COSTA AZZURRA: I MILLE VOLTI DI NIZZA

29 Mag 2020 In: Francia

La capitale della Costa Azzurra è una città verde, con una dolcezza di vivere e una luminosità che ha affascinato da sempre pittori e registi e una straordinaria vivacità culturale.

Lo sviluppo sostenibile è una delle priorità della “città verde del Mediterraneo”, una smart city pioniera, con una Eco-Valle nella piana del Var: davvero una città dai mille volti. Il volto votato alla natura è quello più evidente. Nizza è una città di parchi e giardini, quasi 400 ettari di verde urbano: dal centralissimo Giardino Albert I alla Promenade du Paillon, il Giardino delle Arènes di Cimiez, il Giardino Botanico Parc Phoenix, il Parco Forestale del Mont Boron, il sentiero del litorale…

Legata alla natura, la cultura. Nizza conta ben 19 musei e gallerie, alcuni imperdibili: il Museo Chagall, il MAMAC, Museo d’Arte Moderna e Arte Contemporanea, che proprio quest’anno compie 30 anni, il Museo Matisse, il Museo di Arti Asiatiche… L’arte è la cifra di Nizza, così amata dai pittori: Matisse, Chagall, i naïf, gli artisti contemporanei del gruppo Botox(S). L’arte di vivere in città si riflette anche nella gastronomia: la cucina nizzarda è l’unica cucina francese ad essere garantita da un marchio di qualità, e si basa su prodotti del territorio e l’immancabile olio d’oliva, insieme al vino DOC del posto, il vino di Bellet. Da non perdere i coloratissimi mercati di cours Saleya, in pieno centro: il mercato dei fiori, un’eccellenza, il mercato di frutta e verdura, il mercato di antiquariato e brocante, delle pulci.

E l’arte di vivere che si estende anche al territorio attorno, la Métropole Nice Côte d’Azur, 49 luoghi di charme, verso l’interno come sul mare. Anche qui è di scena la cultura, basta ricordare il Museo Renoir a Cagnes-sur-Mer, la Villa Ephrussi de Rothschild a Saint-Jean-Cap-Ferrat, le chiese e le cappelle dei villaggi arroccati.

Fonte: it.france.fr/it – Rosalba Graglia

Il delta dell’Okavango, uno dei pochi delta interni esistenti, è il luogo in cui il fiume omonimo termina in modo spettacolare il suo corso, creando un ricco ambiente naturale che rende i safari in Botswana incomparabili

Pensavate che il vostro safari in Africa fosse un’avventura nelle zone più selvagge del continente, con il cuore a mille, il binocolo puntato, gli occhi pronti a cogliere ogni movimento e la vostra guida intenta a tracciare un sentiero nella prateria su un fuoristrada aperto ai lati in cerca di animali grandi e piccoli. E invece avete gli occhi chiusi, siete praticamente distesi e vi muovete a poco più di 1 km/h. E siete estasiati.

L’Okavango è un delta interno unico e un mondo acquatico senza eguali. Ogni anno riceve (e finisce per consumare) le acque alluvionali provenienti dagli altopiani dell’Angola. Al culmine della portata d’acqua, la sua superficie è di quasi 20.000 kmq, un ambiente di isole, lagune e canali con una ricca vegetazione e un’alta concentrazione di animali. Anche qui si può fare il classico safari in auto, ma scivolare lungo i canali orlati di canne in una tradizionale piroga (mokoro) è un’esperienza unica. Con lo sguardo quasi a pelo d’acqua, avvertirete l’ambiente circostante farsi più ampio, e gli avvistamenti di elefanti, giraffe e antilopi diventare speciali. Nei momenti di pausa, guardando il cielo azzurro e chiudendo gli occhi, sentirete solo il canto degli uccelli africani. Benvenuti nell’Okavango!

Fonte: lonelyplanetitalia.it

IL DELTA DELL’OKAVANGO – BOTSWANA

29 Mag 2020 In: Botswana

Il delta dell’Okavango, uno dei pochi delta interni esistenti, è il luogo in cui il fiume omonimo termina in modo spettacolare il suo corso, creando un ricco ambiente naturale che rende i safari in Botswana incomparabili

Pensavate che il vostro safari in Africa fosse un’avventura nelle zone più selvagge del continente, con il cuore a mille, il binocolo puntato, gli occhi pronti a cogliere ogni movimento e la vostra guida intenta a tracciare un sentiero nella prateria su un fuoristrada aperto ai lati in cerca di animali grandi e piccoli. E invece avete gli occhi chiusi, siete praticamente distesi e vi muovete a poco più di 1 km/h. E siete estasiati.

