Dubai, famosa per i suoi resort di lusso, i centri commerciali di design, le spiagge incontaminate e l’architettura futuristica, si prepara ad accogliere i turisti il ​​7 luglio e pone alcune condizioni

I visitatori internazionali possono tornare a Dubai il 7 luglio, mentre quelli con visto di residenza possono entrare dal 22 giugno, dando nuove speranze che l’Emirato, dipendente dal turismo, possa riprendersi rapidamente dalla chiusura a causa del coronavirus. Coloro che entrano a Dubai devono avere un’assicurazione sanitaria internazionale che copra il COVID-19 e presentare la documentazione sanitaria per certificare di aver fatto il tampone per il coronavirus (fino a max 4 giorni dall’arrivo) e che sia risultato negativo, oppure sottoporsi ad un tampone in aeroporto all’arrivo. I cittadini e i residenti sono autorizzati a viaggiare all’estero dal 23 giugno.

“Il nuovo annuncio consentirà a migliaia di persone colpite dalle restrizioni mondiali del traffico aereo passeggeri dall’inizio della pandemia di riprendere i loro piani di viaggio”, ha affermato l’ufficio stampa del governo di Dubai, in una nota.

Per contenere la diffusione del COVID-19, Emirates – la compagnia aerea statale di Dubai – ha implementato nuovi protocolli riguardo la salute e la sicurezza prima della riapertura dei confini, tra cui kit di igiene gratuiti per passeggeri contenenti maschere, guanti, disinfettante per le mani e salviette antibatteriche. Già ad aprile, la compagnia aerea è diventata la prima compagnia aerea al mondo a condurre test rapidi COVID-19 pre-volo per i passeggeri e ha iniziato a implementare una ” migliore disinfezione ” durante i voli.

Dubai ha imposto alcune delle restrizioni di lockdown più severe al mondo quando l’epidemia di coronavirus ha colpito la regione del Golfo, cancellando immediatamente i visti turistici e i voli passeggeri dal 25 marzo. Ma nelle ultime settimane, quando le restrizioni hanno cominciato ad attenuarsi, i centri commerciali sono stati riaperti, un certo numero di voli è ripreso ad operare e le spiagge accolgono nuovamente i bagnanti con rigide misure di allontanamento sociale.

“I bagnanti sono tenuti a mantenere una distanza di due metri l’uno dall’altro, così come i loro lettini, mentre ci deve essere uno spazio di quattro metri tra due gruppi di persone e i loro lettini sulla spiaggia”, come ha detto il Dipartimento di Dubai del Turismo.
Fonte: lonelyplanet.com

Di seguito un ESTRATTO DEL PROTOCOLLO PER GLI ARRIVI INTERNAZIONALI

COMITATO SUPREMO PER LE CRISI E LA GESTIONE DEI DISASTRI DI DUBAI
INGRESSO DI TURISTI E VISITATORI A DUBAI DAL 7 LUGLIO 2020

Linee guida generali

–             tutti i viaggiatori si assumono la piena responsabilità delle proprie azioni e del controllo pre-partenza della situazione Covid-19 nel Paese

–             ai viaggiatori è richiesto di monitorare la propria situazione in termini di sintomi da Covid-19

–             ai viaggiatori è consentito di scegliere se effettuare il tampone prima dell’arrivo o sottoporti allo stesso secondo le procedure imposte dal governo locale all’interno degli aeroporti di Dubai

–             tutti i viaggiatori positivi al test per il Covid-19 sarà imposta la quarantena di 14gg a proprie spese

Condizioni per viaggi a Dubai

–             aderire alle condizioni necessarie per l’ottenimento del visto d’ingresso

–             essere in possesso di un’assicurazione medica di viaggio valida con copertura internazionale

–             all’arrivo dichiarare di coprire tutti eventuali costi di una quarantena

–             all’arrivo dichiarare di non avere alcun sintomo da Covid-19

–             registrarsi sulla app COVID-19 DXB

Procedure pre-partenza

–             tutti i turisti devono eseguire il tampone prima della partenza (fino a max 4 gg dall’arrivo)

–             nel caso in cui non si sia fatto il tampone prima dell’arrivo questo verrà effettuato a Dubai

–             firmare una completa dichiarazione sulla salute prima della partenza

–             le compagnie aeree si riservano il diritto di negare l’imbarco a chi mostra sintomi da Covid-19

Procedure all’arrivo presso gli aeroporti di Dubai

–             tutti i passeggeri in arrivo verranno sottoposti al controllo della temperatura corporea

–             il tampone (obbligatorio per entrare nel Paese) viene ripetuto se nonostante l’esito negativo, il passeggero mostra chiari sintomi da Covid-19

Procedure per la partenza dagli aeroporti di Dubai

–             i turisti dovranno scaricare e registrarsi sulla app COVID-19 DXB

–             è prevista la quarantena di 14gg per tutti coloro i quali mostrino sintomi da Covid-19

–             è richiesta l’osservanza delle regole basilari di precauzione (indossare mascherine, distanza interpersonale di almeno 2 m, regolare lavaggio o igienizzazione delle mani)

Per i turisti risultati positivi al tampone

–             in caso di test positivo ai turisti verrà imposto il protocollo del Covid-19 Command & Control Center

–             è prevista per i casi positivi la quarantena a casa o in ospedale

Fonte: dakkak.com

The islands of the Caribbean are in the middle of a new age, as dynamism, optimism and investment sweep across destinations as diverse as they are beautiful.
And that means the world of places to visit in the Caribbean keeps getting more and more interesting.

