IMSOUANE: IL PARADISO DEL SURF IN MAROCCO

10 Feb 2020 In: Marocco

Un piccolo villaggio celato dalle montagne!

Una leggera brezza accarezza la superficie del mare su cui si riflettono le audaci sfumature del tramonto. Il promontorio alle spalle protegge la cittadina, dove la vita è scandita dal ritmo delle maree. Il profumo del pesce grigliato, cosparso di sale marino, trasmette un senso di serenità e appartenenza. La serata è tranquilla e non svela indizi sulla vivacità che pervade il piccolo villaggio sin dalle prime ore del mattino.

Pescatori e surfisti!

Le barche raggiungono il porticciolo cariche del bottino notturno e animano il mercato locale frequentato da locali e visitatori. I surfisti arrivano da tutto il mondo attratti dal richiamo delle onde dell’Atlantico, che qui sono intrise di un’energia particolare.

A piedi nudi e con la tavola sotto il braccio, i surfisti si dirigono nei due spot principali, che offrono caratteristiche diverse. La Baia, nota per avere le onde più lunghe del Marocco, che si estendono fino a 800 metri, è adatta a tutti i livelli di abilità, mentre la Cattedrale ha un break point veloce e più aggressivo, che soddisfa i surfisti più intrepidi.

Imsouane si trova a 90 minuti da Agadir e da Essaouira e le sue spiagge pulite regalano un ambiente incontaminato, dove la comunità locale vive in modo semplice godendo del mare, del sole, di una pesca fiorente circondati da un’atmosfera idilliaca.

NUOVI ORARI DEL TRAGHETTO da BLOWING POINT ANGUILLA

Le Autorità portuali (AASPA) informano i viaggiatori che da lunedì 13 gennaio 2020 fino a nuovo avviso, gli orari del traghetto tra i porti ‘Blowing Point Ferry Port’ e ‘Marigot Port’ è stato modificato come segue:

Nuovi orari traghetti “Blowing Point Ferry Port” e “Marigot Port”

Partenze: Anguilla Partenze: St. Martin
07:30am 09:00am
09:45am 11:00am
11:45am 13:00pm
13:30pm 14:30pm
15:00pm 16:30pm
17:00pm 18:00pm

L’AASPA ringrazia il governo di Anguilla e i suoi enti, proprietari, operatori e gli ufficiali di “Marigot Port” e le altre autorità francesi per la loro diligenza e assistenza. La salvaguardia e sicurezza dei viaggiatori rimane fondamentale per l’AASPA.

Fonte: Ufficio del Turismo di Anguilla

BIT 2020 AI BLOCCHI DI PARTENZA

8 Feb 2020 In: italia

BitMilano 2020 è ai blocchi di partenza: l’unico appuntamento italiano del settore turistico che propone la formula multitarget b2b e b2c prenderà il via il 9 febbraio aprendo le sue porte al pubblico di viaggiatori e proseguirà il 10 e l’11 febbraio con ingresso riservato agli operatori di settore.

Milano

La nuova edizione della fiera meneghina, oltre alla presenza di selezionati buyer provenienti da tutto il mondo, propone un parterre Espositori di estrema qualità: tra le Istituzioni, per esempio, ci sarà l’importante ritorno della Regione Piemonte e spazi più grandi per Lazio, Liguria, Marche, Sardegna, Sicilia e Veneto. Hanno confermato anche la Regione Lombardia, sempre di grande rilevanza visto il legame in essere con la città di Milano e tutto il territorio lombardo, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Toscana e Umbria.

A livello internazionale, buona la presenza dei Paesi nordafricani con l’Algeria, l’Egitto, che torna in Bit dopo anni di assenza, il Marocco e la Tunisia.

Confermate le mete a lungo raggio orientali preferite dai connazionali, come l’Indonesia, lo stato indiano del Kerala, le Maldive, la Malesia, le Seychelles e la Thailandia, oltre a quelle caraibiche come Cuba e la Repubblica Dominicana.  Anche il Centro e Sudamerica registra una presenza massiccia con Cile, Guatemala, Nicaragua, Perù e Uruguay.

E poi, tra le regioni e i Paesi europei e mediterranei, ci saranno l’Andalusia, le Canarie, Cipro, la Croazia, Israele, la Moldavia, la Polonia, l’Ucraina.