L’Okavango è un delta interno unico e un mondo acquatico senza eguali. Ogni anno riceve (e finisce per consumare) le acque alluvionali provenienti dagli altopiani dell’Angola. Al culmine della portata d’acqua, la sua superficie è di quasi 20.000 kmq, un ambiente di isole, lagune e canali con una ricca vegetazione e un’alta concentrazione di animali. Anche qui si può fare il classico safari in auto, ma scivolare lungo i canali orlati di canne in una tradizionale piroga (mokoro) è un’esperienza unica. Con lo sguardo quasi a pelo d’acqua, avvertirete l’ambiente circostante farsi più ampio, e gli avvistamenti di elefanti, giraffe e antilopi diventare speciali. Nei momenti di pausa, guardando il cielo azzurro e chiudendo gli occhi, sentirete solo il canto degli uccelli africani. Benvenuti nell’Okavango!

Fonte: lonelyplanetitalia.it

THE FABRIC OF THE BAHAMAS

Androsia Hand Made Batik began on an Andros beach in the late 60s. Where others saw simple cotton cloth, Rosi Birch saw a creative outlet for the island. A way to provide good jobs for local women. A way to tell the colorful story of Andros Island, piece by piece, on authentic Bahamian hand-dyed textiles. Today, the company has found a way to help Andros again: sewing surgical masks for the island’s first responders and residents.

WATCH THE PROCESS > The video in the link

Source: BAHAMAS.COM – The Islands Of The Bahamas

CORSICA: L’ISOLA VERDE

28 Mag 2020 In: Francia

È l’isola verde per definizione, una “montagna sul mare”, il cui territorio è quasi interamente Parco Naturale Regionale: la Corsica ha una vocazione assoluta per la natura e la protezione dell’ambiente. E tante altre storie da raccontare.

Il parco e le riserve della biodiversità

Creato nel 1972, il Parco Naturale Regionale della Corsica comprende oltre 365.000 ettari. Essenzialmente montuoso, con le vette più alte dell’isola, la più elevata è il Monte Cintu (2.706 m), con due zone litorali e una biodiversità ricca e abbondante, è attraversato da oltre 1.500 km di sentieri di randonnée, fra cui la GR20, e vanta un ricco patrimonio di cultura, storia, tradizioni: un territorio vivo e attivo, con ben 145 comuni, autentici e pittoreschi, e circa 28.000 abitanti.

Ma la natura sull’isola offre tante altre suggestioni. Merito di 83.500 ettari di riserve naturali che hanno l’obiettivo di tutelare la biodiversità terrestre e marina. Pronti a partire per un tour di scoperta?

Cominciamo da Ovest, con la Riserva di Scandola, creata nel 1976, 1.919 ettari di cui 1.000 in mare e habitat dell’aquila pescatrice che nidifica qui. Un luogo splendido, riserva marina e terrestre, non a caso Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Uno spettacolo di rocce rosse e dalle forme più incredibili, che contrastano con il blu del mare…

All’estremo Sud, la Riserva delle Bocche di Bonifacio, 79.460 ettari nel cuore del Parco Marino Internazionale fra Corsica e Sardegna, che comprende anche gli arcipelaghi di Lavezzi, le isole Cerbicales, Bruzzi, Moines, le falesie di Bonifacio, regno degli uccelli marini è uno scampolo di eden fra terra e mare. In zona, la più recente delle riserve naturali della Corsica, nata nel 2000: le Tre Padule di Suartone, 217 ettari di macchia periodicamente invasi dall’acqua, dove vivono specie vegetali particolarmente rare. Sulla costa Est, al largo di Porto Vecchio, la Riserva Naturale delle isole Cerbicales, 6 isolette ricche di una flora e una fauna intatte. Risalendo la costa, a Sud di Bastia, la Riserva Naturale dell’Etang de Biguglia, 1.790 ettari protetti, dove vivono più di 250 specie di diverse di uccelli e 350 varietà di vegetali: è la principale zona umida dell’isola. A Nord di Cap Corse, infine, la Riserva Naturale delle tre isolette di Finocchiarola, la più piccola di soli 3 ettari: disabitate e selvagge, le tre isole proteggono una natura eccezionale.