Whether you’re looking for burgeoning cultural hotpots, centers of culinary excellence, nascent luxury capitals or far-off tropical paradises, traveling to the Caribbean has never been a richer experience.

Sandbars off the coast of southwestern Eleuthera in The Bahamas

Because the definition of a Caribbean vacation is as layered as it has ever been — while the Caribbean’s beautiful natural environment continues to be its primary siren song (not a surprise when you have the world’s most gorgeous beaches), travelers continue to explore the Caribbean new ways: traveling for art, for music, for community; across cities and farms and towns and distilleries and staying in new kinds of accommodations.

Our 2020 edition of the best Caribbean islands to visit takes you across this wonderful corner of the world, from tiny beach towns to chic, sophisticated urban destinations.

In other words, it’s time to start planning your next Caribbean vacation

St Croix, US Virgin Islands There’s a palpable new energy in US Virgin Islands tourism, and the island of St Croix is at the center of it. In just a few short years St Croix has become one of the most fascinating islands to visit in the Caribbean, with as impressive a culinary scene as you can find in the Caribbean to a pair of charming, walkable cities (Frederiksted and Christiansted) to a growing number of terrific boutique hotels, like The Fred and historic spots like the Company House. It all adds up to a truly exciting Caribbean destination, one that marries culture, personality and authenticity, and our favorite for 2020. 

Sheer Rocks in Antigua

Antigua It’s hard to think of an island that continues to generate quite as much buzz as Antigua, from its enviable pipeline of new hotels from brands like Rosewood and Waldorf Astoria to a sparkling new airport to what remains the Caribbean’s greatest collection of all-inclusives, from the hot new Hammock Cove to signatures like Curtain Bluff and Galley Bay

The sandbar right off the coast of Cape Eleuthera

Eleuthera, The Bahamas With 700 islands and cays, it’s hard to choose one destination in The Bahamas, which has made an admirable recovery from last year’s storms — a year when it was already one of the fastest-growing destinations in the Caribbean. And Eleuthera, long something of a well-kept secret, continues to shine, whether you take the five-minute ferry to the endlessly charming Harbour Island or take your pick of wonderful places to stay across the long, thin stretch of landscapes, like the luxe Cove, Eleuthera and one of the region’s greatest fishing destinations, Cape Eleuthera

St Maarten Another buzzing destination, St Maarten is in the midst of a tourism renaissance. Long one of the most beloved islands by Caribbean aficionados, this Dutch Caribbean hotspot has a thriving local food scene, a diverse hotel product (yes, both Sonesta resorts are back and better than ever, too) and the fun-loving, beach-filled personality that first brought travelers in the first place. 

Barbados Few Caribbean islands manage to marry authenticity and luxury in such an outstanding way. Barbados is a place that reveals new layers the more you journey here. It’s a destination of many personalities: the raw, cool, surf-spot Bathsheba; the elegance of the Platinum Coast; the bustling energy of the South Coast and the green cane fields of the gentle north. Whether you’re at Port Ferdinand, the Atlantis (above) or an all-inclusive like Sea Breeze Beach House, you’ll instantly fall in love with Barbados. 

Andros The most mysterious and exotic island in The Bahamas, Andros is adventure country. Whether you’re bonefishing, diving or navigating the blue holes and the creeks and the island’s rugged landscape, it’s one of the region’s great undiscovered destinations. That doesn’t mean its without superb hotels, however — Andros (the largest island in The Bahamas) has a hotel stock to boast about, including Caribbean classics like Small Hope Bay Lodge and romantic getaways like Tiamo and Kamalame Cay.

Red Rock Villa in Virgin Gorda

Virgin Gorda, British Virgin Islands It’s no secret that the BVI is the Caribbean’s leading sailing destination, and there’s a good reason for that. But you can have a marvelous vacation in the BVI and never get on a boat — especially in places like Virgin Gorda, where a delightful street food scene is joined by world-class eateries like CocoMaya, where lovable boutique hotels like Mango Bay and the new-look Fischers Cove are accompanied by stunning luxury villas. 

The Delfins Beach Resort in Bonaire

Bonaire For years, Bonaire was the Caribbean’s greatest dive destination. Now, it’s something more – far more. There are food trucks and gourmet destinations; hip new hotels (see: Delfins) and tiny boutiques (We love the Bonairian) and classic luxury resorts (Harbour Vilage). And there’s that sought-after, pervasive feeling that you just feel happy when you’re there. (And with a wave of new flights from carriers like American, it’s never been easier to get there, either). 

The championship golf course at the Abaco Club

South Abaco, The Bahamas Yes, that Abaco. As Abaco and Grand Bahama continue to work on their recovery from last year’s storms, South Abaco, set at the southern portion of Great Abaco, has quietly made a comeback, led by one of the Caribbean’s greatest golf resorts: the luxe Abaco Club at Winding Bay, and still make stops at signatures like Pete’s Pub and even make a journey to the exotic, 20,000-acre Abaco National Park. Come here, stay for a week and know that your trip won’t just be terrific — it will be making a big difference for the people who live here.

