Due giorni perfetti a Brugge
Brugge (Bruges), romantica e intessuta di canali, è ricca di parchi, ha una rete di piste ciclabili e vi conquisterà con i suoi mercatini, i negozi di tendenza e i musei d’arte ricchi di opere di artisti belgi. Per non parlare della birra e del cioccolato, tra i migliori al mondo. Ecco come godervi questo piccolo capolavoro con due giorni di tempo.
Primo giorno a Brugge
Passeggiate fin oltre il mercato del pesce, il Vismarkt: ancora oggi sui banchi di pietra di questo colonnato del 1821, i pescivendoli espongono la loro merce più fresca, insieme a venditori di chincaglieria che si aggiungono nel corso della giornata. Diversi ristoranti di pesce affacciano sull’adiacente Huidenvettersplein, una pittoresca piazzetta di edifici medievali tra cui figura l’antica sede della gilda dei conciatori. In alternativa dedicate 30 minuti a una crociera sui canali: vedere Brugge dall’acqua nel corso è un’esperienza da non perdere.
Salite sul Belfort, simbolo di Brugge e Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Il campanile risale al del XIII secolo e domina il Markt con i suoi 83 metri di altezza. Salendo i 366 gradini potrete ammirare il tesoro, la campana principale e il carillon composto da 47 campane che viene suonato a mano. Oltre le guglie e i tetti in tegole rosse, dalla cima si vedono le pale eoliche e le gigantesche gru di Zeebrugge.
Omaggiate la reliquia più sacra della città nella Basiliek van het Heilig Bloed e poi rifocillatevi con un pranzo al De Belegde Boterham, apprezzato da una clientela locale e benestante. Il design monocromo risulta un po’ formale, ma l’ambiente è accogliente e l’eccellente cucina (zuppe, sandwich e insalate miste) fa uso di ingredienti freschi e saporiti.
Siete ora pronti per immergervi nell’arte belga al Groeningemuseum. La più importante pinacoteca di Brugge riunisce una ricchissima collezione di quadri di primitivi fiamminghi e rinascimentali che testimonia delle cospicue fortune della città, ritratte con magistrale realismo. Vi si possono ammirare interessanti vedute dell’antica Brugge, uno strabiliante dipinto di Hieronymus Bosch e opere più meditative di Van Eyck e di Memling. Tra gli artisti più recenti figurano Khnopff, Magritte e Delvaux. Se avete poco tempo, concentratevi sulle opere dei primitivi fiamminghi, il fiore all’occhiello della collezione.
Se preferite rilassarvi, optate per la serenità del begijnhof che resta un’oasi di pace relativamente tranquilla. Di fronte al ponte d’accesso del 1776 ci sono diversi ristoranti turistici con dehors, negozi di merletti e chioschi che vendono waffle.
Verso sera, fate una tappa al Brouwerij De Halve Maan, il birrificio della Brugse Zot, fondato nel 1856, l’ultimo brouwerij (birrificio) a conduzione familiare ancora presente nel centro di Brugge. Cenate poi al Den Dyver, dove ogni piatto è abbinato alla birra usata per la sua preparazione. Chiudete la serata nel pub più vecchio di Brugge, il pittoresco Herberg Vlissinghe. Una leggenda locale narra che Rubens, dopo aver dipinto una moneta finta su uno dei tavoli, se la diede a gambe. L’interno ha ben conservato le pannellature e la stufa a legna; in estate i tavoli migliori sono nel giardino ombreggiato, dove si gioca anche a bocce.
Secondo giorno
Fate una passeggiata mattutina nel quartiere di Sint-Anna per visitare la Jeruzalemkerk, una delle chiese più insolite di Brugge, che si trova all’interno del cosiddetto Adornesdomein. Probabilmente ispirata alla Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, è un sinistro edificio con una lugubre pala d’altare ricoperta di teschi scolpiti e un’effige del Cristo senza vita, nascosta in una cappella sul retro. Il biglietto d’ingresso è valido anche per il piccolo museo che occupa diversi dei graziosi edifici della tenuta.
Nel Volkskundemuseum vi aspettano suggestioni dello stile di vita fiammingo d’altri tempi: un negozio di dolciumi degli anni ’30, il laboratorio di un cappellaio, una cucina tradizionale e tanto altro. La mostra occupa una suggestiva godshuis (casa di carità), mentre il café del museo, De Zwarte Kat, è un luogo senza tempo con una buona selezione di birre. Le esposizioni temporanee al piano superiore sono spesso di grande interesse. I tradizionali lecca-lecca vengono prodotti qui il primo e il terzo giovedì del mese.
Pranzate con i piatti da pub e la gueuze (birra) del De Windmolen, da cui potrete osservare un mulino a vento ancora funzionante. Immergetevi nell’arte e l’architettura del Museum Sint-Janshospitaal, allestito nella cappella restaurata di un ospedale del XII secolo con superbe travi lignee originali, questo museo ospita una collezione di strumenti medici d’epoca, ma la sua fama è dovuta soprattutto ai sei capolavori dell’artista quattrocentesco Hans Memling, tra cui l’incantevole Reliquiario di Sant’Orsola, che sembra una cattedrale gotica in miniatura.
Dopo tanta arte fate un giro nel Minnewater Park, fermatevi per un aperitivo nel delizioso dehors del De Stoepa, un locale in un tranquillo contesto residenziale, che ha un’aria vagamente hippy/buddhista, con sculture orientali, pareti color terracotta, una stufa di metallo e pavimenti e mobili in legno che creano un ambiente familiare ma di classe.
La sera, concedetevi uno spettacolo al Concertgebouw, la futuristica sala da concerti di Brugge, opera degli architetti Paul Robbrecht e Hilde Daem. Terminate la giornata facendo due passi sotto i lampioni a gas fermandovi per l’ultima bevuta al De Republiek. Disposto intorno a un cortile tra pittoreschi edifici in mattoni, è un ampio e dinamico locale che vi farà sentire a casa tra i bruggelingen (abitanti di Brugge).
Fonte: lonelyplanetitalia.it
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