Mantenimento e rafforzamento delle misure applicate in Polinesia Francese
Le Autorità della Polinesia Francese hanno implementato le seguenti misure, valide fino al 15 settembre (con possibile estensione):
• Chiusura delle discoteche e dei locali notturni
• Qualunque tipo di ritrovo che coinvolga più di 10 persone su strade pubbliche o in qualunque luogo aperto al pubblico sarà soggetto ad un preventivo permesso rilasciato dalle autorità competenti. Questo permesso deve specificare le misure sanitarie applicate dagli organizzatori dell’evento
• L’applicazione di rigide regole in ristoranti e bar (i clienti possono consumare solo al tavolo, mantenendo una distanza minima di 1 metro tra un tavolo e l’altro, e hanno l’obbligo di indossare la mascherina nei momenti in cui si spostano all’interno del locale);
• L’utilizzo della mascherina è obbligatorio negli spazi pubblici all’aperto con un alto numero di persone, inclusi negozi, a bordo di imbarcazioni e traghetti, in aereo, sui mezzi pubblici, in porti ed aeroporti. Queste normative saranno accompagnate da controlli e sanzioni. L’eventuale trasgressione di queste disposizioni è sanzionabile con multe fino a € 745.82
• Gli incontri informali di oltre 10 persone sono vietati presso spiagge, spazi verdi e parchi pubblici, aree picnic e tutti i siti adibiti allo stesso scopo.
Di seguito tutte le condizioni ufficiali da seguire prima della partenza, durante il volo e durante il soggiorno:
Fonte: Tahiti Tourisme Italia
Una kasbah in mattoni di fango con una storia di sontuosità e tradimento
Sebbene la maggior parte dei visitatori del Sahara marocchino visitino il sito Patrimonio dell’Umanità di Aїt Ben Haddou, coloro che cercano una kasbah appartata, fuori dai sentieri battuti e piena di storia affascinante non dovrebbero guardare altrove se non alla Kasbah Telouet, un villaggio fatiscente ma bellissimo, ricco di sontuosità, di tradimenti e di lotta per l’indipendenza del Marocco.
Nel makhzen, il sistema feudale del Marocco precedente al 1957, un sultano governava il Paese, mentre un gruppo di Pasha, l’equivalente dei duchi, istituiva il controllo locale imponendo tasse e mantenendo l’ordine. Uno dei Pasha più potenti del Marocco del XX secolo è stato Thami El Glaoui, il “Signore dell’Atlante”. La famiglia El Glaoui aveva stretti legami con il Sultano e aveva presieduto la Kasbah Telouet sin dalla sua costruzione nel 1860, e dal 1912 al 1956 Thami governò come Pascià di Marrakech.
Thami El Glaoui può essere facilmente definito il Grande Gatsby del Marocco. La famiglia El Glaoui dominava il commercio di olive, zafferano e sale grazie alla posizione ottimale della Kasbah Telouet sui sentieri delle carovane, rendendo Thami uno degli uomini più ricchi del Marocco. El Glaoui esercitava un’immensa influenza politica, culturale ed economica ed era noto per organizzare feste ostentate alla kasbah.
Ma a metà del 20° secolo, El Glaoui spinse la sua influenza politica un passo in avanti. Mentre il movimento di indipendenza marocchino stava guadagnando popolarità, El Glaoui si unì ai colonialisti francesi per estromettere il sultano in carica, Mohammed V, e mettere al potere Ben Arafa, un marocchino simpatico ai francesi. Costui servì bene El Glaoui fino al 1955, quando Mohammed V tornò dall’esilio in Madagascar e dichiarò l’indipendenza per il Marocco.
Con Mohammed V ancora una volta al comando, El Glaoui fu dichiarato traditore e perse tutta la sua influenza politica, e da allora la Kasbah Telouet fu lasciata in rovina. Ora la famiglia El Glaoui addebita una quota di ingresso di 10 Dinah (€ 1 circa) al raro visitatore al fine di preservare dal decadimento l’architettura moresca, le finestre ornate, i soffitti dipinti e gli stretti corridoi della kasbah. Sebbene gran parte della sua bellezza originale sia stata distrutta, lo stato decrepito della kasbah l’ha resa la gemma nascosta perfetta per i pochi che si avventurano fino qui per scoprirla.
