A partire dal 23 maggio 2021, Israele aprirà le sue porte ai turisti stranieri dopo più di un anno. Nella prima fase, i gruppi saranno ammessi in base alle linee guida che saranno pubblicate a breve dai Ministeri.
Gli accordi sono stati raggiunti in seguito al lavoro della task force istituita dai ministeri, tra cui il capo della sanità pubblica Sharon Alroey-Price, Ph.D., e il Commissario COVID, il professor Nachman Ash, nonché i professionisti del Ministero del turismo.
Il numero potrà essere accresciuto progressivamente in base alla situazione sanitaria e allo stato di avanzamento del programma. I viaggiatori individuali saranno poi ammessi in Israele in una seconda fase, in considerazione del progredire della situazione sanitaria.
Tutti i visitatori saranno tenuti a sottoporsi a un test PCR prima di imbarcarsi sul volo per Israele e un test sierologico dovrà essere eseguito all’arrivo all’aeroporto Ben Gurion, così da dimostrare di aver ricevuto la vaccinazione.
Nel frattempo proseguiranno le trattative avviate con vari Paesi per raggiungere accordi per la convalida dei certificati vaccinali, così da annullare la necessità del test sierologico.
Uno schema dettagliato delle attività verrà distribuito nei prossimi giorni.
Il ministro della Salute, Yuli Edelstein dichiara “Israele è il primo Paese vaccinato, e i cittadini israeliani sono i primi a fruire di questo risultato. Dopo aver aperto l’economia, è tempo ora di consentire la ripresa del turismo in modo, attento e oculato. Aprire al turismo è importante essendo stato questo uno dei settori più danneggiati durante l’anno COVID. Continueremo a cercare di adeguare le normative in base allo sviluppo della situazione sanitaria “.
Il ministro del turismo, Orit Farkash-Hacohen, commenta: “Sono lieta che questi importanti primi passi vengano indirizzati all’industria del turismo. È tempo che il vantaggio unico di Israele quale Paese sano e sicuro inizi a sorreggere il comparto turistico nella ripresa dalla crisi economica, e non soltanto a sostegno delle economie di altri Paesi. Solo aprire i cieli al turismo internazionale farà davvero rivivere l’industria del turismo, inclusi ristoranti, hotel, siti archeologici, guide turistiche, autobus e molti altri che sostengono i lavoratori del comparto e le loro famiglie. Continuerò a lavorare per la piena apertura del turismo in Israele, il che aiuterà enormemente l’economia e creerà posti di lavoro per molti israeliani”.
Kalanit Goren Perry, direttrice dell’Ufficio Nazionale del Turismo israeliano aggiunge: “Siamo felici di dare questa notizia in concomitanza alla festa dell’ Indipendenza che si apre la sera del 14 e si celebra giovedì 15 aprile. Israele ancora una volta ha dato prova di reagire al meglio anche a questi eventi e a questo periodo particolarmente complesso traendone grandi opportunità e iniziative. Siamo felici di riaprire al turismo e non vediamo l’ora di accogliervi tutti nel nostro meraviglioso Paese!
Aspettiamo con grande gioia tutti gli amici italiani”.
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da: Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo