l’invio della richiesta di autorizzazione alla Commissione Europea per recepire l’innalzamento della soglia del Temporary Framework e per i pagamenti dei contributi superiori a 800 mila euro.

Si è espressa la necessità di affrontare, nel Decreto Sostegni di prossima emanazione e nei successivi decreti, il tema della copertura delle perdite subite da agosto 2020 in poi (fabbisogno stimato in almeno 650 milioni di euro) e l’importanza di definire criteri più equi che tengano conto delle imprese turistiche escluse dai ristori, tra cui quelle di nuova apertura, e del mix di fatturato intermediazione/organizzazione.  

E’ stata richiesta l’estensione della durata delle agevolazioni fiscali, delle sospensioni contributive e degli ammortizzatori sociali per le imprese del settore, oltre alla decontribuzione per tutte le aziende che decidano di far rientrare i dipendenti dalla cassa integrazione fino a dicembre 2021.

Oltre al tema dei sostegni in favore del comparto, si è ribadita l’esigenza di favorire ed agevolare la ripartenza dei viaggi in sicurezza, al fine di consentire alle imprese di “salvarsi da sole”.  A tal proposito è stato evidenziato il “vuoto normativo” che oggi consente di recarsi in alcuni paesi esteri, prevalentemente dell’area Schengen, ma allo stesso tempo, non considera il viaggio un “giustificato motivo” per spostarsi dal proprio comune o dalla propria regione verso l’aeroporto di partenza in caso di limitazioni agli spostamenti derivanti dai colori assegnati alle Regioni. E’ stato ribadito che questi spostamenti riguarderebbero persone in possesso di un certificato di negatività al Covid e che lo spostamento sarebbe limitato al tragitto dalla propria abitazione all’aeroporto. La richiesta fatta dalle Associazioni è che il possesso di un comprovato titolo di viaggio costituisca un “giustificato motivo” per effettuare lo spostamento. Si è poi sottolineata l’esigenza di allineare con l’UE i corridoi aperti e proprio su questo punto il Ministro ha riferito di aver partecipato ad una riunione con gli altri ministri del turismo europei per la definizione di protocolli condivisi per una riapertura coordinata del traffico internazionale, in particolare in area Schengen.

È stata particolarmente apprezzata la proposta presentata dalle associazioni di riconoscere un tax credit per incentivare i viaggiatori a riutilizzare i voucher in loro possesso prenotando un altro viaggio, anziché chiederne il rimborso.

Le Associazioni hanno riconosciuto la celerità, considerando che il Ministro si è insediato da pochissimi giorni e che non è stata ancora pubblicata in GU la costituzione del nuovo Ministero, e l’attenzione dedicata ai problemi del comparto attestando il ruolo che questo nuovo Dicastero può ricoprire nel rilancio del turismo italiano. È stata infine richiesta la conferma del tavolo di crisi permanente, precedentemente istituito al MiBACT, volto a monitorare costantemente l’evolversi della situazione e delle misure adottate.

fonte : ufficio stampa Fiavet

La presenza di sorgenti termali, grande sollievo per i piedi del camminatore, insieme alla sua posizione strategica, hanno fatto di Ourense una pietra miliare del Camino de Santiago sin dal suo inizio. Oggi continua ad essere una tappa obbligata del Camino Mozárabe – Vía de la Plata, quello seguito dai camminatori dal sud della penisola iberica.

Cammino Mozarabico – Via de la Plata

La Via de la Plata o Cammino Mozárabe collega Santiago de Compostela con il sud della penisola iberica, iniziando tradizionalmente da Siviglia. È l’itinerario giacobino più esteso della Galizia (lungo circa 200 km) e riunisce un’ampia varietà di paesaggi e patrimonio storico che gli conferiscono una bellezza eccezionale.

La sua origine risale a un’antica strada romana che collegava Mérida con Astorga. La strada fu mantenuta viva durante il Medioevo, prima con i Visigoti e poi sotto la dominazione islamica (infatti il ​​nome “Via de la Plata” deriva dall’arabo “bal’latta”). Successivamente i cristiani mozarabici lo usarono per fare un pellegrinaggio a Santiago dall’Andalusia e dall’Estremadura.