Fonte: atlasobscura.com
Lungo il Tamigi: itinerario del fiume, dalla sorgente alla foce, per scoprire le sue isole
È uno dei grandi fiumi d’Europa, conosciuto perché sulle sue sponde è nata lei, la capitale dell’Inghilterra e del Regno Unito. Tuttavia, il Tamigi non è solo Londra, al contrario, lungo il suo corso si estendono circa 80 isole.
È il secondo fiume del Regno Unito, il primo è il Severn per lunghezza, e le sue acque sono la linfa vitale di tutto il sud dell’Inghilterra.
Il Tamigi taglia in due Londra e bagna tantissime isole, alcune di queste assolutamente sconosciute a molti, ma non a tutti.
Come la leggendaria Eel Pie Island, che deve il suo nome al popolare pasticcio di anguilla che veniva servito nelle taverne locali tra il 1700 e il 1800. Un tempo, questo lembo di terra, è stato scelto dalla più grande comunità di hippie del Regno Unito.
È proprio su quest’isola che musicisti e band che hanno fatto la storia della musica, si esibivano di continuo. Tra questi i Rolling Stones, The Who, Eric Clapton, David Bowie, Pink Floyd, Genesis, Rod Stewart e Black Sabbath.
Ma Eel Pie Island è solo una delle tantissime isole che si nascondono lungo il Tamigi, dalla sorgente alla foce. Degna di menzione è, infatti, Taggs Island, così vicina alla vecchia contea di Middlesex che da qui si possono scorgere le fitte vegetazioni che caratterizzano l’isolotto.
Questo lembo di terra lo si riconosce subito per le case galleggianti che ormeggiano sulle rive, un escamotage per vivere in questa zona dato che la costruzione sull’isola è vietata da oltre un secolo. Una di queste dimore è di proprietà di David Gilmour dei Pink Floyd, adibita, ovviamente, a studio di registrazione.
Come non menzionare Isleworth Ait? Su questa isola vivono dei residenti davvero bizzarri: la lumaca tedesca pelosa e la Balea biplicata, due esemplari a rischio estinzione, che sono per questo protette dagli abitanti delle isole circostanti. L’isola può essere visitata solo in compagnia di un membro di London Wildlife Trust, l’organizzazione benefica locale che si occupa della conservazione della natura del territorio. Non solo lumache, l’isola è famosa anche per essere la casa di uccelli martin pescatore, aironi, pipistrelli e farfalle.
Anche Chiswick Eyot è considerata una riserva naturale, anche se il destino della piccola isola fluviale sembra segnato dal suo ecosistema fragile. Le sue sponde, infatti, si stanno lentamente consumando a causa dei livelli della marea che con gli anni, hanno ridotto sensibilmente le dimensioni complessive dell’isolotto.
Da non perdere, assolutamente, c’è Raven’s Ait, un’isola viva che ospita tutto l’anno, eventi privati, feste, matrimoni e non solo. Durante i mesi estivi si susseguono festival e concerti e ancora, è possibile affittare l’intera isola per un weekend o una settimana per una vacanza di lusso.
Lungo il Tamigi ci sono ancora decine e decine di isole da scoprire, in barca a vela, in paddle o in kayak. Con un po’ di spirito di avventura è possibile esplorare lembi di terra e isolotti disseminati lungo tutto il fiume che sanno stupire.
Fonte: siviaggia.it
Regolamento per la ripresa del turismo culturale in Egitto a partire dal 1 settembre 2020
L’Autorità per l’Aviazione Civile egiziana ha informato tutte le compagnie aeree che operano negli aeroporti internazionali di Hurghada, Sharm El Sheikh, Marsa Alam e Taba che a partire dal 1° settembre i passeggeri potranno effettuare il test PCR per il rilevamento del Covid-19 al loro arrivo in questi aeroporti al costo di $ 30 nel caso in cui non forniscano un certificato con esito negativo del test RT-PCR per coranavirus eseguito 72 ore prima della data prevista del volo. Seguiranno aggiornamenti dell’Autorità per l’Aviazione Civile egiziana
I- Regolamento per le attività turistiche
Tutti i tipi di attività turistiche, legate al turismo culturale, opereranno con un massimo del 50% della loro capacità totale.
II- Regolamento per i mezzi di trasporto per turisti (autobus, limousine, golf car)
• Tutti i mezzi di trasporto per turisti opereranno con un massimo del 50% della loro capacità totale; lasciando un posto libero accanto a ciascun passeggero sull’autobus e nelle golf car, con un massimo di due passeggeri in una limousine.
