Le architetture innovative di Perret e le installazioni contemporanee di Le Havre, la spettacolare natura di Etretat e le scogliere dipinte dagli Impressionisti: un binomio perfetto!
Le Havre, dove è nato l’Impressionismo
È proprio qui, vicino al faro dell’Estuario, che Claude Monet nel 1872 dipinge Impressions, soleil levant, il mitico quadro che segna l’inizio dell’Impressionismo. Oggi la città vanta al MuMa, il Museo Malraux, la più importante collezione di impressionisti dopo Parigi. E proprio il museo quest’anno è lo scenario d’eccellenza delle Nuits électriques au MuMa, evento che fa parte del ricco programma del Festival Normandie Impressionniste.
Un Patrimonio dell’Umanità
Nata come grande porto, voluto dal re Francesco I nel 1517, Le Havre è stata distrutta per l’80% durante l’ultimo conflitto mondiale, ed è rinata grazie alla geniale e audace ricostruzione di Auguste Perret, l’architetto del cemento armato, che progetta un complesso di edifici di straordinaria omogeneità e coerenza, iscritti nel 2005 nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Da non perdere la visita di un appartamento-tipo, che sorprende ancora oggi per la sua modernità e funzionalità, e naturalmente la gigantesca chiesa di Saint-Joseph, logo di Le Havre, con la torre-lanterna illuminata da 12.768 vetrate e la monumentale Porte Océane, apertura della città verso il mare.
Un Été Au Havre, il nuovo volto della città
L’innovazione a Le Havre è il filo conduttore: dopo Perret, Oscar Niemeyer ha realizzato il centro culturale Volcan, Jean Nouvel i Bains des Docks, e gli storici Docks Vauban sono completamente rinati. Ideato nel 2017 per i 500 anni dalla fondazione della città, Un Été Au Havre – guidato dal famoso creativo Jean Blaise – costella Le Havre di installazioni di artisti. Alcune sono diventate permanenti e disegnano il nuovo volto della città, prima fra tutte la Catena di Container, due archi colorati, nuova icona del porto. Un vero museo a cielo aperto!
Etretat, apoteosi naturale
Se Le Havre vive al ritmo del mare e del verde di tanti giardini, la vera apoteosi naturale è a Etretat, un sito straordinario, una successione di archi e falesie, fra la Falesie d’Aval e d’Aumont a inventare vere sculture incise nel calcare dal vento e dal mare. Non a caso Monet ha dipinto più di 100 quadri delle Falesie e Guy de Maupassant, durante le sue vacanze a Etretat, ha scritto racconti e romanzi. Passeggiate sulle falesie – una delle più scenografiche sale fino alla Cappella di Notre-Dame de la Garde sulla Falesia d’Amont – fanno scoprire panorami mozzafiato sullacosta, imperdibile. Come imperdibili sono i Giardini di Etretat, gioiello di land art, progettati dal paesaggista russo Alexandre Grivko, vere sculture vegetali fra cui sorridono i faccioni tondi dell’artista catalano Samuel Salcedo.
A casa di Arsenio Lupin
A Etretat è vissuto Maurice Leblanc, lo scrittore che ha creato il mitico personaggio di Arsenio Lupin. Insolito e piacevole scoprire la casa del celebre “ladro gentiluomo”: la residenza di Leblanc, trasformata in museo misterioso e creativo, dove l’autore e il suo alter ego letterario finiscono per confondersi. E lo sapevate che i tesori rubati da Lupin erano custoditi nelle falesie, esattamente nell’Aiguille Creuse? Gioconda compresa, naturalmente!
Fonte: it.france.fr/it – Rosalba Graglia
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