Considerevole la presenza di operatori privati, tra cui BWH Hotel Group Italia – Best Western, Blau Hotels, La Compagnia del Relax, Gruppo Una, Hertz, Madagascar Destination, NH Hotel Group, QC Terme, I Viaggi di Maurizio Levi e tanti altri.

E poi, due tra le più importanti associazioni di riferimento nel mondo del turismo in Italia hanno scelto Bit: ASTOI Confindustria Viaggi e Fto – Federazione del Turismo Organizzato porteranno in manifestazione contenuti e iniziative di grande interesse per gli operatori, valorizzando ulteriormente l’edizione 2020.

La Borsa Internazionale del Turismo, inoltre, propone aree tematiche come Bit4Job, lo spazio dedicato al recruiting per il settore turistico, BeTech, con focus sul digitale, la tecnologia e le StartUp del settore, e I love Wedding, dove saranno presenti tutti i servizi per coppie di futuri sposi e planner.

Confermato anche il MICE Village, lo spazio interamente dedicato alla Meeting Industry che unicamente la manifestazione meneghina può vantare tra le fiere nazionali. Diverse le iniziative in programma all’interno delle aree – come convegni, seminari e workshop – che offriranno un momento di approfondimento sui trend del settore, saranno diverse le opportunità di networking tra gli operatori di settore ed extra settore.

Infine, quasi 80 i convegni in agenda, i cui contenuti andranno a toccare differenti aree tematiche – quattro in tutto: Formazione, Tecnologia, Hot Topics, Turismo enogastronomico – per creare un percorso di fruizione ancora migliore.

BitMilano 2020 si svolgerà a Fieramilanocity, l’area fieristica milanese che gode di un’ottima accessibilità sia dalla città che da qualsiasi località nazionale e internazionale.

Fonte: bit.fieramilano.it

Peña de los Enamorados – Montaña del Indio

La natura alle volte è bizzarra e questo rilievo calcareo situato in Andalusia, nel comune di Antequera, ha i lineamenti della testa vista di profilo di un Indiano d’America. Si trova a più di 800 metri di altitudine e se visto da lontano si apprezza in tutta la sua bellezza. È conosciuto anche come El Indio de Antequera.

Il nome ufficiale del rilievo è Peña de los Enamorados, la Roccia degli innamorati, e una leggenda ci racconta chi sono i due innamorati la cui storia d’amore si è legata indissolubilmente a questa montagna.

Una bellissima principessa moresca, Tagzona, figlia di Ibrahim, sovrano del castello di Archidona, di religione musulmana, fu promessa in sposa al capo del forte Alhama. Come è immaginabile, Tagzona non voleva accettare questa imposizione, perché era innamorata di un bel ragazzo cristiano della famiglia di Abencerrajes nella vicina Antequera.

Un amore contrastato e impossibile!

Nel tentativo di sfuggire all’inseguimento del padre della principessa e dei suoi uomini, i due innamorati raggiunsero la sommità del rilievo e in nome del loro amore, mano nella mano, si gettarono nel vuoto rimanendo insieme fino all’ultimo respiro.

Un amore terreno rimasto eterno oltre la vita.

Nel 18° secolo, il poeta Robert Southney si ispirò a questa storia romantica per la stesura del suo poema “Laila and Manuel – una ragazza musulmana e la schiava cristiana di suo padre”

Il sito spagnolo riveste anche un’importanza archeologica risalente al periodo Paleolitico.

LA NATURA DIVENTA SCENARIO IDEALE PER PRATICARE LA MEDITAZIONE E LA CONTEMPLAZIONE, SULLO SFONDO DEI GIARDINI ZEN DI KYOTO

Il giardino zen rappresenta la fusione tra arte del giardino giapponese e filosofia zen. Secondo il credo scintoista, tutti i componenti dell’ambiente naturale (alberi, rocce, animali, persone, fiumi, montagne) possiedono un’anima immortale. Il giardino giapponese, quindi, non è solo un luogo di riposo oppure ornamentale, ma un ambiente sacro che consente all’uomo di entrare in contatto con la spiritualità e di raggiungere la pace interiore. Perciò la maggiore parte dei giardini zen sono realizzati presso templi e monasteri, luoghi di meditazione grazie anche alla totale assenza di rumori artificiali.