• I passeggeri e i conducenti sono tenuti a indossare sempre mascherine per il viso durante il viaggio.
• Vengono forniti sanificanti e disinfettanti per le mani; prima e dopo ogni viaggio viene eseguita un’accurata pulizia, disinfezione e adeguata ventilazione.
III. Regolamento per gruppi turistici che visitano siti archeologici e musei
• Tutti i musei e siti archeologici (aperti ai visitatori) riceveranno egiziani e turisti a partire dal 1 ° settembre 2020.
• Tutti i punti di contatto e i pavimenti nei musei e nei centri visitatori nei siti archeologici vengono disinfettati quotidianamente prima dell’orario di apertura.
• I gruppi turistici non devono superare le 25 persone nei musei e nei siti archeologici.
• Le guide turistiche devono indossare mascherine facciali e utilizzare apparecchiature audio all’interno dei musei. Gli auricolari vengono sterilizzati dopo ogni utilizzo.
• Le aziende turistiche devono fornire mascherine per il viso a turisti e conducenti.
• La temperatura dei dipendenti viene controllata quotidianamente (e dei visitatori prima di entrare nei musei e nei siti archeologici interni).
• Viene mantenuto un distanziamento fisico di sicurezza (almeno 1 metro).
• Il numero massimo di visitatori ammessi all’interno di musei e siti archeologici al coperto è:
– 100 visitatori l’ora in tutti i musei (200 visitatori l’ora nel Museo Egizio di Tahrir).
– 10 – 15 visitatori all’interno di qualsiasi piramide o tomba (a seconda delle sue dimensioni).
• I viaggi di scuole, università ed enti governativi devono essere prenotati in anticipo ai siti archeologici e musei, almeno 48 ore prima della visita programmata, con non più di 15 persone per viaggio, con un massimo di 5 viaggi al giorno.
IV. Hotel galleggianti
Gli hotel galleggianti non possono effettuare crociere sul Nilo prima dell’inizio di ottobre 2020.
Fonte: Ufficio Turistico Egiziano
ENGLISH ORIGINAL VERSION:
Regulations for the Resumption of Cultural Tourism to Egypt as of September 1, 2020
I- Regulations for Tourism Activities
All types of tourism activities, related to cultural tourism will operate with a maximum of 50% of their total capacity.
II- Regulations for the Means of Transportation for Tourists (bus, limousine, golf cars)
• All means of transportation for tourists will operate with a maximum of 50% of their total capacity; leaving a vacant seat next to each passenger on the bus and in golf cars, with a maximum of two passengers in a limousine.
• Passengers and drivers are required to wear face masks at all times during the journey.
• Disinfectants and hand sanitizers are provided; thorough cleaning, disinfection and proper ventilation is carried out before and after each trip.
III. Regulations for Tourist Groups Visiting Archaeological Sites and Museums
• All museums and archeological sites (open for visitors) will receive Egyptians and tourists as of September 1, 2020.
• All touch points and floors in museums and visitor centers in archeological sites are disinfected daily before opening hours.
• Tourist groups are not to exceed 25 people in museums and archeological sites.
• Tour guides are required to wear face masks and use audio equipment inside museums. Ear pieces are sterilized after each use.
• Tourism companies are to provide face masks to tourists and drivers.
• Temperature of employees is checked daily (and visitors before entering museums and indoor archeological sites).
• Safe physical distancing is maintained (at least 1 meter).
• The maximum number of visitors allowed inside museums and indoor archeological sites is:
– 100 visitors per hour in all museums (200 visitors per hour in the Egyptian Museum in Tahrir).
– 10 – 15 visitors inside any pyramid or tomb (depending on its dimensions).
• Schools, universities and governmental organizations’ trips must be prenotified to archeological sites and museums, at least 48 hours prior to the planned visit, with no more than 15 persons per trip, with a maximum of 5 trips per day.
IV. Floating Hotels
Floating Hotels are not allowed to operate any Nile Cruises before the beginning of October 2020.
Se sogni di andare sulla Luna, questa è l’isola che più le assomiglia.
C’è un po’ di Luna magica e suggestiva nell’arcipelago delle Isole Canarie!
Non ha bisogno di presentazioni lei, l’isola avvolta da misteri a poche miglia dalle coste africane, che fa parte dell’arcipelago delle Canarie. Lanzarote è uno di quei luoghi leggendari che artisti e poeti hanno provato a descrivere e che i navigatori hanno provato a spiegare.
Perché raccontarla è quasi impossibile, qualsiasi aggettivo si voglia utilizzare per definire l’isola diventa troppo sfumato. Tutta colpa o merito di quella moltitudine di sensazioni che si provano quando si mette piede su questa terra, così incredibile, così metafisica.
Su questa isola, già a primo impatto, si ha la sensazione di trovarsi su un luogo extraterrestre, esattamente sulla superficie lunare. L’isola nord orientale dell’arcipelago spagnolo della Canarie, infatti, presenta un paesaggio costituito da rocce laviche e magnetiche.
Il fascino lunare poi è accentuato dal silenzio di un territorio incontaminato e selvaggio, dove l’unico rumore che si sente è il sibilo del vento. Anche una semplice passeggiata sull’isola può rivelarsi un’esperienza unica e inedita, tutto merito di quell’ambiente primitivo che consente ai viaggiatori un contatto veritiero e quasi primordiale con la natura.
Proprio per il particolare paesaggio che contraddistingue l’intera isola, Lanzarote è stata dichiarata dall’UNESCO Riserva mondiale della Biosfera. Tutto qui è avvolto da un clima di fascino e di mistero intriso di storia, caos terrestre, natura selvaggia, coste solitarie e deserti.
Il potere della natura è impresso in ogni angolo di questa isola; il primo settembre del 1730, la regione centro occidentale di Lanzarote fu colpita da una terribile eruzione vulcanica, alla quale poi si susseguirono sei anni di esplosioni, terremoti e fuoriuscite di lava.
Il centro dell’attività vulcanica ebbe origine nel Macizo del Fuego o di Timanfaya, a seguito di questo cataclisma si aprirono più di 25 crateri trasformando le fertili pianure in un paesaggio desolato e molto simile a quello lunare. Ma l’isola ha tanti volti, tutti così belli e magici che vale la pena di scoprire; alcuni di questi si sono adeguati al turismo balneare che però si è mantenuto responsabile nei confronti di questa terra.
Con gli anni Lanzarote ha acquisito la fama, dal punto di vista geologico, di essere simile al nostro satellite naturale. Ecco perché in passato, l’isola è stata campo di addestramento per gli astronauti. In occasione del progetto Pangea, infatti, l’Agenzia Spaziale Europea ha simulato una passeggiata lunare proprio su Lanzarote, il luogo più simile alla Luna secondo gli scienziati.
Fonte: siviaggia.it
La sede della scuola buddista Mahanikai, il più grande ordine monastico della Thailandia, conosciuto come il Tempio della Grande Reliquia
Il tempio di Wat Mahathat fu fondato nel XVIII secolo, anche prima della fondazione di Bangkok (1782). È stato notevolmente modificato nel corso degli anni, in particolare dal giovane principe Mongkut che in seguito sarebbe diventato re Rama IV di Thailandia.
Oggi il tempio è la sede della scuola buddista Mahanikai, il più grande ordine monastico della Thailandia. È utilizzato come centro per l’apprendimento monastico per i membri della scuola che provengono da tutto il sud-est asiatico. Il tempio ospita anche il Centro per la meditazione Vipassana presso l’Università buddista, ed è uno dei tanti a Bangkok che offre lezioni di meditazione. Alcuni programmi sono tenuti in inglese.
Originariamente costruito per ospitare una reliquia del Buddha, Wat Mahathat è uno dei santuari più antichi di Bangkok. Il tempio è nascosto nel terreno, circondato da una disposizione confusa di scuole, uffici e altri edifici. Quando si arriva all’ingresso del cortile interno, è bello attraversare la porta. Tende ad essere chiuso per tenere fuori il rumore dei dintorni. Il cortile è pieno di statue e cimeli, con un giardino ricco di alte palme situato sul retro.
Accanto al tempio, i venditori si riuniscono ogni domenica per il più grande mercato di amuleti di Bangkok, dove vendono amuleti religiosi, talismani, ciondoli e medicine tradizionali. Tutti gli amuleti hanno uno scopo diverso: ripristinare la salute, portare grande ricchezza o tenere lontani i nemici, per esempio.
Il Tempio si trova vicino al Parco Sanam Luang, tra il Grand Palace e il Museo Nazionale. Si entra in Mahathat Road.
Fonte: atlasobscura.com
Fabien Cousteau Planning “Underwater” Space Station in the Caribbean.