Città e villaggi, l’arte di vivere in Corsica

Accanto alle città più affascinanti – Ajaccio, la città bianca adagiata sul mare, costellata di souvenir di Napoleone, nato qui; Bastia, barocca, con scorci di case alte dalle persiane verdi; Corte, la storica capitale della Corsica libera di Pasquale Paoli, qui considerato il padre della patria – tanti villaggi autentici e di grande fascino. Ecco una selezione dei più bei villaggi arroccati. Cominciamo da Nord, dalla Balagne, la regione di Calvi. Sant’Antonino, villaggio medievale che domina il mare, è ufficialmente classificato nei “Più bei villaggi di Francia”, un dedalo di stradine di pavé e di case antiche, con sosta d’obbligo per una rinfrescante citronnade, la tipica bibita al limone, imperdibile! Nonza, villaggio arroccato sul Cap Corse, famoso per la sua spiaggia di sabbia nera e per la chiesa di Santa Giulia, dedicata alla martire cristiana nata qui e qui condannata a morte. Sempre nel Cap Corse da non perdere Pinu, villaggio arroccato con le case dai tetti di pietra. Nel centro dell’isola, a 15 minuti da Corte, nella regione verde del Boziu, Tralonca è un bel villaggio pastorale antico, mentre in Casinca, verso la costa Est, merita una sosta Penta, che domina la piana orientale da 400 m di altitudine, e, sempre a Est, Cervione la capitale della nocciola della Corsica: vista panoramica sull’isola d’Elba, Montecristo e Capraia e da gustare la nuciola, crema da spalmare a base di nocciole. A Ovest, sull’altro lato dell’isola, da non perdere Piana, fra le omonime calanques, Patrimonio dell’Unesco che con la chiesa di Santa Maria domina il golfo di Porto. Gran finale a Bonifacio, all’estremo Sud, con la cittadella arroccata sulle falesie di calcare bianco, le chiese e uno struggente cimitero marino affacciato sul grand bleu.

A piedi, a cavallo o in bicicletta?

Un’isola-natura come la Corsica è perfetta da girare in modi sostenibili. A piedi, seguendo uno dei tanti sentieri che la attraversano, primo fra tutti la GR20, l’itinerario di grande randonnée – uno dei più famosi, scenografici e impegnativi d’Europa – che attraversa in diagonale tutta l’isola, da Calenzana a Conca, 180 km (ma naturalmente si possono percorrere solo dei tratti), e una Carta dell’escursionista ecoresponsabile da osservare nel rispetto della natura.

A cavallo, magari una passeggiata equestre lungo le coste, così panoramiche.

Oppure – ed è la tendenza più attuale – in bicicletta, seguendo il percorso della GT20, la Traversata Maiò, versione bike della GR20 (con cui ha alcuni punti di connessione), 550 km totali, 13 tappe da Bastia a Bonifacio. Già una leggenda fra gli appassionati!

Il Gusto dell’Isola

Qualunque sia il modo che avete scelto per andare alla scoperta dell’isola, la Corsica ha in serbo per voi sapori autentici, legati alle tradizioni e a un autentico spirito di convivialità. Dalle castagne agli agrumi, dai salumi ai formaggi ai vini, la gastronomia corsa ama sorprendere. Che cosa non bisogna perdersi? I salumi per cominciare. DOC dal 2012, comprendono specialità come la coppa, il prisuttu, il tipico prosciutto crudo, il lonzu, la panzetta, la saucisse Corse, salame crudo ben stagionato e il figatellu, a base di fegato di maiale, specialità dell’inverno. In quanto ai formaggi, c’è solo l’imbarazzo di scegliere in un’isola dalle lunghe tradizioni pastorali. Il brocciu è il formaggio più famoso, DOC dal 1998, una specie di ricotta di pecora, da consumare fresco o stagionato, spesso con un po’ di acquavite, e proposto in diverse ricette, dalle omelettes, ai cannelloni al dolce fiadone. Poi la toma corsa, di pecora o di capra, da gustare anche con confetture di fichi e noci, una delizia. Ma ogni microregione ha i suoi formaggi: il Niulincu nel Niolu, il Venachese nella regione di Venaco, il Calinzanincu nella Balagne, a Calenzana, il Bastellicacciu a Bastelica e Bocognano, il Sartinese nella regione di Sartène e in generale nel Sud. E ancora miele, olio d’oliva, i canistrelli, il vino, con 9 DOC: Vins de Corse, Patrimonio e Ajaccio, Corse Porto-Vecchio, Corse Figari, Corse Sartene, Corse Calvi, Corse Coteaux du Cap Corse e un vino dolce naturale, il Muscat di Cap Corse.

