Si dice che quest’isola sia ciò che resta di un continente scomparso, Lémuria. E forse è proprio così
Si dice che l’isola di Praslin, nell’arcipelago delle Seychelles, sia quel che resta di un ipotetico continente scomparso, Lémuria, che si trovava nell’Oceano Indiano. Pare che un cataclisma abbia fatto affondare l’antico continente, analogo alla mitica Atlantide di Platone, e che il lembo di terra emersa sia tutto ciò che resta. Leggenda o realtà, fatto sta che quando si parla di Seychelles la mente inizia a viaggiare…
Chi non ha mai sognato di trovarsi in questo arcipelago da sogno, fatto di isole di corallo e di granito, con alcune delle spiagge più celebri del mondo? A circa mille chilometri dal Madagascar, conta 115 isole, di cui 36 completamente disabitate. Gli atolli sono coperti da una vegetazione tropicale ricchissima, delimitata da lidi d’incanto e da acque color verde-turchese, protette da massi di granito che prendono forme differenti, modellati o letteralmente scolpiti dal vento. Sono proprio questi massi granitici dalle forme più svariate, e che cambiano colore in base alla luce del sole, a rendere le Seychelles uniche al mondo.
Senza dubbio i fondali e le acque turchesi sono tra le attrattive maggiori di Praslin e di molte isole delle Seychelles ed ecco che la loro perfetta visibilità vi darà modo di ammirare pesci di ogni tipo a pochi metri da riva. Senza allontanarsi troppo dalla spiaggia, bastano maschera e boccaglio per ammirare le mante adagiate sui fondali, coloratissimi pesci pagliaccio, pesci imperatore, pesci damigella e pesci angelo che si aggirano intorno ai coralli sommersi.
Le vere creature delle Seychelles, però, sono i famosi Coco de mer, gli alberi con le foglie e i frutti più grandi del mondo, che crescono solamente sulle isole di Praslin e di Curieuse. La particolarità di questo frutto è di avere una strabiliante somiglianza con l’anatomia del bacino di una donna. Per vedere i Coco de mer, il luogo migliore da visitare è la Vallée de Mai, a Praslin, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Secondo un’antica credenza, sarebbe questo il vero Giardino dell’Eden: prova ne è che la pianta che produce il frutto ‘perfetto’, con sembianze femminili da un lato e maschili dall’altro, sarebbe il vero Albero della conoscenza citato nella Genesi, che incarna al contempo il bene e il male.
Fonte: siviaggia.it
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