The “underwater version” of the International Space Station is coming to the Caribbean island of Curaçao
Renowned ocean explorer Fabien Cousteau has announced his plans for PROTEUS, a project that’s being billed as the “world’s most advanced scientific research station and habitat.”
“As our life support system, the Ocean is indispensable to solving the planet’s biggest problems. Challenges created by climate change, rising sea levels, extreme storms and viruses represent a multi-trillion-dollar risk to the global economy,” Cousteau said. Surprisingly, despite the Ocean representing over 99% of our world’s living space, only 5% has been explored to date. PROTEUS, contemplated as the first in a network of underwater habitats, is essential to driving meaningful solutions that protect the future of our planet. The knowledge that will be uncovered underwater will forever change the way generations of humans live up above.”
PROTEUS will be more than four times bigger than any previous underwater habitat; it will include everything from sleeping quarters to labs to a “moon pool.”
Powered by hybrid energy sources including wind, solar and ocean thermal energy, PROTEUS will also have the world’s first-ever underwater greenhouse.
The intent is to build an “effective, comfortable and attractive facility for researchers, and an exciting underwater structure that garners the same passion for ocean exploration as we have for space exploration,” said Yves Behar, the industrial designer who is conceiving the structure.
It’s not the first underwater habitat project for Cousteau, who led a team of five “aquanauts” at a 400-square-foot station in the Florida Keys.
The project continues a trend started by Fabien’s grandfather Jacques-Yves Cousteau, who built the first underwater research habitats in 1962.
“We must dare to dream bigger and look to our ocean as part of the solution,” Fabien Cousteau said. “PROTEUS will be integral to giving back to our future generations that which we have taken for granted.”
The project will be built off the coast of Curaçao at a depth of 60 feet.
“We are delighted to be home to PROTEUS,” said Dr Steven Martina, Curaçao’s Minister of Economic Development. “Our incredible Caribbean sea holds immense riches yet to be fully discovered. The economic potential of having the first underwater space station located in Curaçao’s waters is enormous, from job creation to tourism.”
Source: caribjournal.com
La Riviera Maya offre infinite spiagge di sabbia bianca e acque cristalline del Mar dei Caraibi. Una terra mozzafiato tutta da scoprire
Non è un segreto che la penisola dello Yucatan sia diventata la maggiore destinazione del Messico. Attratti dalle infinite spiagge di sabbia finissima e dalle famose acque turchesi del Mar dei Caraibi i turisti si fanno attrarre da tanta bellezza. Dove un tempo vi erano villaggi di pescatori, oggi si trova un centro turistico con una vasta offerta di hotel e resort di lusso, ma anche ristoranti, locali per la vita notturna e spa esclusive.
Ma al di fuori dei grandi centri turistici, la maggior parte della regione non è stata urbanizzata e la natura è ancora dominante. Lungo la costa della Riviera Maya, si estende un’ampia barriera corallina che ospita un’enorme varietà di specie marine e pesci tropicali. Alcuni sono attratti – giustamente – dalle rovine Maya e altri dell’ecoturismo che si può praticare in questa zona del Sud del Paese. Ecco le 10 esperienze indimenticabili consigliati da Lonely Planet per chi trascorre una vacanza sulla Riviera Maya.
1. Cancun
Gli americani sono soliti trascorrere il periodo di ‘spring break’ sulle spiagge e nei locali di Cancun. Per gli europei non è la meta prediletta, dato che è molto lontana dall’idea di destinazione caraibica, con i suoi grattacieli lungomare, i suoi disco-bar rumorosi e pieni di giovani ubriachi. Ciò non toglie che il mare sia spettacolare e che le spiagge siano lunghissime e meravigliose. Se siete alla ricerca di hotel lussuosi è qui che li troverete. Un motivo per cui fare tappa a Cancun sono le attività culturali che negli ultimi anni stanno nascendo e che stanno attirando anche nuovi turisti.
2. Tulum
I Maya la sapevano lunga in fatto di paesaggi ed è proprio in riva al mare di Tulum che nel XIII secolo hanno costruito uno degli edifici più spettacolari, ormai in rovina, che si possano visitare in Messico. Una località nella quale si uniscono storia e cultura e una delle migliori spiagge di tutto il Messico. Vale di sicuro una visita!
3. Isla Mujeres
A solo mezz’ora di barca da Cancun in mare aperto si incontra Isla Mujeres, un angolo di pace e di relax lontano dal caos della città. Vale la pena di visitare l’allevamento di tartarughe, un santuario che ospita ogni anno fino a 60mila esemplari. Un tuffo in queste acque turchesi sarà un’esperienza indimenticabile.
