Andiamo all’interno del nuovo edificio dell’Hard Rock hotel a forma di chitarra in Florida
Un hotel e un casinò rinnovati di recente sono stati aperti a Hollywood, nel sud della Florida, dove gli ospiti alloggiano in una gigantesca torre costruita a forma di chitarra.
Aperto di recente, il Seminole Hard Rock Hotel & Casino Hollywood è stato ampliato a seguito di un rinnovamento di $ 1,5 milioni che ha visto l’aggiunta di un nuovo resort, che include il primo “hotel-chitarra” al mondo e la Torre Oasis a sette piani che si affaccia su una nuova laguna con piscina. Progettato per assomigliare a una chitarra l’edificio è rifinito con faccette di chitarra e corde illuminate e svetta in alto nel cielo. Dotato di pannelli di vetro dal pavimento al soffitto, la proprietà comprende un piano di gioco ampliato, un nuovo centro benessere e salone di lusso, 13,5 acri di spazio acquatico ricreativo e negozi al dettaglio, nonché uno spazio per convegni e una sede da intrattenimento Hard Rock Live per 7000 persone.
Il Guitar Hotel vanta 638 lussuose camere e suite, mentre l’Oasis Tower ne comprende 168. Gli ospiti possono utilizzare la connessione Wi-Fi ad alta velocità in tutto il resort, gustare i pasti in camera 24 ore su 24, accedere alle attrezzature per il fitness e godere delle raccolte di musica mentre sono in camera. Sono disponibili opzioni per gli animali domestici, mentre il casinò ospita una sala da poker da 45 tavoli con un’area semi-privata da otto tavoli.
“Ringrazio tutti coloro che sono coinvolti in questo progetto, dai progettisti e ingegneri ai lavoratori di tutti i giorni che stanno mostrando al mondo di cosa siano veramente la Seminole Tribe e il marchio Hard Rock, visione senza eguali, servizio senza pari e futuro illimitato”, Jim Allen, CEO di Seminole Gaming e presidente di Hard Rock International, ha parlato dell’impressionante nuovo edificio.
Il gigantesco resort ospita 19 ristoranti e 20 bar che offrono una vasta gamma di opzioni per la ristorazione, tra cui Council Oak Steaks & Seafood, ristoranti giapponesi Kuro, ristoranti grill a legna Abiaka, offerta italo-americana Cipresso e il Beach Club Bar & Grill che serve hamburger e cocktail tropicali.
Fonte: www.lonelyplanet.com
Il profumo si sente già da lontano…
Situata a 625 metri di altitudine, ai piedi delle montagne del Medio Atlante nel cuore del Paese, Béni Mellal è un’oasi rigogliosa avvolta dall’intenso profumo delle arance più famose del Marocco. Distese immense di coltivazioni di aranci, ulivi e fichi circondano il piccolo centro rappresentando un’importantissima risorsa economica per l’intera area. Anche i souk della città sono principalmente orientati verso la vendita di prodotti alimentari con una prevalenza di frutta e verdura proveniente dalla produzione locale.
Le mura più antiche della città risalgono al 1688 quando il sultano Moulay Ismail costruì la kasbah Bel-Kush, intorno alla quale si sviluppò la città di Béni Mellal.
Risalente al XVIII secolo, la nota kasbah Ras al Ain e il giardino di Ain Asserdoun svettano sulla città. All’interno del palazzo c’è una fonte di acqua potabile e sembra che la costruzione della fortezza sia avvenuta proprio per proteggere la preziosa risorsa idrica.
Fulcro dello sviluppo economico di tutto il territorio, lo stupendo lago Bin el Ouidane, formatosi a seguito della costruzione di un’imponente diga alta 150 metri, è la riserva di acqua artificiale più grande di tutto il Marocco ed è fondamentale per la florida agricoltura della zona.
A 120 chilometri dalla città, si trovano le cascate mozzafiato di Ouzoud, uno dei più celebri luoghi naturalistici del Paese. Con tre salti di 110 metri, l’acqua si tuffa in un delizioso laghetto, meta di villeggianti che amano nuotare e intrattenersi nei numerosi ristoranti panoramici o sulle piccole imbarcazioni che permettono di avvicinarsi ai getti d’acqua.
