La Città Rossa: il suo nome ci riporta al tempo in cui era una città imperiale del Marocco
Fondata nel XI secolo dalla dinastia almoravide, la città presenta una straordinaria architettura ispano-moresca e custodisce numerosi tesori artistici e incredibili giardini.
La medina, la città antica, rappresenta il cuore che anima Marrakech. All’interno delle sue mura si trovano i principali punti di interesse che rendono speciale e famosa questa città. I vicoli tortuosi ospitano il souk e svelano imponenti monumenti come il Palazzo Reale, la kasbah fortificata, il sontuoso palazzo El Bahia oltre alla magica piazza Jamaa el Fna.
La famosa piazza, con la sua miscela di colori e profumi, di giorno brulica di bancarelle, incantatori di serpenti, maghi, acrobati e venditori d’acqua, mentre di sera viene allestita con chioschi, tavoli e sedie dove poter gustare la prelibata cucina locale, preparata al momento, allietati da cantastorie e musicisti.
La moschea Koutoubia è la più grande della città, ma il suo iconico minareto del XII secolo è il protagonista indiscusso di Marrakech. Alto 69 metri, risale al periodo Almohade ed è rivestito da maioliche verdi e azzurre e da rilievi, stucchi e arabeschi diversi in ogni lato.
Immenso mercato coperto, il souk è il più grande del Marocco. Si distribuisce nelle stradine e nelle piccole piazze, con venditori raggruppati per settore merceologico, dove prodotti, principalmente artigianali, cibo e spezie ricordano i colori e i profumi tipici berberi.
Interessante è la visita alla medersa di Ben Youssef, la scuola coranica, che risale al XIV secolo. L’edificio si sviluppa intorno ad un cortile centrale su cui si affacciano le cellette, dove gli studenti risiedevano e studiavano il Corano. È decorato con magnifici stucchi e intagli nel legno di cedro dipinto.
Sempre nella medina si trovano le Tombe Sa’diane, costruite nel XVI secolo e impreziosite da fregi interni in stucco e zellige, le ceramiche con disegni geometrici, e comprendono due stupendi mausolei della dinastia Sa’diana.
Restaurato dal designer Yves Saint-Laurent, il Jardin Majorelle prende il nome dall’artista francese Jacques Majorelle, che si trasferì a Marrakech nel 1919. Decise di colorare le pareti della villa, in stile liberty, di un intenso blu e collezionò numerose piante che arricchirono il suo giardino, abbellito da una splendida fontana e da un delizioso laghetto. Frequentati da chi ama rilassarsi in aree verdi, anche i giardini Menara e i giardini Agdal sono ricchi di meravigliose piante, ulivi e alberi da frutto.
Un giro in calesse o a dorso di un cammello sono il modo migliore per godere della bellezza del maestoso palmeto al tramonto, che conta più di 100mila palme piantate secoli fa.
Negozi lussuosi e centri commerciali, sale da tè, caffè e ristoranti, locali alla moda che animano la vita notturna cittadina, alberghi esclusivi, insieme al patrimonio storico e artistico, fanno della città una destinazione incantevole e suggestiva.
Marrakech conserva l’aria mistica di un luogo senza tempo!
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