Enormi quantità di franchincenso, resina aromatica che un tempo valeva più dell’oro, venivano trasportate ogni anno lungo la Via dell’Incenso dal sud dell’Arabia al Mediterraneo, ispirando miti e leggende e influenzando la storia dell’umanità

Più o meno dall’inizio del III secolo a.C. al II d.C., la Via dell’Incenso costituì un importante sistema di rotte commerciali che dall’Egitto si dirigevano in Medioriente fino a raggiungere l’India. Il suo scopo era collegare il mondo mediterraneo con le località arabe in cui si vendevano franchincenso e mirra e i centri orientali che producevano incenso e spezie. Il declino di questo itinerario iniziò quando greci e romani decisero di trattare direttamente con l’India percorrendo antiche rotte marittime, ma esso continuò a essere utilizzato per qualche altro secolo. Percorrere la Via dell’Incenso era un azzardo per gli antichi, che si avventuravano in un territorio aspro e impervio con lunghe carovane di cammelli sui quali viaggiavano migliaia di persone. A causa della mancanza di mappe e strumenti nautici, della presenza di ladri e del fatto che i regni attraversati dalle carovane cercavano ogni pretesto per tassare i viaggiatori, la via non era fissa e spesso venivano ideati nuovi percorsi, il che condusse alcune città alla decadenza o alla prosperità, a seconda del percorso seguito dai cammelli.

Le merci trasportate erano molto preziose: spezie rare ed esotiche per uso alimentare, mirra e franchincenso per la preparazione di cosmetici e sale per conservare e cucinare. Il viaggio durava circa sei mesi e comprendeva più o meno 50 tappe e mantenersi in salute e vivi durante tutto il tragitto era un’autentica impresa. Per apprezzare al meglio l’importanza storica di questa via, tenete presente che nell’antichità il franchincenso era prezioso quanto l’oro, come dimostrano i doni offerti alla nascita di Gesù dai Re Magi secondo il vangelo: oro, incenso e mirra.

La Via dell’Incenso è l’occasione per un viaggio ricco di storia e personaggi indimenticabili, alla scoperta del mistero del deserto e di ciò che si cela oltre i suoi confini

Le imponenti rovine di Avdat ©Avi_Cohen_Nehemia/Getty Images

Il viaggio oggi

Il Deserto del Negev copre oltre metà della superficie di Israele; nonostante sia in gran parte spoglio e disabitato, rimarrete affascinati dalle basse colline di arenaria, dai picchi rocciosi e dalle fertili pianure. Quello che vi interessa, però, non è il paesaggio: siete venuti in questo deserto perché è stato il cuore dell’impero nabateo, e un tempo racchiudeva un tratto significativo dell’antica Via dell’Incenso. Le tracce di questa attività commerciale sono più visibili qui che in qualunque altra parte del mondo.

Potrete prendete un autobus per raggiungere le fortezze nabatee di Mamshit, Avdat e Shivta, costruite lungo le antiche strade dell’incenso e delle spezie per proteggere le carovane che portavano le loro preziose merci dall’Arabia meridionale al porto di Gaza, sul Mediterraneo. Presso Avdat, una città ben conservata che sorge su una collina da cui si domina il deserto, le rovine sono imponenti e i panorami straordinari. La salita è faticosa ma vale la pena di compierla.

La tappa successiva è Shivta, la città nabatea più isolata, dove si possono ammirare resti archeologici risalenti all’epoca in cui era un importante centro bizantino lungo la rotta carovaniera che collegava Egitto e Anatolia. Infine, l’autobus si fermerà a Mamshit. Sebbene meno spettacolare di Shivta, Mamshit è una delle antiche città meglio conservata: intere strade sono rimaste intatte e le rovine nabatee portate alla luce comprendono cisterne, torri di guardia, cimiteri militari romani e cimiteri bizantini, oltre a monete, chiese e mosaici. Vi stupirà scoprire che queste città riuscirono a fiorire in un deserto inospitale, come testimoniano i resti di roccaforti, caravanserragli e sistemi agricoli.

Dopo aver esplorato lo straordinario Negev, potrete dire di conoscere da vicino la Via dell’Incenso e la sua atmosfera

Le cascate di Ayn Athum, in Dhofar, Oman ©Mahmoud Ghazal/Shutterstock

Un’alternativa più breve

Il Dhofar, la provincia più meridionale dell’Oman, rappresenta una valida opzione per i viaggiatori che hanno poco tempo ma vogliono rivivere l’epoca d’oro del commercio dell’incenso. Questa storica regione è fortemente legata all’antica via del franchincenso, inoltre offre magnifiche spiagge, un’atmosfera rilassata e uno stimolante mix di etnie diverse. Visitate Mughsail, famosa per i violenti geyser marini che escono dalle falesie e i vicini boschetti di boswellia selvatica, e seguite le orme degli antichi mercanti acquistando un sacchetto di franchincenso raccolto nella zona presso il souk di Al-Husn.

Se state visitando Avdat, non perdetevi il Parco Nazionale di Ein Avdat©fredfroese/Getty Images

Una deviazione

Se state visitando Avdat, non perdetevi il Parco Nazionale di Ein Avdat, tra le principali attrazioni del Negev. Autentico scherzo della natura, racchiude una pozza di acqua ghiacciata nel deserto più torrido, alimentata da acque che scorrono in intricati canali. Al parco si accede con una passeggiata poco impegnativa attraverso un paesaggio incredibile, dominato da un canyon ripido e tortuoso. Potete anche raggiungere la sommità di una cascata che in inverno diventa davvero spettacolare, ricompensando della fatica e della spesa.