Una selezione delle spiagge più belle di Tahiti
Iniziamo il nuovo anno sfatando un luogo comune che spinge molti turisti ad abbandonare l’isola di Tahiti, sulla quale si atterra con il proprio volo intercontinentale, a favore delle altre isole. L’immagine a priori è, infatti, quella di un’isola di approdo, una semplice porta di ingresso per le altre grandi icone della Polinesia Francese: la romantica Bora Bora o la comoda Moorea, paradisi lontani toccati poco dall’urbanizzazione.
La stessa Tahiti è, al contrario, un prezioso tesoro naturalistico, sia per chi ama il verde e le attività di terra, sia per chi è alla ricerca di belle spiagge e di possibilità di disconnettersi con la vita frenetica di tutti i giorni.
Ecco dunque una selezione di alcune delle più belle spiagge dell’isola, tutte da provare, con un viaggio immaginario che da Papeete si muove verso ovest e risale da est percorrendo tutta la costa:
1. La pointe des pêcheurs – La punta dei pescatori
Muovendosi verso ovest da Papeete, al Point Kilometrique 15, si incontra questa graziosa spiaggia di ciottoli. Qui, con un’immersione o dello snorkeling, è possibile avvistare razze, tartarughe e squali pinna bianca e pinna nera. Prestate solo attenzione alla corrente abbastanza forte verso la punta.
2. Spiaggia di Toaroto
Poco più avanti troviamo l’ingresso a questa piccola spiaggia pubblica di sabbia bianca. La spiaggia è ben tenuta e dotata di servizi igienici, docce e parcheggio gratuito.
L’accesso alla laguna è un po’ difficile a causa della presenza di una striscia di corallo sul bordo dell’acqua.
3. Spiaggia di Vaiava
È la spiaggia più frequentata della costa occidentale, specialmente durante il fine settimana.
È ideale per i bambini piccoli perché la spiaggia è di fine sabbia bianca, non ci sono onde e l’acqua è poco profonda, oltre ad essere attrezzata con servizi igienici e docce. L’area vanta anche alcuni tavoli da picnic all’ombra. Infine, i tramonti sul profilo di Moorea all’orizzonte sono splendidi.
4. Spiaggia di Rohotu – Paea
Ci troviamo nell’area di Paea, al Point Kilometrique 23,5, in una bella spiaggia pubblica di sabbia bianca, attrezzata con tavoli, docce e servizi igienici ben ombreggiati. L’acqua della laguna è chiara, pulita e poco profonda. Il parcheggio è gratuito.
5. Spiaggia di Taharuu – Papara
Questa magnifica spiaggia di sabbia nera, nell’area di Papara, è un luogo molto conosciuto a Tahiti per il surf. É importante prestare attenzione alle grandi onde di questo tratto di costa. La spiaggia è pulita e fornita di uno snack bar, tavoli all’ombra, docce e un ampio parcheggio gratuito. È il posto perfetto per fare un picnic o godersi il tramonto all’ora dell’aperitivo.
6. Spiaggia di Teahupoo
Tehahupoo è lo spot per il surf a Tahiti più famoso in assoluto per le sue onde estremamente potenti e pericolose. Lo spot ospita una tappa del campionato mondiale di surf ogni anno ad agosto. L’onda non è accessibile direttamente dalla spiaggia, ma richiede un avvicinamento in barca.
7. Spiaggia di Tautira
Questa bellissima spiaggia di sabbia nera si trova nella baia di Tautira, nella parte nord della piccola penisola di Tahiti Iti. La vista sulla valle del Vaitepiha è davvero magnifica.
8. Spiaggia di Vaiiha
A circa 44 km da Papeete, sulla costa orientale dell’isola, troviamo questa grande spiaggia di sabbia nera adatta a surfisti e bagnanti.
9. Spiaggia de la pointe Vénus – Mahina
La baia di Matavai è un importante sito storico di Tahiti, il primo punto di contatto tra polinesiani ed europei. Il britannico Samuel Wallis fu il primo occidentale a sbarcare qui nel 1767, seguito da Bougainville nel 1768 e da James Cook, che darà il nome a questo luogo, proprio per lo scopo della sua missione: osservare il transito di Venere per espandere alcune importanti conoscienze scientifiche.
La bellissima e ampia spiaggia di sabbia nera è dotata di un ampio parcheggio, docce e servizi igienici, tavoli da picnic e alcuni negozi vicino al faro. Il panorama è splendido e regala imperdibili tramonti su Moorea.
