Spingiti fino al confine estremo con questo incredibile Sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO lungo la Causeway Coastal Route in Irlanda del Nord

La costa di Antrim non passa inosservata. Mettiti al volante lungo la famosa Causeway Coast e, uno dopo l’altro, scopri luoghi incredibili: le rovine spigolose di Dunluce Castle, la sabbia pallida e soffice di Whiterocks Beach e il panorama mozzafiato del ponte di corda di Carrick-a-Rede, tanto per dirne alcuni. Ma c’è un paesaggio che spiccherà tra tutti gli altri lungo questa fantastica strada: quello della Giant’s Causeway.


La natura nella sua forma originaria: terra scolpita in forme eccentriche che accendono l’immaginazione… Non stupiscono quindi i meravigliosi e fantastici miti che la circondano

Dalle vette delle colline che dolcemente incurvano questo posto incantevole guarda in basso verso le migliaia di colonne basaltiche che si perdono nell’Oceano Atlantico. È una vista epica quella delle ben 40.000 (o più) pietre esagonali risalenti all’era vulcanica di circa 60 milioni di anni fa.

Le leggende della Giant’s Causeway

Entra nel centro visitatori della Giant’s Causeway e scoprirai una storia al cuore di questo Sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La stella dello spettacolo è Fionn mac Cumhaill (Finn McCool), un gigante irlandese che attaccò briga con un suo simile scozzese, Benandonner.

“Non stupisce che questo luogo sia un Sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO, perché oltre la sua straordinaria bellezza, la Causeway ci trasporta nel passato più antico del pianeta” 
ELEANOR KILLOUGH, CENTRO VISITATORI DELLA GIANT’S CAUSEWAY

Vuole la leggenda che i giganti si detestassero. Nessuna delle imprese di Fionn mac Cumhaill, una specie di supereroe irlandese, è più famosa della costruzione di una strada per combattere altri giganti che portò alla nascita del Giant’s Causeway. Fionn si scontrò con il gigante scozzese Benandonner in questo luogo, con la meraviglia geologica a fare da percorso tra due nazioni. Dunque un giorno, dopo aver ricevuto insulti da Benandonner, Fionn costruì un sentiero per raggiungere la Scozia, che fu poi distrutto da Benandonner. Il risultato è la Giant’s Causeway.

Una meraviglia geologica

Un luogo davvero unico. Una piacevole passeggiata di meno di un chilometro ti condurrà alla Giant’s Causeway, dove potrai saltellare da una pietra all’altra, esplorare le colline circostanti o semplicemente sederti e contemplare la stupefacente geologia che ha dato vita a uno dei luoghi naturali più belli d’Europa. In questo luogo, la luce cambia nel corso della giornata, con splendide tonalità che vanno dal verde e dal grigio intenso a un caldo tabacco.

La materia di cui sono fatti i sogni

Fonte: ireland.com/it

Lavorare da casa piace, ma se la casa si affaccia su di una incontaminata spiaggia caraibica, lontana dai luoghi dove il Covid-19 sta sprigionando tutta la sua virulenza, piace ancora di più.

Ne è convinta il primo ministro delle Barbados Mia Amor Mottley promotrice del programma Barbados Welcome Stamp che consiste in un visto gratuito per 12 mesi destinato a tutti coloro che sceglieranno di lavorare in smart working dall’isola. Questa nuovo progetto di hospitality punta a sopperire al crollo del turismo, fortemente penalizzato dal blocco dei voli prima e dai periodi di quarantena obbligatoria imposti all’arrivo da molti Paesi.

“Non devi lavorare in Europa, negli Stati Uniti o in America Latina se puoi venire qui e lavorare per un paio di mesi alla volta, ripartire e tornare”, ha dichiarato il primo ministro Mottley che prosegue: “Vogliamo creare un ambiente che permetta alle persone di venire alle Barbados per lavorare, riposare e giocare da qui per un lungo periodo di tempo durante Covid-19. Perché? Perché sappiamo che questo è uno dei posti migliori sulla terra in cui essere e rimanere grazie alla cura che mettiamo per proteggere le persone di questa nazione e coloro che sono qui sull’isola con noi”.