Un’autostrada nel Deserto del Negev, che copre oltre metà della superficie di Israele ©leospek/Getty Images

Fonte: lonelyplanetitalia.it

Sandals Complimentary Wedding Ceremony Live Stream Service, il nuovo servizio offerto a tutte le nuove prenotazioni confermate dal 15 settembre 2020

Tutte le coppie che confermeranno il Matrimonio o il Rinnovo delle Promesse dal 15 settembre 2020 al 31 dicembre 2020 per cerimonie che avranno luogo nel 2020 (in alcuni resort) e nel 2021, potranno usufruire del Complimentary Wedding Ceremony Live Stream Service, in questo modo le loro famiglie e i loro amici, potranno partecipare virtualmente a questo speciale momento!

Complimentary Live Stream Service (solo per cerimonie di nozze)

Resorts:

Tutti i resort Sandals and Beaches

Periodo per il Booking :

15/09/2020 – 31/12/2020

Periodo di viaggio:

Tutti i resort in Giamaica per viaggi a partire dal 1 novembre 2020 (all’apertura)

Tutte le altre isole/resort per viaggi tra il 1 gennaio 2021 – 31 dicembre 2021

Riservato a:

Nuovi matrimoni e rinnovo delle promesse – ReTie the Knot (nessuna eccezione)

Pernottamenti minimi: 3 notti, tutti i tipi di categorie

Descrizione:

Soltanto per un periodo di tempo limitato, i clienti che prenotano un matrimonio o un rinnovo delle promesse “ReTie the Knot”, riceveranno un live streaming gratuito per la loro cerimonia. Applicabile a tutte le nuove prenotazioni tra il 15/09/20 – 31/12/20 per viaggi nei resort Sandals selezionati in Giamaica a partire dal 01/11/2020 e in tutti i resort a partire dal 01/01/2021. Il periodo di viaggio per tutti i resort finisce il 31/12/2021.

Termini e condizioni:

Live stream service deve essere prenotato almeno 60 giorni in anticipo rispetto all’arrivo (senza eccezioni). Il servizio deve essere annotato sulla prenotazione prima dell’arrivo e non può essere compensato presso il resort.

– Per partecipare, il cliente e tutte le persone presenti al matrimonio dovranno firmare una liberatoria.

YouTube è la piattaforma utilizzata per lo streaming, tramite link privato personalizzato non in elenco e non rintracciabile.

– Lo streaming sarà live in tempo reale e non sarà disponibile per la visualizzazione o la riproduzione in seguito; il cliente avrà la possibilità di chiedere un upgrade al pacchetto video per incorporare filmati in streaming dal vivo in un video modificato.

Fonte: sandals-italy – www.sandalsresorts.it   

Koh Lanta si trova nella provincia di Krabi, costellata di perle balneari e sicuramente il luogo di mare thailandese con il più impressionante impatto visivo. È una provincia che sembra non appartenere a questa terra con un labirinto di arcipelaghi, dove le isole sembrano scagliarsi verticalmente fuori dal mare e appartate spiagge sono accessibili solo con le caratteristiche barche dalla lunga coda

Koh Lanta è una delle isole più affascinanti delle Andamane, vicina a Phuket ed a Phi Phi Island, a solo un’ora di tragitto (due in traghetto) dalla costa di Krabi. In realtà fa parte di un arcipelago in cui le isole maggiori si chiamano Koh Lanta Noi e Koh Lanta Yai (ovvero piccola e grande isola di Lanta). La provincia ha miriadi di baie e insenature che sono state per secoli rifugio di pirati, mercanti e zingari del mare. Lanta è un’isola davvero meravigliosa. Il clima è quello tipico della zona: da maggio ad ottobre sotto l’influenza del monsone estivo mentre il restante periodo dell’anno il sole splende praticamente sempre. L’isola di Koh Lanta è sottile e lunga e presenta un territorio relativamente pianeggiante rispetto a quello caratterizzato dalle aspre formazioni carsiche della costa di Krabi e delle isole vicine. Un breve giro è sufficiente a rivelare il pittoresco crogiolo di culture dell’isola, con bancarelle che vendono pollo fritto all’ombra di esili minareti, semplici villaggi di pescatori e piccoli wat (templi) nascosti nel verde intenso della vegetazione.

L’approdo principale dei traghetti in arrivo dalle Phi Phi Island, Krabi e Phuket è a nord e si chiama Saladan. Il viaggio sull’isola comincia proprio da Baan Saladan, un tipico villaggio thailandese di pescatori. Facile noleggiare barche per recarsi a fare snorkeling o semplicemente tuffarsi nelle acque limpide. Molti i diving centers e punti per noleggiare scooter e moto. Da Baan Saladan, per arrivare all’estremità sud dell’isola occorre guidare per circa 30 km (un’ora circa di tragitto). Il percorso terminerà di fronte all’ufficio marino del Parco Nazionale di Lanta, ove sorge il faro dell’isola. La strada è asfaltata solo in un senso di marcia e la guida richiede una certa attenzione: ma da entrambe i lati la vista è talvolta sbalorditiva! Koh Lanta è un paradiso della natura e offre diverse ed interessanti attrazioni sia dal punto di vista strettamente balneare che naturalistico e geologico. Oltre alle spiagge, infatti, la foresta pluviale che occupa il centro dell’isola con le sue grotte carsiche o l’esperienza culturale presso il villaggio dei Sea Gypsies sono in grado di garantire intense emozioni. Le piantagioni di caucciù, l’oceano con i suoi colori e fondali e l’incredibile offerta di pesce e crostacei rendono davvero unico un soggiorno su questa gemma del Mar di Andaman.