Fonte: Tahiti Tourisme Italia – ©Tahiti Tourisme
Cosa c’è di più olandese che un pomeriggio passato a
pattinare sul ghiaccio?
In inverno in tutta l’Olanda sono disponibili meravigliose piste di pattinaggio sul ghiaccio stagionali. Abbiamo selezionato per te le piste di pattinaggio più invitanti, così potrai mettere alla prova le tue abilità sul ghiaccio e assaporare la conviviale atmosfera invernale olandese.
Scopri l’autentico divertimento sul ghiaccio in Olanda!
Markt – Gouda
Ogni anno da metà dicembre a metà gennaio, la piazza Markt di Gouda ospita una delle più spettacolari piste di pattinaggio sul ghiaccio dell’Olanda, allestita intorno al monumentale municipio. Dopo avere pattinato puoi riscaldarti sotto i caloriferi delle verande esterne dei locali che sorgono in piazza Markt.
Rembrandtplein – Amsterdam
Da metà novembre a metà gennaio, la piazza Rembrandtplein è avvolta in un’autentica atmosfera invernale, in cui non manca un’incantevole piccola pista di pattinaggio sul ghiaccio. Luci appese agli alberi, neve e numerose bancarelle natalizie che offrono gustose prelibatezze invernali. Cosa si può volere di più?
Groningen on Ice
Da fine novembre a inizio gennaio, la pista di pattinaggio coperta allestita in piazza Grote Markt, a Groninga, consente di pattinare anche in caso di cattivo tempo. Se invece preferisci scivolare sul ghiaccio, qui puoi anche cimentarti nel curling. Ricordati però di prenotare per tempo.
Vrijthof – Maastricht
Ogni anno puoi dimostrare il tuo talento sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio allestita nella magnifica piazza Vrijthof, avvolta in una suggestiva atmosfera invernale. Puoi noleggiare i pattini direttamente sul posto e, al termine, puoi riscaldarti mangiando e bevendo qualcosa presso gli accoglienti chioschi o caffè.
Markt – Eindhoven
Anche la piazza Markt di Eindhoven ogni inverno accoglie un’attraente pista di pattinaggio sul ghiaccio. La piazza si trasforma in un suggestivo scenario invernale. Eindhoven, definita “Città della Luce”, deve mantenere alta la reputazione in termini di illuminazione, quindi non perderti lo spettacolo meraviglioso.
Flevonice – Biddinghuizen
Nessun altro luogo regala l’emozione suscitata da Flevonice dove, anche quando non gela, puoi pattinare sul ghiaccio immerso nel paesaggio del polder secondo la vera tradizione olandese. Ogni anno, da inizio dicembre a fine febbraio, puoi usufruire della pista che si snoda per ben 2,5 chilometri in mezzo ai prati.
Winterpaleis het Loo – Apeldoorn
Vivi l’emozione di pattinare in un’atmosfera regale presso il Palazzo het Loo, ad Apeldoorn. Da inizio dicembre a inizio gennaio il Palazzo het Loo si presenta nella sua magnifica veste invernale e offre, tra l’altro, un’attraente pista di pattinaggio sul ghiaccio.
Noleggio pattini
Non hai i pattini? Nessun problema! Presso tutte le piste di pattinaggio è presente il servizio di noleggio. L’accesso ad alcune piste è a pagamento, ma solitamente il prezzo del biglietto è molto contenuto.
Fonte: www.holland.com/it
Dall’inizio dell’anno i passeggeri imbarcati sulle navi da crociera del gruppo con sede a Miami dovranno rispettare
la nuova policy aziendale
Stop a ogni tipo di abbigliamento e accessori che possano in qualche modo offendere gli altri passeggeri. La compagnia americana Carnival Cruise Line, con tutta evidenza dopo avere ricevuto un allarmante numero di segnalazioni dai propri clienti, è passata al contrattacco. Dall’inizio dell’anno i passeggeri imbarcati sulle navi da crociera del gruppo con sede a Miami dovranno rispettare la nuova policy aziendale che vieta “di indossare vestiti e oggetti contenenti nudità, volgarità, frasi o immagini con allusioni sessuali. Inoltre l’abbigliamento e gli accessori non dovranno promuovere commenti a sfondo razziale, o che incitino in qualsivoglia modo all’odio e alla violenza”. Il nuovo regolamento è stato aggiunto alle “domande frequenti” sul sito dell’ambasciatore della compagnia, John Heald.