Il giardino nella filosofia zen crea un vero e proprio paesaggio, dove ogni elemento è l’espressione di un concetto, un equilibrio di pieni e di vuoti. Raggiungere lo zen significa capire di vivere collegati a ogni più piccolo elemento dell’universo. A emergere è l’importanza di sentirsi tutt’uno con la natura, poiché è grazie a essa se tutto esiste. Ci sono vari stili di giardino giapponese, ciascuno con un significato. Legato all’arte del giardinaggio tradizionale è il Karesansui, detto anche “giardino secco” perché non ha vegetazione ed è formato essenzialmente da pietre e sabbia bianca. Uno dei maggiori esempi è il Ryōan-ji a Kyoto, città che offre l’opportunità di visitare alcuni fra i più spettacolari giardini zen al mondo (tra cui il Padiglione d’Oro e Padiglione d’Argento).

ELEMENTI E CONTEMPLAZIONE

Alcuni elementi densi di valore estetico e simbolico aiutano la contemplazione: pietra e sabbia, acqua, piante. Le rocce rappresentano solidità e stabilità, in contrapposizione al vuoto. Ricordano le forme di montagne e isole; una sola roccia in mezzo al giardino rappresenta il sacro Monte Fuji. La sabbia è polvere di granito bianco, capace di illuminare le aree vicine. Rappresenta l’acqua e le sue increspature. L’acqua è vita, fluidità e purezza: ascoltare il suo scorrere armonioso libera la mente. La vegetazione deve integrarsi con gli altri elementi. Si usano piante maschili (slanciate e dalle forme spigolose); piante femminili (basse e con forme tondeggianti); piante sempreverdi e piante a foglia caduca (l’acero è la pianta più amata in Giappone e include centinaia di specie e varietà). Tra le fioriture si trovano camelie, rododendri, cornus kousa e azalee. Infine, le lanterne in pietra sono un tipico elemento del giardino giapponese. Derivano dalla tradizione della cerimonia del tè, simboleggiano il punto di arrivo e il giardino interiore.

Fonte: artribune.com – Claudia Zanfi

L’INCREDIBILE SORGENTE KRUPAJ IN SERBIA

7 Feb 2020 In: Serbia

Leggende di tesori e spiriti avvolgono questa oasi da favola

Secondo la tradizione locale, c’è molto di più in questa sorgente straordinariamente colorata di quanto sembri.

La leggenda dice che le montagne di Homolje hanno ingerito una grande quantità di oro e lo hanno nascosto nella Golden Cave in profondità sotto la sorgente di Krupaj, dove il tesoro è custodito dallo spirito acquatico di Tartor. Ogni anno, nel “giorno dei diavoli”, lo spirito chiama a raccolta altri spiriti per una celebrazione.

Solo in quel giorno è aperto l’ingresso alla grotta mistica. Le donne che desiderano avere un grande potere entrano nel fiume di notte per incontrare lo spirito. In cambio, lo spirito richiede un premio, di solito una bellissima giovane donna.

La sorgente non è solo una fonte di miti e leggende. È anche un’oasi ecologica. L’ipnotizzante acqua turchese è circondata da piante, i cui rami scendono nell’acqua fredda come le braccia di grandi guardiani della foresta.

Sopra il lago sorge una pittoresca grotta, che completa lo sfondo da favola. Sotto il lago c’è un labirinto di canali sotterranei, impegnativi anche per i subacquei più esperti. Il torrente della sorgente, lungo 435 metri, confluisce nel fiume Krupaj. Una diga costruita vicino alla sorgente crea anche una bellissima cascata.

Fonte: www.atlasobscura.com

Un’esperienza indimenticabile nelle acque del Messico

Molti viaggiatori che visitano la penisola dello Yucatán in Messico si dirigono direttamente verso destinazioni popolari come Cozumel o Isla Mujeres. Un numero minore arriva a Isla Holbox, priva di auto, parte della Riserva Naturale Yum Balam, dove un’attrazione unica porta snorkelisti e subacquei in cerca di brivido: la possibilità di nuotare con il pesce più grande del mare.