Il Parco Nazionale. All’interno del parco – situato all’estremità sud dell’isola – troviamo due spiagge: Hin Ngam e Tanod. La strada è piuttosto stretta, non asfaltata e piena di curve, ma lo spettacolo che si ammira dall’alto è davvero entusiasmante. Intorno, una natura ricca di flora e fauna, in mare riserva integrale.                                                         

Le isole attorno a Koh Lanta forniscono incredibili paesaggi in grado di ispirare scrittori e produttori cinematografici. Ci sono pochi posti migliori di questo sulla Terra per vivere le sensazioni di un naufrago o di un intrepido esploratore della Jungla, anche se solo per una giornata! Ognuna delle isole ha qualcosa di unico da offrire: spiagge appartate, snorkeling, superbe immersioni subacquee, speleologia ed avventura. Ci sono foreste di mangrovie vergini da esplorare, lagune nascoste usate in passato dai pirati per nascondere i loro tesori, caverne sottomarine e di superficie. Le isole orientali sono caratterizzate dalla presenza delle comunità dei pescatori locali. Il ritmo vitale qui è praticamente rimasto invariato per centinaia di anni e questi luoghi sono fuori dai percorsi turistici tradizionali: isole aspre e spesso disabitate, foreste di mangrovie e fiumi. Un mondo in cui le persone vivono quasi esclusivamente basandosi sulle loro competenze, aiutandosi a vicenda. Le isole orientali si trovano più vicine alla Lanta Old Town (sulla costa orientale). Sono ben protette dal mare possono essere visitate per gran parte dell’anno. Le isole meridionali sono il più turistico dei gruppi di isole intorno a Koh Lanta. Alcune di queste sono meta di escursioni giornaliere e tour: il più popolare è conosciuto come il 4-Island Tour. Un assoluto “must see” è la Tam Morakot (la Grotta di Smeraldo) a Koh Mook. Queste isole, sebbene facilmente raggiungibili da Koh Lanta sono in provincia di Trang.

Le spiagge. Koh Lanta è ricca di spiagge e promette ai suoi visitatori di fantastici bagni in acque calde e cristalline. Le migliori si trovano lungo il puntello occidentale dell’isola di Lanta Yai, ognuna con una propria peculiarità ma tutte in grado di offrire eccellenti tramonti. A ridosso del litorale orientale troviamo le montagne completamente ricoperte da foresta tropicale, ricchissima di biodiversità. Le spiagge principali sono tutte sul litorale ovest di Lanta.

Khlong Dao: è una lunga striscia di sabbia bianca lunga tre chilometri. È stata la prima spiaggia a diventare famosa per i suoi tramonti spettacolari e per la sabbia particolarmente bianca. È ideale per nuotare e per le famiglie con bambini, non è mai affollata perché molto estesa ed è facile trovare spazi tranquilli ove rilassarsi.

Phra Ae o Long Beach, a sud di Klong Dao, è la spiaggia più famosa di Koh Lanta e si estende per cinque chilometri: una lunga lingua di sabbia bagnata da un mare incontaminato. Su questa spiaggia si affacciano diversi resort ma non è mai affollata. Ci sono molti ristoranti dove gustare pesce freschissimo a prezzi decisamente contenuti.

Khlong Nin: non lontano dal Parco Nazionale Marino è lunga 3 km circa ed è dotata di un’acqua trasparente di colore verde smeraldo. È la spiaggia adatta a coloro che sono in cerca di un vero, rilassante paradiso nascosto. Non è il luogo adatto per le attività in mare, la tranquillità regna sovrana a Klong Nin. La spiaggia è orlata di alberi tropicali: dalla noce di cocco al pino mentre nell’ entroterra dominano tutte le sfumature del verde della foresta tropicale.

Klong Khong: un poco più a sud di Long Beach questa piccola spiaggia offre un’atmosfera estremamente pacifica. Con la bassa marea affiorano dall’acqua le rocce, il reef è molto vicino e da qui è possibile effettuare dell’ottimo snorkeling ed anche immersioni.

Lanta Old Town & gli Zingari del Mare. La magia di Lanta Old Town riesce davvero a far fare un viaggio indietro nel tempo. Nella vecchia città si gira a piedi. Bello il tour in long tail boat fra la foresta di mangrovie che si trova tra Lanta Yai e Lanta Noi. Le mangrovie svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi degli oceani del mondo: molte specie marine ed uccelli allevano e proteggono qui i loro piccoli. Spostarsi di isola in isola è un ottimo modo per scoprire ed ammirare la bellezza del luogo: siamo in un parco nazionale marino che offre possibilità di snorkeling ed immersioni di classe mondiale. L’isola di Koh Haa, ad esempio, possiede una bellissima zona lagunare poco profonda, perfetta per tentare i primi respiri sott’acqua. Il villaggio di Sang-ga-u nell’angolo a sud est di Koh Lanta è sede di un unico gruppo di persone conosciute come gli zingari del mare o “Chao Leh” (gente di mare, in thailandese). Questi individui, che nel passato hanno adottato uno stile di vita semi-nomade nel Mare delle Andamane, sono marinai di origine indo-malese. Hanno incentrato la loro esistenza sull’utilizzo delle risorse marine e costiere ed hanno un legame fortissimo con l’oceano. Sono dei fantastici marinai, esperti pescatori ed ottimi subacquei in grado di muoversi liberamente e comodamente sott’acqua. Le barche sono la parte più essenziale della loro cultura materiale ed ogni famiglia ne possiede almeno una. Sono persone semplici che vivono in simbiosi con la natura. La tradizione animistica del culto è forte nella comunità e colora molte delle loro tradizioni tanto che per loro, il naturale e soprannaturale non sono nettamente distinti.

Fonte: turismothailandese.it

SPAGNA – TRE CHIAVI PER CAPIRE ALBACETE

11 Set 2020 In: Spagna

Per comprendere l’anima di Albacete devi conoscere questi tre elementi!

