Una preziosa testimonianza della grandezza del Nuovo Regno Egizio
Il Grande tempio di Amon – Karnak e il Tempio di Luxor spiccano nel maestoso complesso templare di Karnak. Uno dei siti tra i più solenni e celebrati del Paese. A partire dalla XII dinastia, illustri faraoni contribuirono alla costruzione del complesso monumentale nell’arco di 1600 anni, valorizzandolo e lasciando ciascuno un’indelebile traccia della sua magnificenza.
Il Grande tempio di Karnak è consacrato alla triade divina del dio Amon, della sposa Mut e del figlio Khonsu.
Un susseguirsi di imponenti piloni, obelischi, statue, cortili e vestiboli conducono al santuario, il cuore spirituale del tempio, con il Naos che ospitava la statua del dio Amon e la barca sacra, usata per condurre la divinità in processione lungo le acque del Nilo.
Su tutto, spicca l’iconica sala ipostila dove 134 eleganti colonne, con capitelli a forma di papiro, svettano fitte verso il cielo e sorreggono una parziale copertura costituita da enormi lastre monolitiche. Possenti colonne decorate con inscrizioni e rilievi che enfatizzano la gloria del grande Ramses II, il quale ne completò la costruzione iniziata dal padre Seti I.
Vicino al lago sacro, si trova la statua dello scarabeo Khepri, che rappresenta il Sole nel momento in cui sorge, simbolo di rinascita dall’aldilà. Considerato sacro, ancora oggi viene rispettata la tradizione di compiere alcuni giri intorno alla statua gigante per ricevere fortuna, amore e fertilità.
Il tempio era collegato a quello di Luxor dal Viale delle Sfingi. Attualmente, una porzione della stupenda opera è presente davanti all’ingresso del Grande Tempio di Amon, dove 40 sfingi in pietra, con la testa di ariete e il corpo di leone, sono poste a guardia eterna dello straordinario luogo di culto egizio.
La costruzione del Tempio di Luxor fu iniziata dal faraone Amenhotep III della XVIII dinastia. Diversi sovrani lo ingrandirono e abbellirono, ma fu Ramses II che lo portò a termine arricchendolo con importanti opere architettoniche. A dare il benvenuto, all’ingresso, ci sono due statue del mitico faraone insieme ad un magnifico obelisco in granito, originariamente accoppiato ad un secondo, che ora si trova in Place de la Concorde, a Parigi.
Dedicato anch’esso al dio Amon, il santuario custodiva la statua divina ed era destinato a ricevere la barca sacra, che portava l’immagine del dio lungo il Nilo, proveniente dal Grande Tempio di Karnak, durante l’annuale festa di Opet.
Il complesso templare di Karnak è l’espressione di un’elevata raffinatezza artistica e ammirandone la sua incredibile bellezza, si colgono il prestigio e il potere dell’Egitto durante il Nuovo Regno.
Foto: Alessandra Fiorillo
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