Intanto, revocate già tutte le regole del coprifuoco dal 1° luglio, dal 12 del mese è stato anche riaperto lo spazio aereo commerciale dell’isola insieme alla pubblicazione di nuovi protocolli per garantire la salute e la sicurezza di visitatori e residenti. Come riporta il sito ufficiale del turismo alle Barbados,  entro 72 ore prima della partenza per l’isola, tutti i viaggiatori provenienti da Paesi ad alto rischio sono fortemente incoraggiati a sottoporsi al test molecolare PCR Covid-19 presso un laboratorio accreditato, mentre i viaggiatori provenienti da Paesi a basso rischio avranno fino a una settimana prima della partenza per le Barbados per sottoporsi al test.  Ci sarà anche una nuova carta di imbarco / sbarco online (carta ED), con domande di salute personale relative ai sintomi Covid-19, che i viaggiatori dovranno completare. I viaggiatori sprovvisti di risultato del test PCR negativo rilasciato da un laboratorio accreditato saranno tenuti a sostenere un test all’arrivo e verranno messi in quarantena a proprie spese, in attesa dei risultati. Il periodo di attesa previsto per i risultati del test è di 48 ore. Se i viaggiatori non supereranno il test, verranno messi in isolamento dove riceveranno assistenza dal Ministero della Salute e del Benessere.

Fonte: forbes.it

Pronti a fare epiche camminate naturalistiche?
Martha’s Vineyard è il luogo ideale!

La vocazione naturale dell’isola di Martha’s Vineyard non è cosa dei tempi moderni, bensì risale già ai tempi dell’esploratore britannico che la scoprì – Bartholomew Gosnold – e che la frequentava con lo scopo di raccogliere radici di sassofrasso da portare in Inghilterra per uso medicinale.  Benché non esistano vigneti sull’isola, si ritiene che ci fosse uva selvatica tanto da ispirarlo nel dedicare a sua figlia il nome dell’isola. Ancora oggi buona parte di suoi 258 km² (un po’ più dell’Isola d’Elba) sono rurali con la presenza di 38 fattorie e campi a pascolo e coltivazione.

Martha’s Vineyard storicamente ha offerto rifugio a specie faunistiche a rischio oltre che a vacanzieri. È stata una delle prime sedi per la protezione di razze in via di estinzione – ad esempio la gallina della brughiera – ed ancora oggi l’isola è attivamente impegnata nella salvaguardia di terre ed acque naturali tanto che il 40% del territorio è permanentemente protetto e accessibile al pubblico, tutto da esplorare.

Martha’s Vineyard è la sede di chilometri di sentieri per camminate in piena natura tra mare, cielo e ambienti pastorali. I percorsi si diramano in diverse direzioni: nei boschi, nei prati aperti, lungo le scogliere e le spiagge sul mare. C’è un sentiero per tutti, semplici, facili, in considerazione anche della mancanza di rilievi sull’isola ad eccezione del Peak Hill, alto 90 mt nel villaggio di Chilmark. Almeno un centinaio sono i percorsi in habitat e panorami che fanno dell’isola di Martha’s Vineyard un posto speciale. Il visitatore occasionale può ottenere una sensazione della grande varietà di ambienti naturali; un esperto naturalista potrebbe trascorrervi una vita intera alla ricerca dei segreti della fauna e della flora di queste vere e proprie riserve della natura.  La natura qui – infatti – non è sottostimata. I “trails” isolani sono gestiti da quattro organizzazioni – Martha’s Vineyard Land Bank, Sheriff’s Meadow Foundation, The Trustees of Reservations, Mass Audubon. Queste aree naturalistiche, così come tutta l’isola di Martha’s Vineyard, altre isole e l’area costiera del nord est statunitense furono schiacciate e raschiate, scolpite e modellate da migliaia di anni di avanzamento e ritirata glaciali. Le lagune esistono in virtù dei loro sottofondi di argilla impermeabile, creati quando la sabbia sciolta e terreni ghiaiosi sono stati compressi da milioni di tonnellate di ghiaccio.  Tutto succedeva circa 20.000 anni fa. 

Con una tale abbondanza è possibile avventurarsi a piedi in ogni tipo di ecosistema costiero, dalle distese di sabbia alle pinete. Svagatevi nella natura, abbandonate i cellulari, godetevi la tranquillità dei Walking Trails di Martha’s Vineyard. Procuratevi la bella guida tascabile di Will Flender con cartine dei sentieri, descrizioni delle aree protette ed altre utili informazioni, oppure scaricate la app TrailsMV. Eccovi 6 percorsi facili scelti per voi.