STORICA PIANURA SPAGNOLA

Il nome Albacete deriva dal termine Al-Basit (la pianura), con cui i musulmani designavano una piccola colonia rurale. Resasi indipendente da Chinchilla nel 1375, questa cominciò a crescere grazie alle successive concessione reali.

NEL CUORE DELLA SPAGNA 

Arrivare ad Albacete è facile. Situata tra il centro della penisola e le terre levantine, è uno storico crocevia. Si può arrivare ad Albacete in treno, tramite autostrada e persino in aereo. Ti aspetta una grande città.

CONTESTO ARCHITETTONICO

Tra i suoi patrimoni spiccano le bambole articolate della necropoli romana di Ontur, realizzate in avorio e ambra, così come la sfinge di Haches, ritrovata al confine di Bogarra, che alcuni definiscono la “Gioconda” di Albacete.

Cosa vedere?

Quando nel 1862 la regina Isabella II concesse ad Albacete il titolo di città, le ferrovie erano già arrivate su queste terre. Insieme alla sua designazione come capoluogo di provincia trenta anni prima, questo fatto fu decisivo per consolidare lo sviluppo urbano, amministrativo, sociale ed economico che Albacete ha vissuto posteriormente.

I numerosi edifici storicisti e modernisti che si possono incontrare per le sue strade certificano tale sviluppo. Ecco il palazzo sede della provincia o i vistosi immobili che si possono apprezzare nella via Tesifonte Gallegos o Marqués de Molins. Senza dimenticare, ovviamente, l’elegante e commerciale Pasaje de Lodares, con tocchi neobarocchi. Singolare è anche il famoso teatro Circo, asse centrale dell’attività culturale di Albacete. Nei depositi del Sol, in cui in passato si conservava l’acqua destinata al consumo della città, oggi troviamo una moderna biblioteca pubblica.

Scopri gli aneddoti più interessanti della storia di Albacete visitando il suo museo archeologico provinciale. Il suo edificio, costruito circa cinquanta anni fa nel parco Abelardo Sánchez, sviluppa un’audace proposta per adattarsi all’ambiente. Non perderti la collezione di quadri di Benjamín Palencia, il grande pittore di Barrax, fondatore della scuola di Vallecas, che è custodita nel museo.

Visita, inoltre, il museo municipale, aperto in un edificio storicista in cui si trovava la sede del vecchio municipio. Nelle sue sale si esibisce una mostra di arte popolare del mondo, realizzata dal collezionista Ramírez de Lucas. Ti trovi nella piazza dell’Altozano. Nei suoi giardini puoi scattarti una foto accanto al monumento del coltellinaio. Alle sue spalle, spicca il profilo modernista del Grand Hotel. Dirigiti verso la piazza della cattedrale e visita il tempio dedicato a San Giovanni Battista, costruito nel XVI secolo, che accoglie la cappella della Vergine de los Llanos, patrona della città. Vicino ad essa troverai il moderno edificio sede dell’attuale municipio, realizzato in pietra di Salamanca e coronato da un grande orologio.

Cosa mangiare?

I giorni della feria sono un’eccezionale occasione per degustare la gastronomia di questa terra. La cucina di Albacete è marcata dalla tradizione: in essa brilla di luce propria il gazpacho della Mancia. Il menu tra cui scegliere è esteso e suggestivo: galianos, atascaburras, migas ruleras, pernice marinata, gachas, stufato di agnello, lomo de orza, ajo mataero, pisto, asadillo, selvaggina, formaggi… per dolce miguelitos de La Roda, panecillos dulces, delicias de Almansa, borrachos de Minaya o flores en sartén. Il tutto ovviamente irrigato con buoni vini della Mancia, Manchuela, Almansa o Jumilla, denominazioni di origine in cui si dividono i rinomati vigneti della provincia.

Cosa fare?

Albacete è una città moderna, cosmopolita e aperta al mondo. Lo testimoniano la sua dinamica attività commerciale, il suo ambiente studentesco e lo sviluppo del suo poligono industriale e del suo parco tecnologico e scientifico. Visita, nel suo campus universitario, il giardino botanico di Castiglia La Mancia, luogo aperto alla ricerca della biodiversità della regione. Lì convivono coltivazioni tradizionali e sperimentali insieme all’esotismo delle piante fatte crescere nella sua serra. Un buon punto da percorrere a piedi, in bicicletta o correndo è la via verde della Pulgosa.

Dal 7 al 17 settembre, in onore della vergine de los Llanos, Albacete celebra la sua famosa fiera cittadina. Se vuoi vivere delle giornate indimenticabili, piene di allegria, divertimento e buona gastronomia, scegli questo periodo per visitarla. Non puoi perdertela. La sua origine rimonta a più di trecento anni fa e il posizionamento è davvero singolare: “la sartén” (la padella). Il recinto della fiera, esempio caratteristico di architettura popolare in stile neoclassico, venne fatto costruire ai tempi di Carlo III, nel 1783.

Nei giorni della fiera l’ambiente è incredibile. Partecipa al suo intenso programma di attività e sii protagonista di questi festeggiamenti dichiarati di interesse turistico internazionale che costituiscono una delle fiere più importanti in Spagna. Ah!… e non perderti le sue tradizionali corride di tori che hanno luogo nel colosseo in stile neomudéjar realizzato dall’architetto Julio Carrilero.

Albacete è la grande porta di una provincia le cui terre si suddividono tra La Mancia, La Manchuela, il Campo di Montiel, le sierre di Alcaraz e del Segura e le valli dei fiumi Júcar e Cabriel. Percorri territori montagnosi piani e ripidi imbattendoti in luoghi unici e sorprendenti. Dirigiti verso le ampie pianure in cui cavalcò Don Chisciotte.