Little Cayman in the Cayman Islands

Little Cayman, Cayman Islands It’s half-an-hour away form Grand Cayman but a universe away from the rest of the Caribbean. This tiny gem isn’t the Caribbean as it once was: it’s the Caribbean as you always imagined it would be, the true castaway fantasy. There are less than 200 people here on most days, and that tiny-island personality (along with two terrific hotels, the Southern Cross Club and the Little Cayman Beach Resort, make for an unforgettable trip.

Le Carbet, Martinique Martnique’s sizzling beach destination is  the essence of French Caribbean cool. Whether you’re sampling rums at the Neisson distillery, lounging and eating magret de canard at Le Petibonum or shopping for fresh fish in the heart of downtown, Le Carbet is one of the true gems of the French West Indies — the sort of place you want to make sure you get to before everyone else discovers it.

The new Cabrits Resort and Spa Kempinski Dominica

Northern Dominica There’s a new luxury epicenter in the Caribbean: northern Dominica. Thanks to the debut of the new Cabrits Resort and Spa Kempinski Dominica and the reinvigorated (and expanding) Secret Bay, the area near Portsmouth has become a haven for luxury travelers in search of something new, something beautiful and something unforgettable. 

Serenity at Coconut Bay

Vieux Fort, Saint Lucia Saint Lucia is in the midst of an island-wide tourism surge, but it’s the south where some particularly exciting things are happening: the new Serenity at Coconut Bay adults-only resort, which has quickly become one of the most sought-after stays (and honeymoon spots) in the Eastern Caribbean, and Saint Lucia’s significant new horse racing destination, the Royal Saint Lucia Turf Club, part of a dramatic new tourism project that will change the face of southern Saint Lucia. 

St Barth Looking for the perfect luxury vacation in the Caribbean? Book a flight to San Juan, take a Tradewind flight to St Barth, stay in a villa with WIMCO or St Barth Properties and thank us later. St Barth is just about heaven in the Caribbean, plain and simple. 

Cockleshell Bay in St Kitts

St Kitts’ Southeast Peninsula The Park Hyatt St Kitts is a destination in and of itself, a new kind of luxury resort for the region. But its home, the luxe Christophe Harbour development on St Kitts’ lush Southeast Peninsula is a destination, too, from its splendid marina to the SALT Plage beach bar to the nearby Cockleshell Bay which has become a Mecca for Caribbean beach lovers. 

The new -look Ritz-Carlton, St Thomas

St Thomas, US Virgin Islands It’s a rather big year for the island of St Thomas, with the return of the Marriott Frenchman’s Reef to the launch of the highly-anticipated Noni Beach, which will be part of Marriott’s Autograph Collection, adding to an increasingly diverse hotel offering ranging from the wonderful Bolongo Bay Beach Resort to the newly-reimagined Ritz-Carlton. 

The Serafina Beach Hotel

Condado, San Juan, Puerto Rico While San Juan is one of the Caribbean’s best urban destinations, the Condado district is, plainly, one of the coolest destinations in the Caribbean. From luxury shopping to world-class eateries, it’s a walkable, vibrant neighborhood with an out-of-this-world collection of places to stay, most notably the ultra-chic new OLV: Fifty Five.

Curacao While its colorful, historic downtown is instantly recognizable, many still don’t realize that Curacao is one of the Caribbean’s sexiest, most cosmopolitan destinations. It’s a pervasive kind of cool, one that extends from sandy hotspots like Jan Thiel Beach and Mambo Beach to what just may be our favorite luxury hotel in the Caribbean, the Baoase Luxury Resort.

Cosecha, a concept store-meets-art gallery in San Nicolas

San Nicolas, Aruba Aruba’s cultural capital is a funky fusion of historic and irreverent, with a burgeoning street art scene, a growing community of millennials and an eclectic mix of accommodations (Airbnb is a great bet here). It’s a way to see an authentic, very different side of Aruba than what you may be used to — but you’ll be rewarded with a fascinating vacation.

The Spice Island Beach Resort on Grand Anse Beach in Grenada

Grenada It’s the best beach destination you haven’t been to yet. Grenada has quietly become a favored destination for in-the-know travelers, buoyed by a pair of standout features: spectacular beaches, such as the signature Grand Anse and lesser-known stretches of sand like BBC and Pink Gin; and terrific resorts: the excellent Sandals Grenada, the legendary Spice Island Beach Resort and the upstart luxe retreat Silversands, among others. 

Fonte: caribjournal.com

Norme per l’ingresso e il soggiorno dei visitatori nella Polinesia francese

La Polinesia Francese non ha avuto casi attivi di COVID-19 dal 29 maggio.

Il 19 giugno 2020, le autorità delle Isole di Tahiti hanno annunciato i termini per l’ingresso e il soggiorno dei visitatori nel Paese applicabili a tutti i viaggiatori.

La sequenza temporale è la seguente:
• A partire dal 15 luglio 2020: le misure di quarantena saranno revocate e i confini della Polinesia Francese riapriranno al turismo internazionale da tutti i Paesi.