Zigzagando verso la costa rocciosa, il sentiero Menemsha Hills Reservation a Chilmark è una discesa di circa 5 km attraverso un paesaggio in continuo mutamento, che inizia da una magica foresta e termina sulle dune erbose sull’oceano. Sul percorso si sarebbe tentati di arrampicarsi su un albero o di cercare le fate, ma è indubbio che ci si debba fermare per ammirare il panorama che si presenta davanti ai nostri occhi: Vineyard Sound, il tratto dell’Oceano Atlantico che separa le Isole Elizabeth e la parte sud-occidentale di Cape Cod dall’isola di Martha’s Vineyard. A pochi passi dall’inizio del sentiero si seguono le tracce fino a Prospect Hill, il secondo maggior rilievo isolano di una novantina di metri. Da qui si estende lo sguardo verso l’orizzonte per avvistare le Elizabeth Islands. Alla fine del sentiero c’è una piattaforma panoramica dalla quale si può intravvedere un antico comignolo, residuo di una fabbrica di mattoni del 19° secolo. Si scende fino alla spiaggia risparmiando un po’ d’energia per il rientro. Il sentiero è aperto tutto l’anno dall’alba al tramonto e richiede circa 1 hr.30 min. di camminata.

Cercate il sentiero da fotografare? Cedar Tree Neck Sanctuary a West Tisbury ha ispirato i pittori isolani da Allen Whiting a Kenneth Vincent. Esiste grazie alla generosità e tenacia orchestrata da un gruppo di filantropi che raccolsero fondi per acquisire terreni, tanto che oggi la riserva si estende su 160 ettari. Forgiati dai venti salmastri, i faggi americani si presentano come sculture viventi. Il laghetto Ames Pond invita al silenzio e all’ascolto puntando gli occhi sugli animaletti che vivono nelle sue acque. Tartarughe palustri prendono il sole sui tronchi che emergono dall’acqua; il guscio nero consente loro di assorbire quanto più calore possibile dai raggi del sole. Piccoli insetti chiamati “pattinatori” sorvolano la superficie dell’acqua e la loro piccola dimensione e le zampe gli permettono di camminare sull’acqua. Oche, topi muschiati, rane verdi ed altri anfibi vivono qui tutto l’anno. La riserva è suddivisa in numerosi sentieri; imboccando quello rosso per una camminata facile attraverso i boschi si arriva alla spiaggia. Non è consentito fare i bagni, ma una bella passeggiata sulla battigia è ideale.

Un sentiero piatto e di facile accesso si trova nella Sepiessa Point Reservation sulla costa meridionale dell’isola a West Tisbury. La camminata inizia con una parte ombreggiata che attraversa un bosco e conduce verso le sponde del Tisbury Great Pond dietro un vasto campo d’erba, habitat di foraggio per falchi e gufi. Il lago è accessibile per una nuotata, indossando cautelativamente scarpette da scoglio per proteggersi dalle affilate valve delle ostriche; è ottimo per pescare granchi. Sepiessa conta anche uno scivolo per canoe e barche.

Ideale per famiglie è il sentiero a curve di 6,5 km a Edgartown, Felix Neck Wildlife Sanctuary – che contorna le sponde del Sengekontacket Pond – ed è una scelta prediletta per gli amanti della natura. Il sentiero va e viene dalle sponde del lago: bisogna puntare gli occhi per avvistare lontre, nidi di uccelli ed altre creature. Il percorso penetra nell’area boschiva, nei prati, sui laghi, nelle lagune e lungo la costa oceanica consentendo l’esplorazione, la scoperta e la contemplazione tranquilla. La riserva offre programmi tutto l’anno, tra i quali gite in canoa di giorno e al tramonto. È una scuola di biologia all’aria aperta, accessibile con solo 4$, dall’alba al tramonto.