Cosa comprare?

Visitare Albacete significa avvicinarsi alla tradizionale arte della coltelleria. Nella plaza de la Catedral, nel palazzetto modernista conosciuto come Casa del Hortelano, ha sede il museo dedicato a questa industria artigiana, uno dei principali patrimoni della città. Procuratene qualche buon esemplare, la qualità è garantita, così come la bellezza. E ricorda che ciò che conta è la tradizione: “il coltello di Albacete non si regala, si vende a un amico a un prezzo simbolico affinché l’amicizia non venga trafitta”.

Fonte: UFFICIO SPAGNOLO DEL TURISMO – ROMA

Il paradiso dei subacquei per i suoi fondali sottomarini meravigliosi, ma anche la casa dei dugonghi: è Mantanani, piccolo gioiello dell’Asia

Al largo della punta di Sabah, stato della Malesia nel nord-est del Borneo, le Isole Mantanani sono un segreto locale a sole due ore dalla capitale dello stato di Kota Kinabalu.

L’arcipelago comprende tre isole: la più grande è Mantanani Besar, mentre le altre due sono Mantanani Kecil e Lungisan, scelte per la nidificazione di diverse specie marine di uccelli.

Luogo noto soprattutto tra i subacquei e i divers – anche per i numerosi relitti navali risalenti alla Seconda Guerra Mondiale – è talmente bello da sembrare di essere finto.

Mantanani Besar, dall’alto, ha una forma che somiglia ad un coltello. Ha una sagoma stretta, e una spiaggia che si estende su 2500 metri di perimetro: il panorama sottomarino offre scenari di coralli, spugne, gamberi esotici, gamberi imperiali, pesci minatori, anguille, cavallucci marini, polipi dagli anelli blu, nudibranchi e branchi di pesci di piccole e medie dimensioni, oltre a diversi tipi di razze.

Ecco perché è diventata meta di chi ama il diving, lo snorkeling, il kayaking e il birdwatching; l’isola ospita anche un villaggio di pescatori, con famiglie e bambini che vivono per lo più di pesca, vendendola al mercato di Kota Belud.

Se siete amanti degli animali, sappiate che qui potreste incontrare i dugonghi, mammiferi marini chiamati anche “vacche di mare”, perché erbivori e di grossa stazza: si tratta di una specie molto vulnerabile, però, e gli avvistamenti, nel corso degli anni, si stanno diradando rispetto a prima. Sono loro, a valere a Mantanani il soprannome di “isola delle sirene”.

Una delle leggende del luogo narra la storia tra Nicky (un dugongo giovane) e uno dei bambini del villaggio, cresciuti insieme per molto tempo, fino a quando il ragazzo è diventato uomo e l’animale si è allontanato dal villaggio, sparendo nel nulla.

Un tempo i dugonghi, come gli altri animali della specie dei sirenici, venivano catturati per essere mangiati (anche da coloni europei in Africa e nel Pacifico), ma non è più un’usanza diffusa, nemmeno tra le popolazioni locali, che anzi oggi gli attribuiscono una presenza superstiziosa e misteriosa.

La maggior parte degli arrivi a Mantanani proviene da Kota Kinabalu: il viaggio dalla capitale dura due ore (sulla terra ferma) attraverso la campagna aperta, che accoglie sullo sfondo il Monte Kinabalu, la vetta più alta della Malesia. Per raggiungere l’Isola Mantanani, l’unica isola abitata nel cluster, vanno aggiunti altri 40 minuti di motoscafo dal molo di Kampung Kuala Abai, per un totale di circa tre ore di viaggio.

Un percorso duro anche per i più esperti viaggiatori, a volte con l’oceano così mosso da dover fermare i tragitti, ma vi assicuriamo che raggiungerete un vero angolo di paradiso.

Fonte: siviaggia.it

Koh Lanta si trova nella provincia di Krabi, costellata di perle balneari e sicuramente il luogo di mare thailandese con il più impressionante impatto visivo. È una provincia che sembra non appartenere a questa terra con un labirinto di arcipelaghi, dove le isole sembrano scagliarsi verticalmente fuori dal mare e appartate spiagge sono accessibili solo con le caratteristiche barche dalla lunga coda

Koh Lanta è una delle isole più affascinanti delle Andamane, vicina a Phuket ed a Phi Phi Island, a solo un’ora di tragitto (due in traghetto) dalla costa di Krabi. In realtà fa parte di un arcipelago in cui le isole maggiori si chiamano Koh Lanta Noi e Koh Lanta Yai (ovvero piccola e grande isola di Lanta). La provincia ha miriadi di baie e insenature che sono state per secoli rifugio di pirati, mercanti e zingari del mare. Lanta è un’isola davvero meravigliosa. Il clima è quello tipico della zona: da maggio ad ottobre sotto l’influenza del monsone estivo mentre il restante periodo dell’anno il sole splende praticamente sempre. L’isola di Koh Lanta è sottile e lunga e presenta un territorio relativamente pianeggiante rispetto a quello caratterizzato dalle aspre formazioni carsiche della costa di Krabi e delle isole vicine. Un breve giro è sufficiente a rivelare il pittoresco crogiolo di culture dell’isola, con bancarelle che vendono pollo fritto all’ombra di esili minareti, semplici villaggi di pescatori e piccoli wat (templi) nascosti nel verde intenso della vegetazione.