“Tutti i nostri ospiti – avverte Carnival – devono assicurarsi che i loro vestiti e i loro accessori siano rispettosi degli altri ospiti”. Un portavoce della compagnia ha pubblicato un sondaggio online che ha ottenuto in poco tempo 23.500 risposte: il 97% dei partecipanti si è detto d’accordo con la nuova policy. Carnival Cruise Line trasporta più bambini (oltre 800.000) sulle proprie navi ogni anno rispetto a qualsiasi altra compagnia ed è considerata una delle prime tre compagnie per famiglie da diverse pubblicazioni nel settore.
Fonte: www.themeditelegraph.com/it
“Il whale watching richiede un mix di tempo, pazienza e un pizzico di fortuna. Ma se avrai la fortuna di incontrare questi giganti marini il tuo cuore scoprirà il vero significato di “meraviglioso”
Mentre la prua della barca scorre sull’acqua, spunta in superficie un’improvvisa pinna e l’emozione diventa incontenibile. Chiunque abbia incontrato una di queste incredibili creature nel loro habitat naturale potrà assicurarti che avvistare una balena è un’esperienza che porterai sempre nel cuore. E l’Irlanda è un ottimo posto per farlo. Perché? Beh, possiamo ringraziare il possente Oceano Atlantico per questo. Questo grande bacino d’acqua (che si estende lungo la costa occidentale) è come un’enorme autostrada sulla quale innumerevoli cetacei (balene, delfini, focene) viaggiano per mesi da nord a sud e viceversa, costantemente alla ricerca di un buon pasto.
“Sono poche le esperienze che possono competere con l’emozione di un incontro ravvicinato con una delle più grandi creature del pianeta”
Si potrebbe quasi pensare alle acque al largo della costa occidentale dell’Irlanda come a un ristorante in voga, un vivace punto di ristoro per balene e delfini affamati. Non sorprende quindi sapere che quasi un terzo delle specie di balene, delfini e focene sono state registrate nelle acque irlandesi.
Nel 1991, le acque irlandesi, ricche di biodiversità, sono state dichiarate santuario dei cetacei, il primo di questo genere in Europa. Da quel momento, secondo l’Irish Whale and Dolphin Group, sono state registrate 25 specie di diverse dimensioni, dalle più piccole focene alle grandi e maestose balenottere.
“Come in qualsiasi altra avventura sulle tracce di creature selvatiche, le balene e i delfini possono essere imprevedibili. Detto questo, c’è sempre qualcosa di nuovo e meraviglioso da vedere”
Più a nord, Carrigaholt nelle acque di Loop Head, nella contea di Clare, ospita oltre 150 delfini tursiopi quindi, se desideri vedere queste giocose creature saltare sull’acqua, qui avresti ottime possibilità. Le guide esperte di DolphinWatch conoscono bene i tratti di mare più popolati e vantano uno dei più alti tassi di incontro al mondo!
Nel Donegal, un tour panoramico in barca con Inishowen Boating Experience o Irish Angling Charters consente di incontrare una grande varietà di animali selvatici, tra cui di tanto in tanto qualche delfino e balena. Ma sappi che non devi per forza andare al mare per fare degli incontri…
“Non tutte le balene si vedono da una barca,” afferma Pádraig Whooley “e posti come le contee di Donegal e Mayo hanno un potenziale in whale watching dalla terraferma davvero grandioso per ogni amante della natura”.
Ma al di là di ciò che salterà fuori dall’acqua per farti un saluto, e di quali acque tu stia solcando, il tuo viaggio lungo la Wild Atlantic Way sarà sempre degno di nota.
Fonte: www.ireland.com/it
La Cinquantasettesima strada è soprannominata Billionaire Row,
e c’è un motivo
La 57esima strada di New York, a Manhattan, è il luogo più lussuoso e ricco del mondo in questo momento. Negli ultimi 5 anni sono state vendute più abitazioni in quella via a più di 25 milioni di dollari che in qualsiasi altro punto del pianeta.
Questa lunga successione di grattacieli ha superato anche Mount Nicholson, il quartiere ultra ricco di Hong Kong che domina la città da un’altura lussureggiante dove i miliardari fuggono dall’inquinamento della città sottostante.