Inoltratevi nella Waskosim’s Rock Reservation in una giornata uggiosa poiché trasmette quel senso di amabile e misteriosa solitudine che ben si abbina ad un meteo consono. Quest’area a West Tisbury è alberata nel versante meridionale, con campi aperti nel mezzo e lagune che fiancheggiano a nord il ruscello Mill Brook. Chi ama la storia trova rovine del 17° secolo della fattoria di James Allen. Poi c’è una roccia che assomiglia ad una grande balena che emerge dal sottosuolo, con una storia che risale al 1600 quando segnava il confine tra le terre degli indiani Wampanoag e quelle che i coloni inglesi si accreditarono. La roccia alta oltre 4 mt è un erratico glaciale, trasportato dai ghiacci da qualche parte a nord di Plymouth ed è spezzata. Il nome Waskosim non si riferisce ad una persona e significa “new stone” nella lingua nativa dei Wampanoag. La si trova tra West Tisbury e Chilmark.

Nuotate, camminate o andate in canoa al Long Point Wildlife Refuge sul versante meridionale dell’isola. 240 ettari con un lungo sentiero boschivo, una spiaggia e dune di sabbia di fronte all’oceano, uno stagno accessibile ed una varietà di vegetazione. Long Point è anche una parte dell’importante ecosistema di barriere di sabbia che esiste a tratti tra il New Jersey ed il Maine. Questo ecosistema accoglie molte piante rare in una delle più grandi zone naturali accessibili al pubblico a Martha’s Vineyard. I sentieri facili di oltre 3,5 km attraverso boschi e spianate di sabbia, sono affascinanti in ogni stagione ma specialmente fuori stagione per l’avvistamento dell’avifauna ed altre bellezza di Madre Natura.

Fonte: Ufficio Turismo Massachusetts – massvacation.it

Oggi vi portiamo nel cuore del Pacifico, a 4.000 km dalla costa Californiana, per scoprire le meravigliose Hawaii – il 50° stato americano

Rinomate come destinazione balneare, le Hawaii sono anche un luogo molto vario e, in molte parti selvaggio, dove poter trascorrere belle giornate di sole ammirando paesaggi spettacolari sulle sei isole principali dell’arcipelago.

Un itinerario Brand USA per esplorare una delle perle del Pacifico in tutto il suo splendore: natura lussureggiante, vulcani e spiagge di sabbia nera, e storia e cultura surfista alla ricerca dell’onda perfetta. Cosa aspetti, scopri di più sulle Hawaii e immergiti subito nel suo spirito “Aloha”.

Visitate diverse isole delle Hawaii e troverete spiagge idilliache, cascate, foreste pluviali color smeraldo e una cultura vivace. In questi luoghi, il cibo delizioso e lo stile di vita rilassato vi lasceranno incantati. Le sei isole maggiori da visitare, ricche di paesaggi rigogliosi e di storia, rappresentano molto bene lo spirito “aloha” tipico delle Hawaii. Scoprite la personalità unica delle isole di Oahu, Kauai, Hawaii (la Grande Isola), Maui, Lanai e Molokai

OAHU, HAWAII

Ci sono tante cose da fare e vedere nella capitale dello Stato, sull’isola di Oahu. Iniziate con il Diamond Head State Monument, un cratere risalente a 300.000 anni fa. Camminate per un chilometro verso la costa per godere delle incredibili vedute dell’oceano Pacifico e della città. Scoprite i reperti storici dello USS Arizona Memorial, posizionato sopra la nave affondata e dedicato alla memoria dei caduti di Pearl Harbor. Facendo immersioni subacquee e snorkeling potrete osservare relitti, barriere coralline e numerosi esemplari marini nella baia di Hanauma. Al Bishop Museum potrete invece vedere una colata di lava e 24 milioni di reperti di interesse culturale. Nella North Shore di Oahu, nota come “capitale mondiale del surf”, con oltre 11 km di spiagge e onde costanti oltre i 10 metri di altezza, si tengono molte delle principali competizioni di surf. Per i meno avventurosi, c’è la famosissima Waikiki Beach, dove i principianti possono cimentarsi con onde più basse. Oahu offre oltre 160 km di coste e una varietà di spiagge per tutti i gusti e attività. Non lasciate Honolulu senza visitare Palazzo Iolani, residenza dei reali delle Hawaii risalente al XIX secolo oggi restaurata, o il Centro Culturale Polinesiano, per scoprire la diversità etnica e culturale della regione.

