Il Seychelles Islands Foundation (SIF) ha assunto la responsabilità della Riserva naturale di Fond Ferdinand nel settembre 2020. Il sito ha iniziato a ricevere nuovamente i primi visitatori già da marzo, con più di 200 visite nel solo mese di aprile.
Il team della Riserva è stato aggiornato e formato per le nuove procedure operative anti covid. Particolare attenzione al modo in cui le persone vengono accolte nell’area di screening del sito, per prevenire i contagi. Il SIF estende il suo mandato di conservazione a una delle aree protette più preziose di Praslin e delle Seychelles. Un’altra roccaforte della popolazione di coco de mer delle Seychelles.
Con i suoi 122 ettari di superficie, il Fond Ferdinand è almeno sei volte più grande della Vallée de Mai; presenta grande ricchezza in termini di specie vegetali e animali endemici. In aggiunta al percorso in gran parte pianeggiante attraverso la valle, è interessante fare la camminata di 2-3 ore fino al belvedere. Da lì si apre una splendida vista su Praslin stessa e le altre isole interne delle Seychelles. Tra queste: Curieuse, Sister, Coco, Round Island, Félicité e La Digue, oltre a Frégate, Mahé e Silhouette Island.
Il team che gestisce Fond Ferdinand è lieto di condividere con i visitatori la ricchezza di conoscenze sul coco de mer e l’ecosistema unico del parco, assicurandone una gestione efficace e una protezione continua.
In cantiere nuovi progetti di cooperazione con la comunità locale per arricchire di nuove esperienze la visita, nell’ottica del turismo sostenibile dove turismo e conservazione del patrimonio culturale e naturale possono essere ben bilanciati a beneficio di tutti.
La Giornata Mondiale degli Oceani, commemorata l’8 giugno, serve a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati all’oceano, che copre oltre il 70% del pianeta, e sulla sua estrema importanza per la vita sulla terra. L’oceano produce almeno il 50% dell’ossigeno del pianeta, ospita la maggior parte della biodiversità della terra ed è la principale fonte di proteine per più di un miliardo di persone nel mondo.
Cosa fanno le Seychelles per proteggere il proprio oceano?
Il 30% delle aree marine protette 10 anni prima degli obiettivi internazionali. Nel marzo 2020, le Seychelles hanno legalmente designato il 30% delle loro acque territoriali come aree marine protette, 10 anni prima degli obiettivi internazionali. Con questo storico traguardo, la nazione insulare ha triplicato l’obiettivo in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica Target 11 e l’obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Campagne nazionali di pulizia delle spiagge. Molta enfasi è posta sui rifiuti marini e sul loro impatto catastrofico sulla vita marina e sull’oceano. Queste iniziative sono state per lo più realizzate da gruppi senza scopo di lucro e gruppi di giovani con il sostegno del governo. Una di queste iniziative è stata condotta dall’Ocean Project Seychelles in collaborazione con l’Islands Development Company: i volontari ambientali hanno raccolto oltre 10 tonnellate di rifiuti portati a riva su otto isole remote delle Seychelles nel primo clean-up su larga scala – uno sforzo che ha dimostrato che gran parte dei rifiuti proveniva da paesi stranieri. Un’altra grande iniziativa è stata condotta sul sito mondiale dell’UNESCO, l’atollo di Aldabra, dove 25 tonnellate di rifiuti – tra cui circa 50.000 infradito – sono stati raccolti in cinque settimane di pulizia.
Vivai di corallo e restauri della barriera corallina. Molti sforzi sono stati fatti per il ripristino dei coralli dopo i grandi episodi di sbiancamento nelle acque delle Seychelles. Ad oggi si portano avanti progetti di restauro sia a terra che in mare: sull’isola di Curieuse, sulla barriera corallina che circonda Aldabra e in vari siti sull’isola principale di Mahé.
Palloncini vietati. Il divieto sull’importazione di palloncini sia da parte delle imprese che dei singoli è entrato in vigore ad aprile di quest’anno – un altro passo per proteggere le spiagge e l’oceano dai rifiuti pericolosi per la vita marina.
Da: Seychelles Tourism Board
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