Da La Granja de la Moreruela (Zamora) questo sentiero entra in Galizia attraverso A Gudiña. Qui puoi scegliere tra due itinerari, uno per Laza e l’altro per Verín, che poi si uniscono a
Ourense; prima e unica città della Galizia prima di Santiago.

Da qui si completano esattamente 100 chilometri fino a Santiago, il percorso minimo a piedi per arrivare alla Compostela. Perché non scegliere Ourense come inizio del percorso del Cammino?

La credenziale del pellegrino

La credenziale del pellegrino è il passaporto su cui vengono timbrati i diversi timbri delle tappe del Camino a Santiago. Occorre dormire nei rifugi e procurarsi la Compostela , il documento del Comune che certifica l’effettuazione del pellegrinaggio per motivi religiosi o spirituali. Per ottenerlo bisogna provare almeno 100 chilometri a piedi oa cavallo oppure 200 in bicicletta.

A Ourense la Credenziale può essere acquisita sia presso la Cattedrale (988 220 992) sia presso l’Associazione Amici del Cammino (988 391 110). Si consiglia di confermare l’orario di vendita.

Il Camino de Santiago che attraversa Ourense

Ourense accoglie il pellegrino nel nucleo rurale di Seixalbo , Complesso di Valore Etnografico che conserva ancora le sue tracce medievali. Da lì, il Camino entra in città da sud, lungo Avenida de Zamora e Calle Progreso fino ad As Burgas , tappa obbligata per i pellegrini sin dal Medioevo.

Una leggera salita conduce al nuovo ostello dei pellegrini, a pochi passi da Plaza Mayor . Da lì si può già vedere la Cattedrale di San Martiño , un tempio romanico di transizione dove, oltre a visitare la Cappella del Santo Cristo, merita una sosta il policromo Pórtico del Paraíso. Nelle sue strade vicine, la zona di Os Viños , ideale per scoprire il meglio della cucina locale sotto forma di tapas e pinchos.

Il Cammino prosegue attraverso il Puente Mayor , il più antico della città. Dopo averlo attraversato, ci sono alternative native:

  • La deviazione verso est conduce lungo l’Avenida de Santiago al vecchio Camino Real, che porta al villaggio di Cudeiro.
  • La deviazione verso ovest , invece, segue il tracciato della N-120 fino al versante Canedo.
  • È anche possibile, una volta attraversato il ponte romano, fare la passeggiata termale del fiume Miño e godersi un bagno confortante. Questa variante si collega a Quintela con il bivio ovest.

Dove dormire

Nel 2018, il nuovo ostello ufficiale per pellegrini Xacobeo ha aperto le sue porte in via Barreira, accanto alle fontane As Burgas: sorgenti termali le cui acque sono state un vero dono per pellegrini e viaggiatori per secoli.

Ourense è la prima grande città dopo molti chilometri del Cammino, quindi il pellegrino ha la possibilità di scegliere una sistemazione alternativa: hotel e pensioni in cui godersi un riposante riposo, ma anche il vivace ambiente urbano e la pace delle terme.

da: Turespana newsletter

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Film girati in Thailandia

26 Feb 2021 In: Thailandia

25 tra i migliori film girati in Thailandia

Ingo Joseph

Nel corso degli anni, gli incredibili scenari della Thailandia sono apparsi in molti film. Una serie di attori di primo piano fra i quali Denzel Washington, Robert De Niro, Leonardo DiCaprio, Sylvester Stallone, Roger Moore, Meryl Streep e Renée Zellweger si sono recati in Thailandia per filmare. Da James Bond a Bridget Jones a Rambo, la Thailandia è presente in diverse pellicole campioni di incasso. L’industria cinematografica è stata un’importante fonte di entrate per il paese ma ha anche mostrato l’eccezionale bellezza dei luoghi e la cultura delle persone che vivono qui. Elencati in ordine cronologico troverete una nostra selezione dei migliori film girati in Thailandia. Potrebbero non essere dei classici, ma presentano tutti interessanti scorci dell’Amazing Thailand.