KAUAI, HAWAII

A soli 15 minuti di aereo da Honolulu, vi aspetta “Garden Island”, isola di sei milioni di anni resa famosa dal cinema e conosciuta per la sua natura lussureggiante. Il Waimea Canyon State Park e il Koke’e State Park offrono itinerari per il trekking che conducono alle Waipoo Falls e offrono ampie vedute della Kalalau Valley. Camminate attraverso la foresta pluviale, pescate le trote o esplorate il museo di storia naturale. Attraversate in kayak il Na Pali Coast State Wilderness Park per apprezzare le fantastiche vedute delle scogliere, chiamate “pali”. I più intrepidi potranno percorrere il Kalalau Trail, un sentiero di 17 km lungo la costa, uno dei più panoramici al mondo. Sulla costa meridionale, gli spiriti meno avventurosi potranno godersi il sole della famosa Poipu Beach, paradiso per surfisti, nuotatori e appassionati di snorkeling.

HAWAII (LA GRANDE ISOLA)

Oltre a essere l’isola più famosa, Hawaii è anche la più grande dell’arcipelago. Tuffatevi nelle sue acque turchesi contornate da spiagge mozzafiato. Fate snorkeling con le tartarughe marine (chiamate “honu”) nelle acque poco profonde delle lagune di Kailua-Kona. Poi dirigetevi a Waimea, regno dei cowboy, per inoltrarvi nella natura rigogliosa tra i ranch in groppa a un cavallo o in quad. Camminate attraverso la foresta nella Waipi’o Valley per vedere le spiagge di sabbia nera, le cascate e i suggestivi crateri fumanti. Se vi interessano i vulcani, potete esplorare l’Hawaii Volcanoes National Park. Vi troverete due vulcani attivi, uno dei quali, il Mauna Loa, è il più grande del mondo. Percorrete la strada di lava Chain of Craters Road e visitate poi il Jaggar Museum e il Volcano Art Center.

MAUI, HAWAII

Seconda isola per grandezza, Maui è famosa per il whale watching e le spiagge di sabbia incontaminate, e non solo sabbia bianca, ma anche nera e rossa. Qui potete trovare attrezzature sportive a noleggio per gli sport acquatici, come lo snorkeling, le immersioni, il surf, il windsurf, il kayak e il paddleboard. Per il whale watching, i mesi migliori sono quelli invernali, quando le madri con i loro cuccioli dimorano nelle acque riparate. La Road to Hana è una strada spettacolare; potete nuotare in molte cascate appartate come Twin Falls, fare il bagno su una spiaggia di sabbia nera nel Wai’anapanapa State Park ed esplorare le grotte sull’oceano. Nell’Haleakala State Park potete ammirare le cascate del distretto di Kipahulu, nuotare nelle Seven Sacred Pools e camminare fra antiche rovine hawaiane. Potete pernottare a Hana o ritornare al resort, ma per questa avventura prevedete un’intera giornata. Anche se è necessario partire molto presto perché il viaggio dura circa un’ora, l’alba a Haleakala è un’esperienza da non perdere. Il sole che sorge tra le nubi è uno spettacolo stupefacente che non dimenticherete mai. La ristorazione a Maui è ai massimi livelli e la cucina è basata su prodotti di fattoria e pesce fresco. Non lasciatevi sfuggire l’occasione di provare un luau, dove potete assaggiare i piatti originali hawaiani, ascoltare musica locale e guardare le danzatrici di hula con tramonti spettacolari sullo sfondo.

LANAI, HAWAII

A 14 km da Maui, Lanai è la più piccola isola abitata delle Hawaii. Qui vivrete tante esperienze diverse, dal soggiorno in hotel di lusso al golf esclusivo, dall’equitazione alle avventure fuoristrada, alla scoperta di spiagge favolose, foreste tropicali lussureggianti e riserve naturali spettacolari. La piccola isola offre una diversità pari alla sua bellezza.

MOLOKAI, HAWAII

Espressione più autentica dello spirito hawaiano, dalle scogliere alte 600 metri alle spiagge di sabbia bianca, Molokai rimane fedele alle sue radici hawaiane. L’isola è un paradiso per gli amanti della vita all’aria aperta alla ricerca di una terra incontaminata dall’uomo.

Fonte: traveltrade.visittheusa.com – Brand USA

Tokyo è un esempio di notevole contrasto sulla scena mondiale con una cultura in evoluzione che riflette sia la riverenza del Giappone per la tradizione sia le ambizioni lungimiranti

Tokyo rimane l’emblema urbano dove tradizione e innovazione si incontra, ma non tutti sanno che offre anche tesori naturali: la zona di Tama e Okutama per le attività nella natura e le isole Izu e Ogasawara.

