Sabato 13 aprile a Tahiti si sono svolte le celebrazioni per questa ricorrenza nel magnifico scenario di Point Venus.
L’isola di Tahiti racconta una ricca storia ancestrale legata alle origini della sua popolazione, di cui fanno parte anche le diverse spedizioni europee che si sono susseguite a partire dal 1700 e che ne hanno fortemente influenzato il territorio.
Tra i primi navigatori europei ad approdare sulle bellissime coste dell’isola di Tahiti, James Cook fu a capo di una speciale spedizione nel Pacifico a bordo della HMS Endeavour che lo vide arrivare sull’isola nel 1769.
Oltre ad approfondire la conoscenza di questi territori lontani, la spedizione aveva l’obiettivo di osservare il transito di Venere davanti al sole previsto proprio per quell’anno e particolarmente visibile da Tahiti, la cui rilevazione avrebbe permesso di calcolare la distanza tra la terra ed il sole.
L’equipaggio di Cook sostò sull’isola per alcuni lunghi mesi, accompagnato anche dal navigatore tahitiano Tupaia, che rappresentò un grande aiuto per la spedizione grazie alle sue conoscenze geografiche e linguistiche delle isole del Pacifico.
Point Venus, sulla costa nord di Tahiti, fu il luogo prescelto da Cook per l’osservazione degli astri. La baia è costituita da una suggestiva spiaggia di sabbia nera, dove oggi è ancora possibile vedere il faro che fu costruito quasi un secolo dopo, nel 1867, e che rappresenta un’importante testimonianza dell’incontro tra europei e polinesiani, nonché l’unico faro presente sull’isola.
É proprio a Point Venus che sabato, 13 aprile Tahiti Tourisme ha organizzato una speciale celebrazione per festeggiare il 250° anniversario dell’arrivo di Cook, con alcuni eventi gratuiti aperti al pubblico volti a raccontare ed approfondire la cultura e la storia polinesiana. Tra questi, alcune conferenze dedicate, giochi della tradizione e una serata a tema con una cena sotto le stelle animata da musiche, canti e balli polinesiani, oltre ad una piccola rappresentazione storica.
L’evento ha anche voluto evidenziare il ruolo fondamentale rivestito dal polinesiano Tupaia nelle scoperte europee, nonostante ad oggi gli sia stato dato un riconoscimento marginale all’interno dei libri di storia.
Fonte: Tahiti Tourisme Italia
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