1) The Ugly American (1963)

Questo film di Marlon Brando è degno di nota per un paio di motivi. Nonostante gran parte delle riprese di The Ugly American si siano svolte a Hollywood, la Thailandia è stata Sarkan, l’immaginario paese del sud-est asiatico con la Chulalongkorn University di Bangkok in primo piano. L’arte cinematografica ha poi influenzato la vita reale: lo statista thailandese che ha interpretato il primo ministro di Sarkhan, Kukrit Pramoj, fu eletto primo ministro thailandese nel 1975. Se vi trovate a Bangkok, una visita all’elegante casa tradizionale thailandese dove viveva, Mr. Kukrit’s Heritage Home, è raccomandata.

2) The Big Boss (1971)

Classico film di arti marziali interpretato da Bruce Lee, The Big Boss, segue le avventure di un giovane combattente cinese che emigra in Thailandia per stare con la sua famiglia. Trova lavoro in una fabbrica di ghiaccio solo per scoprire che è una copertura per un’operazione di droga. Il film presenta il distretto di Pak Chong a Nakhon Ratchasima, nel nord-est della Thailandia.

3) L’uomo con la pistola d’oro (1974)

Senza dubbio uno dei film più famosi girati in Thailandia, The Man with the Golden Gun presenta una serie di location a Bangkok, tra cui Ratchadamnoen Avenue (vicino al Grand Palace), Ratchadamnoen Muay Thai Stadium, Muang Boran (Città vecchia) e Damnoen Saduak, il mercato galleggiante (Ratchaburi). Il sontuoso Mandarin Oriental Hotel di Bangkok fa anche da cornice alla cena di James Bond (Roger Moore) con Mary Goodnight (Britt Ekland). Ma il film è probabilmente ricordato meglio per l’incredibile scenario della baia di Phang Nga.

Il nascondiglio di Scaramanga (interpretato da Christopher Lee) è l’isola di Khao Ping Gan: nota come la “James Bond island” che compare negli itinerari turistici di Phuket, Krabi e Phang Nga. In piedi, isolato nel mare appena oltre l’isola di James Bond, si trova il carsico calcareo a forma di ago di Khao Tapu (Nail Mountain). Nel film, è qui che Scaramanga ha installato i pannelli solari che alimentavano la sua arma laser. Quando Scaramanga e Bond duellano a Koh Khao Ping Gan, è Khao Tapu che si vede sullo sfondo.

4) Il Cacciatore (1978)

The Deer Hunter è uno dei tanti film sulla guerra del Vietnam che utilizza la Thailandia al posto dello stato vicinare. Il film, vincitore di molti Oscar, è interpretato da una serie di star tra cui Robert De Niro, Christopher Walken e Meryl Streep. La scena del bar della roulette russa in cui Walken si spara è stata girata nella zona della vita notturna di Patpong a Bangkok e il campo dei prigionieri di guerra con le gabbie nel fiume è ambientato a Sai Yok, Kanchanaburi.

5) Urla del Silenzio (1984)

La commovente storia di The Killing Fields e del genocidio in Cambogia sotto i Khmer rossi utilizza una serie di locations in Thailandia come sostituti dei luoghi reali. Il Railway Hotel di Hua Hin (ora Centara Grand Beach Resort and Villas) è stato utilizzato come Phnom Penh Hotel e nel film sono presenti anche località a Bangkok e Phuket.

6) Rambo (1985, 1988 e 2008)

Tre film della serie Rambo – First Blood Part II (1985), Rambo III (1988) e Rambo (2008) – sono stati in parte girati in Thailandia.  La campagna di Chiang Mai è caratterizzata spesso e in Rambo III si riconoscono chiaramente il tempio di montagna del Wat Phra That Doi Suthep ed il Wat Phra Tak Pha a Lamphun. Durante le riprese di Rambo nel 2008, Sylvester Stallone ha trascorso molto tempo nella città di Chiang Mai ed era un cliente abituale del ristorante The Duke vicino al ponte di ferro sul fiume Ping.