Avvicinati alla natura: Tokyo occidentale e le isole di Tokyo

Sul confine occidentale della metropoli di Tokyo si trova l’Hinohara Village, l’unico villaggio sulla terraferma che fa ancora parte della capitale del Giappone. È lì che puoi sperimentare la bellezza della natura e dimenticare i problemi della vita cittadina dopo solo un giro di 2 ore dal centro di Tokyo.

Puoi trascorrere giorni esplorando la zona intorno a Hinohara, ma per ottenere il massimo dal tuo viaggio in quest’ultimo bastione bucolico della cultura tradizionale giapponese, dovresti fare una visita guidata. Alcuni offrono esperienze uniche, come realizzare il tuo arco di bambù e cucinare all’aperto. Anche l’escursione lungo il ruscello di montagna è sorprendente. Naturalmente, la maggior parte dei tour ti mostrerà il meglio che Hinohara ha da offrire, tra cui le bellissime cascate Hossawa (l’unica voce di Tokyo nella lista delle 100 migliori cascate del Giappone), la sorgente termale Kazuma-no-yu o il -miss spot per mangiare cibo locale. Hinohara è una destinazione per una vacanza rilassante che qualsiasi Tokyoite apprezzerà.

Insieme a Hinohara Village, dovresti anche considerare l’area di Tama come un’oasi naturale di verde nella grande metropoli tentacolare che è la moderna Tokyo. Fai un’escursione sui pittoreschi sentieri lungo il lago Tama o gioca sull’incantevole fiume Tama. Se non è proprio il tuo stile, sono disponibili anche lussuose opzioni di glamping.

Infine, per qualcosa di un po’ più esotico, ci sono le isole di Tokyo. Sebbene siano situate a centinaia di chilometri dal suo centro, le “Sette Isole di Izu”, così come le subtropicali Isole di Ogasawara, sono tutte ufficialmente parte della capitale del Giappone. Oltre ad essere un sito patrimonio mondiale dell’UNESCO, questi ultimi sono anche conosciuti come “Le Galapagos d’Oriente” per via delle loro piante e animali nativi che non si trovano da nessun’altra parte. Come puoi vedere, Tokyo potrebbe essere conosciuta per cose come la sua tecnologia, ma può anche avvicinarti alla natura se solo gli dai una possibilità.

Fonte: TOKYO TOURISM REPRESENTATIVE, Italy – gotokyo.org

Un’immagine insolita che alcuni ritengono rappresenti un antico elicottero egiziano al tempio di Seti I

Il tempio di Seti I ad Abydos presenta un antico fregio egiziano che gli appassionati di UFO credono essere un artefatto fuori posto, non diversamente dalla famosa luce a incandescenza del tempio di Dendera.

Creato durante il regno di Seti I, l’incisione originale viene tradotta in “Colui che respinge i nove nemici dell’Egitto”. In seguito fu rifatto da altri artisti durante il regno di Ramesse II e cambiato in: “Colui che protegge l’Egitto e rovescia i Paesi stranieri”. L’intonaco utilizzato dall’artista nella seconda incisione si è eroso nel tempo e il risultato è piuttosto interessante.

Tra i geroglifici ordinari come la mosca, l’incisione mostra quello che sembra essere un elicottero, insieme a aeroplani e a un sottomarino. In alcuni ambienti pseudoscientifici, questi geroglifici sono stati interpretati come una rappresentazione della tecnologia moderna nell’antichità, conoscenza forse data agli egiziani da entità extraterrestri.

Ma la maggior parte degli archeologi ritiene che le incisioni non siano nulla di insolito. I geroglifici che descrivono la “tecnologia moderna” sono probabilmente una pareidolia, o interpretazione errata. Nell’antico Egitto, era normale che i geroglifici venissero rifatti nel tempo, specialmente quando un nuovo faraone saliva al potere. L’intonaco della seconda scultura si è consumato, creando un’immagine “palinsesto” o stratificata.

L’Egitto Antico custodisce ancora molti misteri!