4. Rio Secreto
La Riviera Maya non è solo spiagge e mare. All’interno nasconde luoghi incredibili, come questo fiume sotterraneo con un complicato sistema di caverne tanto caro alle popolazioni antiche che vissero in questa zona. Alcune delle formazioni rocciose che si possono ammirare risalgono a 50 milioni di anni fa. Durante la visita ci si può anche immergere nelle acque verdi smeraldo.
5. Playa del Carmen
Molto più europea rispetto a Cancun, Playa del Carmen è una località nata dal nulla non molti anni fa. Qui gli edifici sono bassi, alcuni realizzati con grande gusto da architetti italiani. Le spiagge sono più piccole rispetto a Cancun, costeggiate da palme e più vicine ai nostri standard. Da Playa del Carmen partono i traghetti per Cozumel, l’isola più grande del Messico, paradiso delle immersioni per via della barriera corallina tanto cara a Jacques Cousteau.
6. MUSA
Il MUSA è un museo sommerso particolare e originale inaugurato di recente che offre l’opportunità unica al mondo di fare snorkeling tra le opere d’arte. Adagiate sul fondo del mare cristallino ci sono, infatti, 400 sculture sommerse al largo tra Isla Mujeres e Cancun. La collezione del MUSA include centinaia di figure di dimensioni reali realizzate dall’artista britannico Jason de Caires Taylor. Lo scopo di questo museo non è solo artistico, ma è volto alla conservazione della barriera corallina. Infatti, in questo modo i turisti sono invogliati ad allontanarsi dalla vera barriera corallina per venire a fare snorkeling tra le sculture. I tour sono organizzati da Aqua World a Cancun.
7. Isla Holbox
L’isola di Holbox si trova all’interno di una riserva naturale. Meta prediletta degli amanti del birdwatching, qui si possono ammirare ben 150 specie di uccelli. Se vi capita di fare un viaggio in Messico tra metà maggio e metà settembre, potrete avere la rara opportunità di nuotare in compagnia degli squali balena, i più grandi squali esistenti.
8. Mérida
A una trentina di chilometri dalla costa, si trova questa tipica cittadina messicana con bellissimi edifici colorati in stile coloniale. Mérida è famosa proprio per la sua architettura, per i musei e per i ristoranti dove assaggiare la tipica cucina dello Yucatan. È considerata la capitale culturale della regione e si trova a meno di un’ora di distanza dalle rovine di Uxmal.
9. Chichen Itza
Come avremmo potuto omettere dalla top 10 una delle Nuove sette meraviglie del mondo. Anche se sono in molti a pensare che questo sito abbia perso, negli anni, molto del suo fascino. Tuttavia Chichen Itza resta uno dei siti Maya più belli, intatti e magici esistenti nel Paese e se decidete di fare un viaggio nel Sud del Messico è una tappa obbligata.
10. Xcalak
Considerata la meta più tranquilla della Costa Maya, la località di Xcalak è riuscita a tenere lontana la speculazione edilizia, almeno finora. Se siete alla ricerca di una spiaggia incontaminata, lontana dalla folla e dal rumore, ecco la destinazione perfetta per voi. Ma non ditelo troppo in giro…
Fonte: siviaggia.it
L’MGM resort a Las Vegas sta allettando i lavoratori in smart working con soggiorni scontati e vantaggi di lusso
Se lavorare da casa è già diventato noioso, MGM Resorts in Nevada ha lanciato un nuovo pacchetto “lavoro da Las Vegas” nel tentativo di attirare lavoratori che lavorano in remoto e che sono alla ricerca di un cambiamento di scenario. Poiché un minor numero di viaggiatori prenotano soggiorni in hotel a causa della pandemia da coronavirus, gli hotel sono alla ricerca di modi non tradizionali per acquisire ospiti e recuperare parte del denaro perso durante il lockdown.
Nella solita moda esagerata di Las Vegas, MGM sta facendo tutto il possibile nelle sue proprietà Bellagio e ARIA per rendere più interessante la giornata lavorativa nella sua offerta “Viva Las Office”, con noleggio di cabane a bordo piscina per l’intera giornata, massaggi all’ora di pranzo, check-in anticipato e check-out posticipato per adattarsi agli orari d’ufficio e un assistente esecutivo per aiutare con le prenotazioni e le attività.