7) Good Morning, Vietnam (1987)

Bangkok è stata utilizzata come sostituta di Saigon con alcune stanze nel Malaysia Hotel della capitale thailandese trasformate nella stazione radio da cui avrebbe trasmesso il personaggio di Williams, Adrian Cronauer. Alcune riprese sono state effettuate a Phuket.

8) Kickboxer (1989)

In questo film di arti marziali, Jean-Claude Van Damme impara la Muay Thai per vendicare suo fratello. Kickboxer è stato girato in diversi luoghi della Thailandia, tra cui Bangkok e Ayutthaya.

9) Air America (1990)

Lo splendido scenario della provincia di Mae Hong Son, nel nord della Thailandia, rappresenta il Laos in Air America, la storia di un’operazione segreta della CIA in Laos durante la guerra del Vietnam. In una delle scene più iconiche del film, il personaggio di Mel Gibson trasporta un ignaro Robert Downey Jr. per un giro in elicottero sul lago Chong Kham nella città di Mae Hong Son.

10) Heaven & Earth (1993)

Diretto da Oliver Stone, Heaven & Earth è un altro dei film sulla guerra del Vietnam che utilizza la Thailandia come location con Bangkok e Phuket. Il bellissimo edificio sino-portoghese di Baan Chinpracha era uno dei luoghi utilizzati nella città antica di Phuket (Phuket Town).

11) Mortal Kombat (1995 e 1997)

Mortal Kombat (1995) è stato in parte girato intorno agli antichi templi di Ayutthaya e al parco storico di Sukhothai. Il seguito del 1997, Mortal Kombat: Annihilation, ha usato ancora Ayutthaya come una delle location. Il Tempio della Luce in Cina è in realtà il Wat Chaiwatthanaram di Ayutthaya.

12) The Beach (2000)

Le riprese di The Beach si sono svolte in diverse località della Thailandia, ma il film è strettamente associato alla Maya Bay di Phi Phi Leh. Il film ha contribuito enormemente a far conoscere questo angolo incantato ma il conseguente aumento del turismo alle isole Phi Phi ha creato serie preoccupazioni ambientali tanto che Maya Bay è ora chiusa alle visite. Nel romanzo di Alex Garland, si diceva che il parco marino di Ang Thong di fronte a Koh Samui fosse l’ispirazione per la storia. Ma nella versione cinematografica, è Maya Bay, sulla costa opposta delle Andamane, che viene utilizzata come spiaggia nascosta. Khao San Road a Bangkok è il mito dei backpacker mentre il salto dalle cascate si svolge nel Parco Nazionale di Khao Yai. Anche l’On On Hotel a Phuket Town fa la sua apparizione.

13) Amore senza confini (2003)

Un dramma romantico sugli operatori umanitari con Angelina Jolie e Clive Owen, Beyond Borders è stato girato a Chiang Mai, Chiang Rai e Kanchanaburi.

14) Alexander (2004)

Interpretato da Colin Farrell nei panni di Alessandro Magno. Oliver Stone ha utilizzato località lungo il fiume Mekong, nella provincia nord-orientale della provincia di Ubon Ratchathani, invece dell’India. La provincia di Saraburi nella Thailandia centrale è stata utilizzata come location con l’ausilio di soldati dell’esercito reale thailandese che aiutavano come comparse. Non ultimi, i preziosi tessuti che compaiono copiosamente nel banchetto a Babilonia provengono da Korat, il più grande distretto di produzione della seta in Thailandia.

15) Che pasticcio, Bridget Jones! (2004)

Renée Zellweger, Colin Firth e Hugh Grant si sono recati in Thailandia per girare Bridget Jones: The Edge of Reason. Le località includevano Bangkok e Phuket, la baia di Phang Nga e Koh Panyee così come la spiaggia di Nai Yang a Phuket.