Fonte: atlasobscura.com

Le spiagge più belle della costa ionica della Puglia

La zona della costa ionica della Puglia offre bellissime spiagge che spiccano per l’eterogeneità della scelta: si passa infatti da scogliere molto alte con fondali profondi a dune di sabbia finissima. Dei veri paradisi balneari in cui trascorrere l’estate. Andiamo a scoprire insieme quali sono quelli da non perdere.

Marina di Pulsano, ideale per le famiglie

Marina di Pulsano offre spiagge lambite da acque azzurre e cristalline. Una costa meravigliosa che si affaccia sul Golfo di Taranto e con una litoranea lunga circa 8 chilometri. La sabbia è morbida e questa è la destinazione ideale anche per le famiglie con bambini.

Le Maldive del Salento, un capolavoro

Le Maldive si trovano anche in Puglia e più precisamente a due passi da Santa Maria di Leuca. Qui le piagge sono di sabbia bianca e finissima con fondali bassi e bagnate da acque particolarmente limpide e profumate.

Spiaggia di Torre Chianca, un capolavoro

Altro capolavoro è la Spiaggia Torre Chianca. Un meraviglioso lido di soffice sabbia bianca, caratterizzato da un lungo litorale che presenta anche alcune zone rocciose. Inoltre, è impreziosito da suggestive formazioni dunali e fitta vegetazione arbustiva.

Spiaggia di Purità, gioiello di Gallipoli

Tra le più belle spiagge di Gallipoli c’è quella di Purità, un ambiente dai contorni storici che attraversa l’anima e penetra dritta nel cuore. È situata nel pieno centro del paese a tal punto da essere abbracciata dalle mura antiche del castello.

Torre Lapillo, una curva di bellezze

Quella di Torre Lapillo è una vera e propria curva di sabbia chiara e fine che si insinua sotto l’acqua cristallina come un soffice tappeto. Un piccolo paradiso in cui concedersi l’assoluta tranquillità, ma anche la più dinamica delle animazioni balneari.

Punta Prosciutto, un sogno a occhi aperti

Da non perdere è certamente Punta Prosciutto, una spiaggia uscita direttamente da un sogno e caratterizzata da uno scenario incontaminato e selvaggio, occupato da poche abitazioni, alte dune e soffice sabbia dorata.

Spiaggia di Felloniche, per un bagno nella bellezza

La spiaggia di Felloniche è un piccolo, ma paradisiaco tratto sabbioso abbracciato da una scogliera sulle rive dello Ionio. Una baia minuta che si trasforma nel luogo ideale per chi desidera concedersi un piacevole e rilassante bagno circondati da uno scenario tranquillo ed accogliente.

Punta della Suina, un susseguirsi di meraviglie

Punta della Suina è un angolo di paradiso in cui il blu del mare si confonde con l’azzurro del cielo. Due bianche distese di sabbia attrezzate con ombrelloni, scogliera bassa dove godersi il sole su comodi lettini, piccole calette magiche e tante altre bellezze uniche.

Spiaggia di Campomarino di Maruggio, tra le più amate

La spiaggia di Campomarino di Maruggio viene scelta ogni estate da tantissimi turisti. Qui si alternano tratti di sabbia soffice a scogliere rocciose, affiancate da ampie distese di profumata macchia mediterranea.

Fonte: siviaggia.it

New York è pronta con un piano di riapertura graduale a seguito del miglior andamento della situazione post pandemia

Fino a quando ci incontreremo di nuovo, lasciati ispirare dalla ricerca, pur se virtuale, di idee per tour, eventi e meeting futuri.

Le cose buone richiedono tempo e con vigilanza e pazienza stiamo per fortuna avanzando fase per fase. I nostri progressi rimangono incoraggianti. Non vediamo l’ora di entrare nella Fase 4 del piano di riapertura del Governatore Cuomo, prevista da lunedì 20 luglio! Questa nuova fase reintrodurrà attività all’aperto a basso rischio come giardini botanici e giardini zoologici con limiti di capacità, produzione cinematografica e televisiva e sport professionali senza pubblico. Le attività indoor in centri commerciali, ristoranti o organizzazioni culturali non saranno incluse in questa fase. Dai un’occhiata a All In NYC, lo spirito della nostra città è immutabile e forte!

Riaperture importanti: siamo lieti di condividere che Governors Island e The High Line hanno riaperto ai visitatori questa settimana, con ulteriori riaperture che saranno disponibili online la prossima settimana.