Gli squali balena, che possono crescere fino a 12 metri di lunghezza e pesare fino a 20 tonnellate, si radunano nelle acque intorno a Holbox ogni estate (tra metà maggio e metà settembre) durante la stagione riproduttiva. Prenota il tuo tour con largo anticipo, se possibile, e cerca fenicotteri e delfini nel tuo viaggio attraverso le mangrovie. La tua guida ti darà istruzioni su quando e come entrare in acqua e vedere da vicino gli squali balena mentre si nutrono di minuscoli plancton.

Galleggiare accanto a un pesce così gigante e gentile è un momento che probabilmente non dimenticherai mai.

Fonte: lonelyplanet.com

Baglioni Resort Maldives

Maagau Island, le Maldive più amate dagli italiani

C’è un’isola delle Maldive, sperduta nell’Oceano Indiano, di cui gli italiani si sono innamorati: è Maagau Island, nell’atollo di Dhaalu, a metà strada tra l’arcipelago e lo Sri Lanka. Lontano da tutto e da tutti, è il paradiso del relax. Da poco ha aperto un resort Baglioni in stile italiano dove i nostri connazionali si trovano a casa. Del resto, le Maldive come meta turistica sono state scoperte proprio dagli italiani che ci vennero per la prima volta negli Anni ’70. E da allora non le hanno mai lasciate

Un’isola tra tante disabitate

L’atollo di Dhaalu comprende ben 56 isole. Situato nella parte occidentale, ha conosciuto il suo ingresso nella top ten degli atolli maldiviani solo negli Anni ’90. Otto solamente di queste isole sono abitate

Un paradiso a cinque stelle

Il Baglioni Resort Maldives è un vero paradiso in stile italiano: a 40 minuti di idrovolante dalla Capitale Malè, è un resort cinque stelle immerso nella bellezza esotica dotato di ogni comfort

Un acquario naturale

La barriera corallina è vicina all’isola di Maagau. Stando con i piedi nell’acqua si possono tranquillamente ammirare mante, piccoli squali e tartarughe marine. Facendo snorkeling, poi, l’acquario naturale risulta ancora più spettacolare. Per gli amanti delle immersioni (anche al tramonto) si apre un mondo sommerso ricco di pesci, dai delfini al gigantesco squalo balena. Il Maagau Dive Centre del resort è gestito da Alessia Pagani, un’esperta di fondali maldiviani e di immersioni subacquee

Un sandbank in mezzo all’oceano

Se avete provato l’esperienza di un “sandbank” (un banco di sabbia) in mezzo all’oceano sapete cosa si prova. Altrimenti ecco qual è la sensazione: nel mezzo del nulla affiora, dal mare trasparente e color smeraldo, una sottile lingua di sabbia candida come la neve che abbaglia. Una volta raggiunto, ci si sente completamente isolati dal mondo intero. Nessun rumore, nessun vocìo, niente musica: il silenzio più totale. Un detox naturale che rigenera completamente la mente. Stando lì seduti sulla sabbia ammirando l’infinità del mare può capitare che una tartaruga, una manta o qualche altra specie marina nuoti vicina. Uno spettacolo indescrivibile, un acquario naturale tutto per voi. Questo sandbank non è di proprietà del resort, ma nell’Oceano Indiano se ne trovano parecchi e ognuno ha il proprio di riferimento

Le fantastiche “water villas”

Una delle 33 water villas del resort, direttamente pieds dans l’eau, per gettarsi nelle acque cristalline dell’Oceano Indiano direttamente dalla propria camera. Ci sono anche beach villas, per chi non può fare a meno di mettere i piedi sulla soffice sabbia maldiviana, e garden villas in mezzo alla vegetazione selvaggia

La Presidential water villa del resort

C’è pure una Presidential water villa di 360 metri quadrati con un giardino di 310 mq e la piscina privata che è uno spettacolo

L’isola preferita dai vip

Maagau Island è una delle isole maldiviane preferite dai vip. Tra le prime a trascorrervi una vacanza da sogno è stata Belen in compagnia di Stefano De Martino. Poi sono arrivati Mauro Icardi e Wanda Nara con tutta la famiglia. Poi la banda Totti-Blasi. E ancora, Pierfrancesco Favino, Linus, Ezio Greggio e tanti altri