L’approdo principale dei traghetti in arrivo dalle Phi Phi Island, Krabi e Phuket è a nord e si chiama Saladan. Il viaggio sull’isola comincia proprio da Baan Saladan, un tipico villaggio thailandese di pescatori. Facile noleggiare barche per recarsi a fare snorkeling o semplicemente tuffarsi nelle acque limpide. Molti i diving centers e punti per noleggiare scooter e moto. Da Baan Saladan, per arrivare all’estremità sud dell’isola occorre guidare per circa 30 km (un’ora circa di tragitto). Il percorso terminerà di fronte all’ufficio marino del Parco Nazionale di Lanta, ove sorge il faro dell’isola. La strada è asfaltata solo in un senso di marcia e la guida richiede una certa attenzione: ma da entrambe i lati la vista è talvolta sbalorditiva! Koh Lanta è un paradiso della natura e offre diverse ed interessanti attrazioni sia dal punto di vista strettamente balneare che naturalistico e geologico. Oltre alle spiagge, infatti, la foresta pluviale che occupa il centro dell’isola con le sue grotte carsiche o l’esperienza culturale presso il villaggio dei Sea Gypsies sono in grado di garantire intense emozioni. Le piantagioni di caucciù, l’oceano con i suoi colori e fondali e l’incredibile offerta di pesce e crostacei rendono davvero unico un soggiorno su questa gemma del Mar di Andaman.

Il Parco Nazionale. All’interno del parco – situato all’estremità sud dell’isola – troviamo due spiagge: Hin Ngam e Tanod. La strada è piuttosto stretta, non asfaltata e piena di curve, ma lo spettacolo che si ammira dall’alto è davvero entusiasmante. Intorno, una natura ricca di flora e fauna, in mare riserva integrale.                                                         

Le isole attorno a Koh Lanta forniscono incredibili paesaggi in grado di ispirare scrittori e produttori cinematografici. Ci sono pochi posti migliori di questo sulla Terra per vivere le sensazioni di un naufrago o di un intrepido esploratore della Jungla, anche se solo per una giornata! Ognuna delle isole ha qualcosa di unico da offrire: spiagge appartate, snorkeling, superbe immersioni subacquee, speleologia ed avventura. Ci sono foreste di mangrovie vergini da esplorare, lagune nascoste usate in passato dai pirati per nascondere i loro tesori, caverne sottomarine e di superficie. Le isole orientali sono caratterizzate dalla presenza delle comunità dei pescatori locali. Il ritmo vitale qui è praticamente rimasto invariato per centinaia di anni e questi luoghi sono fuori dai percorsi turistici tradizionali: isole aspre e spesso disabitate, foreste di mangrovie e fiumi. Un mondo in cui le persone vivono quasi esclusivamente basandosi sulle loro competenze, aiutandosi a vicenda. Le isole orientali si trovano più vicine alla Lanta Old Town (sulla costa orientale). Sono ben protette dal mare possono essere visitate per gran parte dell’anno. Le isole meridionali sono il più turistico dei gruppi di isole intorno a Koh Lanta. Alcune di queste sono meta di escursioni giornaliere e tour: il più popolare è conosciuto come il 4-Island Tour. Un assoluto “must see” è la Tam Morakot (la Grotta di Smeraldo) a Koh Mook. Queste isole, sebbene facilmente raggiungibili da Koh Lanta sono in provincia di Trang.

Le spiagge. Koh Lanta è ricca di spiagge e promette ai suoi visitatori di fantastici bagni in acque calde e cristalline. Le migliori si trovano lungo il puntello occidentale dell’isola di Lanta Yai, ognuna con una propria peculiarità ma tutte in grado di offrire eccellenti tramonti. A ridosso del litorale orientale troviamo le montagne completamente ricoperte da foresta tropicale, ricchissima di biodiversità. Le spiagge principali sono tutte sul litorale ovest di Lanta.

Khlong Dao: è una lunga striscia di sabbia bianca lunga tre chilometri. È stata la prima spiaggia a diventare famosa per i suoi tramonti spettacolari e per la sabbia particolarmente bianca. È ideale per nuotare e per le famiglie con bambini, non è mai affollata perché molto estesa ed è facile trovare spazi tranquilli ove rilassarsi.

Phra Ae o Long Beach, a sud di Klong Dao, è la spiaggia più famosa di Koh Lanta e si estende per cinque chilometri: una lunga lingua di sabbia bagnata da un mare incontaminato. Su questa spiaggia si affacciano diversi resort ma non è mai affollata. Ci sono molti ristoranti dove gustare pesce freschissimo a prezzi decisamente contenuti.

Khlong Nin: non lontano dal Parco Nazionale Marino è lunga 3 km circa ed è dotata di un’acqua trasparente di colore verde smeraldo. È la spiaggia adatta a coloro che sono in cerca di un vero, rilassante paradiso nascosto. Non è il luogo adatto per le attività in mare, la tranquillità regna sovrana a Klong Nin. La spiaggia è orlata di alberi tropicali: dalla noce di cocco al pino mentre nell’ entroterra dominano tutte le sfumature del verde della foresta tropicale.

Klong Khong: un poco più a sud di Long Beach questa piccola spiaggia offre un’atmosfera estremamente pacifica. Con la bassa marea affiorano dall’acqua le rocce, il reef è molto vicino e da qui è possibile effettuare dell’ottimo snorkeling ed anche immersioni.

