L’edificio conosciuto per essere stato in passato l’hotel delle star è al centro di una vicenda giudiziaria.
Il celebre Chelsea Hotel di New York torna a far parlare di sé a causa di un’accesa contestazione da parte degli ultimi residenti dell’edificio contro la nuova proprietà che vorrebbe trasformarlo in un albergo di lusso.
Lo storico hotel, situato a Manhattan, vicino a Chelsea, è stato fondato nel 1884 ed è famoso per aver ospitato tantissimi scrittori, come Jack Kerouac e Mark Twain, registi, come Stanley Kubrick, artisti come Frida Kahlo, e poi tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo e della musica, come ad esempio Bob Dylan, Janis Joplin, Patti Smith, Leonard Cohen, Sid Vicious, Tom Waits, Iggy Pop, Pink Floyd, Jimi Hendrix, e tanti altri.
In realtà, l’albergo non accoglie più ospiti ormai dal 2011: l’anno scorso sono stati completati alcuni lavori di ristrutturazione che duravano ormai da anni, causando non pochi problemi ai residenti degli appartamenti situati nella stessa struttura. La nuova proprietà, che include la Chelsea Hotel F&B LLC e Richard Born, di recente ha fatto sapere che l’albergo avrebbe riaperto all’inizio di quest’anno, trasformandosi in una residenza di lusso con 130 stanze, più 50 appartamenti destinati agli attuali residenti grazie a quanto previsto dalla legge di “rent stabilization”, ossia l’insieme di norme che regolano il sistema della locazione di abitazioni nello Stato di New York; a questi appartamenti ne sarebbero stati aggiunti poi altri 30 da affittare a nuovi inquilini.
Lo scorso 22 gennaio, però, cinque residenti, tra i quali lo scrittore Ed Hamilton che vive lì da decenni, hanno presentato una denuncia alla Corte Suprema di Manhattan: nell’atto si legge che poiché si tratta di un edificio ad uso abitativo, “il palazzo è costituito da monolocali destinati alla residenza in maniera stabile”. La denuncia si appella anche al fatto che, durante i lavori di ristrutturazione e nelle richieste dei permessi al Dipartimento per l’Edilizia, necessari per eseguirli, la proprietà del Chelsea Hotel non ha mai cercato di modificare la destinazione d’uso dell’immobile. In sostanza, i permessi richiesti dai proprietari per costruire all’interno dell’hotel, in particolare al 12esimo e 13esimo piano, locali commerciali come ristoranti e spa, non sarebbero validi in quanto l’edificio è destinato a uso abitativo e non commerciale.
Grazie a questa denuncia dei cittadini che risiedono stabilmente nel palazzo i lavori per l’apertura dell’hotel di lusso sono stati bloccati: finora gli avvocati della proprietà del Chelsea Hotel hanno preferito non commentare la questione giudiziaria in corso. Al momento, dunque, l’hotel delle star è salvo, ma è ancora alto il rischio che la storia che lo rende così prezioso sia spazzata via per lasciare spazio a un albergo di lusso.
Fonte: virginradio.it
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