Verifica le norme ufficiali prima della partenza, durante il volo e durante il soggiorno:

Queste informazioni sono disponibili sul sito Web di Tahiti Tourisme e vengono aggiornate in relazione all’evoluzione epidemiologica del virus https://TahitiTourisme.com/coronavirus/

Coronavirus COVID-19 – Travel Information
Papeete, June 19th, 2020

Visitor’s entry and stay conditions in French Polynesia

French Polynesia has had no active cases of COVID-19 since May 29th.

Today, French Polynesia’s authorities announced visitor’s entry and stay conditions to the country applicable to all travelers.

Timeline is as follows:

Starting from July 15th, 2020:
Quarantine measures will be lifted and French Polynesia’s borders will re-open to international tourism from all countries.

Here are the conditions to prepare your stay:

Prior to departure

COVID-19 Test

A SARS-CoV-2 virus genome test (the SARS-CoV-2 RT-PCR test) (TAMPONE) has to be carried out by all travelers in a health authority center (hospital, clinic, medical centre, Covid-19 testing Center, or medical analysis laboratory) within 72 hours before the flight to Tahiti (at the passenger’s expense).

The results of this test must be negative and will need to be presented to airline staff upon check-in prior to boarding the flight to French Polynesia.
No boarding will be allowed if the test is positive.

Sanitary entry form

After obtaining the negative test results, each adult must fill out a digital Sanitary entry form online on the dedicated platform (link coming up soon) agreeing to:

Respect the prevention measures and all health safety instructions issued by the authorities of French Polynesia for the pre-boarding phase, during the flight,  disembarkation and throughout the stay;

Call the 40 455 000 in case of cough, fever or respiratory difficulty;

Accept to perform a detection test for the Covid-19 if the health authorities request it and to respond to their instructions if needs be during the stay;

Have travel insurance covering Covid-19 expenses or personally assume all expenses related to cost of care including hospitalization, confinement, or repatriation, should the visitor fall ill during their stay;

Provide information about the stay in French Polynesia (except for residents) : itinerary, inter-island transport, accommodation (e-mail contacts / telephone / dates of stay).

The Sanitary entry form is filled online on the dedicated digital platform ETIS.pf [Electronic Travel Information System] which will be available early July 2020.

Once completed a receipt will be issued in return;

A printout of this receipt, or digital file (tablet, cell phone) must be presented to airline staff upon check-in together with the test results to be able to boarding the flight to French Polynesia.

During the flight

Application of International Air Transport Association (IATA) travel health protocol will be applied (at airports and on board the plane);

Wearing the mask during the flight.

During the stay

Wearing the mask is recommended (from the age of 11 years old);
Respecting prevention measures at all times and in all places;
Self-diagnosis of visitors: report in case of fever and/or flu symptoms, COVID-19;
Testing during the stay: as part of health prevention, the Ministry of Health of French Polynesia may carry out some test to visitors, at the request of a health representative;
Accredited medical staff may carry out some inspections in hotels or other kind of accommodation.

Airlines

If you have already booked your stay in The Islands Of Tahiti, we recommend that you consult the website of your airline company:

Cruises

Cruises ship already in Tahiti are restarting their operations early July with the local market only. International cruising guidelines are to be updated soon with the reopening of our international borders, without any compulsory quarantine upon arrival, starting July 15th.

Official links of the institutions

Fonte: Tahiti Tourisme Italia

In 15 anni la North Pole Marathon è stata annullata una sola volta per il meteo avverso. Un fatto che parla da sé considerando che si svolge in condizioni di freddo tali per cui ogni altra maratona nel resto del pianeta verrebbe cancellata

Fu questo il motivo delle mie notti insonni la settimana prima della gara. Detesto il freddo, tanto che la sola idea di correre sotto i 15° C mi innervosisce. Ma una corsa nell’Artico sarebbe stata un’esperienza del tutto nuova per la mia carriera di runner. Era il 2014 e stavo per compiere 40 anni: quale occasione migliore per tentare un’impresa estrema.

Il paesaggio innevato del Polo Nord, con il ghiacciaio Svalbard ©Ondrej Prosicky/Shutterstock

Per quanto pericoloso, il Polo Nord è una meraviglia sovrannaturale. Pur essendo intimamente consapevole che faresti meglio a trovarti altrove, ne sei rapito, ti incute rispetto, un po’ come un deserto remoto. È una delle maratone che mi sono rimaste nel cuore (malgrado abbia registrato uno dei miei tempi peggiori) e il Polo Nord è certamente uno dei luoghi più straordinari che abbia mai visitato. Correre, tra l’altro, è stata solo una piccola parte dell’esperienza.

Durante il volo per la Norvegia cominciai a capire perché l’iscrizione a questa maratona costasse la bellezza di 16.000 euro. In qualità di atleta sponsorizzato avevo la fortuna di non dover affrontare la spesa e mi chiedevo chi mai fosse in grado di permetterselo. In realtà si trattava dei soliti noti: consulenti finanziari, broker, runner che corrono a scopo di raccolta fondi e atleti professionisti come me, tutti provenienti da una decina di Paesi diversi. Mi sorprese il desiderio di avventura condiviso. Tutti nutrivano una passione per le esperienze uniche, come questa, e per me fu incoraggiante. Non c’è runner che dopo aver corso una maratona prima o poi non desideri aggiungere un’impresa speciale al proprio curriculum.