5 ristoranti stellati

Per gustare i prodotti corsi in versione gastronomica, ecco i 5 ristoranti stellati dell’isola:

U Santa Marina a Porto Vecchio, 1 stella Michelin
La Table de la Ferme Murtoli a Sartène, 1 stella
Casa del Mar a Porto Vecchio, 2 stelle
Le Lido a Propriano, 1 stella
La Signoria a Calvi, 1 stella

Fonte: it.france.fr/it – Rosalba Graglia

SCOPRI LA COSTA ORIENTALE MERIDIONALE DI MAURITIUS NEL NUOVO RESORT E VILLE DI ANANTARA IKO MAURITIUS

Situato sulla spiaggia di Le Chaland, lungo la costa sud-orientale di Mauritius, l’Anantara Iko Mauritius Resort & Villas è un rifugio tranquillo che offre lusso appartato. Aperto di recente, il nuovo resort offre qualcosa per tutti: cibi, amanti della spiaggia, appassionati di cultura e storia, amanti della natura e avventurieri sportivi. Situato a sud dell’antica capitale dell’isola di Mahebourg, questo angolo di Mauritius è meno sviluppato, relativamente intatto e amplificato dalla natura. Il design riflette la storia del melting pot del Paese, attingendo influenze dal ricco patrimonio architettonico visto nella capitale Port Louis e intorno all’isola. I materiali naturali di provenienza locale hanno la precedenza, con l’uso di pietra vulcanica, basalto, legni lavorati da artigiani locali, luce diffusa e motivi a onde e increspature che confondono la linea tra interno ed esterno.

Le 164 camere e suite dell’Anantara Iko Mauritius Resort offrono eleganti camere da letto, bagni con doccia a pioggia, vasca separata e una terrazza o un balcone con un divano letto che si affaccia sui lussureggianti giardini tropicali del resort o sull’Oceano Indiano. Il design pulito non distrae dalla vista, ma si fonde bene con il terreno, riecheggiando le sfumature scintillanti del mare blu, le spiagge di sabbia color avorio, i tramonti ambrati e i rari coralli gialli. Otto lussuose ville Pool – due con due camere da letto e sei con quattro camere da letto – verranno lanciate nel secondo trimestre del prossimo anno. Anantara Spa offre una vasta gamma di trattamenti terapeutici, tra cui massaggi tradizionali, trattamenti di disintossicazione e rituali nell’hammam turco della spa. Il punto focale del resort è l’impressionante piscina a base di ozono di 30 metri, una delle tante iniziative di sostenibilità che sono incorporate nella proprietà.

Fonte: xoprivate.com

SCOPRI LA COSTA ORIENTALE MERIDIONALE DI MAURITIUS NEL NUOVO RESORT E VILLE DI ANANTARA IKO MAURITIUS

Situato sulla spiaggia di Le Chaland, lungo la costa sud-orientale di Mauritius, l’Anantara Iko Mauritius Resort & Villas è un rifugio tranquillo che offre lusso appartato. Aperto di recente, il nuovo resort offre qualcosa per tutti: cibi, amanti della spiaggia, appassionati di cultura e storia, amanti della natura e avventurieri sportivi. Situato a sud dell’antica capitale dell’isola di Mahebourg, questo angolo di Mauritius è meno sviluppato, relativamente intatto e amplificato dalla natura. Il design riflette la storia del melting pot del Paese, attingendo influenze dal ricco patrimonio architettonico visto nella capitale Port Louis e intorno all’isola. I materiali naturali di provenienza locale hanno la precedenza, con l’uso di pietra vulcanica, basalto, legni lavorati da artigiani locali, luce diffusa e motivi a onde e increspature che confondono la linea tra interno ed esterno.

Le 164 camere e suite dell’Anantara Iko Mauritius Resort offrono eleganti camere da letto, bagni con doccia a pioggia, vasca separata e una terrazza o un balcone con un divano letto che si affaccia sui lussureggianti giardini tropicali del resort o sull’Oceano Indiano. Il design pulito non distrae dalla vista, ma si fonde bene con il terreno, riecheggiando le sfumature scintillanti del mare blu, le spiagge di sabbia color avorio, i tramonti ambrati e i rari coralli gialli. Otto lussuose ville Pool – due con due camere da letto e sei con quattro camere da letto – verranno lanciate nel secondo trimestre del prossimo anno. Anantara Spa offre una vasta gamma di trattamenti terapeutici, tra cui massaggi tradizionali, trattamenti di disintossicazione e rituali nell’hammam turco della spa. Il punto focale del resort è l’impressionante piscina a base di ozono di 30 metri, una delle tante iniziative di sostenibilità che sono incorporate nella proprietà.