Lanta Old Town & gli Zingari del Mare. La magia di Lanta Old Town riesce davvero a far fare un viaggio indietro nel tempo. Nella vecchia città si gira a piedi. Bello il tour in long tail boat fra la foresta di mangrovie che si trova tra Lanta Yai e Lanta Noi. Le mangrovie svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi degli oceani del mondo: molte specie marine ed uccelli allevano e proteggono qui i loro piccoli. Spostarsi di isola in isola è un ottimo modo per scoprire ed ammirare la bellezza del luogo: siamo in un parco nazionale marino che offre possibilità di snorkeling ed immersioni di classe mondiale. L’isola di Koh Haa, ad esempio, possiede una bellissima zona lagunare poco profonda, perfetta per tentare i primi respiri sott’acqua. Il villaggio di Sang-ga-u nell’angolo a sud est di Koh Lanta è sede di un unico gruppo di persone conosciute come gli zingari del mare o “Chao Leh” (gente di mare, in thailandese). Questi individui, che nel passato hanno adottato uno stile di vita semi-nomade nel Mare delle Andamane, sono marinai di origine indo-malese. Hanno incentrato la loro esistenza sull’utilizzo delle risorse marine e costiere ed hanno un legame fortissimo con l’oceano. Sono dei fantastici marinai, esperti pescatori ed ottimi subacquei in grado di muoversi liberamente e comodamente sott’acqua. Le barche sono la parte più essenziale della loro cultura materiale ed ogni famiglia ne possiede almeno una. Sono persone semplici che vivono in simbiosi con la natura. La tradizione animistica del culto è forte nella comunità e colora molte delle loro tradizioni tanto che per loro, il naturale e soprannaturale non sono nettamente distinti.

Fonte: turismothailandese.it

SCHOOLCATIONS AL FOUR SEASONS DI PUNTA MITA IN MESSICO
LE SCUOLE SONO QUI – FOUR SEASONS RESORT PUNTA MITA PRESENTA NUOVI OPPORTUNITÀ DI STUDIO PER TUTTI I PROGRAMMI STAGIONALI PER RENDERE L’APPRENDIMENTO A DISTANZA CONVENIENTE E DIVERTENTE PER GENITORI E BAMBINI

Il pluripremiato resort espande il leggendario programma Kids For All Seasons per supportare l’apprendimento a distanza con Tech Hotline, Study Buddy Program e lezioni di arte, cultura, storia e sport nel doposcuola per un’esperienza indimenticabile di apprendimento sulla spiaggia,

Quando forse le scuole diventeranno virtuali questo autunno, il resort a cinque stelle di fronte all’oceano sulla costa del Pacifico, ha lanciato un nuovo programma Knowledge for All Seasons per rendere l’apprendimento a distanza conveniente e divertente per genitori e bambini nella “loro casa lontano da casa”. “Schoolcations” supporterà l’apprendimento a distanza con un nuovo programma scolastico mondiale che include una hotline tecnologica, un programma per compagni di studio e lezioni di arte, cultura, storia e sport nel doposcuola per incoraggiare l’apprendimento educativo attraverso i viaggi.

SUPPORTO TECNICO PROFESSIONALE

Il team tecnico ti aiuterà con i problemi del computer o dell’iPad con la semplice pressione di un pulsante ed è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Stampanti, monitor più grandi, caricatori portatili e altri materiali scolastici sono disponibili su richiesta. Lo Screen Doctor a bordo piscina del resort pulirà i laptop o gli iPad degli ospiti e fornirà pad per laptop agli ospiti che desiderano imparare a bordo piscina.

KFAS STUDY BUDDY

I compagni di studio aiuteranno i bambini con i compiti scolastici e potranno partecipare alle lezioni per fornire ulteriore supervisione dell’apprendimento. È disponibile anche un supporto educativo professionale per chi cerca un tutoraggio privato.

CABANE – STUDIO

Le cabane in piscina e in spiaggia possono essere prenotate e trasformate in postazioni di lavoro private con vista sull’oceano. Ogni cabana-studio è dotata di Wi-Fi, un monitor TV, cuffie, un caricatore portatile, un lap pad e snack energizzanti come frutta fresca, frullati e ghiaccioli.

LEZIONI DI SCUOLA NEL MONDO

Ti sei mai chiesto se è possibile combinare l’avventura di viaggiare per il mondo con le responsabilità di crescere una famiglia? L’istruzione attraverso il viaggio al Four Seasons Resort Punta Mita include opportunità per i bambini di conoscere la storia, la cucina e la cultura del Messico.

DONAZIONE ALLA COMUNITÀ

Le scuole per bambini sosterranno l’apprendimento educativo locale attraverso il programma “AyudarNosMueve”, con una parte delle prenotazioni del programma Knowledge for All Seasons che andrà alla comunità locale

VILLE PRIVATE E CASE SULLA SPIAGGIA

Le ville e le case sulla spiaggia privata offrono una privacy impareggiabile, un servizio personalizzato e spazi ampi, consentendo alle famiglie di godersi una scuola, un posto di lavoro o una vacanza con facilità.

Fonte: fourseasons.com

Il sito intorno alle piramidi di Giza è oggetto di un importante rinnovamento che offrirà nuovi servizi per i visitatori

Un nuovo caffè, ristorante e lounge con vista ravvicinata alle piramidi di Giza, antiche 4500 anni, sarà presto aperto come parte di un rinnovamento in tutto il sito intorno all’attrazione più famosa de Il Cairo e dell’ultima meraviglia sopravvissuta del mondo antico. Lo spazio, chiamato 9 Pyramids Lounge, sarà situato all’estremità meridionale del complesso e sarà il caffè più vicino alle piramidi e offrirà una meritata pausa post-visita. Il caffè dovrebbe aprire questo mese.

9 Pyramids Lounge rappresenta la prima parte di un più ampio progetto di riqualificazione del sito delle piramidi di Giza. Altri servizi previsti includono un nuovo centro visitatori, cinema, bagni pubblici, segnaletica in tutto il sito, punti ristoro, cabine fotografiche, Wi-Fi gratuito, biglietti che possono essere acquistati tramite un’app e un percorso di autobus elettrico che girerà intorno all’area e lascerà i viaggiatori alle fermate designate. Secondo una presentazione registrata a marzo, i gestori di animali che offrono cavalcate su cavalli e cammelli, spesso utilizzando tattiche aggressive, saranno addestrati a “trattare meglio con i visitatori”.