Il villaggio di Barentsburg, Svalbard © Rubeus Olivander

Arrivato a Oslo presi un volo per Svalbard, l’insediamento abitato più a nord del pianeta. Qui runner e unità di supporto attendono una finestra di bel tempo per potersi imbarcare su un vecchio aereo russo che li trasferisce 650 miglia ancora più a nord, al Polo.

Il paesaggio visto dall’alto è di un bianco abbacinante. Qui si trova Camp Barneo, una base temporanea con pista di atterraggio che ogni anno viene scavata nel ghiaccio da paracadutisti russi appositamente per la corsa. Giunto a destinazione vidi quale unico segno della presenza umana un gruppetto di tende blu contro un’interminabile distesa di vuoto. Un panorama severo dove si ha la sensazione di trovarsi al Polo Nord solo nel momento in cui si mette piede fuori dall’aereo e ci si trova avvolti nel freddo.

A poca distanza dalla pista sono dislocati i dormitori, la mensa e i servizi igienici, che in questo contesto non sono che un grande secchio foderato da un pesante sacco della spazzatura, chiuso da un sedile di polistirolo (qualsiasi altro materiale rischierebbe di congelare la pelle). Trovai rapidamente la mia branda, sistemai il bagaglio e feci conoscenza con il mio ‘compagno di stanza’, Kolja, un tedesco cacciatore di sponsor per la Formula Uno. Scambiammo due chiacchiere, ma intanto non facevo altro che chiedermi se sarei mai riuscito a correre in queste condizioni.

Il percorso della maratona si dipana su uno spesso strato di ghiaccio e neve crostosa che si sposta sotto i piedi, a temperature che oscillano tra -25° C e -41° C, e prevede cinque giri di un lungo anello per complessivi 42,195 km. Può sembrare assurdo dover ripetere lo stesso giro più volte, ma il motivo è presto detto. Da queste parti aprire una nuova pista è un’impresa ardua e inoltre le zone del campo già spalate impattano meno sulle gambe. Ma soprattutto, in caso di necessità, un percorso di questo tipo mantiene i partecipanti a distanza ravvicinata dal campo, un dettaglio rassicurante. Anche trovarsi molto più avanti, o più indietro, rispetto al gruppo degli altri runner può diventare snervante. Al Polo Nord, eventualità come perdere un guanto o bucare il ghiaccio con un piede possono avere conseguenze pesanti, se non addirittura letali.

Durante la maratona le guardie armate sono incaricate di tenere lontani gli orsi polari © FloridaStock

La maratona prese il via senza troppo clamore e senza spettatori, ad eccezione delle guardie armate russe incaricate di tenere lontani gli orsi polari; il silenzio era amplificato dall’effetto insonorizzante del ghiaccio. Mi sintonizzai sui suoni dell’Artico: la neve che scricchiolava sotto i piedi, la superficie solida che cedeva leggermente sotto il peso dei miei passi.

Il secondo giro si corre sui solchi creati al primo passaggio. Il mio obiettivo era stabilire un record e cercavo di mantenermi al comando. Spesso per superare gli altri ero costretto a uscire dai solchi, avventurandomi su tratti di neve alta fino alle ginocchia.

Giro dopo giro il tracciato si fece sempre più battuto e i chilometri passarono veloci: senza rendermene conto avevo già percorso 18 miglia (30 km). Una volta superata la sensazione di freddo (credetemi, succede) comincia il bello. Con i due terzi della gara nelle gambe cominciai a sentire il bisogno di altro carburante. Mi fermai per assumere un integratore in gel, ma avevo addosso talmente tanti strati che prima di riuscire a portarmelo alla bocca passarono alcuni minuti preziosi. Cercai di allentare la maschera, ma non si mosse: mi si era congelata addosso per via del sudore e del fiato condensato. Le ciglia congelate mi annebbiavano la vista e sollevare anche solo il più piccolo strato dalla pelle mi provocava dolore. Non avevo altra scelta se non infilarmi per qualche minuto dentro un ristoro per riscaldarmi.

L’alba sui fiordi © ginger_polina_bublik

Come rimisi piede sulla neve fui accecato dal bagliore, ma la vista si normalizzò nei giri finali. Sebbene fossi anestetizzato, sorrisi nel momento in cui imboccai l’ultimo terzo della gara, arrancando lungo i solchi ormai perfettamente tracciati.

Con un tempo ufficiale poco oltre le quattro ore vinsi la maratona, la più lenta della mia carriera. Il secondo arrivò un’ora dopo di me. Comprensibilmente non esiste un tempo limite per una gara come questa: se sei arrivato fin qui (e hai pagato per farlo), ti lasciano correre a oltranza, pur entro certi limiti. Il mio tempo fu comunque un record, ma dell’Artico mi rimase soprattutto il ricordo di un paesaggio che non dimenticherò. La maratona del Polo Nord ha cambiato anche il mio atteggiamento verso il freddo: nemmeno tre anni più tardi ho partecipato all’Antarctica Marathon.

Fonte: lonelyplanetitalia.it- Michael Wardian

Di seguito riportiamo alcune misure intraprese dal governo della Turchia per il turismo per contrastare la diffusione della pandemia da COVID-19 nel Paese

• Tutti il personale in servizio (guida, autista, ecc.) indosseranno maschere e guanti per tutta la durata del servizio.