Fonte: xoprivate.com

Una preziosa testimonianza della grandezza del Nuovo Regno Egizio

Il Grande tempio di Amon – Karnak e il Tempio di Luxor spiccano nel maestoso complesso templare di Karnak. Uno dei siti tra i più solenni e celebrati del Paese. A partire dalla XII dinastia, illustri faraoni contribuirono alla costruzione del complesso monumentale nell’arco di 1600 anni, valorizzandolo e lasciando ciascuno un’indelebile traccia della sua magnificenza.

Il Grande tempio di Karnak è consacrato alla triade divina del dio Amon, della sposa Mut e del figlio Khonsu.

Un susseguirsi di imponenti piloni, obelischi, statue, cortili e vestiboli conducono al santuario, il cuore spirituale del tempio, con il Naos che ospitava la statua del dio Amon e la barca sacra, usata per condurre la divinità in processione lungo le acque del Nilo.

Grande tempio di Karnak – sala ipostila

Su tutto, spicca l’iconica sala ipostila dove 134 eleganti colonne, con capitelli a forma di papiro, svettano fitte verso il cielo e sorreggono una parziale copertura costituita da enormi lastre monolitiche. Possenti colonne decorate con inscrizioni e rilievi che enfatizzano la gloria del grande Ramses II, il quale ne completò la costruzione iniziata dal padre Seti I.

Vicino al lago sacro, si trova la statua dello scarabeo Khepri, che rappresenta il Sole nel momento in cui sorge, simbolo di rinascita dall’aldilà. Considerato sacro, ancora oggi viene rispettata la tradizione di compiere alcuni giri intorno alla statua gigante per ricevere fortuna, amore e fertilità.

Il tempio era collegato a quello di Luxor dal Viale delle Sfingi. Attualmente, una porzione della stupenda opera è presente davanti all’ingresso del Grande Tempio di Amon, dove 40 sfingi in pietra, con la testa di ariete e il corpo di leone, sono poste a guardia eterna dello straordinario luogo di culto egizio.

Grande tempio di Karnak – Viale delle Sfingi

La costruzione del Tempio di Luxor fu iniziata dal faraone Amenhotep III della XVIII dinastia. Diversi sovrani lo ingrandirono e abbellirono, ma fu Ramses II che lo portò a termine arricchendolo con importanti opere architettoniche. A dare il benvenuto, all’ingresso, ci sono due statue del mitico faraone insieme ad un magnifico obelisco in granito, originariamente accoppiato ad un secondo, che ora si trova in Place de la Concorde, a Parigi. 

Dedicato anch’esso al dio Amon, il santuario custodiva la statua divina ed era destinato a ricevere la barca sacra, che portava l’immagine del dio lungo il Nilo, proveniente dal Grande Tempio di Karnak, durante l’annuale festa di Opet.

Il complesso templare di Karnak è l’espressione di un’elevata raffinatezza artistica e ammirandone la sua incredibile bellezza, si colgono il prestigio e il potere dell’Egitto durante il Nuovo Regno.

Tempio di Luxor
Tempio di Luxor – Ramses II
Tempio di Luxor
Grande tempio di Karnak – sala ipostila
Grande tempio di Karnak
Grande tempio di Karnak
Grande tempio di Karnak – Viale delle Sfingi

Foto: Alessandra Fiorillo

Una preziosa testimonianza della grandezza del Nuovo Regno Egizio

Il Grande tempio di Amon – Karnak e il Tempio di Luxor spiccano nel maestoso complesso templare di Karnak. Uno dei siti tra i più solenni e celebrati del Paese. A partire dalla XII dinastia, illustri faraoni contribuirono alla costruzione del complesso monumentale nell’arco di 1600 anni, valorizzandolo e lasciando ciascuno un’indelebile traccia della sua magnificenza.

Il Grande tempio di Karnak è consacrato alla triade divina del dio Amon, della sposa Mut e del figlio Khonsu.

Un susseguirsi di imponenti piloni, obelischi, statue, cortili e vestiboli conducono al santuario, il cuore spirituale del tempio, con il Naos che ospitava la statua del dio Amon e la barca sacra, usata per condurre la divinità in processione lungo le acque del Nilo.