Interessante notare che al terzo e quarto posto di questa classifica super esclusiva ci sia sempre la Grande Mela, con Central Park South e le sue 32 abitazioni vendute sopra i 25 milioni dollari e a seguire Park Avenue con 20. 57th Street ne ha ben 41.
La ragione per cui questa strada ha raggiunto un tale livello sta soprattutto nell’eccellenza ingegneristica che è riuscita a realizzare grattacieli alti quasi 500 metri ma estremamente sottili, con un rapporto larghezza/altezza di 1 a 23, una particolarità che li rende unici e spettacolari. E che soprattutto usa pochissima superficie sul suolo.
Tutti gli appartamenti incastonai in queste alte torri sono spazi extra lusso estremamente moderni che affacciano su Central Park e godono di una delle viste più iconiche che esista. Il prezzo delle abitazioni va dai 18 ai 56 milioni di dollari.
Fonte: www.esquire.com
Sta per aprire un nuovo aeroporto internazionale destinato a diventare la porta d’accesso a una delle più belle mete dell’Egitto
A Sud di Marsa Alam, una delle località più famose del Mar Rosso, sta per aprire un nuovo aeroporto che è destinato a diventare la porta d’accesso a una delle più belle mete dell’Egitto: Berenice.
Una località ancora poco turistica, Berenice è una città che in realtà ha una lunga storia: fin dalla sua fondazione nel 275 a.C. fu un importante porto per i commerci con l’India e l’estremo Oriente. Vi giungeva una delle principali vie dei cammellieri, la Via Hadriana, che collegava il Nilo alla costa. Una strada importantissima, che ormai ha perso il suo scopo, ma che potrebbe riacquistare un’importanza turistica. Specie quando il nuovo scalo aeroportuale inizierà a portare da queste parti migliaia di turisti. Ci sono ancora alcuni resti dell’antica città che spuntano tra le dune e che si possono visitare.
Berenice non è nuova agli appassionati di immersioni e agli amanti dell’eco-turismo. È una vera chicca, finora conosciuta da pochi. Qui si trova la barriera corallina più integra di tutto il Mar Rosso. Anche migliore di quella di Marsa Alam che, secondo gli istruttori più esperti che accompagnano i turisti alla scoperta del reef, è già molto bella e intatta. Si nuota intorno a Zabargard con la piccola Rocky Island e in più di 47 punti di immersione, che riservano sorprendenti incontri con delfini e tartarughe. Berenice, insomma, è un paradiso per gli amanti del mare e dei segreti che nasconde.
La baia offre chilometri di spiaggia sabbiosa, interrotta, a tratti, da dune naturali, con facile accesso al mare in più punti ed è l’ideale anche solo per sdraiarsi a prendere il sole.
Anche per la difficoltà a raggiungerla, Berenice è sempre stata una meta per pochi intenditori, per chi vuole stare lontano dal caos e dalla folla, dalla musica dei resort e dall’animazione forzata. Una volta atterrati all’aeroporto di Marsa Alam, infatti, bisogna prendere un pullman e viaggiare per altri 150 chilometri, fin quasi al confine con il Sudan.
Una volta giunti a destinazione, non c’è quasi nulla. Solo mare, deserto e qualche hotel o lodge affacciato sulla spettacolare Lahami Bay. Inutile dire che, con l’apertura del nuovo aeroporto internazionale, Berenice è destinata a diventare una delle mete più importanti per il turismo in Egitto.
La pista del nuovo scalo è già pronta e il personale di terra è già stato addestrato a gestire 600 arrivi all’ora. Alcuni tour opertor l’hanno già inserita nei cataloghi del 2020. Dall’Italia ci vorranno quattro ore di volo. La destinazione perfetta dove prendere il sole d’inverno.
Se odiate le località di mare affollate, andateci subito. Se invece cercate un’alternativa a Sharm el-Sheikh, allora aspettate che abbiano aperto nuovi resort di lusso all inclusive.