• Qualsiasi tipo di trasporto via terra viene utilizzato, questi verranno disinfettati prima e dopo ogni servizio e accuratamente puliti ogni 24 ore

• La capacità di tutti i mezzi di trasporto sarà ridotta al 50% della loro capacità massima

• Manteniamo la distanza di sicurezza di 1 metro di distanza tra i clienti ogni volta che è possibile

• Uso obbligatorio delle maschere facciali

• Offriamo maschere facciale nel caso in cui i clienti non portino le proprie

• Viene utilizzato un gel idroalcolico prima, durante e dopo il servizio

• Sarà evitata la distribuzione di materiale stampato come mappe, brochure, ecc.

• La temperatura e il benessere di tutto il personale in servizio saranno monitorati quotidianamente, escludendo e mettendo in quarantena quelli con febbre o sintomi.

• Non è necessario portare il voucher stampato, è sufficiente mostrare quello del telefono.

Il recente comunicato del Ministero del Turismo e Aviazione delle Bahamas sulla riapertura del bellissimo arcipelago ai viaggiatori internazionali il 1 luglio 2020

Guardiamo questo video stupendo

BAHAMAS MINISTRY OF TOURISM & AVIATION PREPARES FOR PHASE 2 REOPENING JULY 1

All Islands Of The Bahamas Will Reopen to International Travel; Visitors Must Present Negative COVID-19 Test and Complete an Electronic Health Visa to be Granted Entry

NASSAU, Bahamas, June 22, 2020 – The Bahamas Ministry of Tourism & Aviation is preparing for Phase 2 of the Tourism Readiness and Recovery Plan, which will begin on Wednesday, July 1 and allow for the resumption of international travel to The Bahamas. 

Policies and Procedures for all travellers visiting The Bahamas beginning July 1 are as follows.
Plans continue to evolve in response to COVID-19 trends, and so additional guidance will be communicated as details are available.
• Due to the recent increase of COVID-19 cases in the U.S., and in an abundance of caution for the health and safety of both travellers and residents, all incoming visitors must present a COVID-19 RT-PCR Negative (TAMPONE NEGATIVO) (Swab) Test upon arrival. Results must be no more than ten (10) days old.
Select individuals will be exempt from testing, which includes children under the age of two, private pilots who do not deplane, and Bahamian citizens, residents and homeowners returning from English speaking CARICOM countries.
• All travellers will be required to complete an electronic Health Visa. Additional information is forthcoming.
No quarantine will be required upon arrival, however, travellers who show symptoms of COVID-19 may be transferred to an area away from other passengers for further testing and evaluation.
• All inter-island travellers must complete an electronic Domestic Travel form at travel.gov.bs prior to departure and for any inter-island travel within The Bahamas. An automated response will be provided upon completion. All travellers must have their confirmation on hand upon arrival to their destination. This is a crucial step for contact tracing purposes.
• At airports and seaports, healthcare personnel will conduct temperature screenings for all incoming visitors. Travellers will be required to wear a face mask in any situation where it is necessary to enforce physical distancing guidelines, such as when entering and transiting air and sea terminals, while navigating security and customs screenings, and at baggage claim.

As part of Phase 2, hotels and vacation rentals, including Airbnb and HomeAway will open to guests. Domestic and International airlines are permitted to resume service, and many are beginning to announce plans for their return to The Bahamas: 
• Delta Airlines will be resuming its twice daily Atlanta to Nassau service July 2 
• United Airlines announced its daily Houston to Nassau service will resume July 6 and the Saturday-only Denver to Nassau service will resume July 11. 
• American Airlines will resume flights to Nassau and Exuma on July 7.
• Air Canada is scheduled to resume flights from Toronto to Nassau on July 3, 2020.

Additional airlift resumptions are expected to be announced in the coming weeks. Travellers should check with airlines directly for details on recommencement of service and any protocols for travel.

This July 1 tourism re-entry builds on and supports existing government rules and regulations, which already allows for the resumption of travel for international boaters, yachters and those traveling on private aviation as well as inter-island domestic travel for Bahamian citizens and residents. 

Once on island, travellers should expect to follow The Bahamas’ “Healthy Traveler Campaign” that encourages both visitors and residents to continue practicing social distancing measures, regularly wash hands or use hand sanitizers, and pack appropriate PPE such as face masks, just as they would their swimsuits and sunscreen.

A Certification Agency has been established – representing a collaboration between the Ministry of Tourism, Ministry of Health, and other regulatory agencies – to enforce a Clean & Pristine certification program across the islands. All tourism related, customer-facing entities in The Bahamas must verify they have in place and are adhering to the Government approved health and safety guidelines to receive Clean & Pristine certification. Adequate signage outlining policies will be clearly displayed at all locations helping to guide staff and visitors. Travellers are encouraged to visit direct business websites prior to booking or traveling to ensure they are aware and comfortable with the policies they will need to abide by. Additional details about on-island protocols can be found at www.bahamas.com/travelupdates.

Reopening of borders will continue to be monitored and guided by The Bahamas government and health officials. Reopening dates are subject to change based on COVID-19 trends, if there is a deterioration in improvement or if government and health organizations deem these phases unsafe for residents or visitors.

