Il paradiso dei subacquei per i suoi fondali sottomarini meravigliosi, ma anche la casa dei dugonghi: è Mantanani, piccolo gioiello dell’Asia
Al largo della punta di Sabah, stato della Malesia nel nord-est del Borneo, le Isole Mantanani sono un segreto locale a sole due ore dalla capitale dello stato di Kota Kinabalu.
L’arcipelago comprende tre isole: la più grande è Mantanani Besar, mentre le altre due sono Mantanani Kecil e Lungisan, scelte per la nidificazione di diverse specie marine di uccelli.
Luogo noto soprattutto tra i subacquei e i divers – anche per i numerosi relitti navali risalenti alla Seconda Guerra Mondiale – è talmente bello da sembrare di essere finto.
Mantanani Besar, dall’alto, ha una forma che somiglia ad un coltello. Ha una sagoma stretta, e una spiaggia che si estende su 2500 metri di perimetro: il panorama sottomarino offre scenari di coralli, spugne, gamberi esotici, gamberi imperiali, pesci minatori, anguille, cavallucci marini, polipi dagli anelli blu, nudibranchi e branchi di pesci di piccole e medie dimensioni, oltre a diversi tipi di razze.
Ecco perché è diventata meta di chi ama il diving, lo snorkeling, il kayaking e il birdwatching; l’isola ospita anche un villaggio di pescatori, con famiglie e bambini che vivono per lo più di pesca, vendendola al mercato di Kota Belud.
Se siete amanti degli animali, sappiate che qui potreste incontrare i dugonghi, mammiferi marini chiamati anche “vacche di mare”, perché erbivori e di grossa stazza: si tratta di una specie molto vulnerabile, però, e gli avvistamenti, nel corso degli anni, si stanno diradando rispetto a prima. Sono loro, a valere a Mantanani il soprannome di “isola delle sirene”.
Una delle leggende del luogo narra la storia tra Nicky (un dugongo giovane) e uno dei bambini del villaggio, cresciuti insieme per molto tempo, fino a quando il ragazzo è diventato uomo e l’animale si è allontanato dal villaggio, sparendo nel nulla.
Un tempo i dugonghi, come gli altri animali della specie dei sirenici, venivano catturati per essere mangiati (anche da coloni europei in Africa e nel Pacifico), ma non è più un’usanza diffusa, nemmeno tra le popolazioni locali, che anzi oggi gli attribuiscono una presenza superstiziosa e misteriosa.
La maggior parte degli arrivi a Mantanani proviene da Kota Kinabalu: il viaggio dalla capitale dura due ore (sulla terra ferma) attraverso la campagna aperta, che accoglie sullo sfondo il Monte Kinabalu, la vetta più alta della Malesia. Per raggiungere l’Isola Mantanani, l’unica isola abitata nel cluster, vanno aggiunti altri 40 minuti di motoscafo dal molo di Kampung Kuala Abai, per un totale di circa tre ore di viaggio.
Un percorso duro anche per i più esperti viaggiatori, a volte con l’oceano così mosso da dover fermare i tragitti, ma vi assicuriamo che raggiungerete un vero angolo di paradiso.
Fonte: siviaggia.it
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