Fonte: siviaggia.it
Baglioni Resort Maldives
Maagau Island, le Maldive più amate dagli italiani
C’è un’isola delle Maldive, sperduta nell’Oceano Indiano, di cui gli italiani si sono innamorati: è Maagau Island, nell’atollo di Dhaalu, a metà strada tra l’arcipelago e lo Sri Lanka. Lontano da tutto e da tutti, è il paradiso del relax. Da poco ha aperto un resort Baglioni in stile italiano dove i nostri connazionali si trovano a casa. Del resto, le Maldive come meta turistica sono state scoperte proprio dagli italiani che ci vennero per la prima volta negli Anni ’70. E da allora non le hanno mai lasciate
Un’isola tra tante disabitate
L’atollo di Dhaalu comprende ben 56 isole. Situato nella parte occidentale, ha conosciuto il suo ingresso nella top ten degli atolli maldiviani solo negli Anni ’90. Otto solamente di queste isole sono abitate
Un paradiso a cinque stelle
Il Baglioni Resort Maldives è un vero paradiso in stile italiano: a 40 minuti di idrovolante dalla Capitale Malè, è un resort cinque stelle immerso nella bellezza esotica dotato di ogni comfort
Un acquario naturale
La barriera corallina è vicina all’isola di Maagau. Stando con i piedi nell’acqua si possono tranquillamente ammirare mante, piccoli squali e tartarughe marine. Facendo snorkeling, poi, l’acquario naturale risulta ancora più spettacolare. Per gli amanti delle immersioni (anche al tramonto) si apre un mondo sommerso ricco di pesci, dai delfini al gigantesco squalo balena. Il Maagau Dive Centre del resort è gestito da Alessia Pagani, un’esperta di fondali maldiviani e di immersioni subacquee
Un sandbank in mezzo all’oceano
Se avete provato l’esperienza di un “sandbank” (un banco di sabbia) in mezzo all’oceano sapete cosa si prova. Altrimenti ecco qual è la sensazione: nel mezzo del nulla affiora, dal mare trasparente e color smeraldo, una sottile lingua di sabbia candida come la neve che abbaglia. Una volta raggiunto, ci si sente completamente isolati dal mondo intero. Nessun rumore, nessun vocìo, niente musica: il silenzio più totale. Un detox naturale che rigenera completamente la mente. Stando lì seduti sulla sabbia ammirando l’infinità del mare può capitare che una tartaruga, una manta o qualche altra specie marina nuoti vicina. Uno spettacolo indescrivibile, un acquario naturale tutto per voi. Questo sandbank non è di proprietà del resort, ma nell’Oceano Indiano se ne trovano parecchi e ognuno ha il proprio di riferimento
Le fantastiche “water villas”
Una delle 33 water villas del resort, direttamente pieds dans l’eau, per gettarsi nelle acque cristalline dell’Oceano Indiano direttamente dalla propria camera. Ci sono anche beach villas, per chi non può fare a meno di mettere i piedi sulla soffice sabbia maldiviana, e garden villas in mezzo alla vegetazione selvaggia
La Presidential water villa del resort
C’è pure una Presidential water villa di 360 metri quadrati con un giardino di 310 mq e la piscina privata che è uno spettacolo
L’isola preferita dai vip
Maagau Island è una delle isole maldiviane preferite dai vip. Tra le prime a trascorrervi una vacanza da sogno è stata Belen in compagnia di Stefano De Martino. Poi sono arrivati Mauro Icardi e Wanda Nara con tutta la famiglia. Poi la banda Totti-Blasi. E ancora, Pierfrancesco Favino, Linus, Ezio Greggio e tanti altri
La super Spa del resort
Fiore all’occhiello del resort è la Baglioni Spa firmata INSìUM, un’eccellenza italiana che racchiude i valori estetici, tecnologici e di rispetto per l’ambiente. Nello Yoga pavilion si tengono lezioni di yoga
Sposarsi alle Maldive
Sposarsi alle Maldive è un sogno. Lo scenario mozzafiato della meravigliosa spiaggia dalla sabbia, con il rumore del mare a fare da sfondo fanno da cornice a un momento davvero memorabile. Benché sia in realtà una cerimonia simbolica, è un’esperienza da provare. Dopo lo scambio delle promesse, ci si imbarca per una crociera al tramonto, si cena a due sulla spiaggia e si conclude con un massaggio romantico di coppia nella lussuosissima Baglioni SPA
Fonte: siviaggia.it
L’ISTITUZIONE TORINESE APRE AL PUBBLICO CINQUE NUOVE SALE CON UN ALLESTIMENTO CHE CONIUGA ANTICO E MODERNO. I NUOVI AMBIENTI RICOSTRUISCONO INFATTI LA STORIA DEL PASSATO GRAZIE ANCHE ALLA TECNOLOGIA
L’anno 2019 si è concluso all’insegna dell’innovazione e del rinnovamento per il Museo Egizio di Torino: ricordiamo l’iniziativa TPOP – Turin Papyrus Online Platform, piattaforma open data attraverso cui è possibile consultare e studiare una selezione di papiri custoditi dal Museo, una collezione tra le più significative a livello mondiale che conta circa 700 manoscritti completi e 17mila frammenti. Adesso invece è la volta di un nuovo step: l’apertura di cinque nuove sale che ne raccontano la storia, una sorta di biografia per immagini e allestimenti che ripercorre la nascita e i momenti più importanti dell’istituzioni.