La super Spa del resort

Fiore all’occhiello del resort è la Baglioni Spa firmata INSìUM, un’eccellenza italiana che racchiude i valori estetici, tecnologici e di rispetto per l’ambiente. Nello Yoga pavilion si tengono lezioni di yoga

Sposarsi alle Maldive

Sposarsi alle Maldive è un sogno. Lo scenario mozzafiato della meravigliosa spiaggia dalla sabbia, con il rumore del mare a fare da sfondo fanno da cornice a un momento davvero memorabile. Benché sia in realtà una cerimonia simbolica, è un’esperienza da provare. Dopo lo scambio delle promesse, ci si imbarca per una crociera al tramonto, si cena a due sulla spiaggia e si conclude con un massaggio romantico di coppia nella lussuosissima Baglioni SPA

Fonte: siviaggia.it

VIVI LA RIVIERA DEL NORD DELLA GRECIA A DANAI BEACH RESORT & VILLAS

Danai Beach Resort & Villas, membro di “The Leading Hotels of the World” si trova nella Penisola Calcidica, nella riviera settentrionale della Grecia. La struttura gode di una posizione incantevole, circondata da rigogliosi pini, spiagge di sabbia bianca e acque cristalline e turchesi.

L’imbarazzo della scelta: gli ospiti possono scegliere tra 62 suite e ville deluxe, ognuna dotata di arredi esclusivi, molte delle quali dispongono anche di una piscina privata sulla terrazza. Tre ristoranti “a la carte” specializzati in cucina greca, mediterranea e francese offrono rispettivamente spettacolari viste sul mare e un delizioso bar offre un rifugio durante il giorno e la notte.

Per le anime più attive, le strutture ricreative includono una piscina interna e una all’aperto, una sala fitness ben attrezzata, un campo da tennis, un centro per sport acquatici e, ultimo ma non meno importante, un centro benessere e spa che offre una varietà di trattamenti viso e corpo, sauna e bagni di vapore. Nelle vicinanze è possibile organizzare facilmente golf e immersioni subacquee. L’hotel organizza regolarmente serate a tema.

Danai Beach Resort & Villas è anche in posizione ideale per scoprire e sperimentare una moltitudine di siti e villaggi meravigliosi nelle vicinanze. Dalla degustazione di vini in una splendida cantina locale alla visita di siti archeologici famosi fino a una crociera in barca lungo la pittoresca costa del Monte Athos, il team dell’hotel sarà lieto di aiutarti a personalizzare il tuo soggiorno in uno memorabile.

Fonte: xoprivate.com

Due uomini dell’antichità sono legati indissolubilmente a Saqqara e alla piramide a Gradoni:
il faraone Djoser e il geniale Imhotep

Architetto, gran sacerdote e consigliere del faraone, Imhotep si dedicò ad edificare l’intero sito di Saqqara, necropoli della prima capitale dell’Antico Regno, Memphis. Fino ad allora, le tombe monumentali erano caratterizzate da mastabe, costituite da un blocco squadrato utilizzato a protezione di una camera funeraria ipogea. Rispetto alle costruzioni precedenti, l’architetto introdusse l’utilizzo della pietra, che rappresentò un’importante evoluzione rispetto al legno e ai mattoni crudi.

La sua genialità si espresse con la piramide del faraone Djoser

Considerata la più antica piramide in muratura, risalente alla III Dinastia, più di 4600 anni fa, è posta sopra un pozzo profondo 28 metri, collegato alla camera sepolcrale e agli appartamenti reali. Le stanze, decorate con bassorilievi e stupende maioliche, prevalentemente turchesi, erano dotate del prezioso corredo necessario alla vita ultraterrena del faraone.

La piramide era circondata originariamente da uno spettacolare muro di cinta e collocata al centro di un ricco complesso funerario a cui si accede, ancora oggi, da un ingresso impreziosito da 40 colonne scanalate. Inizialmente Imohtep sovrappose quattro mastabe e, per dare maggior risalto al monumento, ne aggiunse altre due rivestendole tutte con lastre in calcare bianco. Una scala simbolica per consentire l’ascesa del defunto alle divinità in cielo, a garantirne l’immortalità.

Il risultato è ancora davanti agli occhi di tutti:
una straordinaria piramide a Gradoni alta 60 metri!

Fonte: foto di Alessandra Fiorillo


Video









Cerca

Categorie

Archivio