“Le piramidi rappresentano un potente simbolo per il futuro dell’Egitto, in quanto connettono la nostra ricca eredità al nostro entusiasmante futuro“, ha dichiarato in una nota Ashraf Halim, CEO di Orascom Pyramids Entertainment, il gruppo di investimento che sta guidando la riqualificazione.

I funzionari del turismo in Egitto si aspettano un’ondata di visitatori quando il vicino e tanto atteso Grand Egyptian Museum aprirà nel 2021, apertura ritardata nuovamente, questa volta dalla pandemia di coronavirus. L’apertura del museo era originariamente prevista nel 2011. I proventi della mostra itinerante di Tutankhamon, visitata da milioni di persone a Los Angeles, Parigi e Londra, contribuiranno a finanziare il museo.

L’Egitto ha riaperto i suoi confini ai visitatori internazionali a luglio e il governo ha temporaneamente ridotto i costi dei visti turistici e i prezzi dei biglietti per le attrazioni del Paese.

Fonte: lonelyplanet.com

A partire dal 10 settembre, le Maldive richiedono un test PCR negativo scritto in inglese per l’ingresso nel Paese

Il Ministero del Turismo delle Maldive ha emanato nuove disposizioni per l’ingresso nel Paese, che richiedono a tutti i turisti e ai viaggiatori la presentazione di un test PCR negativo per il covid-19, effettuato entro massimo 72 ore prima della partenza per le Maldive, con effetto dal 10 settembre prossimo. Il certificato del test deve essere scritto in inglese.

Fonte: Roberto Scalzitti – JET LEISURE MALDIVE

Mahé, Praslin, La Digue… le isole delle Seychelles seducono all’istante!

Agli inizi del 1600, la nave Ascension, della Compagnia Britannica delle Indie Orientali, per sfuggire ad una tempesta, lasciò le acque tumultuose dell’oceano Indiano e si rifugiò nella baia protetta di un arcipelago allora quasi sconosciuto. Pensiamo allo stupore quando, tornato il sole e calmato il vento, agli occhi increduli dell’equipaggio si manifestò l’immagine del paradiso, ospitato in tante piccole isole che sembravano galleggiare in acque cristalline.

La natura è stata generosa nelle 115 isole delle Seychelles!

Molto antiche, datate circa 750 milioni di anni, e rimaste a lungo fuori dalle rotte commerciali che collegavano l’India all’Africa e all’Europa, le Seychelles hanno conservato intatta una straordinaria bellezza, che cela innumerevoli gemme nascoste desiderose di essere esplorate.

Imponenti rocce granitiche modellate dal tempo si affacciano su spiagge di soffice sabbia bianca, lambite da acque azzurre e a tratti verdi smeraldo, che riflettono il colore del cielo e della foresta tropicale lussureggiante. La tartaruga gigante di Aldabra e il pappagallo nero di Praslin, simbolo nazionale dell’arcipelago, vivono in un habitat ricco di numerose specie di piante endemiche, tra cui spicca un raro tipo di palma, chiamata Coco de Mer, che cresce esclusivamente sulle isole di Praslin, nella Vallée de Mai, e a Curieuse. Considerato il frutto proibito dell’Eden, grazie alla sua particolare forma che ricorda il sensuale bacino del corpo femminile, l’incredibile Coco de Mer contiene il seme più grande di tutto il regno vegetale.

Punto di partenza per raggiungere le paradisiache isole di Praslin e La Digue, l’isola di Mahé, con la capitale Victoria, è sicuramente l’isola più vivace, ed offre un’ampia scelta di resort, affacciati su bellissime baie e spiagge, dove si organizzano numerose attività, dallo snorkeling e immersioni tra pesci e coralli colorati, all’imperdibile escursione al Morne Seychellois National Park, che ospita una fitta foresta pluviale e la vetta più alta del Paese, a quota 905 metri, da cui si gode di una vista mozzafiato. Passo dopo passo, percorrendo l’estesa rete di sentieri, si contano 12 diversi percorsi, si penetra un territorio enigmatico, il cuore verde e deserto dell’isola, che regala un contatto speciale con il paesaggio circostante.

La Digue e Praslin: amore a prima vista!

Nell’isola di La Digue si vive in completa simbiosi con la natura, in una realtà surreale, spesso oggetto dei nostri sogni, dove spiagge incontaminate, generosamente circondate da palme rigogliose, e bagnate da un’acqua verde giada, promettono di tenerci lontano dagli affanni quotidiani e di regalarci ritmi lenti e in armonia con l’ambiente. Ci si muove in bicicletta o su tipici carri trainati da buoi. Non appena si poggerà il piede sulla calda sabbia dell’iconica Anse Source d’Argent, costellata da indimenticabili rocce granitiche, il legame con l’isola diverrà indissolubile!

A Praslin la natura è ancora una volta protagonista. Una sinuosa piccola catena di montagne granitiche attraversa l’isola. L’intricata e straordinaria vegetazione scende fino a raggiungere il mare tanto trasparente da far sembrare sospesa ogni cosa galleggi sulle sue acque. I rinomati hotel intrattengono gli ospiti con diversificate attività sportive e acquatiche, garantendo sempre assoluta riservatezza e relax.

La colonizzazione francese dell’arcipelago, insieme alle numerose influenze inglesi e africane, ha lasciato un’impronta singolare, che si rispecchia anche nella cucina creola con piatti a base di pesce, riso, verdura e frutta tropicale.

Le Seychelles sono davvero il Giardino dell’Eden…


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