“Siamo consapevoli che lavorare da casa ogni giorno può diventare faticoso e monotono, e siamo entusiasti di offrire un’esperienza sicura e accurata qui al Bellagio e all’ARIA che abbini lavoro e divertimento”, Atif Rafiq, presidente di Commercial and Growth per MGM Resorts, ha dichiarato in una dichiarazione. “Questi pacchetti sono progettati per offrire il meglio di entrambi i mondi: un ambiente di lavoro spazioso e sicuro pur consentendo agli ospiti di godere dei servizi e delle esperienze per cui Las Vegas è ben nota attraverso un’unica offerta”.
MGM ha anche collaborato con il servizio di jet privati JSX per voli scontati per Las Vegas da Burbank, Orange County, Oakland, Dallas e Seattle, consentendo ai passeggeri di saltare le code e utilizzare i terminal aeroportuali privati per un’esperienza con distanziamento sociale efficace.
I casinò del Nevada sono stati autorizzati a riaprire dal 4 giugno e l’aeroporto di Las Vegas ha visto più di un milione di passeggeri a giugno, un forte calo rispetto ai 4,4 milioni dello scorso anno.
Fonte: lonelyplanet.com
Vi sentite pronti a viaggiare ma non per incontrare le folle? Conosciamo la sensazione. Per quanto avvertiate il bisogno di cambiare aria, il distanziamento sociale non vi incoraggia a visitare le città. Scambiate allora le quattro mura del salotto con un ampio spazio all’aperto, da una spiaggia in Norvegia a un’isola remota della Scozia o un trekking nei Balcani. Per chi cerca una meta per sportivi o chi un posticino dove finire di scrivere il prossimo bestseller, ecco una selezione delle destinazioni più selvagge e remote in Europa dove fuggire da tutto e da tutti
Una meta per gli scalatori: Hoy, Isole Orcadi, Scozia
Una destinazione remota che regala una scarica di adrenalina è Hoy, la seconda isola per grandezza dell’arcipelago delle 72 Isole Orcadi. Situata a nord della Scozia, venne battezzata dai Vichingi Hoy, “isola alta”, per via delle tante colline e montagne. L’attrazione principale dell’isola è l’Old Man of Hoy, un faraglione alto 137 metri che può essere scalato nei mesi estivi. Seguendo la stessa scogliera troviamo St John’s Head, la più alta scogliera verticale della Gran Bretagna, alta 351m. La maggioranza dei 400 residenti totali vive nel sud dell’isola, quindi dirigetevi verso nord per avere come unica compagnia la numerosa e diversificata fauna ornitologica. Le soluzioni di alloggio includono ostelli e case vacanza munite di cucina.
Una meta dove scrivere il proprio romanzo: la Regione dei Laghi in Finlandia
Se state cercando pace e tranquillità in uno scenario d’ispirazione, provate la Regione dei Laghi in Finlandia. Durante l’estate, questa regione consiste principalmente di due colori: verde e blu. In Finlandia si trovano circa 188 mila laghi, in un’aerea che si estende da Helsinki al sud del Lago Inari nella Lapponia finlandese. Il più grande è il Lago Saimaa, nel quale sorgono circa 14 mila isole. Infatti, ci sono talmente tante isole che il lago non ha l’aspetto di uno specchio d’acqua, quanto di un labirinto di insenature, corsi d’acqua e canali. Affittate un cottage in legno su una delle isolette e cominciate a scrivere il vostro libro.
Una meta per tornare indietro nel tempo: Bardsey Island, Galles
Il lockdown ci ha fatto passare un sacco del tempo online. Per un ritorno alle origini, visitate Bardsey Island, dove nessuna delle nove caratteristiche case vacanze dispone di corrente elettrica, figuriamoci il WiFi. L’isola si trova a 3 km dalla costa della Penisola Llyn nel Galles nord-occidentale, ed è un importante sito religioso dal XI secolo. Si dice anche sia il luogo in cui è stato sepolto il leggendario mago Merlino. Oggi Bardsey è famosa per i suoi uccelli marini, in particolare la berta minore atlantica che arriva qui ogni anno per riprodursi. Nelle acque che circondando l’isola potreste avvistare anche esemplari di foca grigia, delfini e focene.
