Cabaret dove le ragazze che si esibiscono sono tutte androidi e i clienti non potrebbero essere più contenti.
Donne frutto della fantasia robotica. Da Metropolis a Blade Runner, l’idea di creare un umanoide femminile è stata una fantasia ossessiva – e soprattutto maschile – da quando Pigmalione ha realizzato la sua statua sexy nella Metamorfosi di Ovidio. Con l’invenzione della robotica, la bambola sexy ha fatto un passo in avanti verso la realtà.
Nel quartiere di Kabukicho, la mecca dell’intrattenimento degli uomini a Tokyo, le luci al neon lampeggianti pubblicizzano le mille e una delizie terrene che si possono provare pagando. Ma in mezzo alla scelta tra le hostess dei bar e i “soapland” c’è l’invito di una sexy storm trooper in uno dei tanti locali. Qui i robot hanno il loro tecno-cabaret.
Un robot che può essere programmato per agire e assomigliare a una compagna umana, Sebbene sia una che accetta comandi e non mette in discussione l’autorità, ha un sottotono inquietante, ma come Pigmalione, offre una sorta di bellezza perfetta senza il possibile dolore del rifiuto. Questi androidi sexy sono particolarmente popolari per il maschio Otakus, la frangia ossessionata dai manga della popolazione giapponese. Otaku o no, una visita al robot cabaret incuriosisce su molti livelli. Grazie alla robotica giapponese, come Venere che concede il desiderio di Pigmalione di sposare la sua statua, i visitatori del Kabukicho Robot Restaurant possono avvicinarsi alle proprie fantasie robotiche.
Nella serie stroboscopica di lampeggi e bagliori, il Robot Restaurant mette in risalto la cena con una performance unica; gigantesche macchine femminili, con il torace stile Valchiria dal petto grande e le gambe del motore Gundam su ruote danzeranno e piroetteranno in uno spettacolo intrigante molto più vicino alla coreografia “ParaPara” (danza giapponese sincronizzata) che a un vero spogliarello. Modellate sui personaggi dei videogiochi, i loro volti cibernetici imitano una grande varietà di emozioni positive, facendo roteare gli occhi ritmicamente, e sono dotate di “busti pneumatici” che possono crescere su richiesta. Ognuna di queste amazzoni a orologeria è pilotata da uno o due ballerini di gogo bikini viventi, in modo che gli spettatori possano ancora godere di un po’ di vera carne umana.
Lo spettacolo di tre ore ricorda una versione kawai di Tron, con un tocco di J-pop e alcune risatine sexy.
Per chi volesse vivere l’esperienza con i robot, ricordiamo che è necessario accedere al luogo 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. Occhiali da sole e parrucche non sono permesse. Nonostante venga chiamato “ristorante”, il locale non serve una cena vera. Ci sono popcorn, birra e tre altre opzioni: il cibo non è buono come le esibizioni. Le scelte sono di solito bento box e hot dog freddi.
Fonte: atlasobscura.com
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