The Bahamas Ministry of Tourism & Aviation believes it is an absolute baseline requirement for consumers to have a comfort level that The Bahamas is a safe and healthy destination to visit, and the ultimate goal is for that to remain the case.

For more information, or to view the Tourism Readiness and Recovery Plan, please visit: www.bahamas.com/travelupdates

Fonte: bahamas.co.uk – Bahamas Ministry of Tourism & Aviation Bahamas Tourist Office – London

IL DUA BALÉ NUSA ESPRIME TUTTI GLI ASPETTI SENSUALI DI BALI E MOLTO DI PIÙ

Situato su una collina a pochi minuti a piedi dalla costa di Nusa Dua, The Balé è un palazzo moderno e minimalista, dedicato al corpo e all’anima.

I padiglioni dedicati ai singoli ospiti, ognuno immerso in un giardino privato recintato con la propria piscina e un divano-letto king-size, sono straordinariamente eleganti e assolutamente privati. Con il servizio di maggiordomo attivo 24 ore su 24, potresti non sentire mai la necessità di lasciare il tuo nido appartato.

Se ti avventuri ancora più lontano, c’è una splendida piscina a due livelli a sfioro con lettini sommersi al centro del resort, un eccellente centro benessere che offre massaggi, trattamenti viso e corpo e una navetta gratuita per il beach club privato.

Il punto di forza è il ristorante Balé: fare un giro di degustazione in tutto il mondo al Tapa, dove piccole porzioni sono fatte per la condivisione, nutri il tuo corpo con una cucina leggera e salutare al ristorante della spa, al Bliss, o banchetta con pesce fresco accanto alla piscina al Faces.

Fonte: xoprivate.com

PROGETTATO DA JACQUES GARCIA E REALIZZATO DAI MIGLIORI ARTIGIANI LOCALI, SELMAN MARRAKECH SEDUCE CON LA SUA ARMONIA SENZA TEMPO

Immerso in 6 ettari di giardini ben curati, il palazzo ospita 60 camere, suite e ville, tutte con aree esterne private e splendide viste sui giardini, sulle montagne dell’Atlante e sulla piscina lunga 80 metri.

Gli ospiti possono gustare cibi prelibati nei 3 ristoranti, dall’autentica gastronomia marocchina alla creativa cucina “bistronomica” e fresca cucina mediterranea, e 2 bar: uno intorno alla piscina e un accogliente bar serale. L’ultima esperienza culinaria è il brunch domenicale, che offre un sontuoso buffet durante uno spettacolo ippico.

La Spa di 1200 m² è gestita con il marchio “Espace Vitalité Chenot”, rinomato per i suoi premiati trattamenti di disintossicazione a Merano, in Italia. Questo metodo esclusivo offre una singolare combinazione di trattamenti e regimi dietetici che, essendo sincronizzati tra loro, mirano a proteggere il corpo dai danni delle tossine accumulate e dall’invecchiamento precoce.

Il punto di forza unico di Selman Marrakech risiede nella sua fattoria Stud, che ospita una delle collezioni Arabian Horses più esclusive. Gli ospiti possono ammirare i cavalli che sfilano nei giardini o provare una delle esperienze di equitazione o di dressage. Infine, ma soprattutto, il resort è anche un paradiso per i bambini, grazie al fantastico miniclub per bambini, che offre una vasta gamma di attività, tra cui passeggiate con i pony. Selman Marrakech è innanzitutto un progetto familiare, non appartenente a nessuna catena, ma gestito da albergatori appassionati professionisti. Questo è ciò che lo rende così unico.

Fonte: xoprivate.com

Il presidente Ibrahim Mohamed Solih, martedì, ha annunciato che le Maldive riapriranno i propri confini ai turisti il 15 luglio

La tanto attesa data è stata annunciata in una conferenza stampa presso l’Ufficio del Presidente martedì sera.

Maldivian President Ibrahim Mohamed Solih at a press conference on June 23, 2020. (Photo/President’s Office)

Parlando alla conferenza stampa, il Presidente ha affermato che le Maldive hanno ottenuto risultati positivi dai loro sforzi per frenare la diffusione del nuovo coronavirus nel Paese e ora sono entrati nella seconda fase, che vedrà l’allentamento di molte restrizioni. La decisione più importante è la riapertura dei confini del Paese, ha detto.

Il Presidente ha annunciato che le Maldive riapriranno tutti gli aeroporti internazionali e consentiranno ai resort di ricominciare i servizi dal 15 luglio.

Interrogato in merito alle proiezioni annuali sugli arrivi di turisti, il Presidente ha dichiarato che il governo ora prevede l’arrivo di 850.000 turisti quest’anno, inclusi i 382.762 arrivi di turisti registrati prima della chiusura delle frontiere il 27 marzo.

Russian tourist Marina Kazakova (C) – the 1.5 millionth tourist to arrive in Maldives in 2019 – is welcomed upon arrival at the Velana International Airport on November 24, 2019. (Sun Photo/Fayaz Moosa)

La cifra è un duro colpo per le Maldive, che l’anno scorso avevano registrato un record di 1,7 milioni di arrivi di turisti.
Il Presidente ha affermato che il governo non impedirà ai turisti provenienti da qualsiasi Paese di entrare alle Maldive.