LA STORIA DEL MUSEO EGIZIO DI TORINO RACCONTATA NELLE SUE NUOVE SALE
Risale al 2015 l’inaugurazione della nuova configurazione del Museo Egizio, risultato del lavoro di rifunzionalizzazione che ne aveva trasformato gli spazi e ripensato gli allestimenti della collezione. A distanza di meno di cinque anni, il Museo adesso amplia il proprio percorso espositivo, dopo un intervento strutturale, realizzato nel corso dell’autunno, che ha dato nuova vita alle sale storiche dell’istituzione, ovvero gli ambienti con cui i visitatori iniziano il percorso al piano ipogeo dedicato al racconto sulle origini del Museo stesso. Le sale “biografiche” del Museo, quindi, si presentano ora con un aspetto e una modalità rinnovati, pur mantenendo l’attenzione rivolta al passato: uno dei cinque nuovi ambienti infatti ospita la fedele ricostruzione di una sala così come si presentava nell’Ottocento. La storia nel Museo Egizio di Torino inizia 400 anni fa, quando le prime antichità egizie approdano a Torino per volere dei sovrani di Casa Savoia. Successivamente, nel 1824, Re Carlo Felice acquista la collezione di Bernardino Drovetti, facendone il nucleo fondante del Museo, che nasce così in quello stesso anno. “L’esigenza di intervenire sull’assetto espositivo a meno di cinque anni dal riallestimento della collezione pone le sue basi nella natura stessa di un museo e dell’Egizio in particolare: questo è un luogo vivo, in continuo divenire, che muta e si evolve in virtù dei risultati della ricerca e del suo essere parte attiva della comunità”, ha dichiarato il direttore del Museo Egizio Christian Greco. “Cambiare e adeguare sé stessi è quindi una naturale vocazione per un’istituzione come la nostra”.
IL NUOVO PERCORSO ESPOSITIVO DEL MUSEO EGIZIO DI TORINO
Il nuovo percorso è frutto degli studi condotti dal curatore Beppe Moiso e dall’archivista Tommaso Montonati, ed è reso di facile fruizione dal progetto di comunicazione visiva realizzato dagli uffici del Museo in collaborazione di Nationhood per i prodotti multimediale, ricorrendo a immagini d’archivio, video e supporti digitali che si susseguono lungo le cinque sale.
La prima sala si apre con il racconto sulla nascita del rapporto tra Torino e l’antico Egitto, e ad accogliere il visitatore nella nuova area è la statua di Ramesse II, dopo la quale si svelano la Mensa Isiaca, la tavola metallica di provenienza romanica, e via via gli altri reperti che testimoniano la genesi della collezione, fra cui la riproduzione della testa con segni cabalistici, visualizzata in 3D su un apposito schermo, conservata ai Musei Reali, presso il Museo di Antichità di Torino.
Nall’ambito del progetto espositivo, particolare attenzione è stata riservata al voler introdurre il pubblico in una particolare esperienza “immersiva”: ovvero fargli visitare una sala museale ottocentesca, riproducente in maniera fedele l’allestimento di quel periodo storico, caratterizzata da una sorta di disordine che, più che ricordare la canonica sala di un museo, ricorda quella di uno studio, con reperti sparsi sul pavimento. Gli oggetti sono sistemati all’interno di alcune vetrine ottocentesche e, come allora, sono privi di didascalie, segno di una fruizione ancora riservata a pochi. È inoltre possibile vedere, grazie al prestito dei Musei Reali di Torino, una selezione delle oltre 3000 medaglie e monete di epoca tolemaica e romana facenti parte della collezione riunita da Bernardino Drovetti. Ecco le immagini del nuovo allestimento.
Fonte: artribune.com – Desirée Maida