In base alla situazione attuale, le frontiere rimarranno chiuse per i movimenti dei passeggeri almeno fino al 30 luglio.  Inoltre, l’Anguilla Tourist Board (ATB) sta lanciando una nuova piattaforma online che offre ai visitatori l’opportunità di sperimentare il meglio di Anguilla comodamente da casa propria

Di seguito pubblichiamo due comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA – Milano, 15 luglio 2020 – “AGGIORNAMENTO ANGUILLA COVID-19”

12 luglio 2020 Aggiornamento COVID-19 12 DA S.E. IL GOVERNATORE E IL SOLO. PREMIER

Il Consiglio esecutivo si è riunito il 12 luglio per esaminare le questioni relative alla situazione COVID-19. Casi/casi sospetti
non ci sono casi attivi o sospetti di COVID-19 in Anguilla, ma dobbiamo essere prudenti. Chiediamo a tutti di continuare a praticare l’allontanamento sociale e una buona igiene di base per prevenire la diffusione di tutte le malattie infettive.

Chiusura delle frontiere
in base alla situazione attuale, le frontiere rimarranno chiuse per i movimenti dei passeggeri almeno fino al 30 luglio ad eccezione di:
– emergenze ed evacuazioni mediche con l’approvazione del Chief Medical Officer;
– persone che desiderano lasciare Anguilla su voli/barche per destinazioni approvate. Rimpatrio ad oggi quasi 200 persone sono state rimpatriate senza incidenti. Tuttavia, sulla base della rapida evoluzione della situazione, in particolare del significativo aumento dei casi nelle Americhe, oggi il Consiglio esecutivo ha preso la difficile decisione di sospendere i rimpatri da Paesi e territori con casi attivi di oltre lo 0,2 per cento della popolazione. Questa cifra è stata determinata sulla base di consigli tecnici aggiornati. Questa sospensione ha effetto immediato e rimarrà in vigore fino al 25 luglio. Questa decisione è stata determinata dalla necessità di proteggere la salute della nazione. Il Consiglio esecutivo informa che le persone che si sono registrate sul sito web COVID-19 ma non sono ancora state autorizzate a viaggiare devono aspettare fino a nuovo avviso. Questa sospensione non vale per le persone già autorizzate a essere rimpatriate. Inoltre, non ha alcun impatto sul rimpatrio da alcuni Paesi caraibici ed europei con un numero basso di casi attivi di COVID-19. Un elenco di questi paesi sarà pubblicato su https://beatcovid19.ai/.

Proteggere Anguilla dall’ingresso illegale
continuiamo a ritenere che gli sbarchi di imbarcazioni illegali e quindi incontrollati rimangono la più grande minaccia per la nostra salute e sicurezza. Le pattuglie terrestri, marittime e aeree coordinate sono allertate e chiunque tenterà o permetterà una traversata illegale verrà arrestato. Ringraziamo tutti per la vostra vigilanza nel segnalare eventuali movimenti di barche.  Se si dispone di informazioni che si desidera condividere con le autorità, è possibile farlo in modo confidenziale su – www.gov.ai/911.

Divieto di utilizzo della barca
I regolamenti che vietano l’uso di qualsiasi barca nelle acque di Anguilla, se non specificamente esentati, restano in vigore fino al 30 luglio.

Fai la tua parte
i passi che tutti abbiamo fatto ci stanno aiutando a proteggerci. Nessun caso attivo non significa che dovremmo interrompere le pratiche igieniche. Quindi, ancora una volta, invitiamo tutti voi a fare semplici passi che salvano vite umane:
– Lavarsi le mani frequentemente;
– coprirsi, se tosse e starnuti, con un tessuto monouso o nell’incavo di un gomito flesso;
– pulire e disinfettare frequentemente gli spazi condivisi e le superfici di lavoro;
– evitare il contatto con persone che sono sofferenti o manifestano sintomi respiratori acuti, infezioni come influenza, tosse e raffreddore.

Ricordiamo ancora la hotline del Ministero della Salute su COVID-19. Il numero è 1-264476-7627 ovvero 476 SAPONE, oppure 1-264-584-4263, ovvero 584-MANO. Puoi anche accedere alle più recenti indicazioni e informazioni su www.beatcovid19

SECONDO COMUNICATO STAMPA – Milano, 15 luglio 2020 – “ANGUILLA VIRTUALE”

” ANGUILLA A CASA” TOUR VIRTUALI PER VISITARE L’ISOLA

L’Anguilla Tourist Board (ATB) sta lanciando una nuova piattaforma online che offre ai visitatori l’opportunità di sperimentare il meglio di Anguilla comodamente da casa propria. “Esperience Anguilla At Home” è una piattaforma audio e video che mette in mostra il meglio dell’isola. Con 20 video e una playlist Spotify, i visitatori sono invitati ad assaggiare, imparare, guardare e ascoltare al fine di immaginarsi ad Anguilla. “Anguilla At Home” offre una varietà di piattaforme multimediali nelle seguenti categorie: esperienze Anguilla, cibi e bevande da fare, meditazione e motivazione, musica e cultura e incontri con la gente del posto.

Scoprendo i contenuti di “Anguilla At Home” si può esplorare l’isola da un punto all’altro, con attività suggerite basate su interessi personali, utilizzando video in diretta, riprese di droni e immagini e suoni che coinvolgono lo spettatore di Anguilla. Ci sono tour nell’entroterra e in kayak, ricette di cocktail da Elvis ‘Beach Bar, la ricetta per il famoso Johnny Cakes anguilliano, una lezione di yoga vinyasa di 20 minuti sulla splendida Mead’s Bay Beach guidata dall’istruttore di yoga Sammi Green, una webcam da spiaggia dal vivo, musica da The Mighty Springer e interviste con gente del posto come il proprietario di Johnno’s a Sandy Ground, su come il suo bar è diventato famoso.

La nuova piattaforma offre ai viaggiatori nuove prospettive su luoghi iconici e attività intorno all’isola, consentendo alla destinazione di aprire le sue porte al mondo, nonostante i confini siano temporaneamente chiusi.

“Essendo impossibile, per il momento, viaggiare a causa di COVID-19, siamo lieti di poter offrire ai visitatori e ai nostri fan un’esperienza virtuale della nostra amata isola”, ha dichiarato Shellya Webster, Manager ATB, Corporate Affairs. “La nostra ricerca ci dimostra che le persone sono diventate “viaggiatori in poltrona”, che vogliono visitare virtualmente le destinazioni e “Anguilla At Home” soddisfa la loro esigenza in questo particolare momento. Speriamo che i viaggiatori, in questo modo, riescano a rilassarsi e che la nostra nuova piattaforma possa dare loro quello che cercano per una vacanza ad Anguilla. “Anguilla At Home” non serve solo per immaginare, ma anche per pianificare la fuga ad Anguilla in un futuro non lontano ”.

Anguilla ha ottenuto, per il quarto anno consecutivo, uno dei migliori premi del mondo Travel + Leisure 2020. I lettori hanno valutato le isole in base alle seguenti caratteristiche: attrazioni/spiagge naturali, attività/monumenti, ristoranti/cibo, persone/cordialità, valore. 
Anguilla si classificata: 1a tra le isole dei Caraibi, Bermuda e Bahamas.  7a tra le 25 migliori isole del mondo, l’unica isola dei Caraibi presente nella lista. 2a tra le 25 migliori isole più romantiche del mondo.

Per visitare virtualmente Anguilla con “Experience Anguilla At Home”, è semplice: visita semplicemente ivisitanguilla.com/experiences

Informazioni su Anguilla


Nascosta nei Caraibi settentrionali, Anguilla è una bellezza timida con un sorriso caloroso. Una sottile striscia di corallo e pietra calcarea bordata di verde, l’isola è circondata da 33 spiagge, considerate dai viaggiatori esperti e dalle migliori riviste di viaggio, per essere la più bella del mondo. Anguilla si trova appena fuori dai sentieri battuti, quindi ha mantenuto un carattere affascinante e attraente. Tuttavia, poiché può essere comodamente raggiunta da Puerto Rico e St. Martin, e in aereo privato. Romantica? Eleganza a piedi nudi? Chic minimalista? Felicità senza fronzoli? Anguilla è oltre lo straordinario.

Fonte: Anguilla Tourist Board – Italy

L’Immigrazione delle Maldive introduce la “Dichiarazione sulla salute dei viaggiatori” elettronica necessaria per l’ingresso nel Paese

Per la riapertura dei confini delle Maldive il 15 luglio 2020, Maldives Immigration introduce la Traveller Health Declaration (Dichiarazione sulla salute dei viaggiatori) per accelerare le procedure per acquisire le informazioni sanitarie pre-arrivo e pre-partenza in conformità con i requisiti sanitari delle Maldive. Tutti i viaggiatori che viaggiano da e verso le Maldive sono tenuti a presentare una dichiarazione di salute auto-dichiarativa entro 24 ore prima del viaggio.

La Dichiarazione sulla salute dei viaggiatori deve essere compilata e inviata tramite il portale online di Maldives Immigration, “Imuga”, imuga.immigration.gov.mv. Può essere visualizzato anche visitando il sito Web ufficiale di Maldives Immigration, www.immigration.gov.mv, quindi selezionando “Imuga” dalla barra dei menu.

Tutti i viaggiatori, compresi i turisti, con visto di lavoro e titolari di altri tipi di visto, e i Maldiviani devono presentare la Dichiarazione sulla salute dei viaggiatori. L’obiettivo principale è diminuire i rischi per la salute e facilitare le procedure di immigrazione.

Fonte: Roberto Scalzitti – Manager Leisure&Travels-Italy/Jetwing Travels

Si amplia finalmente la rosa dei Paesi in cui gli italiani possono andare senza paura di essere bloccati o respinti alla frontiera o, peggio ancora, di dover prendere due settimane di ferie forzate per l’obbligo della quarantena

La buona notizia arriva dal sito viaggiaresicuri.it della Farnesina, che ha pubblicato gli aggiornamenti arrivati dai Paesi. Primo fra tutti la Norvegia, che da oggi apre le porte a tutti coloro che provengono da Stati membri dell’Ue, Italia compresa, senza restrizioni e senza obbligo di isolamento. Rimane invece il divieto di ingresso per chi proviene da Portogallo, Croazia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Lussemburgo e Svezia (tranne le regioni di Kronoberg, Blekinge, Skane, e Gotland).

Anche la Danimarca ha aggiornato la lista dei Paesi i cui cittadini sono ammessi entro i suoi confini. Oltre agli italiani, le porte si sono aperte anche per i ‘microstati’ di San Marino e Stato e Città del Vaticano, insieme ad Andorra e Principato di Monaco.

Semaforo verde per i nostri connazionali anche in Belgio; l’espressione in questo caso è quantomai appropriata, dal momento che il Paese ha sviluppato proprio un sistema ‘a semaforo’, in costante aggiornamento, nel quale gli Stati vengono classificati a seconda del rischio epidemiologico, con le relative misure di sicurezza da adottare all’entrata e al ritorno in Belgio. L’Italia è inserita nell’elenco dei Paesi ‘verdi’ insieme a Germania, Austria, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovenia, Svizzera e altri Paesi europei.

Via libera agli italiani anche in Slovacchia: le autorità locali hanno infatti revocato l’obbligo di isolamento domiciliare e di presentazione dei risultati del test per il coronavirus per i viaggiatori in ingresso dal nostro Paese, che rientra ora tra quelli a minor rischio insieme a Paesi Bassi, Belgio, Francia, Spagna, Australia, Corea del Sud, Cina e Nuova Zelanda.

Grecia e Spagna con il QR code

Più complicata la situazione per la Grecia, che dal 9 luglio obbliga tutti i viaggiatori, italiani inclusi, a completare almeno 24 ore prima dell’ingresso nel Paese il cosiddetto PLF, il Passenger Locator Form che dà informazioni sul luogo di provenienza, la durata dei soggiorni precedenti in altri Paesi e l’indirizzo del proprio soggiorno in Grecia. A causa dell’elevato numero di richieste la Farnesina raccomanda di compilare il PLF con congruo anticipo, anche prima delle 24 ore indicate. Una volta inviato il modulo si riceverà il QR code che è condizione indispensabile per accedere nel Paese, quale che sia il mezzo prescelto per arrivare in Grecia.

Procedura simile per la Spagna: i passeggeri in arrivo dall’estero (anche da altri Paesi Ue) dovranno compilare, prima del viaggio, un ‘formulario di salute pubblica’ attraverso il sito web Spain Travel Health o la app Spain Travel Health-SPTH, ottenendo anche in questo caso un codice QR da presentare (su dispositivo mobile o stampato) al proprio arrivo in Spagna. Fino al 31 luglio coloro che non abbiano potuto compilare il formulario telematicamente potranno farlo in formato cartaceo e consegnarlo al proprio arrivo in un porto o aeroporto spagnolo.

Passando, invece, al lungo raggio tra i Paesi che stanno per aprire agli italiani ci sono le Maldive, il cui Governo ha comunicato che da oggi sono riaperte le frontiere e consentiti gli accessi per motivi di turismo.

Le Seychelles, invece, hanno annunciato la riapertura dei voli commerciali internazionali a partire dal 1 agosto. Chiunque voglia fare ingresso nel Paese dovrà però effettuare un test Covid-19 Pcr (Polymerase Chain Reaction) non oltre le 72 ore dalla partenza e inviare il relativo risultato all’indirizzo visitor@health.gov.sc, insieme ai dettagli del viaggio e del pernottamento. Il risultato del test andrà inoltre presentato alla compagnia aerea al momento dell’imbarco.