Ha affermato che la Cina, il principale mercato di riferimento per l’industria del turismo delle Maldive, ha assicurato che non limiterà i turisti cinesi a recarsi alle Maldive. Tuttavia, i turisti cinesi dovranno essere testati per il nuovo coronavirus prima di tornare in Cina.

Gli aeroporti hanno stabilito le necessarie disposizioni per facilitare i test sui turisti, ha affermato il Presidente.

Mentre i resort riapriranno a luglio, le guesthouse non saranno autorizzate a ricominciare i servizi per i turisti internazionali fino ad agosto.

I turisti riceveranno un visto turistico gratuito di 30 giorni e non saranno soggetti a misure di quarantena all’arrivo.

Velana International Airport (VIA). (Sun Photo/Fayaz Moosa)

ALLENTAMENTO DELLE RESTRIZIONI, AUMENTO DELLA CAPACITÀ DI TEST

Secondo il Presidente, a fine luglio riapriranno gli uffici governativi, i caffè e ristoranti per i servizi di ristorazione interni e le moschee nella capitale per le congregazioni di preghiera con speciali misure preventive.

Nel frattempo, la capacità di effettuare test sarà aumentata a 3.000 test al giorno con l’espansione in altre due regioni; la Città di Addu e la città di Kulhudhuffushi.

GRATITUDINE AL POPOLO MALDIVIANO

Il Presidente, nella sua conferenza stampa, ha ringraziato il popolo maldiviano per il rispetto delle misure restrittive imposte per frenare la diffusione del coronavirus, in particolare il lockdown della popolosa capitale che ha visto circa la metà della popolazione maldiviana rinchiusa nelle proprie case per due mesi.

Ha sottolineato che gli abitanti della capitale hanno trascorso 42 giorni, compreso l’intero mese sacro del Ramadan, confinati nelle proprie case.

 “Sono stati 42 giorni duri e difficili in cui intere famiglie, compresi bambini piccoli e genitori anziani, sono stati costretti a rimanere confinati nelle proprie case. Un grande sacrificio da parte dei singoli cittadini per la sicurezza di tutta la comunità. Esprimo la mia sincera gratitudine all’amato popolo delle Maldive “, ha affermato.

Rapid Response Team officials take random samples for coronavirus testing in Male’ City on May 28, 2020. (Sun Photo/Fayaz Moosa)

Le Maldive hanno identificato il primo caso di coronavirus il 7 marzo e hanno dichiarato lo stato di emergenza sanitaria pubblica per la pandemia quattro giorni dopo, l’11 marzo. Ha cessato l’emissione di visti all’arrivo e ha chiuso i propri confini il 27 marzo.

Mentre i casi di coronavirus erano stati inizialmente circoscritti nei resort e safari, e successivamente nelle strutture di quarantena che ospitavano viaggiatori in arrivo, Malé City ha identificato il suo primo caso di coronavirus il 15 aprile, provocando un lockdown in tutta la città e un divieto a livello nazionale di viaggi non essenziali.

Le Maldive hanno iniziato ad allentare il lockdown dopo un calo delle infezioni quotidiane dalla fine di maggio.

Le Maldive hanno 2.217 casi confermati di coronavirus, di cui 1.813 pazienti guariti e otto deceduti per complicanze. Il tasso di recupero è dell’82% e i casi attivi sono scesi a 394.

Fonte: en.sun.mv/61274 – JETWING TRAVELS

Cheope, Chefren, Micerino e la Sfinge!
4500 anni di storia che continua ad appassionare e a stupire!

I gioielli archeologici di Giza, necropoli della prima capitale Memphis, sono noti, ma l’emozione di trovarsi al cospetto delle piramidi, di raggiungere il sarcofago in granito rosso di Cheope, di toccarlo, dopo aver percorso passo dopo passo, scalino dopo scalino, l’interno del suo straordinario monumento funerario per vivere la stessa esperienza che fecero gli Egizi nell’antichità, fa palpitare il cuore!

La Grande Galleria della piramide di Cheope (A. Fiorillo)

Cheope, Chefren, Micerino, padre, figlio e nipote, potenti faraoni della IV dinastia, regnarono a partire dal 2551 a.C. e scelsero di iniziare il loro ambito viaggio nell’aldilà da tre opere, che li hanno traghettati verso l’immortalità. Nei grandi complessi funerari nella piana di Giza, insieme alle piramidi delle regine, ai templi, dove veniva praticato il culto, a mastabe e a numerose altre sepolture minori, svetta la Grande Sfinge, scultura monolitica di pietra calcarea, che rappresenta una figura mitologica con testa umana e corpo di leone. Scolpita in parte direttamente nella pietra, si ritiene rappresenti il faraone Chefren.

La Grande Sfinge

La piramide di Cheope, l’unica sopravvissuta tra le Sette Meraviglie del Mondo Antico, insieme a quelle di Chefren e Micerino, presentano una struttura perfetta, orientata verso i quattro punti cardinali.

La piramide di Cheope

Uomini ingegnosi ci hanno lasciato dei capolavori architettonici ricchi di significato religioso ed astronomico che, in futuro, continueranno a svelare ulteriori segreti legati alla loro costruzione ed esistenza.

La piramide di Chefren
La piramide di Micerino
La Grande Sfinge


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