Guida per la copertura del volto con mascherine e campagna di sensibilizzazione del pubblico: il sindaco De Blasio ha annunciato che tutti i newyorkesi dovrebbero indossare una mascherina al chiuso quando si trovano intorno ad altre persone in un ambiente che non è casa loro. Siccome i casi sono in aumento tra i newyorkesi di età compresa tra 20 e 29 anni, la City lancerà una campagna di sensibilizzazione pubblica orientata verso questo gruppo, compresi ulteriori siti di test mobili. Attraverso le partnership con Centri sanitari qualificati a livello federale, la città aprirà anche ulteriori siti di test, basandosi sull’impegno di rendere i test il più rapidi e convenienti possibile nei cinque distretti.

Il sindaco annuncia l’annullamento di eventi con grande afflusso di persone fino al 30 settembre: i grandi eventi che richiedono un permesso in città verranno annullati fino al 30 settembre, poiché la città lavora per dare priorità agli spazi aperti per uso pubblico. Il Comune non rilascerà alcun permesso per qualsiasi evento in un luogo che interferisca con il programma Open Streets o Open Restaurants. Verranno inoltre negati i permessi per tutti gli eventi di dimensioni superiori a un blocco, eventi di scena / video che richiedono amplificazione, fiere di strada ed eventi nei parchi che potrebbero ridurre irragionevolmente l’uso pubblico.

Fonte: Teamamerica Inc. – Linda Marrero-Torres – Global Communications & Trade Shows NY

L’incredibile spettacolo delle onde ghiacciate dal Massachusetts alla Siberia

Lingue di ghiaccio: suggestive quanto rare. Si tratta di onde oceaniche che si «solidificano» in particolarissime condizioni meteorologiche e ambientali, di temperatura e pressione dell’aria. E a immortalare un fenomeno così particolare, a Nantucket, un’isola degli Stati Uniti a Sud di capo Cod, in Massachusetts, non poteva che essere un fotografo-surfista.

L’occhio allenato di Jonathan Nimerfroh saprebbe distinguere l’onda perfetta a decine di metri di distanza. Ma mai si sarebbe aspettato di vedere questo inconsueto fenomeno, che non solo ghiaccia i cavalloni, ma li silenzia anche.

«Ho notato un orizzonte davvero bizzarro», racconta il fotografo: «Sulla spiaggia avevo la neve fino alle ginocchia e ho visto queste onde mezze congelate. Di solito in estate si sente il suono delle onde che s’infrangono, ma lì era tutto assolutamente silenzioso. Come se avessi le cuffie nelle orecchie».

Le onde di Nantucket non sono completamente congelate: uno strato liquido rimane imprigionato sotto una pellicola di cubetti di ghiaccio che «rallentano» l’onda, togliendo il classico effetto sonoro della risacca e trasformando la curva dell’onda in un’insolita lingua cristallizzata, alta dai 60 ai 90 centimetri.

In dei ghiaccioli appuntiti e affilati si trasformano invece le onde del lago Baikal, uno degli specchi d’acqua più grandi al mondo. Siamo in Siberia e le particolari condizioni climatiche di questa regione non creano una lingua come nell’Oceano ma dei cristalli trasparenti che si congelano improvvisamente mentre si muovono. Uno spettacolo imperdibile, che al contrario delle onde americane crea un tipico rumore di vetro che si rompe.

Fonte: lastampa.it

BREAKING NEWS: la notizia vista in prospettiva è ottima, è infatti l’anticamera della riapertura di questa magnifica destinazione!

A meno di stravolgimenti improvvisi legati ad imprevisti, la Giordania si appresta a riaprire le porte ai turisti italiani (l’Italia sarà considerata Green Zone e i nostri concittadini non necessiteranno di quarantena) a partire da metà agosto… la notizia è per ora ancora non ufficiale e si attendono riscontri da parte delle locali autorità competenti, ma il fatto che siano stati elaborati protocolli e diramate alcune indiscrezioni fa bene sperare per il prossimo futuro.

Guardiamo il video ufficiale relativo alla riapertura ed ai protocolli di sicurezza relativi all’aeroporto Queen Alia di Amman, Giordania

Fonte: Dakkak Tours International – Riccardo Cellerino


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