Fonte: ttgitalia.com

Il pittoresco paese di Hunspach ha vinto il concorso televisivo ‘Le Village Préféré des Français’

Il popolo francese si è espresso: il loro borgo preferito è Hunspach, fresco vincitore del concorso televisivo ‘Le Village Préféré des Français’ (analogo al nostro ‘Il borgo dei borghi’). Se il nome suona un po’ insolito e gutturale, è perché questo villaggio di 650 anime sorge in Alsazia a pochi chilometri dal confine della Germania, a nord di Strasburgo, e le sue tradizioni sono appunto un ibrido franco-tedesco. Così come accade in Italia, la vittoria del programma porta di solito a un notevole incremento dei visitatori, il cui arrivo sarà senza dubbio gradito dopo il duro colpo che la regione (una delle più colpite in Francia) ha subito durante la pandemia di Coronavirus.

Il pezzo forte di Hunspach sono le caratteristiche case a graticcio del Settecento con le pareti bianche e le travi di legno a vista, uno stile importato dai rifugiati svizzeri che giunsero qui dopo la fine della Guerra dei Trent’anni. Così come secoli fa, sono ancora abitate tutt’oggi dagli Hunspachois, che decorano le facciate con vasi di gerani.

Hunspach fa già parte dell’associazione Les Plus Beaux Villages de France dal 1985 ed è il terzo paese dell’Alsazia, disseminata di borghi pittoreschi, a essere eletto Village Préféré des Français dopo Eguisheim nel 2013 e Kaysersberg nel 2017.

Fonte: quotidiano.net

SICILIA, UN VIAGGIO STRAORDINARIO

15 Lug 2020 In: italia

Viaggiare in Sicilia significa scoprire vestigia greche, siti archeologici, città patrimonio Unesco ed enogastronomia d’eccellenza

Un territorio dalle diverse stratificazioni culturali. Paesaggi siciliani in cui la natura, potente e selvaggia, marca il territorio producendo un impatto a cui difficilmente si fa l’abitudine.

La Sicilia offre una splendida varietà di stimoli nella lingua, nelle arti, nei sapori e nel paesaggio.
FOTOGRAFIA DI MARINO KELLER

Viaggiare in Sicilia significa scoprire la trama dei fili profondi che tessono una cultura ricca e complessa per le numerose civiltà che si sono succedute e che ci trasmettono una splendida varietà di stimoli nella lingua, nelle arti, nei sapori e nel paesaggio.

La Sicilia, oltre alla storia, la cultura, l’arte e l’archeologia ci regala un’unicità di profumi, sapori e gusti che mescolano e alternano il salato con il dolce e l’aspro. In un viaggio non devono mancare le occasioni per condividere i piaceri della buona tavola e del buon vino accostati allo stupore per la singolarità di luoghi incantati come le saline di Trapani e l’Isola di Mozia, una delle più floride colonie puniche del Mediterraneo.

Il potente impatto scenico delle architetture ha come sfondo un paesaggio formidabile, in cui la Natura si mostra nelle infinite variabili della sua creatività.
FOTOGRAFIA DI MARINO KELLER

La Sicilia è greca, fenicia, romana, bizantina, araba, normanna, sveva, angioina, aragonese, spagnola, borbonica, sabauda… un eccezionale laboratorio di civiltà in cui si sono mescolate tradizioni differenti, lingue e credenze lontane tra loro. Il potente impatto scenico delle architetture ha come sfondo un paesaggio formidabile, in cui la Natura si mostra nelle infinite variabili della sua creatività. Una terra resa feconda dalle contaminazioni etniche che l’hanno arata, donandoci un raccolto di patrimoni artistici e architettonici unici. 

Di indimenticabile impatto Noto, la città ‘giardino di pietra’ patrimonio Unesco dal colore dorato che la pietra con cui è stata costruita le dona al tramonto.
FOTOGRAFIA DI MARINO KELLER

Da sottolineare la ricchezza del barocco del Val di Noto, che nel periodo normanno fu una circoscrizione amministrativa che si occupava di giustizia, erario e delle milizie del Regno di Sicilia. Di indimenticabile impatto Noto, la città ‘giardino di pietra’ patrimonio Unesco dal colore dorato che la pietra con cui è stata costruita le dona al tramonto.

Il barocco netino pervade l’intera città, all’interno di un contesto urbano caratterizzato da diversi stili, collegati tra di loro in modo da realizzare quella che è stata definita la ‘perfetta città barocca’. La cittadina di Palazzolo Acreide, situata nei Monti Iblei, dal 2002 è patrimonio Unesco insieme con il Val di Noto mostra le sue radici greche nel parco archeologico Akrai, caratterizzato da uno splendido teatro.

Un viaggio in Sicilia ci porta alla scoperta di un territorio ricco di spunti culturali e naturalistici d’eccezione.
FOTOGRAFIA DI MARINO KELLER

Ragusa e Modica, ricostruite dopo il disastroso terremoto del 1693 si sono sviluppate in modo sontuoso, quasi prepotente, anch’esse rientrano tra i patrimoni mondiali dell’Unesco, per essere protagoniste dei luoghi del “Commissario Montalbano”.

Un viaggio in Sicilia ci porta alla scoperta di un territorio ricco di spunti culturali e naturalistici d’eccezione che accompagnati da racconti, aneddoti e curiosità rendono quest’esperienza viva, autentica e appagante.

Fonte: nationalgeographic.it

Santa Sofia torna ad essere un simbolo religioso islamico a seguito della riconversione da attuale museo a moschea

Il presidente turco Erdoğan, in forza del voto unanime del Consiglio di Stato, ha annunciato la trasformazione di uno dei patrimoni laici di maggiore spicco del Paese in luogo di culto islamico, annullando il decreto voluto nel 1934 dal padre della Turchia moderna, Mustafa Kemal Atatürk, che aveva convertito Santa Sofia in museo aperto all’intera umanità.

La decisione di Erdoğan, volta ad affermare il presidente turco come leader del mondo islamico, arriva in un momento politico delicato. La data stabilita è venerdì 24 luglio, giorno in cui tutti i credenti si riuniscono per la preghiera settimanale.

Sono moltissime le reazioni di protesta nel mondo da parte di numerosi Stati, in primis Stati Uniti e Russia, e di esponenti religiosi cristiani. Durante l’Angelus di domenica, anche Papa Francesco ha espresso la sua contrarietà dicendo: “Penso a Santa Sofia che diventa moschea e sono molto addolorato”. Di contro, Erdoğan conferma che comunque Santa Sofia accoglierà tutti, a prescindere dalle nuove decisioni sulla destinazione a luogo di culto islamico.

Da tempo, Santa Sofia rappresentava un punto di incontro tra Oriente e Occidente, dove popoli di cultura e religione diverse convergevano per godere della bellezza di un luogo simbolo comune.

Per 1500 anni Hagia Sophia, capolavoro di architettura bizantina, ha ospitato culti diversi: fu dapprima basilica greco-cattolica e cristiana ortodossa, poi cattedrale romano-cattolica e successivamente trasformata in moschea ottomana a seguito della caduta di Costantinopoli, fino al secolo scorso, quando fu sconsacrata e convertita in museo laico, grazie alla volontà di Atatürk.

Infine, oggi, marcia indietro nella storia tornando moschea dopo essere stata basilica come una allegoria che divide sempre più i confini invece di unirli.

Pronti a fare epiche camminate naturalistiche?
Martha’s Vineyard è il luogo ideale!

La vocazione naturale dell’isola di Martha’s Vineyard non è cosa dei tempi moderni, bensì risale già ai tempi dell’esploratore britannico che la scoprì – Bartholomew Gosnold – e che la frequentava con lo scopo di raccogliere radici di sassofrasso da portare in Inghilterra per uso medicinale.  Benché non esistano vigneti sull’isola, si ritiene che ci fosse uva selvatica tanto da ispirarlo nel dedicare a sua figlia il nome dell’isola. Ancora oggi buona parte di suoi 258 km² (un po’ più dell’Isola d’Elba) sono rurali con la presenza di 38 fattorie e campi a pascolo e coltivazione.

Martha’s Vineyard storicamente ha offerto rifugio a specie faunistiche a rischio oltre che a vacanzieri. È stata una delle prime sedi per la protezione di razze in via di estinzione – ad esempio la gallina della brughiera – ed ancora oggi l’isola è attivamente impegnata nella salvaguardia di terre ed acque naturali tanto che il 40% del territorio è permanentemente protetto e accessibile al pubblico, tutto da esplorare.

Martha’s Vineyard è la sede di chilometri di sentieri per camminate in piena natura tra mare, cielo e ambienti pastorali. I percorsi si diramano in diverse direzioni: nei boschi, nei prati aperti, lungo le scogliere e le spiagge sul mare. C’è un sentiero per tutti, semplici, facili, in considerazione anche della mancanza di rilievi sull’isola ad eccezione del Peak Hill, alto 90 mt nel villaggio di Chilmark. Almeno un centinaio sono i percorsi in habitat e panorami che fanno dell’isola di Martha’s Vineyard un posto speciale. Il visitatore occasionale può ottenere una sensazione della grande varietà di ambienti naturali; un esperto naturalista potrebbe trascorrervi una vita intera alla ricerca dei segreti della fauna e della flora di queste vere e proprie riserve della natura.  La natura qui – infatti – non è sottostimata. I “trails” isolani sono gestiti da quattro organizzazioni – Martha’s Vineyard Land Bank, Sheriff’s Meadow Foundation, The Trustees of Reservations, Mass Audubon. Queste aree naturalistiche, così come tutta l’isola di Martha’s Vineyard, altre isole e l’area costiera del nord est statunitense furono schiacciate e raschiate, scolpite e modellate da migliaia di anni di avanzamento e ritirata glaciali. Le lagune esistono in virtù dei loro sottofondi di argilla impermeabile, creati quando la sabbia sciolta e terreni ghiaiosi sono stati compressi da milioni di tonnellate di ghiaccio.  Tutto succedeva circa 20.000 anni fa. 

Con una tale abbondanza è possibile avventurarsi a piedi in ogni tipo di ecosistema costiero, dalle distese di sabbia alle pinete. Svagatevi nella natura, abbandonate i cellulari, godetevi la tranquillità dei Walking Trails di Martha’s Vineyard. Procuratevi la bella guida tascabile di Will Flender con cartine dei sentieri, descrizioni delle aree protette ed altre utili informazioni, oppure scaricate la app TrailsMV. Eccovi 6 percorsi facili scelti per voi.

Zigzagando verso la costa rocciosa, il sentiero Menemsha Hills Reservation a Chilmark è una discesa di circa 5 km attraverso un paesaggio in continuo mutamento, che inizia da una magica foresta e termina sulle dune erbose sull’oceano. Sul percorso si sarebbe tentati di arrampicarsi su un albero o di cercare le fate, ma è indubbio che ci si debba fermare per ammirare il panorama che si presenta davanti ai nostri occhi: Vineyard Sound, il tratto dell’Oceano Atlantico che separa le Isole Elizabeth e la parte sud-occidentale di Cape Cod dall’isola di Martha’s Vineyard. A pochi passi dall’inizio del sentiero si seguono le tracce fino a Prospect Hill, il secondo maggior rilievo isolano di una novantina di metri. Da qui si estende lo sguardo verso l’orizzonte per avvistare le Elizabeth Islands. Alla fine del sentiero c’è una piattaforma panoramica dalla quale si può intravvedere un antico comignolo, residuo di una fabbrica di mattoni del 19° secolo. Si scende fino alla spiaggia risparmiando un po’ d’energia per il rientro. Il sentiero è aperto tutto l’anno dall’alba al tramonto e richiede circa 1 hr.30 min. di camminata.

Cercate il sentiero da fotografare? Cedar Tree Neck Sanctuary a West Tisbury ha ispirato i pittori isolani da Allen Whiting a Kenneth Vincent. Esiste grazie alla generosità e tenacia orchestrata da un gruppo di filantropi che raccolsero fondi per acquisire terreni, tanto che oggi la riserva si estende su 160 ettari. Forgiati dai venti salmastri, i faggi americani si presentano come sculture viventi. Il laghetto Ames Pond invita al silenzio e all’ascolto puntando gli occhi sugli animaletti che vivono nelle sue acque. Tartarughe palustri prendono il sole sui tronchi che emergono dall’acqua; il guscio nero consente loro di assorbire quanto più calore possibile dai raggi del sole. Piccoli insetti chiamati “pattinatori” sorvolano la superficie dell’acqua e la loro piccola dimensione e le zampe gli permettono di camminare sull’acqua. Oche, topi muschiati, rane verdi ed altri anfibi vivono qui tutto l’anno. La riserva è suddivisa in numerosi sentieri; imboccando quello rosso per una camminata facile attraverso i boschi si arriva alla spiaggia. Non è consentito fare i bagni, ma una bella passeggiata sulla battigia è ideale.

Un sentiero piatto e di facile accesso si trova nella Sepiessa Point Reservation sulla costa meridionale dell’isola a West Tisbury. La camminata inizia con una parte ombreggiata che attraversa un bosco e conduce verso le sponde del Tisbury Great Pond dietro un vasto campo d’erba, habitat di foraggio per falchi e gufi. Il lago è accessibile per una nuotata, indossando cautelativamente scarpette da scoglio per proteggersi dalle affilate valve delle ostriche; è ottimo per pescare granchi. Sepiessa conta anche uno scivolo per canoe e barche.