Una meta per gli amanti della natura: Pico, Azzorre, Portogallo
Una meta per un viaggio in compagnia nel rispetto dei due metri di distanza sociale è l’Isola di Pico. La seconda isola più grande dell’Arcipelago delle Azzorre è situata nell’Oceano Atlantico settentrionale, ben a largo dalla costa. Quest’isola vulcanica si trova lungo la rotta migratoria delle balene ed è uno dei migliori punti di avvistamento al mondo per i capodogli e per le balenottere azzurre, comuni e boreali. Il periodo migliore per avvistare i cetacei è da marzo a ottobre. Pico ospita anche Princess Alice, un monte sottomarino molto famoso tra i sub esperti che arrivano fin qui per nuotare con le mobule e le mante. Tenete gli occhi aperti mentre raggiungete il sito per le immersioni, potreste vedere qualche delfino.
Una meta per i surfisti: Unstad, Isole Lofoten, Nord della Norvegia
Se sentite il richiamo dell’oceano fate i bagagli per Unstad Bay, nella Norvegia settentrionale. È uno dei migliori posti al mondo per fare surf al freddo, la temperatura dell’acqua non sale mai al di sopra dei 14C. I surfisti sono arrivati solo negli anni Novanta, dopo che la tecnologia nel campo delle mute termiche ha fatto degli importanti progressi. Circondata da montagne e fiordi, la costa delle Lofoten, spesso sferzata dalle intemperie, offre panorami mozzafiato, mentre le mareggiate artiche garantiscono onde ogni giorno dell’anno. Visitatela durante i mesi estivi per sessioni di surf no-stop grazie al sole di mezzanotte. Onde incredibili, niente folle, solo una foca o una focena per compagnia. Il miglior surf selvaggio che possiate trovare.
Una meta per gli amanti del trekking: i Balcani
Dopo essere stati seduti per mesi, è probabile che abbiate voglia di sgranchirvi le gambe. Esiste un posto migliore dell’aspra regione montuosa dei Balcani occidentali per farlo? L’itinerario “Peaks of the Balkans” è un percorso ad anello di 119 miglia (192 km) che collega Albania, Kosovo e Montenegro. Ripercorrendo antichi percorsi per muli e sentieri di pastori, il cammino si snoda attraverso uno dei paesaggi più stupendi (e isolati) dell’Europa. L’itinerario richiede circa due settimane di cammino e include un’ampia gamma di scenari, dalle maestose vette alpine, alle valli incontaminate, fino ai laghi di origine glaciale e gli incantevoli villaggi di montagna.
Una meta per nuotate indisturbate: Vrångö, Svezia
È necessario scegliere il momento giusto per visitare Vrångö. A luglio e ad agosto, l’isola è una meta gettonata tra i vacanzieri della vicina Göteborg, ma durante il resto dell’anno, potrete averla quasi tutta per voi. L’isola più a sud dell’Arcipelago di Göteborg è famosa per le nuotate indisturbate in mezzo alla natura. Certo, non sono acque tropicali, ma una volta riemersi potete sempre riscaldarvi a mollo nella sauna.
Una meta per chi viaggia da solo: Prangli, Estonia
Se volete passare del tempo da soli ma non volete annoiarvi, provate l’isola di Prangli. Ci sono oltre 2000 isole a largo dell’Estonia ma questa è l’unica ad essere stata abitata per più di 600 anni. Immaginate quindi le storie affascinanti che cela questa piccola isola occupata negli anni da pirati, contrabbandieri, pescatori e cacciatori di foche. Prangli ha il proprio dialetto estone e furgoni e jeep dell’era sovietica che girano ancora per le strette strade dell’isola. Situata a soli 30km da Tallinn, non è ancora stata scoperta dalle miriadi di turisti che affollano la capitale.
Una meta per gli avventurosi: Foula, Isole Shetland
Bisogna ammetterlo, la parte più grandiosa dell’avventura è solo arrivare a Foula. Spesso descritta come il “confine del mondo”, questa è una delle isole abitate più remote del Regno Unito, sebbene popolata da soli 30 residenti stabili. È l’isola più occidentale delle Shetland, situata nell’Oceano Atlantico a 20 miglia dalla terraferma. Nonostante il passare del tempo, la vita è rimasta più o meno la stessa qui; gli abitanti continuano a festeggiare il Natale il 6 di gennaio, secondo il vecchio calendario giuliano, e l’anno nuovo la settimana successiva. Una volta arrivati, ammirate i paesaggi incredibili, respirate l’aria di mare, fate lunghe escursioni a piedi e godetevi la pace e la tranquillità.
Fonte: lonelyplanetitalia.it