16) American Gangster (2007)

Basato sulla storia vera del criminale americano Frank Lucas, American Gangster è interpretato da Denzel Washington e Russell Crowe. Durante la sua carriera criminale, Lucas ha contrabbandato eroina dal Vietnam a New York. Denzel Washington interpreta Frank Lucas con parti dell’azione che si svolgono a Chiang Mai, sia nella città stessa che nella campagna a nord. Guardando attentamente si può individuare il mercato di Waworot (Kad Luang) e John’s Place (ribattezzato Blue Bros Bar per il film) vicino a Thapae Gate.

17) Bangkok Dangerous (2008)

Il killer professionista Joe (Nicolas Cage) infrange le sue stesse regole in Bangkok Dangerous quando si innamora di una donna thailandese durante uno dei suoi lavori. Girato in esterni a Bangkok, presenta anche la grotta di Tham Luang a Phetchaburi.

18) Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti (2010)

Quando Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes nel 2010, è diventato il primo film thailandese a vincere la prestigiosa Palma d’Oro. Girato a Nakhon Phanom e dintorni in Isaan, il film è stato scritto, prodotto e diretto da Apichatpong Weerasethakul.

19) The Hangover Part II (2011)

The Hangover Part II si prende alcune libertà con la geografia della Thailandia (il motoscafo che da Bangkok arriva a Krabi) e si basa su una serie di ammuffiti cliché. Nella pellicola però troviamo riprese eccezionali come quelle del matrimonio al Phulay Bay Ritz Carlton a Krabi e lo Skybar al Lebua alla State Tower di Bangkok. Il film ha anche contribuito a coniare la frase “Bangkok se l’è preso”.

20) The Impossible (2012)

Racconta la tragedia dello tsunami nell’Oceano Indiano del 2004. The Impossible è interpretato da Ewan McGregor e Naomi Watts. Girato al Khao Lak Orchid Beach Resort e in altre località della provincia di Phang Nga.

21) The Railway Man (2013)

Colin Firth e Nicole Kidman interpretano i ruoli principali in The Railway Man. Firth interpreta il ruolo di un ex ufficiale dell’esercito britannico torturato come prigioniero di guerra e costretto a lavorare alla Ferrovia della Morte a Kanchanaburi. Quando scopre che l’uomo giapponese responsabile di gran parte dei suoi maltrattamenti è ancora vivo, decide di recarsi in Thailandia per affrontarlo.

22) Colpo di Stato (2015)

No Escape è ambientato in un generico paese del sud-est asiatico a seguito di un violento colpo di stato. Interpretato da Owen Wilson e Pierce Brosnan, il film è stato girato in locations nel nord della Thailandia, tra cui Chiang Mai e Lampang. Di Chiang Mai si possono riconoscere lo sfondo montuoso di Doi Suthep, l’Imperial Lotus Hotel, l’aeroporto di Chiang Mai e le strade vicino al mercato di Waworot.

23) The Cave (2019)

The Cave è una storia vera. Racconta la straordinaria vicenda del mirabolante salvataggio di una squadra di calcio giovanile rimasta intrappolata in una grotta allagata dall’acqua nel nord della Thailandia. Migliaia di volontari da tutto il mondo si sono uniti in una corsa contro il tempo per portare i giovani al sicuro fuori dalla grotta Tham Luang a Chiang Rai.

24) Da 5 Bloods (2020)

Diretto da Spike Lee, Da 5 Bloods è un film su quattro veterani dell’esercito americano che tornano in Vietnam (la Thailandia è stata utilizzata per le riprese) alla ricerca dei resti del loro capo squadrone. Nel cast del film figura Chadwick Boseman, scomparso nell’agosto 2020. Il film è stato girato nelle giungle del nord della Thailandia con location come Chiang Mai, il Parco Nazionale Doi Suthep-Pui e Chiang Dao.

25) F9 (Fast and Furious 9) (2021)

Girato anche a Krabi e originariamente previsto per il 2020, Fast and Furious 9 è stato riprogrammato per essere nelle sale cinematografiche dall’aprile 2021 a causa della pandemia Covid-19.

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Da: Ente Nazionale per il Turismo Thailandese.


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