Grande tempio di Karnak – sala ipostila

Su tutto, spicca l’iconica sala ipostila dove 134 eleganti colonne, con capitelli a forma di papiro, svettano fitte verso il cielo e sorreggono una parziale copertura costituita da enormi lastre monolitiche. Possenti colonne decorate con inscrizioni e rilievi che enfatizzano la gloria del grande Ramses II, il quale ne completò la costruzione iniziata dal padre Seti I.

Vicino al lago sacro, si trova la statua dello scarabeo Khepri, che rappresenta il Sole nel momento in cui sorge, simbolo di rinascita dall’aldilà. Considerato sacro, ancora oggi viene rispettata la tradizione di compiere alcuni giri intorno alla statua gigante per ricevere fortuna, amore e fertilità.

Il tempio era collegato a quello di Luxor dal Viale delle Sfingi. Attualmente, una porzione della stupenda opera è presente davanti all’ingresso del Grande Tempio di Amon, dove 40 sfingi in pietra, con la testa di ariete e il corpo di leone, sono poste a guardia eterna dello straordinario luogo di culto egizio.

Grande tempio di Karnak – Viale delle Sfingi

La costruzione del Tempio di Luxor fu iniziata dal faraone Amenhotep III della XVIII dinastia. Diversi sovrani lo ingrandirono e abbellirono, ma fu Ramses II che lo portò a termine arricchendolo con importanti opere architettoniche. A dare il benvenuto, all’ingresso, ci sono due statue del mitico faraone insieme ad un magnifico obelisco in granito, originariamente accoppiato ad un secondo, che ora si trova in Place de la Concorde, a Parigi. 

Dedicato anch’esso al dio Amon, il santuario custodiva la statua divina ed era destinato a ricevere la barca sacra, che portava l’immagine del dio lungo il Nilo, proveniente dal Grande Tempio di Karnak, durante l’annuale festa di Opet.

Il complesso templare di Karnak è l’espressione di un’elevata raffinatezza artistica e ammirandone la sua incredibile bellezza, si colgono il prestigio e il potere dell’Egitto durante il Nuovo Regno.

Tempio di Luxor
Tempio di Luxor – Ramses II
Tempio di Luxor
Grande tempio di Karnak – sala ipostila
Grande tempio di Karnak
Grande tempio di Karnak
Grande tempio di Karnak – Viale delle Sfingi

Foto: Alessandra Fiorillo

Insieme, pianificando il domani!
L’attuale realtà del mondo di oggi ci riguarda tutti. In KLM stiamo facendo tutto il possibile per garantire che lei possa presto viaggiare di nuovo con fiducia

La crisi causata dal coronavirus sta colpendo tutti noi. Per KLM, la sua salute e la sua sicurezza sono la nostra principale priorità. Per questo motivo, stiamo monitorando la situazione da vicino e stiamo facendo tutto il possibile per poter viaggiare insieme in sicurezza nel prossimo futuro. Desideriamo informarla delle modifiche apportate al nostro prodotto, al network e alle politiche per consentirle di viaggiare con fiducia.

Viaggiare insieme in sicurezza

La nostra priorità principale è garantire che i nostri passeggeri e l’equipaggio si sentano al sicuro a bordo durante il volo. Per questo motivo abbiamo adottato delle nuove misure, seguendo le linee guida dell’OMS. Una di queste misure è l’uso di mascherine a bordo e durante l’imbarco. A partire dall’11 maggio, le mascherine saranno obbligatorie su tutti i voli dell’intera rete KLM.

Aggiornamento sul programma dei voli

Sebbene il nostro programma sia fortemente ridotto, KLM si impegna ad offrire voli ai clienti che hanno bisogno di viaggiare. Al momento operiamo voli verso 60 destinazioni su base settimanale dal nostro hub di Amsterdam e alcuni voli verso destinazioni internazionali. In partenza dall’Italia, per il mese di maggio, effettuiamo un volo giornaliero per Amsterdam da Malpensa e da Fiumicino. Consulti sempre le autorità locali prima di volare.

Sogni ora, voli prossimamente

Sogna la sua prossima vacanza, ma teme di dover annullare il suo volo? Per eliminare le sue preoccupazioni, le offriamo la garanzia di una prenotazione flessibile. Se prenota un volo entro il 31 maggio 2020 – con partenza fino a un anno dopo – può cambiare le date del suo viaggio senza costi aggiuntivi. I costi di un’eventuale differenza tariffaria rimangono applicabili.

Fonte: KLM Italia – experience.klm.com


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