CNN Travel classifica l’isola di Ocracoke – nelle isole di barriera delle Outer Banks – tra le migliori isole in Nord America. Le Outer Banks sono disposte sul versante nord orientale della North Carolina: si atterra all’aeroporto di Washington D.C. e con un’auto si percorre un breve tratto della Virginia per approdare in questo paradiso di mare e dune di sabbia.
Sede della storica avventura aerea dei fratelli Wright con il primo volo partito da Kitty Hawk, sono un luogo remoto, nettamente separato dalle spiagge della Virginia o dai circa 90 km di spiagge di sabbia di Myrtle Beach in South Carolina. Ocracoke fu scoperta dai coloni inglesi nel 1585 quando Sir Walter Raleigh perlustrò la costa del North Carolina; è abitata dal 1700. E’ l’isola più a sud della Outer Banks, a sud di Duck, Nags Head, Kill Devil Hills ed Hatteras che accoglie anche un Parco Nazionale costiero. Non ci sono ponti, non c’è turismo di massa; accoglie traghetti o aerei privati sulle sue sponde di 25 km battute dalle onde dell’Atlantico. Due i traghetti dalla terra ferma al villaggio principale sul versante meridionale dell’isola – da Swan Quarter e Cedar Island – con un pedaggio che varia a seconda del veicolo, ed un percorso delle durata di 2 ore e mezza. Un traghetto gratuito invece collega il versante settentrionale di Ocracoke a Hatteras Island in un’ora di traversata. Ocracoke fu l’originale nascondiglio del pirata Blackbeard, Barbanera, ovvero Edward Teach che la considerò rifugio sicuro tra i suoi vari assalti alle navi. E fu qui che il pirata trovò la sua fine il 22 novembre 1718 durante una battaglia con le forze navali inglesi; quest’anno quindi se ne celebra il 300° anniversario. Taluni dicono che sia stato proprio il famigerato pirata a darle il nome attendendo l’alba e sperando di sfuggire ai propri inseguitori; si pensa che pregasse “O Crow Cock, O Crow Cock”, ovviamente invano!
Qui la vita esce dai ritmi concitati. Si noleggia una bici, si curiosa nelle tante botteghe e gallerie d’arte. Nei locali si gustano ostriche e si beve birra: l’ Howard’s Pub ne è un esempio. Non c’è altro luogo ove “Ocracoma”, definizione per “sentirsi rilassati e star bene”, sia la miglior parola coniata. Alcuni definiscono Ocracoke “paradiso” e “magia, “la Perla delle Outer Banks”. Il suo isolamento fisico dal continente e dal resto delle Outer Banks, ne conserva la sua misticità ed il fascino che la pervade.
Gli alberghi sono limitati tanto da richiedere prenotazioni con ampio anticipo; oltre 300 gli appartamenti per affitti settimanali. Due i campeggi nel villaggio ed uno accanto all’oceano, gestito dal National Park Service. Il Villaggio Ocracoke è a sud dell’isola ove si trova il Silver Lake Harbor; in bicicletta si raggiungono tutti i posti possibili, così come a piedi. Ocracoke è anche famosa per le sue attrattive faunistiche: dai pony selvatici discendenti dai Mustang spagnoli, alle centinaia di uccelli migratori che rendono l’isola paradiso per gli appassionati di birdwatching. Il National Park Service ad Ocracoke offre sentieri naturalistici, passeggiate guidate e programmi per esplorare l’isola: dalle Turtle Talks alle serate attorno al Falò, all’Arte del Mare per i bambini. I collezionisti di conchiglie e gli amanti della storia possono addirittura prendere un traghetto per una gita giornaliera, attraversando il canale verso un’isola disabitata ed intatta Portsmouth Island, un tempo il maggior insediamento alle Outer Banks.
L’Ocracoke Island Lighthouse non è forse il più imponente tra i fari delle Outer Banks ma è il faro più antico ed ancora attivo della North Carolina ed il secondo per anzianità negli Stati Uniti. Amatissimo, alto solo una ventina di metri tanto da essere il faro più basso delle Outer Banks, che si erge sui 10 km² di Ocracoke Village, con il suo segnale luminoso che si avvista dai 22 km dal canale interno Pamlico Sound e dall’Oceano Atlantico. Nel villaggio c’è anche un museo, l’Ocracoke Preservation Society museum. A poca distanza dal villaggio oltre una ventina di km di spiagge di sabbia per prendere il sole, pescare, nuotare e fare surf. Le spiagge di Hatteras Island ed Ocracoke Island sono gestite dal Cape Hatteras National Seashore Park e tutte le spiagge di Ocracoke sono libere e pubbliche con l’eccezione di chiusure stagionali per la posa delle uova delle tartarughe e la nidificazione degli uccelli. Tra i tanti eventi dell’anno ad Ocracoke il 4 Lulgio con parate a fuochi d’artificio sul Silver Lake Harbor, l’annuale Fig Festival ad agosto, l’annuale Blackbeard’s Pirate Jamboree ad ottobre.
Fonte: TravelSouth USA Italia
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