Ideale per famiglie è il sentiero a curve di 6,5 km a Edgartown, Felix Neck Wildlife Sanctuary – che contorna le sponde del Sengekontacket Pond – ed è una scelta prediletta per gli amanti della natura. Il sentiero va e viene dalle sponde del lago: bisogna puntare gli occhi per avvistare lontre, nidi di uccelli ed altre creature. Il percorso penetra nell’area boschiva, nei prati, sui laghi, nelle lagune e lungo la costa oceanica consentendo l’esplorazione, la scoperta e la contemplazione tranquilla. La riserva offre programmi tutto l’anno, tra i quali gite in canoa di giorno e al tramonto. È una scuola di biologia all’aria aperta, accessibile con solo 4$, dall’alba al tramonto.

Inoltratevi nella Waskosim’s Rock Reservation in una giornata uggiosa poiché trasmette quel senso di amabile e misteriosa solitudine che ben si abbina ad un meteo consono. Quest’area a West Tisbury è alberata nel versante meridionale, con campi aperti nel mezzo e lagune che fiancheggiano a nord il ruscello Mill Brook. Chi ama la storia trova rovine del 17° secolo della fattoria di James Allen. Poi c’è una roccia che assomiglia ad una grande balena che emerge dal sottosuolo, con una storia che risale al 1600 quando segnava il confine tra le terre degli indiani Wampanoag e quelle che i coloni inglesi si accreditarono. La roccia alta oltre 4 mt è un erratico glaciale, trasportato dai ghiacci da qualche parte a nord di Plymouth ed è spezzata. Il nome Waskosim non si riferisce ad una persona e significa “new stone” nella lingua nativa dei Wampanoag. La si trova tra West Tisbury e Chilmark.

Nuotate, camminate o andate in canoa al Long Point Wildlife Refuge sul versante meridionale dell’isola. 240 ettari con un lungo sentiero boschivo, una spiaggia e dune di sabbia di fronte all’oceano, uno stagno accessibile ed una varietà di vegetazione. Long Point è anche una parte dell’importante ecosistema di barriere di sabbia che esiste a tratti tra il New Jersey ed il Maine. Questo ecosistema accoglie molte piante rare in una delle più grandi zone naturali accessibili al pubblico a Martha’s Vineyard. I sentieri facili di oltre 3,5 km attraverso boschi e spianate di sabbia, sono affascinanti in ogni stagione ma specialmente fuori stagione per l’avvistamento dell’avifauna ed altre bellezza di Madre Natura.

Fonte: Ufficio Turismo Massachusetts – massvacation.it

Il 15 luglio riaprono i confini: Le Isole di Tahiti lanciano un innovativo protocollo sanitario per proteggere gli abitanti e i turisti

Le Isole di Tahiti, rinomate per i paesaggi mozzafiato e la famosa ospitalità, sono una delle prime destinazioni ad annunciare la riapertura dei confini ai turisti internazionali già dal 15 luglio.

La destinazione continua ad essere proattiva e innovativa nell’attuazione di un protocollo sanitario all’avanguardia per proteggere la popolazione locale e i suoi visitatori in cerca di un soggiorno senza Covid-19.

La destinazione ha registrato solo una sessantina di casi senza vittime; da metà luglio, la quarantena sarà sostituita da un protocollo con 3 obblighi per tutti i viaggiatori (residenti e non residenti) che arrivano in aereo:

1) Eseguire un test RT-PCR di SARS-CoV-2 nei tre giorni prima del volo per Tahiti e presentare il risultato negativo all’addetto della compagnia aerea al momento del check-in;

2) Compilare un modulo di impegno sanitario tramite la piattaforma online Etis.pf, (sistema elettronico di informazioni di viaggio). Simile a un ESTA sanitario, questo sistema di sorveglianza sanitaria istituito dal governo della Polinesia Francese monitora lo stato di salute del viaggiatore e, se necessario, consente di contattare il viaggiatore durante il suo itinerario;

3) 4 giorni dopo l’arrivo del viaggiatore in Polinesia Francese, verrà effettuato un test di auto-somministrazione RT-PCR di SARS-CoV-2 utilizzando il kit fornito gratuitamente all’arrivo all’aeroporto internazionale di Tahiti

Istruzioni di autotest Covid-19 in Polinesia Francese – guarda il video

Se un viaggiatore dovesse risultare positivo durante il viaggio ne Le Isole di Tahiti, verrà rapidamente trasportato nell’isola principale di Tahiti per evitare qualsiasi diffusione e, se necessario, per cure mediche dalle autorità sanitarie locali.

Inoltre, è stata prodotta una guida di procedure e raccomandazioni per proteggersi contro il Covid-19 realizzata appositamente per i professionisti del settore turistico, mentre campagne di sensibilizzazione vengono trasmesse alla popolazione sui canali televisivi locali.

“Il Paese, le autorità sanitarie tra cui l’Istituto di ricerca Louis Malardé, il Ministero del Turismo, Tahiti Tourisme e gli attori del turismo sono stati tutti mobilitati nelle ultime settimane per prepararsi al ritorno dei visitatori. Questo protocollo sanitario con la piattaforma ETIS e l’autotest del viaggiatore implicano un lavoro enorme e un’impressionante logistica per un territorio grande come l’Europa”, precisa Jean-Marc Mocellin, CEO di Tahiti Tourisme.

Oltre a questo protocollo sanitario, la maggior parte dei professionisti del turismo polinesiano ha concordato di adottare una politica comune di rinuncia alle penali di cancellazione o modifica a favore del visitatore.

Le Isole di Tahiti si stanno mobilitando e sono pronte ad accogliere nuovamente i visitatori.

Prendiamo le giuste precauzioni ne Le Isole di Tahiti – guarda il video

Fonte: Tahiti Tourisme Italia

Un’immagine insolita che alcuni ritengono rappresenti un antico elicottero egiziano al tempio di Seti I

Il tempio di Seti I ad Abydos presenta un antico fregio egiziano che gli appassionati di UFO credono essere un artefatto fuori posto, non diversamente dalla famosa luce a incandescenza del tempio di Dendera.

Creato durante il regno di Seti I, l’incisione originale viene tradotta in “Colui che respinge i nove nemici dell’Egitto”. In seguito fu rifatto da altri artisti durante il regno di Ramesse II e cambiato in: “Colui che protegge l’Egitto e rovescia i Paesi stranieri”. L’intonaco utilizzato dall’artista nella seconda incisione si è eroso nel tempo e il risultato è piuttosto interessante.

Tra i geroglifici ordinari come la mosca, l’incisione mostra quello che sembra essere un elicottero, insieme a aeroplani e a un sottomarino. In alcuni ambienti pseudoscientifici, questi geroglifici sono stati interpretati come una rappresentazione della tecnologia moderna nell’antichità, conoscenza forse data agli egiziani da entità extraterrestri.

Ma la maggior parte degli archeologi ritiene che le incisioni non siano nulla di insolito. I geroglifici che descrivono la “tecnologia moderna” sono probabilmente una pareidolia, o interpretazione errata. Nell’antico Egitto, era normale che i geroglifici venissero rifatti nel tempo, specialmente quando un nuovo faraone saliva al potere. L’intonaco della seconda scultura si è consumato, creando un’immagine “palinsesto” o stratificata.

L’Egitto Antico custodisce ancora molti misteri!

Fonte: atlasobscura.com

Uno stretto vicolo colorato, pieno di opere street art e sculture fatte da oggetti ritrovati

CALLEJON DE HAMEL è uno stretto vicolo nella città di Havana pieno di vivaci murales colorati e sculture realizzate da vasche da bagno, pompe manuali e girandole. Offre ai visitatori della capitale di Cuba un assaggio dell’arte locale della città.

L’artista cubano Salvador Gonzáles Escalona descrive il suo stile afro-cubano come un mix di surrealismo, cubismo e arte astratta. Dopo aver trascorso più di due decenni nella produzione di opere d’arte a Cuba, così come negli Stati Uniti, in Norvegia, in Italia e in Venezuela, l’artista autodidatta ha iniziato ad adornare il vicolo fuori dal suo appartamento opere artistiche nel 1990.

Dopo aver riempito il vicolo, che si estende per circa due isolati, con mosaici, dipinti e sculture, tra cui un trono che regala buona fortuna e una panchina fatta da vecchie vasche da bagno, le sue opere iniziarono a riversarsi sulla strada e lungo i lati degli edifici.

La zona era un tempo piuttosto desolata, ma la strada colorata ora offre uno sfondo eccentrico per musicisti e ballerini di rumba che intrattengono le folle di turisti e gente del posto. Le sessioni di rumba della domenica pomeriggio sono popolari tra i turisti. Un programma artistico locale per bambini è organizzato nel vicolo. Il vicino quartiere Cayo Hueso aveva una reputazione pericolosa, ma l’arte di Salvador ha contribuito a cambiare la percezione della zona.

Non dimenticare di individuare su una mappa il vicolo prima di andarci, perché l’accesso a Internet a Cuba è incerto. Il vicolo si trova a circa 15 minuti a piedi a est dall’Hotel Nacional.

Fonte: atlasobscura.com


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